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La nonviolenza contro la mafia. 1
- Subject: La nonviolenza contro la mafia. 1
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Sat, 20 May 2006 12:54:24 +0200
============================== LA NONVIOLENZA CONTRO LA MAFIA ============================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Numero 1 del 20 maggio 2006 In questo numero: 1. Con Rita Borsellino, contro la mafia 2. Farid Adly: Con Rita Borsellino 3. Liliana Boranga: Con Rita Borsellino 4. Luciano Capitini: Con Rita Borsellino 5. Tiziano Cardosi: Con Rita Borsellino 6. Andrea Cozzo: Con Rita Borsellino 7. Rachele Farina: Con Rita Borsellino 8. Carlo Gubitosa: Con Rita Borsellino 9. Alberto L'Abate: Con Rita Borsellino 10. Letizia Lanza: Con Rita Borsellino 11. Dacia Maraini: Con Rita Borsellino 12. Eugenio Melandri: Con Rita Borsellino 13. Lea Melandri: Con Rita Borsellino 14. Michele Meomartino: Con Rita Borsellino 15. Gianni Novelli: Con Rita Borsellino 16. Sergio Paronetto: Con Rita Borsellino 17. Enrico Peyretti: Con Rita Borsellino 18. Francesco Pistolato: Con Rita Borsellino 19. Anna Puglisi e Umberto Santino: Con Rita Borsellino 20. Fabio Ragaini: Con Rita Borsellino 21. Giovanni Sarubbi: Con Rita Borsellino 1. CON RITA BORSELLINO, CONTRO LA MAFIA Rita Borsellino, sorella del magistrato Paolo Borsellino assassinato dalla mafia, e' da molti anni insieme a don Luigi Ciotti la principale animatrice dell'associazione "Libera", la principale rete dei movimenti della societa' civile impegnati contro la mafia. Per coordinare e diffondere le informazioni sulla campagna a sostegno della candidatura di Rita Borsellino a presidente della Regione Sicilia e' attivo il sito: www.ritapresidente.it * Dal sito della Wikipedia (http://it.wikipedia.org) riprendiamo la seguente piu' ampia notizia biobibliografica: "Rita Borsellino (Palermo, 2 giugno 1945) e' una cittadina siciliana nota per il suo impegno in campo politico e sociale. Sorella del magistrato Paolo Borsellino, nel 1967 si laureo' in farmacia all'Universita' degli Studi di Palermo, esercitando la professione di farmacista nel capoluogo siciliano per vari anni. E' divenuta, in seguito all'assassinio del fratello, testimone della lotta alle criminalita' organizzate. Nel 1995 divenne vicepresidente di Libera, associazione antimafia fondata da don Luigi Ciotti, di cui e' stata nominata presidentessa onoraria nel 2005. Con Libera ha contribuito in maniera determinante allíapprovazione delle legge 109/96 sull'uso sociale dei beni immobili confiscati alle mafie e sostiene attivamente il progetto Libera Terra. Dal 1992 e' impegnata attivamente nella societa' civile nel campo dell'educazione alla legalita' democratica, nel diffondere una cultura di giustizia e solidarieta', non solo per tener vivo il ricordo del fratello e di tutte le vittime della mafia, ma soprattutto perche' in particolare le nuove generazioni attraverso la conoscenza dei fatti acquistino consapevolezza dei propri diritti, del valore della legalita' e della democrazia, una coscienza critica e responsabile che, una volta adulte, consenta loro di fare scelte giuste e coerenti per il bene loro e della collettivita' nella quale sono chiamate a vivere. Dal 1994 assieme all'Arci Sicilia e in seguito con la collaborazione di Libera contribuisce all'ideazione e alla crescita dell'iniziativa della Carovana Antimafie, un'esperienza ormai di carattere internazionale che mira a "portare per tutte le strade" l'esperienza di un'antimafia propositiva che vuole incidere positivamente sulla realta' economica, sociale, amministrativa dei luoghi che attraversa stringendo intrecci solidali ed etici tra i cittadini, le istituzioni e le diverse realta' della societa' civile organizzata presenti sui territori. Dal 1998 e' presidentessa della 'Associazione Piera Cutino - guarire dalla talassemia', associazione senza scopo di lucro che promuove la ricerca medica contro la talassemia. Numerose sono state le sue iniziative contro le attivita' mafiose ed in favore dell'emancipazione delle donne. Tra le sue opere, impregnate proprio di questi temi, si ricordano Nonostante Donna. Storie civili al femminile (1996); La fatica della legalita' (1999); I ragazzi di Paolo. Parole di resistenza civile (2002); Fare memoria. Per non dimenticare e per capire (2003); Rita Borsellino - Il sorriso di Paolo (2005). Alla fine del 2005 si e' intensificato il suo impegno politico accettando la proposta, veicolata dalla coalizione di centrosinistra, di candidarsi alla presidenza della Regione Sicilia nelle amministrative della primavera 2006. La sua candidatura e' stata sancita dallo svolgimento di elezioni primarie (il 4 dicembre), nelle qualiha ottenuto il 66,9% dei consensi... E' sposata dal 1969 e ha tre figli". * Tre siti particolarmente utili: - Rita Borsellino Presidente: www.ritapresidente.it - Comitati per Rita Borsellino Presidente: www.comitatixrita.it - Rita-express: www.ritaexpress.it 2. FARID ADLY: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Farid Adly (per contatti: anbamed at katamail.com) per questo intervento. Farid Adly, autorevole giornalista (apprezzato collaboratore del "Corriere della sera", "Il manifesto", Radio popolare di Milano, ed altre notissime testate) e prestigioso militante per i diritti umani, e' direttore dell'agenzia-stampa "Anbamed. Notizie dal Mediterraneo" e presidente dell'associazione culturale Mediterraneo; gia' ai primi di aprile del 2005 nel centro siciliano in cui vive e lavora (Acquedolci, in provincia di Messina) ha subito una grave intimidazione mafiosa: e' stato minacciato di morte per impedirgli di svolgere il suo lavoro di inchiesta, documentazione e denuncia, con particolar riferimento alla sua concreta azione in difesa dell'ambiente, della legalita', dei diritti di tutti. A quella minaccia se ne e' aggiunta nel febbraio 2006 una nuova, con un messaggio di morte lasciato da ignoti saccheggiatori nell'abitazione sua e di Mariangela Gallo] Ho conosciuto personalmente Rita Borsellino in un momento per me abbastanza difficile. E ho ricevuto da lei totale solidarieta' e sostegno. Rita ha messo in campo tutto il potenziale per creare attorno a noi, a me e alla mia famiglia, un clima di amicizia e di protezione sociale. Mi ha colpito in lei questa attenzione al particolare, al dettaglio. La Carovana contro le mafie nello scorso dicembre, infatti, nel suo viaggio di ritorno verso la terra di Sicilia, ha inaugurato il suo percorso proprio da Acquedolci, la nostra piccola cittadina che ha visto imperversare le minacce intimidatorie nei nostri confronti, per le nostre attivita' in difesa della legalita' e per il rispetto dell'ambiente. Dopo quell'incontro ne sono seguiti molti altri per l'impegno politico-elettorale, e quella mia convinzione si e' ulteriormente radicata. L'impegno di Rita Borsellino nel sociale ha segnato la storia della Sicilia. Le cooperative di gestione delle terre confiscate ai mafiosi sono un esempio di come far rinascere una societa' sana a partire dal basso e dalla questione del lavoro, soprattutto per i giovani. In cinque anni di governo Cuffaro, la Sicilia e' andata indietro. E' ripresa l'emigrazione verso il Nord Italia e all'estero: 150.000 giovani, in prevalenza diplomati o laureati, hanno lasciato la Sicilia in questi cinque anni. Un'emigrazione diversa rispetto a quella delle generazioni precedenti. Prima si emigrava con la prospettiva del ritorno. Adesso si emigra per andarsene per sempre. Una societa' senza giovani non andra' mai avanti. Ecco perche' bisogna assolutamente cambiare registro nella politica economia e sociale di questa Regione se si vuole salvare e costruire una sana struttura sociale del paese. Rita Borsellino e' il simbolo di questo riscatto e lo si sente nell'aria. Anche molta gente che in passato ha votato i partiti della destra e' decisa questa volta di votare per Rita Borsellino presidente. La destra con la sua politica clientelare ha trasformato i diritti in favore. Dobbiamo rovesciare questa pratica indecente in un'azione concreta. C'e' tanta gente onesta disponibile a spendersi per questo. Diamoci una mossa per far arrivare il messaggio di speranza in ogni casa siciliana. 3. LILIANA BORANGA: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Liliana Boranga (per contatti: direttore at radiobase.net) per questo intervento. Liliana Boranga, giornalista di forte impegno civile, e' direttrice di Radiobase di Mestre] Credo che proprio dal nord est italiano debba arrivare un augurio sincero perche' Rita Borsellino porti a compimento il suo percorso che l'ha vista protagonista in questi ultimi anni di grandi sofferenze e di grandi aspettative per una terra meravigliosa e per un popolo, quello siciliano, che e' portatore del seme di una civilta' che deve essere radice per ognuno di noi. Essere donna e' un valore in piu' che la societa' deve comprendere e proteggere con amore e rispetto. Che sia una vittoria consapevole e portatrice di messaggi da condividere con tutti. 4. LUCIANO CAPITINI: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Luciano Capitini (per contatti: capitps at libero.it) per questo intervento. Luciano Capitini e' impegnato nel Movimento Nonviolento, nell'associazione nazionale "Amici di Aldo Capitini", nella Rete di Lilliput e in numerose altre esperienze e iniziative nonviolente; persona di straordinaria mitezza e disponibilita' all'ascolto e all'aiuto, ha condotto a Pesaro una esperienza di mediazione sociale nonviolenta; e' tra i coordinatori della campagna "Scelgo la nonviolenza"] A causa della mia storia personale ho maturato delle convinzioni che hanno prodotto dei giudizi. Tra questi, molto radicato, e' il credere che la "mancanza" piu' grave - nella democrazia cosi' come ci si presenta oggi - e' il negarsi al confronto, alla partecipazione. Immagino con facilita' una democrazia piu' aperta, e non la immagino solo piu' efficace nei suoi effetti, ma anche piu' allegra, piu' serena, piu' attenta a tutto e tutti: piu' amorosa. Mi era piaciuta la "nomination" di Prodi (che era un segno, non una vera svolta), e non mi convincono le pratiche intercorse nella campagna elettorale. Da quello che leggo pare che Rita Borsellino, ed i tanti che con lei fanno squadra, abbia saputo dare una indicazione nuova. Il modo di essere, nella strada, nelle assemblee, i toni assunti, paiono consoni ad una idea di una societa' aperta, compagna e madre di ognuno dei suoi cittadini, tutti. Non posso sapere se gli elettori apprezzeranno, e quanto... per ora reputo importante che un tale segno sia stato dato. 5. TIZIANO CARDOSI: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Tiziano Cardosi (per contatti: tcardosi at tiscali.it) per questo intervento. Tiziano Cardosi, amico della nonviolenza, impegnato in varie iniziative di pace e di solidarieta', e' stato tra gli organizzatori del convegno su "Nonviolenza e politica" svoltosi a Firenze il 5-7 maggio] La candidatura di Rita Borsellino mi ispira alcune riflessioni su una parola e un concetto di cui oggi si abusa e si distorce il significato: legalita'. Intravvedo due modi di declinarla. Uno e' come fa chi inalbera questa parola e ne tradisce il significato, chi la brandisce contro tutte quelle persone che all'interno dei rapporti di potere non riescono a vivere. Queste non hanno residenza e percio' nemmeno documenti, non hanno lavoro e percio' nessun reddito, non hanno casa e si costruiscono baracche di legno o castelli di cartone per una notte, non hanno felicita' e affogano le giornate in cartoni di vinaccio, non hanno prospettive e perdono i loro sguardi nel vuoto tra le gambe dei passanti, qualche volta hanno famiglia e figli e allora importunano quelli che rispettano la legge con richieste di elemosina, pretendono di lavare i vetri, a volta rubano: vivono nell'illegalita'. "Legalita" e' ritenuta allora raderne al suolo le dimore, buttare i loro averi, racchiusi in sacchetti di plastica, nei cassonetti della spazzatura, multarli perche' vendono oggettini senza licenza. Questa e' una "legalita'" che offende ogni principio di giustizia, e' cecita' assoluta davanti ai bisogni di esseri umani, e' l'ipocrisia di regole che distruggono la vita. C'e' poi la legalita' autentica di chi, come Rita Borsellino, vorrebbe che una serie di leggi condivise costruisse una societa' meno ineguale e ingiusta. Una legalita' che permettesse agli esseri umani di intere regioni di avere la possibilita' di vivere senza paura, senza dover chinare la testa come schiavi davanti ad un potere duro e spietato. Una legalita' che riecheggia, nella mia testa, l'idea capitiniana di "omnicrazia", il potere di tutti; una legalita', cioe', che trova regole che consentano a donne e uomini che hanno conosciuto solo il dominio, di poter cominciare a progettare il loro futuro, assieme agli altri. La legalita', di cui Rita Borsellino e' esemplare portatrice, e' un germoglio straordinario, in una Sicilia sepolta da decenni di potere mafioso, nato dai semi di chi, come Danilo Dolci, ha vissuto in questa terra al centro di un Mediterraneo di popoli. 6. ANDREA COZZO: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Andrea Cozzo (per contatti: acozzo at unipa.it) per questo intervento. Andrea Cozzo e' docente universitario di cultura greca, studioso e amico della nonviolenza, promotore dell'attivita' didattica e di ricerca su pace e nonviolenza nell'ateneo palermitano, tiene da anni seminari e laboratori sulla gestione nonviolenta dei conflitti, ha pubblicato molti articoli sulle riviste dei movimenti nonviolenti, fa parte del comitato scientifico dei prestigiosi "Quaderni Satyagraha". Tra le sue opere recenti: Se fossimo come la terra. Nietzsche e la saggezza della complessita', Annali della Facolta' di Lettere e filosofia di Palermo. Studi e ricerche, Palermo 1995; Dialoghi attraverso i Greci. Idee per lo studio dei classici in una societa' piu' libera, Gelka, Palermo 1997; (a cura di), Guerra, cultura e nonviolenza, "Seminario Nonviolenza", Palermo 1999; Manuale di lotta nonviolenta al potere del sapere (per studenti e docenti delle facoltà di lettere e filosofia), "Seminario Nonviolenza", Palermo 2000; Tra comunita' e violenza. Conoscenza, logos e razionalita' nella Grecia antica, Carocci, Roma 2001; Saggio sul saggio scientifico per le facolta' umanistiche. Ovvero caratteristiche di un genere letterario accademico (in cinque movimenti), "Seminario Nonviolenza", Palermo 2001; Filosofia e comunicazione. Musicalita' della filosofia antica, in V. Ando', A. Cozzo (a cura di), Pensa re all'antica. A chi servono i filosofi?, Carocci, Roma 2002, pp. 87-99; Sapere e potere presso i moderni e presso i Greci antichi. Una ricerca per lo studio come se servisse a qualcosa, Carocci, Roma 2002; Lottare contro la riforma del sistema scolastico-universitario. Contro che cosa, di preciso? E soprattutto per che cosa?, in V. Ando' (a cura di), Saperi bocciati. Riforma dell'istruzione, discipline e senso degli studi, Carocci, Roma 2002, pp. 37-50; Scienza, conoscenza e istruzione in Lanza del Vasto, in "Quaderni Satyagraha", n. 2, 2002, pp. 155-168; Dopo l'11 settembre, la nonviolenza, in "Segno" n. 232, febbraio 2002, pp. 21-28; Conflittualita' nonviolenta. Filosofia e pratiche di lotta comunicativa, Edizioni Mimesis, Milano 2004] E' l'unica speranza di cambiamento vero, sostanziale, radicale del modo di fare politica. Credo che la sua elezione sarebbe una svolta epocale per la Sicilia: il passaggio dall'astuzia dei giochi di potere alla trasparenza del pensiero che fa quello che dice e dice quello che pensa. Credo che Rita Borsellino alla presidenza della Regione sarebbe la capacita' d'ascolto della gente, la cura dei bisogni comuni, la possibilita' reale per tutti i cittadini di partecipare alla cosa publica. Nonostante abbia usato i condizionali, confesso che non credo affatto impossibile la sua elezione. Non riesco a pensare che i siciliani possano perdere quest'occasione... 7. RACHELE FARINA: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Rachele Farina (per contatti: rachelefarina at interfree.it) per questo intervento. Rachele Farina, storica e docente, presidente dell'Unione Femminile Nazionale nel 1985-1988, ha fondato nel 1986 il centro di studi storici "Esistere come donna"; promotrice di ricerche e organizzatrice di varie mostre di rilevanza internazionale. Tra le sue opere: (con Anna Maria Bruzzone), La Resistenza taciuta, Milano 1976, nuova edizione Bollati Boringhieri, Torino 2003; Dizionario biografico delle donne lombarde, Baldini & Castoldi, Milano 1995; Simonetta: una donna alla corte dei Medici, Bollati Boringhieri, Torino 2001] Cari, dolci, pacifici amici, Rita Borsellino e' un personaggio che onora tutta l'Italia. Questo e' ormai un cognome che suona nel mondo come appello alla dignita' umana, come volonta' decisa affinche' la prepotenza mafiosa non prevalga. E tutta l'Europa democratica, fatta di donne e uomini, di giovani e di anziani, di semplici e di alti ingegni, non puo' che volere Rita Borsellino vittoriosa. Se Lei vince, anch'io vinco. Vince la giovane Sicilia sana e piena di voglia di riporre le catene dell'oppressione. Se Lei vince e' la speranza che sboccia in tutti noi per un domani diverso e piu' giusto. Trattengo il fiato e grido poi con forza: auguri con tutto il cuore, cara Rita. 8. CARLO GUBITOSA: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Carlo Gubitosa (per contatti: c.gubitosa at peacelink.it) per questo intervento. Carlo Gubitosa e' segretario di "Peacelink" (la principale rete telematica pacifista italiana, sito: www.peacelink.it), collabora con varie testate ed e' uno dei piu' noti operatori dell'informazione di area pacifista e nonviolenta. Tra le opere di Carlo Gubitosa: (con Enrico Marcandalli e Alessandro Marescotti), Telematica per la pace, Apogeo, Milano 1996; Oltre internet, Emi, Bologna 1997; L'informazione alternativa, Emi, Bologna 2002; Genova, nome per nome, Berti, Piacenza 2003] Per molti anni il sistema uninominale ha proposto candidati "a scatola chiusa", e spesso per esprimere una preferenza contraria alle politiche di destra si era costretti a votare una finta sinistra fatta di massoni, tangentisti riciclati, dubbi personaggi dai torbidi precedenti penali e altra gentaglia che ha costruito fortune politiche senza meriti propri, ma al contrario oscurando i propri demeriti grazie all'antiberlusconismo che ha fatto turare il naso a milioni di persone. Ma non a me. Oggi se fossi siciliano voterei senza esitazione Rita Borsellino, con la coscienza che respira a pieni polmoni e a naso libero, perche' dare a questa donna un forte consenso e' l'unico modo per crearle attorno una barriera di protezione fatta di cittadini, una barriera che potra' permetterle di esprimere pienamente la sua voglia di cambiamento e le sue idee di giustizia nonostante gli indubbi limiti della sinistra con cui dovra' avere a che fare suo malgrado, quella stessa sinistra che mette ai margini giornalisti antimafia come Riccardo Orioles e si fa rappresentare pubblicamente da giornalisti che da direttori del Tg1 pensarono bene di gettare nel cestino l'ultima intervista rilasciata da Paolo Borsellino, affidata alla buona volonta' di Rai News 24 e del comico Daniele Luttazzi per avere diritto di cittadinanza in video. Creare un forte consenso attorno a Rita e' l'unico modo per far capire ai partiti la differenza tra la sinistra al caviale e la sinistra popolare, tra la politica dei baronetti di partito e la politica che nasce dal basso, dai cittadini che cercano persone oneste e dignitose per sostenere l'unica ideologia sana rimasta attualmente in circolazione: il buon senso che porta verso il bene comune. Non so come andranno a finire queste elezioni, troppe forze remano contro l'unica candidatura decente che la Sicilia abbia visto negli ultimi anni. In ogni caso, comunque vada, Rita e chi la sostiene usciranno dalle urne a testa alta: la dignita' e l'onesta' non sono una questione di maggioranza. 9. ALBERTO L'ABATE: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Alberto L'Abate (per contatti: labate at unifi.it) per questo intervento. Alberto L'Abate e' nato a Brindisi nel 1931, docente universitario di sociologia dei conflitti e ricerca per la pace, promotore del corso di laurea in "Operazioni di pace, gestione e mediazione dei conflitti" dell'Universita' di Firenze, e' impegnato nel Movimento Nonviolento, nella Peace Research, nell'attivita' di addestramento alla nonviolenza, nelle attivita' della diplomazia non ufficiale per prevenire i conflitti; amico e collaboratore di Aldo Capitini, ha collaborato alle iniziative di Danilo Dolci e preso parte a numerose iniziative nonviolente; come ricercatore e programmatore socio-sanitario e' stato anche un esperto dell'Onu, del Consiglio d'Europa e dell'Organizzazione Mondiale della Sanita'; ha promosso e condotto l'esperienza dell'ambasciata di pace a Pristina, e si e' impegnato nella "Campagna Kossovo per la nonviolenza e la riconciliazione"; e' portavoce dei "Berretti Bianchi" e promotore dei Corpi civili di pace. Tra le opere di Alberto L'Abate: segnaliamo almeno Addestramento alla nonviolenza, Satyagraha, Torino 1985; Consenso, conflitto e mutamento sociale, Angeli, Milano 1990; Prevenire la guerra nel Kossovo, La Meridiana, Molfetta 1997; Kossovo: una guerra annunciata, La Meridiana, Molfetta 1999; Giovani e pace, Pangea, Torino 2001] Mi auguro vivamente che i siciliani, con i quali ho lavorato per tanto tempo ed in modo molto positivo sia nel periodo in cui ho collaborato con Danilo Dolci (in particolare per il risanamento di Cortile Cascino a Palermo, poi effettivamente risanato), che in quello da me dedicato alle lotte contro la base nucleare di Comiso e per la sua riconversione a uso civile (che e' in atto), nelle prossime elezioni regionali votino per Rita Borsellino. Sarebbe realmente l'inizio di un'altra storia ed un segno tangibile che i siciliani non vogliono piu' vivere sotto l'incubo e sotto l'imperio della mafia e della politica dei compromessi, ma vogliono voltare realmente pagina. Auguri a Rita ed a tutti i siciliani. 10. LETIZIA LANZA: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Letizia Lanza (per contatti: letizialanza at libero.it) per questo intervento. Letizia Lanza e' una prestigiosa intellettuale e poetessa, da "Noi donne" di giugno 2005 (disponibile anche nel sito: www.noidonne.org) riprendiamo uno stralcio da una nota di presentazione di Letizia Lanza scritta da Luca Benassi: "Letizia Lanza si occupa di civilta' antiche. Laureata in lettere classiche a Venezia e perfezionata in scienze dell'antichita' (indirizzo filologico) a Padova, persegue da anni una ricerca portata avanti in prospettiva storico-femminile. Ha collaborato con la Fondazione scientifica Querini Stampalia Onlus di Venezia per l'organizzazione di una serie di interventi sul rapporto Antico/Moderno (Seminari Piero Treves 1995-'96. Atti, Venezia, 1999). E' nella redazione della rivista veneziana "Nexus" svolgendo attivita' di consulenza sull'antico e collabora con l'associazione "L'Araba Felice" per la quale ha gia' curato nel sito web (www.arabafelice.it) le schede di Ingeborg Bachmann, Sara Copio Sullam, Christine de Pizan, Clotilde Tambroni e Virginia Woolf. E' tra le voci di letteratura contemporanea nel sito www.letteraturaalfemminile.it/letizialanza.html. Il suo indirizzo web figura nella Libreria delle Donne di Milano (www.libreriadelledonne.it) e fa parte della Fondazione Luciano Bianciardi. Sul rapporto tra letteratura e femminilita' ed in particolare sul femminile nell'antico ha pubblicato, tra le altre cose: Scritti di donna, Venezia, Supernova, 1995; Vipere e demoni. Stereotipi femminili dell'antica Grecia, Venezia, Supernova, 1997; Donne greche (e dintorni). Da Omero a Ingeborg Bachmann, Venezia, Supernova, 2001; Grecita' femminile. L'altra Penelope, Venezia, Supernova, 2001; Diabolica. Da oggi a ieri, Supernova, Venezia 2004..."] Sostengo con convinzione la candidatura di Rita Borsellino alla Presidenza della Regione Siciliana. Mi sembra piu' che degna! 11. DACIA MARAINI: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Dacia Maraini (per contatti: marainid at mclink.it) per questo intervento. Dacia Maraini, nata a Firenze nel 1936, scrittrice, intellettuale femminista, e' una delle figure piu' prestigiose della cultura democratica italiana. Un breve profilo biografico e' in "Nonviolenza. Femminile plurale" n. 47. Tra le opere di Dacia Maraini segnaliamo particolarmente: L'eta' del malessere (1963); Crudelta' all'aria aperta (1966); Memorie di una ladra (1973); Donne mie (1974); Fare teatro (1974); Donne in guerra (1975); (con Piera Degli Esposti), Storia di Piera (1980); Isolina (1985); La lunga vita di Marianna Ucria (1990); Bagheria (1993). Vari materiali di e su Dacia Maraini sono disponibili nel sito www.dacia-maraini.it] Rita Borsellino, con il suo sorriso gentile, con il suo passato senza sospetti, con la sua energia e la sua intelligenza, rappresenta oggi la vera alternativa a una Sicilia furba, minacciosa, compromessa con la mafia. Tanti siciliani onesti, per paura, per sfiducia, per incuranza, o per ignoranza, per malintese fedelta' ad antiche amicizie politiche, finora hanno preferito il silenzio e l'adesione passiva all'andazzo generale. Ora costoro possono vedere una speranza nel volto pulito di Rita Borsellino, che ricorda i volti puliti e determinati, e percio' tanto odiati dalla criminalita' organizzata, dei due grandi uomini siciliani che sono stati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. 12. EUGENIO MELANDRI: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Eugenio Melandri (per contatti: eugenio.melandri at tele2.it) per questo intervento. Eugenio Melandri, religioso saveriano, giornalista, impegnato nei movimenti di pace, di solidarieta', contro il razzismo, per la nonviolenza. Tra gli animatori di "Chiama l'Africa". Opere di Eugenio Melandri: segnaliamo almeno I protagonisti, Emi, Bologna 1984] La presenza di Rita Borsellino come candidata alla Presidenza della Regione Sicilia rappresenta una novita' politica importante. Innanzitutto per la Sicilia. Questa regione ricca di storia e di umanita', dove pero' la criminalita' organizzata si e' installata, aprendo e spargendo sul territorio tutti i mali usciti dal vaso di Pandora, ha bisogno di un segnale forte. Soprattutto dopo anni in cui troppo spesso i suoi governanti hanno destato piu' che ragionevoli sospetti di contiguita' con la mafia. Il suo avversario nelle corsa alla presidenza e' uno di questi. Candidare la sorella del giudice Borsellino, martire della mafia, oltre che premiare il lavoro svolto in questi anni da Rita, ha anche un indubbio valore simbolico. Come scelta di rompere ogni legame tra politica e criminalita' organizzata e di dare voce alla Sicilia vera: quella dei giovani che vogliono restare e non emigrare altrove, quella della gente che chiede soltanto la possibilita' di vivere in pace. Senza pagare pizzi a nessuno. Senza doversi togliere il cappello di fronte al padrino di turno. Ma mi pare sia anche un segnale che l'elettorato siciliano, attraverso le primarie, ha voluto mandare ai partiti del centrosinistra. Favoriti anche dalla legge elettorale, i partiti hanno fatto nelle recenti elezioni politiche il pieno di funzionari, di polli di allevamento, senza doversi troppo confrontare con la societa', con la base: la quale, spesso turandosi il naso, ha votato soprattutto per spazzare via il governo del centrodestra. Lo stesso e' avvenuto nella formazione del governo, costituito con il bilancino, senza capacita' di innovazione e di fantasia, facendosi largo con ricatti e ricattini di cattivo gusto. La vittoria di Rita in Sicilia potrebbe essere un segnale lanciato anche a questa classe politica inossidabile, dove cambiano le leggi elettorali, spariscono i vecchi partiti e ne nascono altri, ma la nomenclatura e' sempre la stessa. 13. LEA MELANDRI: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Lea Melandri (per contatti: lea.melandri at tiscalinet.it) per questo intervento. Lea Melandri, nata nel 1941, acutissima intellettuale, fine saggista, redattrice della rivista "L'erba voglio" (1971-1975), direttrice della rivista "Lapis", e' impegnata nel movimento femminista e nella riflessione teorica delle donne. Opere di Lea Melandri: segnaliamo particolarmente L'infamia originaria, L'erba voglio, Milano 1977, poi Manifestolibri, Roma 1997. Cfr. anche Come nasce il sogno d'amore, Rizzoli, Milano 1988; Lo strabismo della memoria, La Tartaruga, Milano 1991; La mappa del cuore, Rubbettino, Soveria Mannelli 1992; Migliaia di foglietti, Moby Dick 1996. Dal sito www.universitadelledonne.it riprendiamo la seguente scheda: "Lea Melandri ha insegnato in vari ordini di scuole e nei corsi per adulti. Attualmente tiene corsi presso l'Associazione per una Libera Universita' delle Donne di Milano, di cui e' stata promotrice insieme ad altre fin dal 1987. E' stata redattrice, insieme allo psicanalista Elvio Fachinelli, della rivista L'erba voglio (1971-1978), di cui ha curato l'antologia: L'erba voglio. Il desiderio dissidente, Baldini & Castoldi 1998. Ha preso parte attiva al movimento delle donne negli anni '70 e di questa ricerca sulla problematica dei sessi, che continua fino ad oggi, sono testimonianza le pubblicazioni: L'infamia originaria, edizioni L'erba voglio 1977 (Manifestolibri 1997); Come nasce il sogno d'amore, Rizzoli 1988 ( ristampato da Bollati Boringhieri, 2002); Lo strabismo della memoria, La Tartaruga edizioni 1991; La mappa del cuore, Rubbettino 1992; Migliaia di foglietti, Moby Dick 1996; Una visceralita' indicibile. La pratica dell'inconscio nel movimento delle donne degli anni Settanta, Fondazione Badaracco, Franco Angeli editore 2000; Le passioni del corpo. La vicenda dei sessi tra origine e storia, Bollati Boringhieri 2001. Ha tenuto rubriche di posta su diversi giornali: 'Ragazza In', 'Noi donne', 'Extra Manifesto', 'L'Unita''. Collaboratrice della rivista 'Carnet' e di altre testate, ha diretto, dal 1987 al 1997, la rivista 'Lapis. Percorsi della riflessione femminile', di cui ha curato, insieme ad altre, l'antologia Lapis. Sezione aurea di una rivista, Manifestolibri 1998. Nel sito dell'Universita' delle donne scrive per le rubriche 'Pensiamoci' e 'Femminismi'"] Sottoscrivo volentieri a sostegno di Rita Borsellino. 14. MICHELE MEOMARTINO: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Michele Meomartino (per contatti: michelemeomartino at tiscali.it) per questo intervento. Michele Meomartino amico della nonviolenza, scultore, coltivatore biologico, coordinatore della Rete nonviolenta Abruzzo e referente del nodo di Pescara-Chieti della Rete Lilliput, e' impegnato anche nel coordinamento di Libera, ed in molte iniziative di pace, equosolidali ed ecologiche. Opere di Michele Meomartino: Frammenti di pace, Edizioni Qualevita, Torre dei Nolfi (Aq) 2005] In qualita' di coordinatore di Libera nella provincia di Pescara, ho avuto modo di conoscere Rita personalmente durante la penultima Carovana antimafie che e' passata in Abruzzo nel novembre 2004. Quello che mi colpi' di lei e' stata la sua grande disponibilita' e la sua umanita' che traspariva da ogni suo gesto e discorso. Durante il tour abruzzese siamo stati in alcune scuole e Rita e' stata bravissima nel saper comunicare ai giovani la piaga della mafia, ma anche ha saputo seminare tanti semi di speranza. Commovente, e non senza qualche emozione, il ricordo di suo fratello Paolo, un gigante per senso dello stato, per onesta' e per rigore intellettuale. Spero tanto che Rita sia eletta perche' sarebbe un grande segnale, dopo l'arresto di Provenzano, che in Sicilia davvero le cose possono e debbono cambiare in meglio. 15. GIANNI NOVELLI: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Gianni Novelli (per contatti: novelli.gianni at libero.it) per questo intervento. Gianni Novelli, direttore del Centro interconfessionale per la pace (in sigla: Cipax) di Roma, e' una delle piu prestigiose figure della cultura della pace e un luminoso punto di riferimento per tutte le persone di volonta' buona] Con passione appoggio coloro che si impegnano (e per quanto posso mi unisco al loro impegno) perche' Rita Borsellino sia eletta presidente della Regione Siciliana nelle prossime elezioni. Lo merita oltre che per l'impagabile legame affettivo che la lega al fratello Paolo, martire della lotta contro la mafia e l'illegalita', per l'impegno instancabile che ha profuso nei movimenti della societa' civile, in particolare in Libera, contro il sistema mafioso siciliano e nazionale. Va sostenuta ancora piu' perche' donna, nella radicata convinzione che solo dalle donne possano nascere nuove politiche di giustizia e di pace. Auguri Rita! 16. SERGIO PARONETTO: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Sergio Paronetto (per contatti: paxchristi_paronetto at yahoo.com) per questo intervento. Sergio Paronetto insegna presso l'Istituto Tecnico "Luigi Einaudi" di Verona dove coordina alcune attivita' di educazione alla pace e ai diritti umani. Tra il 1971 e il 1973 e' in Ecuador a svolgere il servizio civile alternativo del militare con un gruppo di volontari di Cooperazione internazionale (Coopi). L'obiezione di coscienza al servizio militare gli viene suggerita dalla testimonianza di Primo Mazzolari, di Lorenzo Milani e di Martin Luther King. In Ecuador opera prima nella selva amazzonica presso gli indigeni shuar e poi sulla Cordigliera assieme al vescovo degli idios (quechua) Leonidas Proano con cui collabora in programmi di alfabetizzazione secondo il metodo del pedagogista Paulo Freire. Negli anni '80 e' consigliere comunale a Verona, agisce nel Comitato veronese per la pace e il disarmo e in gruppi promotori delle assemblee in Arena suscitate dall'Appello dei Beati i costruttori di pace. In esse incontra o reincontra Alessandro Zanotelli, Tonino Bello, Ernesto Balducci, David Maria Turoldo, Desmond Tutu, Rigoberta Menchu', Perez Esquivel, Beyers Naude' e tanti testimoni di pace. Negli anni '90 aderisce a Pax Christi (che aveva gia' conosciuto negli anni Sessanta) del cui Consiglio nazionale e del cui Centro studi fa parte. E' membro del Gruppo per il pluralismo e il dialogo e, ultimamente, del Sinodo diocesano di Verona. Opere di Sergio Paronetto, La nonviolenza dei volti. Forza di liberazione, Editrice Monti, Saronno (Va) 2004] Cari amici, a mio modo, come posso, intendo esprimere il mio caldo appoggio e la mia attiva solidarieta' per l'elezione di Rita Borsellino. Ne va di mezzo il futuro della democrazia in Italia, anzi la civilta' del diritto. Colloco idealmente il progetto di Rita Borsellino nell'area etica di persone come Dietrich Bonhoeffer, Martin Luther King e il profeta Amos. Sotto la schiacciante impressione prodotta dall'ostentazione di potenza, osservava Bonhoeffer, martire del nazismo, si viene spesso derubati della propria indipendenza interiore e si tende a rassegnarsi. Ma "per chi e' responsabile la domanda ultima non e': come me la cavo eroicamente in questa vicenda, ma: quale potra' essere la vita della generazione che viene?". Come garantire, diremo oggi, il futuro della democrazia? Come non farsi derubare la dignita' della coscienza morale? Lottando per la giustizia, per il diritto, per la democrazia. "La giustizia scorrera' come acqua e il diritto come fiume possente", proclamava il profeta Amos. Martin Luther King lo citava spesso per dare forza al suo sogno di liberta' e di uguaglianza. L'azione nonviolenta, tipica del movimento che sostiene la Borsellino (come quello dei giovani di Locri), puo' dare un grande contributo per salvare la democrazia o per espanderla e irrobustirla. Nonviolenza e' "forza della verita'" e "potere dell'amore" che trasforma. Gli operatori di pace sanno che pace, giustizia e democrazia sono sorelle. Anche per questo voteranno no al referendum costituzionale di fine giugno. Intendono resistere e progettare, "liberi e forti", "ribelli per amore". Un abbraccio di pace a Rita e a tutti coloro che la stanno aiutando. 17. ENRICO PEYRETTI: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Enrico Peyretti (per contatti: e.pey at libero.it) per questo intervento. Enrico Peyretti (1935) e' uno dei principali collaboratori di questo foglio, ed uno dei maestri piu' nitidi della cultura e dell'impegno di pace e di nonviolenza; ha insegnato nei licei storia e filosofia; ha fondato con altri, nel 1971, e diretto fino al 2001, il mensile torinese "il foglio", che esce tuttora regolarmente; e' ricercatore per la pace nel Centro Studi "Domenico Sereno Regis" di Torino, sede dell'Ipri (Italian Peace Research Institute); e' membro del comitato scientifico del Centro Interatenei Studi per la Pace delle Universita' piemontesi, e dell'analogo comitato della rivista "Quaderni Satyagraha", edita a Pisa in collaborazione col Centro Interdipartimentale Studi per la Pace; e' membro del Movimento Nonviolento e del Movimento Internazionale della Riconciliazione; collabora a varie prestigiose riviste. Tra le sue opere: (a cura di), Al di la' del "non uccidere", Cens, Liscate 1989; Dall'albero dei giorni, Servitium, Sotto il Monte 1998; La politica e' pace, Cittadella, Assisi 1998; Per perdere la guerra, Beppe Grande, Torino 1999; Dov'e' la vittoria?, Il segno dei Gabrielli, Negarine (Verona) 2005; Esperimenti con la verita'. Saggezza e politica di Gandhi, Pazzini, Villa Verucchio (Rimini) 2005; e' disponibile nella rete telematica la sua fondamentale ricerca bibliografica Difesa senza guerra. Bibliografia storica delle lotte nonarmate e nonviolente, ricerca di cui una recente edizione a stampa e' in appendice al libro di Jean-Marie Muller, Il principio nonviolenza, Plus, Pisa 2004 (libro di cui Enrico Peyretti ha curato la traduzione italiana), e che e stata piu' volte riproposta anche su questo foglio, da ultimo nei fascicoli 1093-1094; vari suoi interventi sono anche nei siti: www.cssr-pas.org, www.ilfoglio.org e alla pagina web http://db.peacelink.org/tools/author.php?l=peyretti Una piu' ampia bibliografia dei principali scritti di Enrico Peyretti e' nel n. 731 del 15 novembre 2003 di questo notiziario] Cari amici siciliani, lo so, non sono elettore siciliano, ma ho firmato anch'io per Rita Borsellino presidente della Regione Sicilia. L'ho ascoltata parlare, so che sarebbe simbolo e stimolo per la Sicilia vera e bella, raccoglierebbe il suo coraggio inesausto ma che a volte non trova la via per incanalarsi e comporsi nell'azione comune che e' la politica umana. So che Rita darebbe corpo al valore della Sicilia nei luoghi necessari e giusti della politica. Anche a Torino c'e' chi ama la Sicilia, non solo per turismo o vacanza, ma per cio' che ne viene di idee e energie civili, di cultura, di pace, di nonviolenza e domanda di giustizia. Non occorre essere del mestiere, tanto meno essere un navigatore dei partiti, per raccogliere dal popolo e lanciare avanti una politica che orienta ai valori le competenze tecniche specifiche (necessarie, ma non sufficienti). Il mestiere politico essenziale, infatti, e' il mestiere del cittadino, che e' di ogni donna e uomo che voglia vivere con gli altri e per gli altri, non solo onestamente, ma anche generosamente. Rita sa che cosa questo significa. Leggiamo di belle emersioni di civilta', e in particolare nei giovani, come la lotta di liberazione dal pizzo mediante l'aperta coraggiosa solidarieta'. Buona salute, buon coraggio, buona resistenza, buona speranza! 18. FRANCESCO PISTOLATO: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Francesco Pistolato (per contatti: fpistolato at yahoo.it) per questo intervento. Francesco Pistolato, studioso, docente, lavora all'Universita' di Udine; e' tra i promotori di un programma di cultura di pace all'interno delle universita' e delle scuole della macroregione Alpe Adria, comprendente il Friuli-Venezia Giulia, la Carinzia e la Slovenia; e' altresi' impegnato nell'Associazione Biblioteca Austriaca di Udine, che ha tra l'altro realizzato una mostra fotografica itinerante sulla Resistenza, gia' esposta in vari luoghi, tra cui la Risiera di S. Sabba di Trieste, e che e a fine 2005 andra' nella Gedenkstaette des Deutschen Widerstands di Berlino, ed e' visitabile in rete nel sito: www.abaudine.org/virtunascosta/virtu.htm] Ritengo che Rita Borsellino Presidente della Regione Sicilia sia il candidato piu' credibile che si possa proporre se davvero si vuole imboccare, dopo tante incertezze - che non si vogliono giudicare, ma constatare si' -, la strada di un "no" univoco al sistema mafioso. Dalla morte di suo fratello Paolo Rita gira l'Italia, parlando a giovani e adulti con semplicita' e fermezza, facendo opera di testimonianza civile, rispondendo alle domande senza tanti giri di parole e denunciando persone, anche ad altissimo livello politico, colluse in vario modo con la mafia. Rita Borsellino conosce e ama la sua terra nel senso piu' vero, cioe' non chiudendo gli occhi di fronte ai suoi aspetti da curare. Auspico che Rita possa ricoprire un posto che per lei non e' l'oggetto di un'ambizione personale, ma il luogo per operare attivamente e disinteressatamente per il bene della Sicilia, esaltando la generosita' della sua gente e dando modo ai siciliani di cambiare rotta dopo troppi anni di lutti e miserie. 19. ANNA PUGLISI E UMBERTO SANTINO: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Anna Puglisi e Umberto Santino (per contatti: csdgi at tin.it) per questo intervento. Anna Puglisi, prestigiosa studiosa e militante antimafia, e' impegnata nell'esperienza del Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato" di cui e' una delle fondatrici. Tra le opere di Anna Puglisi: con Umberto Santino (a cura di), La mafia in casa mia, intervista a Felicia Bartolotta Impastato, La Luna, Palermo 1986; con Antonia Cascio (a cura di), Con e contro. Le donne nell'organizzazione mafiosa e nella lotta antimafia, Centro siciliano di documentazione Giuseppe Impastato, Palermo 1988; Sole contro la mafia, La Luna, Palermo 1990; Donne, mafia e antimafia, Centro Impastato, Palermo 1998, Di Girolamo, Trapani 2005; con Umberto Santino (a cura di), Cara Felicia. A Felicia Bartolotta Impastato, Centro siciliano di documentazione Giuseppe Impastato, Palermo 2005. Umberto Santino ha fondato e dirige il Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato" di Palermo. Da decenni e' uno dei militanti democratici piu' impegnati contro la mafia ed i suoi complici. E' uno dei massimi studiosi a livello internazionale di questioni concernenti i poteri criminali, i mercati illegali, i rapporti tra economia, politica e criminalita'. Tra le opere di Umberto Santino: (a cura di), L'antimafia difficile, Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato", Palermo 1989; Giorgio Chinnici, Umberto Santino, La violenza programmata. Omicidi e guerre di mafia a Palermo dagli anni '60 ad oggi, Franco Angeli, Milano 1989; Umberto Santino, Giovanni La Fiura, L'impresa mafiosa. Dall'Italia agli Stati Uniti, Franco Angeli, Milano 1990; Giorgio Chinnici, Umberto Santino, Giovanni La Fiura, Ugo Adragna, Gabbie vuote. Processi per omicidio a Palermo dal 1983 al maxiprocesso, Franco Angeli, Milano 1992 (seconda edizione); Umberto Santino e Giovanni La Fiura, Dietro la droga. Economie di sopravvivenza, imprese criminali, azioni di guerra, progetti di sviluppo, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1993; La borghesia mafiosa, Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato", Palermo 1994; La mafia come soggetto politico, Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato", Palermo 1994; Casa Europa. Contro le mafie, per l'ambiente, per lo sviluppo, Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato", Palermo 1994; La mafia interpretata. Dilemmi, stereotipi, paradigmi, Rubbettino Editore, Soveria Mannelli 1995; Sicilia 102. Caduti nella lotta contro la mafia e per la democrazia dal 1893 al 1994, Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato", Palermo 1995; La democrazia bloccata. La strage di Portella della Ginestra e l'emarginazione delle sinistre, Rubbettino Editore, Soveria Mannelli 1997; Oltre la legalita'. Appunti per un programma di lavoro in terra di mafie, Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato", Palermo 1997; L'alleanza e il compromesso. Mafia e politica dai tempi di Lima e Andreotti ai giorni nostri, Rubbettino Editore, Soveria Mannelli 1997; Storia del movimento antimafia, Editori Riuniti, Roma 2000; La cosa e il nome. Materiali per lo studio dei fenomeni premafiosi, Rubbettino, Soveria Mannelli 2000. Su Umberto Santino cfr. la bibliografia ragionata "Contro la mafia. Una breve rassegna di alcuni lavori di Umberto Santino" apparsa su questo stesso foglio nei nn. 931-934] Il Centro Impastato non fa campagne elettorali, ma, ovviamente, noi e gli altri soci siamo accanto a Rita e condividiamo l'impegno suo e della societa' civile per cambiare una realta' difficile come quella della Sicilia. Un impegno che deve continuare anche dopo le elezioni, coinvolgendo gran parte della popolazione e soprattutto disoccupati e precari, sottraendoli alla dipendenza dalla mafia e dalle reti clientelari. 20. FABIO RAGAINI: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Fabio Ragaini (per contatti: grusol at grusol.it) per questo intervento. Fabio Ragaini e' impegnato nell'esperienza del "Gruppo Solidarieta'" di Castelplanio (Ancona), un'esperienza di volontariato che opera nel territorio della provincia di Ancona dal 1980; oltre all'azione concreta di solidarieta' con persone in situazioni di disagio o difficolta', promuove incontri formativi e svolge un valido servizio di informazione e documentazione; dal 1982 pubblica il periodico cartaceo "Appunti", e successivamente ha anche attivato un utile sito nella rete telematica: www.grusol.it] La candidatura di Rita Borsellino per la coalizione di centro sinistra alla presidenza della Regione Sicilia ha rappresentato un grande evento. Un segnale importante per l'intera societa'. Ora si tratta di raggiungere l'altro traguardo: quello della elezione a presidente. Un traguardo che le donne e gli uomini onesti dovrebbero augurarsi e per il quale dovrebbero impegnarsi senza risparmio. Una nuova stagione puo' aprirsi tra pochi giorni. Dopo la primavera palermitana, se i siciliano lo vorranno, potra' sbocciare quella siciliana. Un invito dunque a tutti i siciliani perche' scelgano senza esitazioni Rita Borsellino per la guida della loro regione. 21. GIOVANNI SARUBBI: CON RITA BORSELLINO [Ringraziamo Giovanni Sarubbi (per contatti: redazione at ildialogo.org) per questo intervento. Giovanni Sarubbi, amico della nonviolenza, promotore del dialogo interreligioso, giornalista, saggista, editore, dirige l'eccellente rivista e sito de "Il dialogo" (www.ildialogo.org)] Sono per Rita Borsellino presidente della Sicilia. Se vivessi in Sicilia, terra bellissima che amo, mi impegnerei in prima persona nella campagna elettorale. Andrei facendo il porta a porta. Andrei ad affiggere i manifesti. Parteciperei ed organizzerei comizi, dibattiti, spettacoli a sostegno di Rita Borsellino, come ho fatto nella recente campagna elettorale per le elezioni politiche. Non ho avuto la possibilita' di conoscere Rita Borsellino personalmente come non ho conosciuto personalmente il fratello. Ma il suo impegno contro le mafie, il suo essere presidente di Libera, i suoi interventi che ho ascoltato, me la fanno sentire vicina, amica, solidale. Ma, dira' qualcuno, cosa c'entrano i non siciliani con la elezione del presidente della Regione Sicilia? C'entrano, perche' il sostegno a chi, come Rita Borsellino, impegna la propria vita contro le mafie e' una questione che non ha confini. Le mafie non hanno confini e all'internazionale dei mafiosi bisogna contrapporre l'internazionale di chi vuole un mondo senza mafie, senza violenza, senza droghe. Un mondo dove il rispetto per i diritti umani non ammetta deroghe di alcun tipo, dove nessuno debba essere costretto a pagare il pizzo o sottostare a ricatti di alcun tipo, dove i rapporti fra le persone siano improntati alla nonviolenza, al reciproco rispetto e accoglienza. Ma sostengo Rita Borsellino anche per dare uno scossone alla politica nazionale che deve cambiare: basta con i giochi di potere, con gli equilibrismi che lasciano tutto come era prima, che non mettono al primo posto il bene collettivo, la giustizia sociale, un equo utilizzo delle risorse combattendo l'ingordigia dei pochi assatanati del business a tutti i costi. Sostenere Rita Borsellino e' cosi' anche un modo per ricominciare a tessere in ogni angolo del nostro paese, in ogni associazione o gruppo politico o religioso che sia, una rete contro le mafie che restituisca dignita' al nostro popolo ed una prospettiva di un mondo altro alle giovani generazioni. Rita Borsellino ce la puo' fare. La sua vittoria sara' la vittoria di tutti gli italiani onesti. Mettiamocela tutta. ============================== LA NONVIOLENZA CONTRO LA MAFIA ============================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 1 del 20 maggio 2006 Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). 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