[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
La nonviolenza e' in cammino. 1249
- Subject: La nonviolenza e' in cammino. 1249
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Wed, 29 Mar 2006 00:10:38 +0200
LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO Foglio quotidiano di approfondimento proposto dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 1249 del 29 marzo 2006 Sommario di questo numero: 1. Severino Vardacampi: Una dichiarazione di voto 2. Sergio Albesano: Una buona occasione 3. Claudia Pallottino: Per la difesa civile e nonviolenta della giustizia e della pace 4. Il 5 per mille al Movimento Nonviolento 5. Assemblea nazionale della campagna di obiezione di coscienza alle spese militari per la difesa popolare nonviolenta 6. Il 2 aprile la Via Crucis Pordenone-Aviano 7. Tzvetan Todorov: La memoria di Hiroshima 8. Indice dei numeri 629-659 (agosto 2003) de "La nonviolenza e' in cammino" 9. La "Carta" del Movimento Nonviolento 10. Per saperne di piu' 1. EDITORIALE. SEVERINO VARDACAMPI: UNA DICHIARAZIONE DI VOTO Naturalmente votero' per la coalizione di centrosinistra. E la votero' non perche' il programma mi persuada, non perche' io ne stimi i leader, non perche' io senta una particolare vicinanza ad alcuna delle forze politiche che la compongono. La votero' in stato di necessita'. * Perche' ritengo che il razzismo sia un crimine oltre che una follia. E la coalizione berlusconiana ha portato i razzisti al governo. Perche' ritengo che la mafia sia nemica dell'umanita'. E nella coalizione berlusconiana vi sono - e con ruoli di rilievo - personaggi contigui alla mafia. Perche' ritengo che la partecipazione italiana alla guerra irachena sia illegale, criminale, corresponsabile delle stragi e fomentatrice di terrorismo. E la coalizione berlusconiana ci ha precipitato e ci tiene tuttora in questa guerra. Perche' ritengo che per difendere e promuovere i diritti umani di tutti gli esseri umani occorre una politica che contrasti il privilegio che uccide, lo sfruttamento che aliena, la corruzione che degrada, l'ingiustizia che distrugge la civile convivenza. E la coalizione berlusconiana ha governato favoreggiando il privilegio, lo sfruttamento, la corruzione, l'ingiustizia. Perche' ritengo che l'uso della menzogna sia il primo passo sulla via che conduce alle piu' efferate violenze. E la coalizione berlusconiana fin nel suo vertice pratica la menzogna in forme spudorate fino all'allucinazione. * So bene che anche nella coalizione del centrosinistra vi sono partiti e personaggi la cui condotta trovo peggio che riprovevole, infame. Ma nell'insieme essa mi pare essere significativamente meno disonesta e meno feroce della coalizione berlusconiana. E questa e' una differenza non dappoco. * Ma c'e' una differenza che conta ancor piu', infinitamente di piu', ed e' la seguente: la coalizione berlusconiana, e il suo vertice innanzitutto, mi sembra essere apertamente golpista. Golpista nel pretendere l'impunita' per i reati commessi. Golpista nel tentativo di dissolvere l'ordinamento giuridico italiano in alcuni suoi elementi basilari, nell'aggredire lo stato di diritto, nel vulnerare la democrazia, nel sovvertire la Costituzione. Golpista nella volonta' di rompere la separazione dei poteri e di impedire l'indipendenza e l'azione della magistratura. * Voto per la coalizione di centrosinistra per impedire che il golpe della coalizione berlusconiana, gia' assai avanzato, possa giungere a compimento. Voto per la coalizione di centrosinistra nella speranza che si riesca a salvare gli istituti e gli spazi di legalita', di democrazia, di civile convivenza ancora esistenti. * Poi, certo, sono lieto che tra le candidate e i candidati della coalizione di centrosinistra vi siano anche alcune persone - non molte, in verita' - che stimo e cui voglio bene, e che spero di cuore vadano in Parlamento: a fare delle buone leggi, ad abolirne di pessime. 2. PROPOSTE. SERGIO ALBESANO: UNA BUONA OCCASIONE [Ringraziamo Sergio Albesano (per contatti: sergioalbesano at tiscali.it) per questo intervento. Sergio Albesano e' impegnato nei movimenti di pace, di solidarieta' e per la nonviolenza, cura una rubrica di storia e una di libri su "Azione nonviolenta". Opere di Sergio Albesano: Storia dell'obiezione di coscienza in Italia, Santi Quaranta, Treviso 1993; con Bruno Segre e Mao Valpiana ha coordinato la realizzazione del volume di AA. VV., Le periferie della memoria. Profili di testimoni di pace, coedizione Anppia e Movimento Nonviolento, Torino-Verona 1999] I soldi che lo Stato preleva sulla mia retribuzione per le tasse sono utilizzati sia per fini nobili (la sanita' nazionale, la scuola statale, i servizi pubblici) sia per finalita' che non condivido e sulle quali non ho purtroppo la possibilita' di intervenire. Ad esempio parte dei miei soldi servono per finanziare opere pubbliche che valuto negative, come la Tav, o per finanziare la struttura militare o ancora per mantenere un sistema partitico in cui non trovo persone di mia fiducia. E' un fatto giusto che ora finalmente lo Stato offra la possibilita' al cittadino di poter scegliere di destinare una quota delle sue tasse per finanziare associazioni che operano a livello sociale e politico e che riscuotono direttamente la sua stima. Io devolvo il mio cinque per mille al Movimento Nonviolento perche' ne condivido le finalita'. La nonviolenza ha bisogno di fondi per crescere. Se confrontiamo le enormi cifre che ogni giorno vengono spese per gli eserciti con le cifre irrisorie e del tutto volontarie che invece sono investite nella ricerca della pace, e' un miracolo che si riesca comunque a influire, anche se minimamente, nella costruzione di una cultura nonviolenta. Pensate se tutte le persone che ogni giorno nel mondo operano con larghezza di mezzi tecnologici ed economici per preparare la guerra si dedicassero invece alla pace! Come cambierebbe il mondo in pochi giorni! Certo, non c'e' bisogno solo di finanziamenti ma anche di volonta' e di persone, ma questi ultimi elementi non sono mai mancati. Quelle che invece spesso mancano sono le risorse economiche per realizzare le idee. Il cinque per mille e' una buona occasione. 3. PROPOSTE. CLAUDIA PALLOTTINO: PER LA DIFESA CIVILE E NONVIOLENTA DELLA GIUSTIZIA E DELLA PACE [Ringraziamo Claudia Pallottino (per contatti: claudiapallo at yahoo.it) per questo intervento. Claudia Pallottino, torinese, e' impegnata nella Caritas, nel Movimento Nonviolento, nella Rete italiana per i corpi civili di pace, e in numerose iniziative di pace e di solidarieta'] Destino il 5 per mille delle tasse che pago al Movimento Nonviolento perche' penso sia giusto che lo Stato investa non soltanto in difesa armata del Paese (peraltro al di fuori dei nostri confini territoriali), ma che dirotti anche una parte delle sue entrate per la difesa civile e nonviolenta della giustizia sociale, della vita, della dignita' della persona, dell'ambiente, della liberta', della pace. Il Movimento Nonviolento va in questa direzione, ed e' attraverso la mia firma sulla dichiarazione dei redditi che voglio chiedere anche allo Stato di muoversi in tal senso. 4. PROPOSTE. IL 5 PER MILLE AL MOVIMENTO NONVIOLENTO [Dagli amici del Movimento Nonviolento (per contatti: Movimento Nonviolento, sede nazionale, via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: azionenonviolenta at sis.it o anche: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org) riceviamo e diffondiamo] Cari tutti, con la prossima dichiarazione dei redditi sara' possibile sottoscrivere un versamento al Movimento Nonviolento. Non si tratta di versare soldi in piu', ma solo di utilizzare diversamente soldi gia' destinati allo Stato. Per poter destinare il 5 per mille delle proprie tasse al Movimento Nonviolento, e' sufficiente appore la propria firma nell'apposito spazio e scrivere il numero di codice fiscale dell'associazione. Il codice fiscale e': 93100500235. Sostenete un'associazione che da oltre quarant'anni, con coerenza, lavora per la crescita e la diffusione della nonviolenza. Grazie. Il Movimento Nonviolento sede nazionale, via Spagna 8, 37123 Verona 5. INCONTRI. ASSEMBLEA NAZIONALE DELLA CAMPAGNA DI OBIEZIONE DI COSCIENZA ALLE SPESE MILITARI PER LA DIFESA POPOLARE NONVIOLENTA [Da vari interlocutori riceviamo e volentieri diffondiamo] Sabato 1 e domenica 2 aprile 2006, presso l'hotel Royal, viale Carducci 30, a Cattolica (Rimini) si svolgera' la XXV assemblea nazionale della campagna di obiezione di coscienza alle spese militari per la difesa popolare nonviolenta (in sigla: Campagna osm per la dpn). * Programma di massima Sabato primo aprile - ore 10: inizio lavori con relazione introduttiva sulla Campagna per l'obiezione di coscienza alle spese militari; interventi degli ospiti; - ore 13: pranzo; - ore 15: opzione fiscale/ministero della pace: introduce il Gruppo di lavoro Obiezione fiscale/ministero per la pace; dibattito; - ore 17: osservatorio sulla Difesa popolare nonviolenta: introduce il Gruppo di lavoro sull'Osservatorio sulla Difesa popolare nonviolenta; dibattito; - ore 19: cena; -ore 21: spazio aperto per interventi o proseguimento interventi e preparazione mozioni. * Domenica 2 aprile - ore 9: organizzazione della Campagna di obiezione alle spese militari per la difesa popolare nonviolenta (materiali, rete contatti ecc.); - ore 10,30: dibattito; lettura e votazioni mozioni; - ore 13: pranzo; - ore 14,30: prima riunione del Comitato politico della Campagna di obiezione di coscienza alle spese militari per la difesa popolare nonviolenta. * Venerdi' 31 marzo (dalle 18,30) l'assemblea sara' preceduta da un incontro del Comitato politico della Campagna di obiezione alle spese militari per la difesa popolare nonviolenta, allargato a tutti gli obiettori disponibili a mettere a punto gli ultimi dettagli organizzativi dell'assemblea. * Importante: e' obbligatoria la prenotazione, contattando la Lega obiettori di coscienza (Loc) di Milano (tel. e fax: 0258101226, e-mail: locosm at tin.it) per gestire meglio la parte organizzativa. Indicazioni logistiche: l'assemblea si svolgera' presso l'Hotel Royal, via Carducci 30, Cattolica (Rimini). Per raggiungere la sede dell'assemblea: - in auto: si esce dall'autostrada, si gira a destra e si prosegue sempre dritto entrando a Cattolica. Bisogna andare sempre diritto, anche quando si incontrano due rotonde e uno stop: sempre dritto, non si puo' sbagliare. Quando si arriva su viale Carducci, che e' sul lungomare, subito a destra si vede l'Hotel Royal; - in treno: dalla stazione FS di Cattolica, l'Hotel Royal e' raggiungibile a piedi in circa 10 minuti. All'uscita dalla stazione, imboccare il viale di fronte fino allo stop; da qui si gira a sinistra fino ad una rotonda abbastanza grande (ce n'e' prima una piu' piccola). Da li', girare a destra finche' si vede il mare; arrivati sul lungomare, a sinistra inizia viale Carducci: noi siamo al n. 30. Costi: il costo e' di 27 euro per un giorno di pensione completa (sabato) + 9 euro per il pranzo di domenica. Per chi e' vicino e rimane solo a mangiare, il costo e' di 9,00 euro a pasto. Per chi arriva venerdi' sera (Comitato politico allargato), il pernottamento e la prima colazione di sabato costano 15 euro. Nei costi di partecipazione e' gia' inserito quanto dovuto per i saloni e per l'attrezzatura che useremo. Raccomandiamo a tutte/i le/gli obiettori/obiettrici la partecipazione all'assemblea. Nell'ultimo anno sono emerse infatti numerose novita', sia sul fronte istituzionale che di rinnovato interesse per la Campagna emerso da piu' parti, anche a seguito dei numerosi contatti avviati. L'assemblea sara' l'occasione per fare insieme il punto della situazione, attrezzandoci per raggiungere gli obiettivi vecchi e nuovi che ci siamo proposti. * Per informazioni sulla campagna: Centro coordinatore nazionale della Campagna di obiezione di coscienza alle spese militari per la difesa popolare nonviolenta, c/o Lega obiettori di coscienza (Loc), via M. Pichi 1, 20143 Milano, tel. e fax: 0258101226, e-mail: locosm at tin.it, sito: www.osmdpn.it Chi avesse problemi di partecipazione all'assemblea e' invitato a inviare documentazione o propri scritti al Centro coordinatore nazionale. * La Campagna di obiezione di coscienza alle spese militari per la difesa popolare nonviolenta e' promossa da: Associazione per la pace, Beati i costruttori di pace, Associazione papa Giovanni XXIII, Lega disarmo unilaterale, Lega obiettori di coscienza, Pax Christi, Berretti Bianchi. Aderiscono: Agenzia per la pace di Sondrio, Rete Lilliput, Casa per la pace di Milano, Donne in nero di Como, Associazione locale obiezione e nonviolenza di Forli', Un ponte per..., Coordinamento comasco per la pace, Coop. Chico Mendes, Coordinamento lombardo Nord/Sud, Centro Gandhi di Pisa, Comunita' dell'Arca, Centro di documentazione del manifesto pacifista internazionale di Bologna, Solidaunia di Foggia, Rete Radie' Resch di Foggia, Caritas di Foggia, Tavola della pace della provincia di Biella. 6. INIZIATIVE. IL 2 APRILE LA VIA CRUCIS PORDENONE-AVIANO [Da vari interlocutori riceviamo e volentieri diffondiamo] Si svolgera' domenica 2 aprile 2006 la decima Via Crucis Pordenone - Base Usaf di Aviano. Partenza da piazzetta S. Marco a Pordenone alle ore 14; arrivo alla base Usaf di Aviano previsto alle ore 18. Un bus navetta riportera' i partecipanti da Aviano a Pordenone. * Continuiamo il cammino insieme agli impoveriti, alle vittime, agli esclusi di questa societa' e, in modo pi?u' evidente e drammatico, del mondo intero. Camminiamo anche per la nostra conversione al vangelo di Gesu' di Nazareth e perche' tutti gli uomini si aprano alla misericordia, alla fraternita', alla pace. Una tappa particolarmente significativa di questo procedere insieme e' stata ed e' per noi la Via Crucis Pordenone-Base Usaf di Aviano, quest'anno alla decima edizione. Le date cronologiche segnano il tempo dell'esistere e della sua organizzazione nella storia e possono esprimere, anche in questa nostra esperienza, l'importanza e il significato della perseveranza e della continuita'. I primi cristiani venivano considerati atei anche perche' preferivano essere uccisi piuttosto che impugnare la spada e uccidere in nome della sacralita' dell'Impero. La corrente calda e luminosa della profezia ha sempre animato donne e uomini a coerente testimonianza, nonostante tanti compromessi e tradimenti. La "Pacem in terris" di Giovanni XXIII nel 1963 ha chiamato all'impegno della costruzione della pace tutte le donne e gli uomini di buona volonta', superando la concezione e la pratica della deterrenza e giudicando immorali ed espressione di follia quelle armi atomiche che poi il Concilio Vaticano II definira' "crimine contro Dio e contro l'umanita'"; Giovanni Paolo II, di cui proprio il 2 aprile si ricorda l'anniversario della morte, ha definito la guerra "via senza ritorno". E' percio' nella profondita' dell'essere illuminato e orientato dalla Parola profetica di Gesu' di Nazareth e dal Magistero millenario della Chiesa che ne e' l'interprete, che avvertiamo l'urgenza di "non poter fare a meno" di esserci, di denunciare, di proporre, di coinvolgerci in una conversione alla nonviolenza attiva a partire da ciascuno/a di noi. Il prendere a cuore la condizione degli impoveriti e degli uccisi dalla fame ci porta a guardare alla Base Usaf di Aviano come un'assurdita' umana proprio per la concentrazione di armi che uccidono le persone e la vita. La memoria dei sopravvissuti ai bombardamenti, con particolare riferimento a Hiroshima e Nagasaki, diventa giudizio inappellabile di una base che custodisce con tragica sicurezza 50 bombe atomiche di cui si conosce il terrificante potere distruttivo. Eppure in Friuli Venezia Giulia, nelle nostre diocesi e comunita' parrocchiali si vive come se la Base Usaf di Aviano con le sue stesse testate atomiche non ci fosse. Il mistero di Dio si e' rivelato nelle parole e nei gesti di Gesu'; tutta la sua vita e' segno di amore misterioso, incondizionato e concreto, tanto che il potere politico-reliogoso-militare, riconoscibile in quel momento storico, decise ed esegui' la sua morte. Camminiamo da Pordenone alla Base Usaf di Aviano per essere coinvolti dalla luce e dalla forza del Vangelo a vivere la giustizia, la legalita', la cooperazione, la sobrieta' della vita e dei consumi come segni alternativi al neoliberismo, alla massimizzazione dei profitti, al consumismo, che riducono tutto e tutti a merce, a numeri e a cose. Camminiamo da Pordenone alla Base Usaf di Aviano per essere coinvolti dal Vangelo della nonviolenza attiva e della costruzione della pace; per essere obiettori di coscienza a tutte le guerre, ai diversi terrorismi, alla produzione e al commercio delle armi; per vivere e diffondere la spiritualita' e la cultura dell'incontro, del dialogo, del superamento dell'inimicizia. In un momento di particolare difficolta', il nostro cammino e' anche penitenziale: cristiani e musulmani sono chiamati a chiedersi reciprocamente perdono, a ripartire nell'attenzione, nella conoscenza, nel dialogo reciproci. Il Crocifisso ci accompagna e mai puo' essere utilizzato a simbolo di contrapposizione e di esclusione. Camminiamo da Pordenone alla Base Usaf di Aviano per sentirci compagni di viaggio di ogni persona, specialmente di chi fa piu' fatica a vivere in questa societa' e nel mondo; per rinnovare la sensibilita' e la pratica dell'accoglienza e superare ogni forma di indifferenza, xenofobia, razzismo, con attenzione particolare agli uomini e alle donne che vengono da noi dai diversi paesi del mondo. Camminiamo da Pordenone alla Base Usaf di Aviano per dire no ai Centri di permanenze temporanea (Cpt), a partire da quello di Gradisca d'Isonzo. La denuncia deve diventare proposta di luoghi e di modi per un'accoglienza che sia espressione di umanita'. Il No piu' fermo ai muri, ai fili spinati, ai luoghi separati e inaccessibili, diventi si' all'incontro nel rispetto, nel dialogo, nel sostegno reciproci. Camminiamo da Pordenone alla Base Usaf di Aviano contemplando le montagne, il cielo, i prati, gli alberi, gli uccelli, le tante forme di vita che in questo tempo si risvegliano per essere davvero responsabili di tutti gli esseri viventi, dell'intero ecosistema che il Signore ci ha affidato perche' lo custodiamo con premura e cura. Camminiamo da Pordenone alla Base Usaf di Aviano, perche' restare fermi significherebbe resa al mondo esistente, tradimento del Vangelo e della vita. Invitiamo con fiducia e amicizia tutte le donne e tutti gli uomini di buona volonta' a camminare con noi, particolarmente quanti hanno responsabilita' istituzionali nella Chiesa e nella societa' civile, per una umanita' giusta e fraterna. * Beati i costruttori di pace, Associazione "Ernesto Balducci" di Zugliano (Udine), Comunita' S. Martino di Trieste, Comunita' Arcobaleno di Gorizia, Acli provinciale di Pordenone, Azione cattolica della diocesi Concordia-Pordenone, Emergency, missionari comboniani di Padova, Bilanci di giustizia. 7. RIFLESSIONE. TZVETAN TODOROV: LA MEMORIA DI HIROSHIMA [Dal sito del quotidiano "L'Unita'" (www.unita.it) riprendiamo il seguente articolo del 5 agosto 2003. Tzvetan Todorov, nato a Sofia nel 1939, a Parigi dal 1963. Muovendo da studi linguistici e letterari e' andato sempre piu' lavorando su temi antropologici e di storia della cultura e su decisive questioni morali. Riportiamo anche il seguente brano dalla scheda dedicata a Todorov nell'Enciclopedia multimediale delle scienze filosofiche: "Dopo i primi lavori di critica letteraria dedicati alla poetica dei formalisti russi, l'interesse di Todorov si allarga alla filosofia del linguaggio, disciplina che egli concepisce come parte della semiotica o scienza del segno in generale. In questo contesto Todorov cerca di cogliere la peculiarità del 'simbolo' che va interpretato facendo ricorso, accanto al senso materiale dell'enunciazione, ad un secondo senso che si colloca nell'atto interpretativo. Ne deriva l'inscindibile unita' di simbolismo ed ermeneutica. Con La conquista dell'America, Todorov ha intrapreso una ricerca sulla categoria dell'"alterita'" e sul rapporto tra individui appartenenti a culture e gruppi sociali diversi. Questo tema, che ha la sua lontana origine psicologica nella situazione di emigrato che Todorov si trova a vivere in Francia, trova la sua compiuta espressione in un ideale umanistico di razionalita', moderazione e tolleranza". Tra le opere di Tzvetan Todorov: (a cura di), I formalisti russi. Teoria della letteratura e del metodo critico, Einaudi, Torino 1968, 1977; (a cura di, con Oswald Ducrot), Dizionario enciclopedico delle scienze del linguaggio, Isedi, Milano 1972; La letteratura fantastica, Garzanti, Milano 1977, 1981; Teorie del simbolo, Garzanti, Milano 1984; La conquista dell'America. Il problema dell'"altro", Einaudi, Torino 1984, 1992; Critica della critica, Einaudi, Torino 1986; Simbolismo e interpretazione, Guida, Napoli 1986; Una fragile felicita'. Saggio su Rousseau, Il Mulino, Bologna 1987, Se, Milano 2002; (con Georges Baudot), Racconti aztechi della conquista, Einaudi, Torino 1988; Poetica della prosa, Theoria, Roma-Napoli 1989, Bompiani, Milano 1995; Michail Bachtin. Il principio dialogico, Einaudi, Torino 1990; La deviazione dei lumi, Tempi moderni, Napoli 1990; Noi e gli altri. La riflessione francese sulla diversita' umana, Einaudi, Torino 1991; Di fronte all'estremo, Garzanti, Milano 1992 (ma cfr. la seconda edizione francese, Seuil, Paris 1994); I generi del discorso, La Nuova Italia, Scandicci (Firenze) 1993; Una tragedia vissuta. Scene di guerra civile, Garzanti, Milano 1995; Le morali della storia, Einaudi, Torino 1995; Gli abusi della memoria, Ipermedium, Napoli 1996; L'uomo spaesato. I percorsi dell'appartenenza, Donzelli, Roma 1997; La vita comune, Pratiche, Milano 1998; Le jardin imparfait, Grasset, 1998; Elogio del quotidiano. Saggio sulla pittura olandese del Seicento, Apeiron, 2000; Elogio dell'individuo. Saggio sulla pittura fiamminga del Rinascimento, Apeiron, 2001; Memoria del male, tentazione del bene, Garzanti, Milano 2001; Il nuovo disordine mondiale, Garzanti, Milano 2003; Benjamin Constant. La passione democratica, Donzelli, Roma 2003 (tra esse segnaliamo particolarmente Memoria del male, tentazione del bene, Garzanti, Milano 2001: un'opera che ci sembra fondamentale)] Ogni anniversario del bombardamento di Hiroshima e Nagasaki ci ricorda che la memoria non e' moralmente neutrale. Tende al bene o al male e quattro principali prospettive informano di se' ogni avvenimento storico: il benefattore o il suo beneficiario, il malfattore o la sua vittima. Essere il beneficiario di una azione e' meno glorioso che esserne il benefattore in quanto sottintende inerzia e dipendenza. Ma essere vittima di un crimine e' ovviamente piu' rispettabile che essere un criminale. E se e' pur vero che nessuno vuole essere una vittima, molti oggigiorno vogliono essere state vittime: aspirano allo status di vittima. La condizione di vittima conferisce il diritto di lamentarsi, di protestare e di chiedere. E' molto meglio mantenere il ruolo di vittima che essere risarciti. Invece di un unico indennizzo si conserva un privilegio permanente. Cio' che vale per i singoli vale ancor piu' per i gruppi. Se si puo' convincentemente dimostrare che un gruppo e' stato vittima di una passata ingiustizia, il gruppo in questione ottiene una linea di credito morale pressoche' illimitata. Quanto maggiore il crimine passato, tanto piu' incisivi i diritti presenti - che si acquisiscono semplicemente facendo parte del gruppo vittima dell'ingiustizia. Ovviamente oggi riconosciamo piu' chiaramente che mai che la storia e' stata scritta dai vincitori ed e' per questo che negli ultimi decenni si e' chiesto ripetutamente che la storia delle vittime e degli sconfitti venga scritta quanto meno a fianco di quella dei vincitori. E' una richiesta assolutamente legittima in quanto ci invita a fare la conoscenza di un passato in precedenza ignorato. Tuttavia parlare a nome delle vittime non comporta un merito etico supplementare. * Nessun beneficio morale puo' derivare infatti dall'evocare il passato se non ci rendiamo conto delle manchevolezze o degli errori del nostro gruppo. Ma farlo e' problematico. Ad esempio nel 1995 la Smithsonian Institution di Washington ha cercato di guardare con occhio nuovo a Enola Gay, l'aereo che sgancio' la bomba su Hiroshima. John Dower, storico americano e specialista di storia del Giappone contemporaneo, ha studiato a fondo la questione. Ha dimostrato come la storia puo' essere presentata e valutata in modi completamente diversi: da un punto di vista americano o giapponese, sebbene nessuno manipoli i fatti o falsifichi le fonti. Sono sufficienti la selezione e la combinazione dei dati. Per gli americani c'e' stata "una vicenda eroica o trionfalistica nella quale le bombe atomiche rappresentano il colpo finale contro un nemico aggressivo, fanatico e selvaggio". Dalla prospettiva giapponese si e' trattato di una "vicenda di vittimizzazione" nella quale "le bombe atomiche sono diventate il simbolo di uno specifico tipo di sofferenza - alquanto simile all'Olocausto per gli ebrei". Nello stesso museo di Hiroshima il ruolo delle vittime e' stato sfruttato in modi tali da distorcere la memoria. Non si fa cenno ne' alla responsabilita' del governo giapponese per aver iniziato e proseguito la guerra ne' al trattamento inumano sofferto per mano dei giapponesi dai prigionieri di guerra e dalle popolazioni civili. Ciascuno sceglie il punto di vista che piu' gli si adatta. Che ci si identifichi con gli eroi o le vittime, con i piloti dell'aereo che mise fine alla seconda guerra mondiale o con la popolazione passiva sottoposta all'inferno dell'annientamento atomico, stiamo sempre dalla parte degli "innocenti" e dei "bravi ragazzi". * Allo Smithsonian, l'Enola Gay doveva svolgere un ruolo centrale in una mostra il cui scopo era quello di fornire una immagine del bombardamento di Hiroshima in tutta la sua complessita'. Tuttavia, a seguito della pressione dei diversi gruppi patriottici americani, la mostra fu annullata in quanto considerata una offesa della memoria. Non dipingendo gli americani nel ruolo di eroici benefattori, lasciava intendere che fossero responsabili di un massacro che non poteva essere completamente giustificato. Cosa finirebbe per essere un resoconto sul male qualora l'autore si rifiutasse di identificarsi nell'eroe o nella vittima? La ricerca di Dower sui diversi modi in cui americani e giapponesi ricordano Hiroshima ci fornisce un eccellente esempio. Poteva identificarsi in entrambi i gruppi: appartiene ad uno e il suo lavoro gli ha consentito di conoscere profondamente l'altro. Il titolo che ha dato alla sua versione dei fatti, dopo aver scartato "Hiroshima come vittimizzazione" (il punto di vista giapponese) e "Hiroshima come trionfo" (il punto di vista americano), e' stato "Hiroshima come tragedia". Tragedia: la parola significa non solo sofferenza e angoscia, ma anche impossibilita' di redenzione. Qualunque strada si scelga, in una tragedia sono inevitabili lacrime e morte. La causa delle forze alleate era indubbiamente superiore a quella dei nazisti o dei giapponesi e la guerra contro di loro era giusta e necessaria. Tuttavia anche le guerre "giuste" provocano tragedie che non possono essere liquidate con leggerezza con la scusa che a soffrirle e' stato il nemico. Il panierino del dodicenne colpito dalla bomba a Hiroshima e rimasto intatto per caso con il riso e i piselli carbonizzati dall'esplosione atomica, pesa sulla nostra coscienza quanto Enola Gay. Sono stati infatti il paniere e gli altri oggetti prestati dal museo di Hiroshima all'istituzione americana a rendere la mostra inaccettabile per gli ex "eroi". Solo trovando il coraggio di vedere contemporaneamente il paniere e il bombardiere e' possibile comprendere la visione tragica della storia che Hiroshima - al pari di altri episodi che hanno marchiato a fuoco la nostra coscienza moderna - rappresenta nel modo piu' chiaro. 8. MATERIALI. INDICE DEI NUMERI 629-659 (AGOSTO 2003) DE "LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO" * Numero 629 del primo agosto 2003: 1. Antonia Pozzi: confidare; 2. Aldo Capitini: teoria della nonviolenza (parte prima); 3. Ileana Montini: veli; 4. Giovanni Mandorino: il rispetto del corpo dell'uomo morto; 5. Andrea Fedeli: i cadaveri esibiti e la salvezza; 6. Enrico Peyretti: paesaggi; 7. Letture: Pier Cesare Bori, Saverio Marchignoli (a cura di), Per un percorso etico tra culture; 8. Letture: Rita El Khayat, La donna nel mondo arabo; 9. Letture: Miriam Schiro', Un lottatore senz'armi: mio padre Lucio Schiro' D'Agati; 10. Riletture: Aicha Benaissa, Sophie Ponchelet, Nee en France; 11. Riletture: Assia Djebar, Donne d'Algeri nei loro appartamenti; 12. Riletture: Fatima Mernissi, La terrazza proibita; 13. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 14. Per saperne di piu'. * Numero 630 del 2 agosto 2003: 1. Maria G. Di Rienzo: i due lupi; 2. Oggi conferenza di presentazione della camminata Assisi-Gubbio; 3. Aldo Capitini: teoria della nonviolenza (parte seconda); 4. Ettore Masina: un appello; 5. Dodicesimo incontro internazionale della rete delle Donne in nero; 6. Riletture: Anna Barsotti, Introduzione a Eduardo; 7. Riletture: Renata Vigano', L'Agnese va a morire; 8. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 9. Per saperne di piu'. * Numero 631 del 3 agosto 2003: 1. Maria G. Di Rienzo: a Korto, a Gladys, a Martha, alla nostra umanita'; 2. Eduardo Galeano: crimini; 3. Lidia Campagnano: il slenzio devastante del dopoguerra; 4. La poesia delle bambole; 5. Antonio Tabucchi: i volti della guerra; 6. Giancarla Codrignani: la violenza dell'istituzione ecclesiastica; 7. Clarisse di Jesi: Chiara d'Assisi e la nonviolenza; 8. Donne in nero: "Osiamo la pace, disarmiamo il mondo"; 9. Marco Revelli: passare dal pacifismo alla nonviolenza; 10. Luca Salvi: il silenzio sulla tragedia dell'Uganda; 11. Amnesty International: Congo; 12. Associazione nazionale amici di Aldo Capitini: una mobilitazione per l'Africa; 13. Associazione per i popoli minacciati: le donne indigene del Guatemala discriminate e sfruttate; 14. Letture: Marco Vozza, Introduzione a Simmel; 15. Riletture: Nawal al Sa'dawi, Firdaus storia di una donna egiziana; 16. Riletture: Edith Sitwell, Il cantico della rosa; 17. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 18. Per saperne di piu'. * Numero 632 del 4 agosto 2003: 1. Medici senza frontiere: emergenza Liberia; 2. Dieci parole della nonviolenza; 3. Maria G. Di Rienzo: imparare bene; 4. Enrico Peyretti: in un paese che ci e' caro; 5. Ileana Montini presenta "Berlusconi" di Paul Ginsborg; 6. Ottavio Di Grazia presenta "La guerra e il silenzio di Dio" di Bruno Forte; 7. Augusto Illuminati presenta "Ecoantropologia" di Vittorio Lanternari; 8. Riletture: Bianca Guidetti Serra, Compagne; 9. Riletture: Edoarda Masi, Cento trame di capolavori della letteratura cinese; 10. Riletture: Sheila Rowbotham, Donne, resistenza e rivoluzione; 11. Riletture: Luciana Stegagno Picchio, La letteratura brasiliana; 12. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 13. Per saperne di piu'. * Numero 633 del 5 agosto 2003: 1. Lidia Menapace: indignazione; 2. I quaderni di "Azione nonviolenta"; 3. Guenther Anders: tesi sull'eta' atomica; 4. Norberto Bobbio: il volto di un bambino; 5. Paulo Freire: amore e coraggio; 6. Virginia Woolf: due frammenti da "Una stanza tutta per se'"; 7. Maxine Kumin: dopo l'amore; 8. Pier Mattia Tommasino presenta "Istruzioni per un genocidio" di Daniele Scaglione; 9. Riletture: Jose' Antonio Castorina, Emilia Ferreiro, Marta Kohl de Oliveira, Delia Lerner, Piaget-Vigotsky: contribuciones para replantear el debate; 10. Riletture: Emilia Ferreiro, Clotillde Pontecorvo, Nadja Moreira, Isabel Garcia Hidalgo, Cappuccetto rosso impara a scrivere; 11. Riletture: Marina Formisano, Clotilde Pontecorvo, Cristina Zucchermaglio, Guida alla lingua scritta; 12. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 13. Per saperne di piu'. * Numero 634 del 6 agosto 2003: 1. Giuliano Pontara: definizione di violenza e nonviolenza nei conflitti sociali (parte prima); 2. Sofia Vanni Rovighi: una certa unita'; 3. Mariagrazia Bonollo: dall'orrore di Hiroshima a un futuro senza armi; 4. Da Assisi a Gubbio in cammino per la nonviolenza; 5. Marcia catalana per la cultura della pace; 6. Il 12 ottobre la marcia Perugia-Assisi "Per un'Europa di pace"; 7. Letture: Satomi Ono, Yoshihiro Ono, La citta' bucata; 8. Riletture: Ernesto De Martino: La fine del mondo; 9. Riletture: Ida Magli: Gli uomini della penitenza; 10. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 11. Per saperne di piu'. * Numero 635 del 7 agosto 2003: 1. Mel Duncan: necessario un intervento urgente per proteggere la vita dei difensori dei diritti umani in Guatemala; 2. Giuliano Pontara: definizione di violenza e nonviolenza nei conflitti sociali (parte seconda); 3. Giulio Vittorangeli: la condizione delle persone, un fatto politico; 4. Lilia Illuzzi: la campagna "No dumping" si oppone alla violenza; 5. Eduardo Galeano: tre finestre; 6. Enrico Peyretti: un pellegrinaggio ai luoghi di alcuni martiri della resistenza al nazismo; 7. Riletture: Caterina Fischetti, La psicoanalisi infantile; 8. Riletture: Susan Isaacs, La psicologia del bambino dalla nascita ai sei anni, Figli e genitori; 9. Riletture: Maria Montessori, La scoperta del bambino; 10. Riletture: Betty Reardon, Militarismo e sessismo; 11. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 12. Per saperne di piu'. * Numero 636 dell'8 agosto 2003: 1. Amelia e Augusta; 2. Eva Racca: dalle origini della nonviolenza alla marcia per la pace; 3. Giorgio Nebbia: la lezione di Hiroshima e Nagasaki; 4. Gennaro Esposito intervista Sergio Piro (1998); 5. Enzo Mazzi: la cultura dei diritti globali; 6. Cristina Beffa: un fascicolo di "Famiglia oggi" monografico sull'educazione alla pace; 7. "Mosaico di pace" di luglio-agosto; 8. Il 13 settembre la marcia da Agliana a Quarrata; 9. Rossella Concu: assemblea nazionale di "Peace brigades international"; 10. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 11. Per saperne di piu'. * Numero 637 del 9 agosto 2003: 1. Enrico Peyretti presenta "Franz Jaegerstaetter. Un contadino contro Hitler" di Erna Putz; 2. Rossana Rossanda: un morto al giorno; 3. Riccardo Orioles: liberta' d'informazione e lotta alla mafia; 4. Ida Dominijanni: la compassione degradata; 5. Un libro sull'accompagnamento internazionale per proteggere gli attivisti dei diritti umani; 6. Ottavio Di Grazia presenta "Prima che l'amore finisca" di Raniero La Valle; 7. Daniela Padoan presenta "Un mondo di donne" a cura di Luise F. Pusch e Susanne Gretter; 8. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 9. Per saperne di piu'. * Numero 638 del 10 agosto 2003: 1. A Gubbio; 2. Il "Cos in rete" di agosto; 3. Luisa Morgantini: Daniel Barenboim a Ramallah; 4. Arrigo Quattrocchi: Daniel Barenboim a Ramallah; 5. Emmanuel Levinas: rivelazione; 6. Etty Hillesum: un ardore elementare; 7. Benito D'Ippolito: Franz Jaegerstaetter, nel sessantesimo anniversario della morte; 8. Iris Marion Young: dell'Europa e del mondo; 9. Ida Dominijanni: il colonialismo che non passa; 10. I pensierini di Persicone: 4 novembre; 11. Riletture: Virginia Vacca (a cura di), Vite e detti di santi musulmani; 12. Riletture: Martin Buber, I racconti dei Chassidim; 13. Riletture: Hans Magnus Enzensberger, Colloqui con Marx e Engels; 14. Riletture: Adrienne Rich, Esplorando il relitto; 15. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 16. Per saperne di piu'. * Numero 639 dell'11 agosto 2003: 1. Il 4 novembre in piazza per la pace; 2. Donne e nonviolenza, tre giorni di formazione a Bucarest; 3. Edith Bruck: le nostre facce affamate; 4. Ada Gobetti: la maturita'; 5. Lavinia Mazzucchetti: col cuore; 6. Anna Salvo: la materialita' del corpo sessuato; 7. Giulio A. Maccacaro: Medicina Democratica, movimento di lotta per la salute (1976); 8. Riletture: Francesca Brezzi, Ricoeur; 9. Riletture: Judith M. Brown, Gandhi; 10. Riletture: Vladimir Jankelevitch, Henri Bergson; 11. Riletture: Italo Mancini, Bonhoeffer; 12. Riletture: Claudio Tugnoli, Girard; 13. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 14. Per saperne di piu'. * Numero 640 del 12 agosto 2003: 1. Ogni vittima ha il volto di Abele; 2. Laura Boella: che essa sia; 3. Simona Forti: un nuovo tipo di guerra; 4. Grazia Livi: semplicemente; 5. Costanza Barberis presenta "La rincorsa" di Anna Maria Riviello; 6. Amina Crisma presenta i "Dialoghi" di Confucio; 7. Augusto Illuminati presenta "Congetture di pace. Scritti irenici" di Nicolo' Cusano; 8. Stefano Liberti presenta "Global muslim" di Olivier Roy; 9. Giovanni Miccoli presenta "Hitler e l'Olocausto" di Robert S. Wistrich; 10. Riletture: Fatema Mernissi, Islam e democrazia; 11. Riletture: Henry Corbin, Storia della filosofia islamica; 12. Riletture: Carmela Baffioni, Storia della filosofia islamica; 13. Riletture: Franco Cardini, Noi e l'islam; 14. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 15. Per saperne di piu'. * Numero 641 del 13 agosto 2003: 1. Un esposto contro la partecipazione italiana alla guerra in corso in Iraq; 2. Dalla parte delle vittime, contro tutte le guerre; 3. Enrico Peyretti: un pellegrinaggio nella memoria dei martiri della resistenza civile e morale al nazismo; 4. Una lettera aperta a monsignor Renato Martino; 5. Relazione conclusiva del corso di educazione alla pace svoltosi presso l'Itis di Gubbio nell'anno scolastico 2002-2003; 6. Un seminario su "Guerra e democrazia" a Marsciano; 7. Maria Luigia Casieri: una sintesi di Emilia Ferreiro, "Es esencial orientar la pratica pedagogica", 1980; 8. Riletture: Giulio Busi, La Qabbalah; 9. Riletture: Giulio Busi e Elena Loewenthal (a cura di), Mistica ebraica; 10. Riletture: Maurice-Ruben Hayoun, I filosofi ebrei nel medioevo; 11. Riletture: Gershom Scholem, Le grandi correnti della mistica ebraica; 12. Riletture: Mauro Zonta, La filosofia ebraica medievale. Storia e testi; 13. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 14. Per saperne di piu'. * Numero 642 del 14 agosto 2003: 1. Peppe Sini: contro la guerra, la nonviolenza; 2. Letture: Grazia Livi, Le lettere del mio nome; 3. Letture: Luise F. Pusch, Susanne Gretter (a cura di), Un mondo di donne; 4. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 5. Per saperne di piu'. * Numero 643 del 15 agosto 2003: 1. Flavio Marcolini: la scomparsa di Darina Laracy Silone; 2. Giorgio Mariani: la scomparsa di James Welch; 3. "Beati i costruttori di pace": lettera aperta ai soldati ed agli ufficiali delle basi di Vicenza e di Longare; 4. Stephanie Hiller intervista April Hurley; 5. Il 4 novembre contro guerre, eserciti ed armi; 6. Giovanna Boursier: un viaggio nei luoghi della Shoah; 7. Rossana Rossanda: svegliati Europa; 8. Sveva Haertter: obiettori di coscienza in Israele; 9. Alcuni testi scritti durante un incontro di accostamento alla nonviolenza ad Acquapendente; 10. Amnesty International: in Messico dieci anni di intollerabili crimini nei confronti delle donne; 11. Riedizioni: Benny Morris, Vittime; 12. Riletture: Lia Levi, Una bambina e basta; 13. Riletture: Salwa Salem, Con il vento nei capelli; 14. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 15. Per saperne di piu'. * Numero 644 del 16 agosto 2003: 1. Luciano Bonfrate: da Assisi a Gubbio ricordando Darina Silone; 2. La speranza e la profezia di padre Balducci; 3. Emanuel Anselmi: la Corte penale internazionale e i motivi dell'avversione degli Stati Uniti (parte prima); 4. Jennifer Friedlin: le donne del Kenia accusano l'esercito britannico; 5. Mario Pianta, Federico Silva: alcune recenti pubblicazioni sul "movimento dei movimenti"; 6. Francesca Lazzarato presenta "Memorias de la represion", collana diretta da Elizabeth Jelin; 7. Augusto Illuminati presenta "Cervantes filosofo" di Antonio Gagliardi; 8. Giobbe Santabarbara: di Averroe', di Cervantes e di noi stessi; 9. Riletture: Nadia Fusini, Mariella Gramaglia (a cura di), La poesia femminista; 10. Riletture: Laura di Nola (a cura di), Poesia femminista italiana; 11. Riletture: Francesca Pansa, Marianna Bucchich (a cura di), Poesie d'amore; 12. Riletture: Angela Cattaneo, Silvana Pisa, L'altra mamma; 13. Riletture: Silvia Lagorio, Lella Ravasi, Silvia Vegetti Finzi, Se noi siamo la terra; 14. Riletture: Maria Luisa Boccia, Grazia Zuffa, L'eclissi della madre; 15. Riletture: Luce Irigaray, Speculum; 16. Riletture: Goliarda Sapienza, L'universita' di Rebibbia; 17. Riletture: Wanda Tommasi, I filosofi e le donne; 18. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 19. Per saperne di piu'. * Numero 645 del 17 agosto 2003: 1. Margherita Pieracci Harwell e Yukari Saito: una lettera a "La repubblica" per ricordare Darina Silone; 2. Severino Vardacampi: Darina e Ignazio; 3. Il volto di Abele il 4 novembre; 4. Amnesty International: si terra' il 27 agosto l'udienza d'appello per Amina Lawal; 5. Emanuel Anselmi: la Corte penale internazionale e i motivi dell'avversione degli Stati Uniti (parte seconda e conclusiva); 6. Riccardo Orioles: "associazione a delinquere di stampo antimafioso"; 7. Riletture: Domenico Canciani, Maria Ida Gaeta (a cura di), Album Simone Weil; 8. Riletture: Gabriella Fiori, Simone Weil; 9. Riletture: Giancarlo Gaeta, Simone Weil; 10. Riletture: Simone Petrement, La vita di Simone Weil; 11. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 12. Per saperne di piu'. * Numero 646 del 18 agosto 2003: 1. Mohandas Gandhi: nella pratica; 2. Maria Luigia Casieri: una sintesi di Emilia Ferreiro, "Jean Piaget: caracterizacion del maestro y su obra", 1980; 3. Jacques Ranciere presenta "Il ritorno del figlio prodigo" e "Umiliati" di Jean-Marie Straub e Daniele Huillet; 4. Cristina Piccino presenta "Umiliati" di Jean-Marie Straub e Daniele Huillet; 5. Giobbe Santabarbara: esacordio per Cuba; 6. Augusto Cavadi: un turismo responsabile e solidale; 7. Ileana Montini: la Cina che ci interroga ancora; 8. Yang Jiang: nuvole; 9. Riletture. Angela Ales Bello, Edith Stein. Invito alla lettura; 10. Riletture. Angela Ales Bello, Edith Stein. La passione per la verita'; 11. Riletture. Angela Ales Bello, Edith Stein. Patrona d'Europa; 12. Riletture. Laura Boella, Annarosa Buttarelli, Per amore di altro; 13. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 14. Per saperne di piu'. * Numero 647 del 19 agosto 2003: 1. Etty Hillesum: e sotto i nostri occhi; 2. Silvia Marcuz: tempo di nonviolenza; 3. Per fermare e impedire le guerre sono indispensabili disarmo e smilitarizzazione; 4. Maria G. Di Rienzo: cio' che abbiamo imparato; 5. Enrico Peyretti: Europa; 6. Claudio Ragaini: alcuni operatori di pace del Novecento, secolo di guerre e di speranza; 7. Luigi Cavallaro: Joan Robinson e la piena occupazione; 8. Emiliano Brancaccio: Joan Robinson e una politica economica alternativa; 9. Hannah Arendt: la perdita; 10. Simone Weil: tutta la societa'; 11. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 12. Per saperne di piu'. * Numero 648 del 20 agosto 2003: 1. Lidia Menapace: la scelta etica ed ermeneutica della sobrieta'; 2. Un incontro e un appello da Assisi a Gubbio; 3. Rocco Altieri: presentazione di "Quaderni satyagraha" n. 3; 4. Uscire dalla subalternita' al potere militare; 5. Maria G. Di Rienzo: come rispondere a situazioni di conflitto interpersonale in cui vi e' minaccia o presenza di violenza; 6. Maria Luigia Casieri: una sintesi di Emilia Ferreiro, "Lenguaje y conocimiento", 1980; 7. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 8. Per saperne di piu'. * Numero 649 del 21 agosto 2003: 1. Silvano Tartarini: la via dei corpi civili di pace; 2. Laura Boella: a partire dal cuore; 3. Enrico Euli: rete-reti, ancora un salto?; 4. Pace profonda (una benedizione gaelica tradizionale); 5. Estratto dalla relazione conclusiva del corso di educazione alla pace svoltosi presso il liceo scientifico di Orte nell'anno scolastico 2002-2003; 6. Gli idilli di Margutte: clandestini ed assassini. Dialoghetto; 7. Maria Luigia Casieri: una sintesi di Emilia Ferreiro, "Efectos de la privacion familiar y social en la educacion primaria", 1981; 8. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 9. Per saperne di piu'. * Numero 650 del 22 agosto 2003: 1. Peppe Sini: due stragi; 2. Francesca Brezzi: liberta'; 3. Norma Bertullacelli: da Genova per il popolo iracheno; 4. Maria Luigia Casieri: una sintesi di Emilia Ferreiro e Juan Carlos Volnovich, "Supuestos cognoscitivos en terapia psicoanalitica de ninos", 1981; 5. Miriam Simos: nella completezza delle differenze; 6. Per la costruzione della Casa per la pace "Domenico Antonio Cardone" a Palmi; 7. Giuseppe Chiofalo: un profilo di Domenico Antonio Cardone; 8. Gli idilli di Margutte: gita a Guantanamo. Parla la guida turistica; 9. Angela Ales Bello: un profilo teologico di Edmund Husserl; 10. Lev Tolstoj: che fare; 11. Riletture: John Dewey, Logica, teoria dell'indagine; 12. Riletture: Agnes Heller, La teoria dei bisogni in Marx; 13. Riletture: Luce Irigaray, Io, tu, noi; 14. Riletture: Petr Kropotkin, Campi, fabbriche, officine; 15. Riletture: Alfred Sohn-Rethel, Lavoro intellettuale e lavoro manuale; 16. Riletture: Rosemary Ruether, Per una teologia della liberazione della donna, del corpo, della natura; 17. Riletture: Amedeo Vigorelli, Piero Martinetti; 18. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 19. Per saperne di piu'. * Numero 651 del 23 agosto 2003: 0. Comunicazione di servizio; 1. Maria G. Di Rienzo: la stazione e i girasoli; 2. Una lettera aperta al Presidente della Repubblica; 3. "Gubbio per la pace": la nonviolenza sul sentiero di Francesco d'Assisi; 4. Anche a Viterbo e a Riva del Garda la scelta della nonviolenza e della nonmenzogna; 5. Andrea Trentini: la nonviolenza a Riva del Garda; 6. Sosteniamo i pacifisti israeliani e palestinesi; 7. Matan Kaminer: una lettera a Stephen Funk; 8. Giovanni Mandorino: per sostenere Stephen Funk; 9. Giampaolo Calchi Novati: da Hammarskjold a Vieira De Mello; 10. Maria Luigia Casieri: una sintesi di Emilia Ferreiro e Ana Teberosky, "La comprension del sistema de escritura: contrucciones originales del nino e informacion especifica de los adultos", 1981; 11. Riletture: Marguerite Yourcenar, Opere. Romanzi e racconti; 12. Riletture: Marguerite Yourcenar, Opere. Saggi e memorie; 13. Riletture: Marguerite Yourcenar, Ad occhi aperti; 14. Riletture: Josyane Savigneau, Marguerite Yourcenar; 15. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 16. Per saperne di piu'. * Numero 652 del 24 agosto 2003: 1. Sandro Penna: felice chi e' diverso; 2. Maria G. Di Rienzo: parlare in pubblico; 3. Mariagrazia Bonollo: un vademecum per smontare i falsi miti sulla guerra; 4. Una scuola di studi femministi a Roma; 5. La newsletter "Franz Jaegerstaetter Italia"; 6. Giovanni Mandorino: incubi; 7. Stefano Lucarelli: Joan Robinson, l'eredita' keynesiana e un'altra Europa possibile; 8. Riviste: "Il foglio"; 9. Riviste: "Libertaria"; 10. Riletture: Madame de Stael, Corinna o l'Italia; 11. Riletture: Lorenzo Milani, Alla mamma. Lettere 1943-1967; 12. Riletture: Cesare Cases, Il testimone secondario; 13. Gli idilli di Margutte: dallo statuto dell'associazione "Mani sporche"; 14. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 15. Per saperne di piu'. * Numero 653 del 25 agosto 2003: 1. Alcune note per una bibliografia essenziale per un accostamento alla nonviolenza (parte prima); 2. Vivian Lamarque: girotondo; 3. Benito D'Ippolito: dalle miniere della storia ansiosi; 4. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 5. Per saperne di piu'. * Numero 654 del 26 agosto 2003: 1. Peppe Sini: il 4 settembre a Viterbo la scelta della nonviolenza; 2. Aldo Capitini: l'inizio del nostro programma; 3. La tigre moribonda di Emily Dickinson; 4. Angelo Gandolfi: Baghdad, un laboratorio per la nonviolenza; 5. Lalla Romano: le strade; 6. Giuseppe Campione: i conflitti e la cultura; 7. Maria Luisa Spaziani: l'impossibile scommessa; 8. Luca Salvi: il silenzio sull'Uganda; 9. Elsa Morante: una cosa vista da Edipo ed Antigone; 10. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 11. Per saperne di piu'. * Numero 655 del 27 agosto 2003: 1. Da Assisi a Gubbio; 2. Alcune note per una bibliografia essenziale per un accostamento alla nonviolenza (parte seconda); 3. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 4. Per saperne di piu'. * Numero 656 del 28 agosto 2003: 1. Rete "Ebrei europei per una pace giusta": un appello; 2. Rosa Pia Bonomi: il dio del petrolio; 3. Adriana Zarri ricorda Leandro Rossi; 4. Alcune note per una bibliografia essenziale per un accostamento alla nonviolenza (parte terza); 5. Benito D'Ippolito: un improvvisato saluto agli amici del Centro di educazione alla mondialita' riuniti a Viterbo in questi giorni; 6. Wanda Tommasi: Simone Weil e la sventura; 7. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 8. Per saperne di piu'. * Numero 657 del 29 agosto 2003: 1. Enrico Peyretti: la logica delle armi; 2. Associazione per i popoli minacciati: una lettera aperta ai ministri degli esteri europei per una globalizzazione umana; 3. Ivaldo Casula: il convegno nazionale del Centro di educazione alla mondialita'; 4. David Bidussa: lo sguardo indietro dell'angelo di Walter Benjamin; 5. L'agenzia "Redattore sociale" presenta dieci libri su temi sociali; 6. Jane Austen: allora; 7. Letture: Marinella Correggia, Manuale pratico di ecologia quotidiana; 8. Letture: Rania Hammad, Palestina nel cuore; 9. Letture: Pat Patfoort, Io voglio, tu non vuoi. Manuale di educazione nonviolenta; 10. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 11. Per saperne di piu'. * Numero 658 del 30 agosto 2003: 1. Annalisa Frisina: se ascoltiamo seriamente; 2. Stephen Funk: la mia obiezione di coscienza; 3. Da Arusha un appello; 4. Marcella Boccia: una lettera aperta al Dalai Lama; 5. Gianfranco Monaca: la bandiera della pace, dichiarazione permanente di "guerra alla guerra"; 6. Alessandro Rossi: differenza come ricchezza, anche nelle forme organizzative; 7. Luisa Morgantini: Donne in nero, insieme per osare la pace; 8. Due incontri a Montegiove; 9. Enrico Peyretti presenta "Obiezione alla violenza, servizio all'uomo" a cura della Caritas italiana; 10. Gianni Vattimo presenta cinque libri di Antonio Scurati, Irene Bignardi, Giorgio Agamben, Serge Latouche, Antonio Scivoletto; 11. Ottavio Raimondo presenta "Riscoprirsi persone responsabili"; 12. Riletture: Laurana Lajolo, Gramsci. Un uomo sconfitto; 13. Riletture: Marina Paladini Musitelli, Introduzione a Gramsci; 14. Riletture: Mimma Paulesu Quercioli, Gramsci vivo nelle testimonianze dei suoi contemporanei; 15. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 16. Per saperne di piu'. * Numero 659 del 31 agosto 2003: 1. "Un ponte per": la violenza genera violenza, via i militari dall'Iraq; 2. Alcune note per una bibliografia essenziale per un accostamento alla nonviolenza (parte quarta); 3. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 4. Per saperne di piu'. 9. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti. Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono: 1. l'opposizione integrale alla guerra; 2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione; 3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario; 4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo. Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica. Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli. 10. PER SAPERNE DI PIU' * Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it * Indichiamo il sito del MIR (Movimento Internazionale della Riconciliazione), l'altra maggior esperienza nonviolenta presente in Italia: www.peacelink.it/users/mir; per contatti: mir at peacelink.it, luciano.benini at tin.it, sudest at iol.it, paolocand at libero.it * Indichiamo inoltre almeno il sito della rete telematica pacifista Peacelink, un punto di riferimento fondamentale per quanti sono impegnati per la pace, i diritti umani, la nonviolenza: www.peacelink.it; per contatti: info at peacelink.it LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO Foglio quotidiano di approfondimento proposto dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 1249 del 29 marzo 2006 Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). L'informativa ai sensi del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 ("Codice in materia di protezione dei dati personali") relativa alla mailing list che diffonde questo notiziario e' disponibile nella rete telematica alla pagina web: http://italy.peacelink.org/peacelink/indices/index_2074.html Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/maillist.html L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e': nbawac at tin.it
- Prev by Date: Voci e volti della nonviolenza. 15
- Next by Date: La nonviolenza e' in cammino. 1250
- Previous by thread: Voci e volti della nonviolenza. 15
- Next by thread: La nonviolenza e' in cammino. 1250
- Indice: