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La nonviolenza e' in cammino. 1250
- Subject: La nonviolenza e' in cammino. 1250
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Thu, 30 Mar 2006 00:13:09 +0200
LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO Foglio quotidiano di approfondimento proposto dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 1250 del 30 marzo 2006 Sommario di questo numero: 1. A Cinisi nel ricordo di Peppino Impastato 2. Elena Buccoliero: Da Capitini a noi 3. Daniele Lugli: La nonviolenza e' esigente 4. Nanni Salio: Se vuoi la pace, finanzia la pace 5. Il 5 per mille al Movimento Nonviolento 6. Enrico Peyretti: Distruggere e costruire 7. Grazia Casagrande intervista Tzvetan Todorov 8. Indice dei numeri 660-689 (settembre 2003) de "La nonviolenza e' in cammino" 9. La "Carta" del Movimento Nonviolento 10. Per saperne di piu' 1. INCONTRI. A CINISI NEL RICORDO DI PEPPINO IMPASTATO [Da Radio Aut (per contatti: radioaut at neomedia.it) riceviamo e volentieri diffondiamo. Giuseppe Impastato nato nel 1948, militante della nuova sinistra di Cinisi (Pa), straordinaria figura della lotta contro la mafia, di quel nitido e rigoroso impegno antimafia che Umberto Santino defini' "l'antimafia difficile", fu assassinato dalla mafia il 9 maggio 1978. Scritti di Peppino Impastato: Lunga e' la notte. Poesie, scritti, documenti, Centro siciliano di documentazione Giuseppe Impastato, seconda edizione Palermo 2003. Opere su Peppino Impastato: Umberto Santino (a cura di), L'assassinio e il depistaggio, Centro Impastato, Palermo 1998; Salvo Vitale, Nel cuore dei coralli, Rubbettino, Soveria Mannelli 1995; Felicia Bartolotta Impastato, La mafia in casa mia, La Luna, Palermo 1986; Claudio Fava, Cinque delitti imperfetti, Mondadori, Milano 1994. Tra le pubblicazioni recenti: AA. VV., Peppino Impastato: anatomia di un depistaggio, Editori Riuniti, Roma 2001 (pubblicazione della relazione della commissione parlamentare antimafia presentata da Giovanni Russo Spena; con contributi di Giuseppe Lumia, Nichi Vendola, Michele Figurelli, Gianfranco Donadio, Enzo Ciconte, Antonio Maruccia, Umberto Santino); Marco Tullio Giordana, Claudio Fava, Monica Zapelli, I cento passi, Feltrinelli, Milano 2001 (sceneggiatura del film omonimo). Ma cfr. anche le molte altre ottime pubblicazioni del Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato"] Quest'anno, il 9 maggio, ricorre il XXVIII anniversario dell'assassinio di Peppino Impastato. Per il quinto anno il Forum sociale antimafia ripropone il suo progetto di collegamento tra le varie realta' che operano sul territorio, e la sua analisi sulla mafia come fenomeno "globale" caratterizzato dai traffici di droga, di armi, di esseri umani, dallo sfruttamento del lavoro, dalle estorsioni e da tutte le forme illecite di accumulazione del capitale. In tal senso e' necessario ancora una volta utilizzare la ricorrenza del 9 maggio come momento di riflessione e d'incontro tra le varie esperienze politiche e sociali presenti sul territorio e su temi legati alle lotte politiche di Peppino, come la devastazione del territorio, la controinformazione, la ricerca di fonti energetiche alternative, il lavoro come diritto e come realizzazione della condizione umana: in altri termini l'antimafia sociale, come pratica d'impegno e di lotta, e l'approfondimento teorico sui processi evolutivi del fenomeno mafioso. Le iniziative che abbiamo portato avanti in questi anni sono state interamente autofinanziate: il successo dell'ultimo Forum e' stato possibile grazie a una sottoscrizione in favore di Giovanni Impastato, (condannato a pagare 1.500 euro per avere replicato con una secca espressione all'avvocato di Badalamenti, dopo che costui aveva piu' volte offeso la memoria di Peppino). Nel corso di questi anni la partecipazione e' cresciuta e, malgrado le prestazioni gratuite offerte dagli artisti, sono cresciute anche le spese di gestione e di organizzazione. Per quest'anno si pensa di progettare le iniziative nei giorni 7, 8, 9 maggio, con i consueti forum tematici, proiezioni di filmati, concerti e la tradizionale fiaccolata, ma si pensa anche di programmare ed estendere le attivita' del Forum per tutto il corso dell'anno. Si invitano pertanto tutte le realta', associazioni, enti, sindacati, partiti, istituzioni, scuole, cooperative sociali che vogliono partecipare al Forum, a comunicare la propria adesione e a dare il proprio contributo, sia in termini operativi che in termini economici. Naturalmente il Forum conta soprattutto sul contributo personale dei singoli compagni. In tal senso i versamenti potranno essere effettuati su: conto corrente postale n. 26951889 intestato a: Associazione culturale onlus Peppino Impastato, Piazza Stazione 10, Cinisi, specificando nella causale: "Forum sociale antimafia 2006". Per le adesioni contattare: - Associazione Radio Aut: tel. 3336394387, e-mail: radioaut at neomedia.it - Centro di documentazione "Peppino Impastato": e-mail: csdgi at tin.it - Giovanni Impastato: tel. 3387865034, e-mail giovannimpastato at gmail.com - Salvo Vitale, tel. 3384149498, e-mail salvo_vitale at virgilio.it - Associazione Peppino Impastato: e-mail: icompagni at peppinoimpastato.com 2. PROPOSTE. ELENA BUCCOLIERO: DA CAPITINI A NOI [Ringraziamo Elena Buccoliero (per contatti: e.buccoliero at comune.fe.it) per questo intervento. Elena Buccoliero, nata a Ferrara nel 1970, collabora ad "Azione nonviolenta" e fa parte del comitato di coordinamento del Movimento Nonviolento; lavora per Promeco, un ufficio del Comune e dell'azienda sanitaria locale di Ferrara dove si occupa di adolescenti con particolare attenzione al bullismo e al consumo di sostanze, e con iniziative rivolte sia ai ragazzi, sia agli adulti; a Ferrara, insieme ad altri amici, anima la Scuola della nonviolenza. E' autrice di diverse pubblicazioni, tra cui il recente (con Marco Maggi), Bullismo, bullismi, Franco Angeli, Milano 2005. Un piu' ampio profilo biobibliografico di Elena Buccoliero e' nel n. 836 di questo foglio] Daro' il mio 5 per mille al Movimento Nonviolento perche' credo che di nonviolenza ci sia bisogno, e molto, in tutti i campi, dalle relazioni interpersonali a quelle internazionali, e so che nessuna idea, aspirazione, progetto o sogno possono diventare realta' se non gli si danno gambe... e il Movimento Nonviolento lavora da molti anni, come puo', per darle gambe forti, delicate, resistenti e lungimiranti. Daro' il mio 5 per mille al Movimento Nonviolento perche' credo che "Azione nonviolenta" sia una rivista bella davvero, ricca, diversa dalle altre, aperta alle idee e alle azioni della nonviolenza e non soltanto al Movimento che la anima e la diffonde, fondata interamente sul lavoro volontario di coloro che la scrivono e la promuovono da oltre quarant'anni, e so bene che anche "Azione nonviolenta" potra' diventare ancora piu' bella se potremo scriverla e stamparla in modo piu' sereno. Infine, destinero' al Movimento Nonviolento il mio 5 per mille perche' credo sia la cosa migliore e piu' sentita che potrei fare in questo momento, perche' sono affascinata dall'ipotesi che una realta' diversa sia davvero possibile, perche' il respiro che sento nel solco della nonviolenza tutta e di questo movimento in particolare, che nel mio percorso alla nonviolenza mi conduce, mi collega ad una storia di pensiero e di azione mai esaurita e preziosa, da conoscere e da divulgare, da Capitini a prima... a domani... a noi. 3. PROPOSTE. DANIELE LUGLI: LA NONVIOLENZA E' ESIGENTE [Ringraziamo Daniele Lugli (per contatti: daniele.lugli at libero.it) per questo intervento. Daniele Lugli e' il segretario nazionale del Movimento Nonviolento, figura storica della nonviolenza, unisce a una lunga e limpida esperienza di impegno sociale e politico anche una profonda e sottile competenza in ambito giuridico ed amministrativo, ed e' persona di squisita gentilezza e saggezza grande] Il mio cinque per mille va al Movimento Nonviolento perche' l'ho visto nascere e vorrei vederlo crescere. Quando e' nato la parola nonviolenza era quasi clandestina. Non si sapeva come scriverla. Solo Capitini e i suoi amici la scrivevano tutta attaccata. Altre associazioni, nel tempo, se ne sono dette ispirate. Lo stesso e' avvenuto per grandi movimenti. La diffusione e' importante. Gli amici della nonviolenza ne sono consapevoli e sono grati di ogni apporto, di ogni arricchimento. Ma la nonviolenza e' esigente. Richiede fedelta', non un flirt e via, come spesso e' avvenuto e avviene. Il Movimento Nonviolento, con la rivista "Azione nonviolenta", con tutte le sue iniziative (la prossima ai primi di maggio a Firenze su nonviolenza e politica) e' una piccola realta', ma costante e aperta al contributo di tutti gli amici della nonviolenza. Ecco perche' ne ho bisogno (ne abbiamo bisogno). Ecco perche' richiede il piccolo gesto di una firma per destinare il cinque per mille. 4. PROPOSTE. NANNI SALIO: SE VUOI LA PACE, FINANZIA LA PACE [Ringraziamo Nanni Salio (per contatti: giovanni.salio at cssr-pas.org) per questo intervento. Giovanni (Nanni) Salio, torinese, nato nel 1943, ricercatore nella facolta' di Fisica dell'Universita' di Torino, segretario dell'Ipri (Italian Peace Research Institute), si occupa da alcuni decenni di ricerca, educazione e azione per la pace, ed e' tra le voci piu' autorevoli della cultura nonviolenta in Italia; e' il fondatore e presidente del Centro studi "Domenico Sereno Regis", dotato di ricca biblioteca ed emeroteca specializzate su pace, ambiente, sviluppo (sede: via Garibaldi 13, 10122 Torino, tel. 011532824 - 011549005, fax: 0115158000, e-mail: regis at arpnet.it, sito: www.cssr-pas.org). Opere di Giovanni Salio: Difesa armata o difesa popolare nonviolenta?, Movimento Nonviolento, II edizione riveduta, Perugia 1983; Ipri (a cura di Giovanni Salio), Se vuoi la pace educa alla pace, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1983; con Antonino Drago, Scienza e guerra: i fisici contro la guerra nucleare, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1984; Le centrali nucleari e la bomba, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1984; Progetto di educazione alla pace, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1985-1991; Ipri (introduzione e cura di Giovanni Salio), I movimenti per la pace, vol. I. Le ragioni e il futuro, vol. II. Gli attori principali, vol. III. Una prospettiva mondiale, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1986-1989; Le guerre del Golfo e le ragioni della nonviolenza, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1991; con altri, Domenico Sereno Regis, Satyagraha, Torino 1994; Il potere della nonviolenza: dal crollo del muro di Berlino al nuovo disordine mondiale, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1995; Elementi di economia nonviolenta, Movimento Nonviolento, Verona 2001; con D. Filippone, G. Martignetti, S. Procopio, Internet per l'ambiente, Utet, Torino 2001] Se vuoi la pace finanzia la pace. La "posta in gioco" odierna e dei prossimi due decenni e' tale da richiedere un impegno costante e determinato al fine di creare le condizioni per una transizione dall'attuale modello di sviluppo, di vita e di difesa a una societa' nonviolenta, equa e sostenibile. Per far cio' occorre organizzarsi, creare strutture operative, movimenti che sappiano tradurre in termini politici collettivi la cultura della nonviolenza. Oltre a persone capaci e impegnate, occorrono anche risorse in piu': si rende disponibile la possibilita' del "5 per 1000" nella dichiarazione dei redditi. Come altri amici e amiche mi trovero' anch'io di fronte a due richieste simili: da un lato la sede centrale del Movimento Nonviolento, dall'altra il Centro Studi Sereno Regis, il cui costo di solo mantenimento supera i centomila euro all'anno. Ma l'invito vale comunque, perche' le due strutture si integrano e ognuno scegliera' secondo le proprie affinita'. Allarghiamo la partecipazione in modo da coinvolgere attivamente il maggior numero di persone. - Movimento Nonviolento, sede nazionale, via Spagna 8, 37123 Verona, codice fiscale 93100500235. - Centro studi Sereno Regis, via Garibaldi 13, 10122 Torino, codice fiscale 97568420018. 5. PROPOSTE. IL 5 PER MILLE AL MOVIMENTO NONVIOLENTO [Dagli amici del Movimento Nonviolento (per contatti: Movimento Nonviolento, sede nazionale, via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: azionenonviolenta at sis.it o anche: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org) riceviamo e diffondiamo] Cari tutti, con la prossima dichiarazione dei redditi sara' possibile sottoscrivere un versamento al Movimento Nonviolento. Non si tratta di versare soldi in piu', ma solo di utilizzare diversamente soldi gia' destinati allo Stato. Per poter destinare il 5 per mille delle proprie tasse al Movimento Nonviolento, e' sufficiente appore la propria firma nell'apposito spazio e scrivere il numero di codice fiscale dell'associazione. Il codice fiscale e': 93100500235. Sostenete un'associazione che da oltre quarant'anni, con coerenza, lavora per la crescita e la diffusione della nonviolenza. Grazie. Il Movimento Nonviolento sede nazionale, via Spagna 8, 37123 Verona 6. RIFLESSIONE. ENRICO PEYRETTI: DISTRUGGERE E COSTRUIRE [Ringraziamo Enrico Peyretti (per contatti: e.pey at libero.it) per questo intervento. Enrico Peyretti (1935) e' uno dei principali collaboratori di questo foglio, ed uno dei maestri piu' nitidi della cultura e dell'impegno di pace e di nonviolenza; ha insegnato nei licei storia e filosofia; ha fondato con altri, nel 1971, e diretto fino al 2001, il mensile torinese "il foglio", che esce tuttora regolarmente; e' ricercatore per la pace nel Centro Studi "Domenico Sereno Regis" di Torino, sede dell'Ipri (Italian Peace Research Institute); e' membro del comitato scientifico del Centro Interatenei Studi per la Pace delle Universita' piemontesi, e dell'analogo comitato della rivista "Quaderni Satyagraha", edita a Pisa in collaborazione col Centro Interdipartimentale Studi per la Pace; e' membro del Movimento Nonviolento e del Movimento Internazionale della Riconciliazione; collabora a varie prestigiose riviste. Tra le sue opere: (a cura di), Al di la' del "non uccidere", Cens, Liscate 1989; Dall'albero dei giorni, Servitium, Sotto il Monte 1998; La politica e' pace, Cittadella, Assisi 1998; Per perdere la guerra, Beppe Grande, Torino 1999; Dov'e' la vittoria?, Il segno dei Gabrielli, Negarine (Verona) 2005; Esperimenti con la verita'. Saggezza e politica di Gandhi, Pazzini, Villa Verucchio (Rimini) 2005; e' disponibile nella rete telematica la sua fondamentale ricerca bibliografica Difesa senza guerra. Bibliografia storica delle lotte nonarmate e nonviolente, ricerca di cui una recente edizione a stampa e' in appendice al libro di Jean-Marie Muller, Il principio nonviolenza, Plus, Pisa 2004 (libro di cui Enrico Peyretti ha curato la traduzione italiana), e che e stata piu' volte riproposta anche su questo foglio, da ultimo nei fascicoli 1093-1094; vari suoi interventi sono anche nei siti: www.cssr-pas.org, www.ilfoglio.org e alla pagina web http://db.peacelink.org/tools/author.php?l=peyretti Una piu' ampia bibliografia dei principali scritti di Enrico Peyretti e' nel n. 731 del 15 novembre 2003 di questo notiziario. Michel Foucault, filosofo francese (Poitiers 1926 - Parigi 1984), critico delle istituzioni e delle ideologie della violenza e della repressione. Opere di Michel Foucault: Storia della follia nell'eta' classica, Rizzoli; Raymond Roussel, Cappelli; Nascita della clinica, Einaudi; Le parole e le cose, Rizzoli; L'archeologia del sapere, Rizzoli; L'ordine del discorso, Einaudi; Io, Pierre Riviere..., Einaudi; Sorvegliare e punire, Einaudi; La volonta' di sapere, Feltrinelli; L'uso dei piaceri, Feltrinelli; La cura di se', Feltrinelli. Cfr. anche i tre volumi di Archivio Foucault. Interventi, colloqui, interviste, Feltrinelli. In italiano sono stati pubblicati in volume anche molti altri testi e raccolte di interventi di Foucault, come Malattia mentale e psicologia, Cortina; Questa non e' una pipa, Serra e Riva, Scritti letterari, Feltrinelli; Dalle torture alle celle, Lerici; Taccuino persiano, Guerini e associati; e varie altre raccolte di materiali, trascrizioni di conferenze, seminari. Opere su Michel Foucault: tra le molte disponibili segnaliamo Stefano Catucci, Introduzione a Foucault, Laterza; Vittorio Cotesta, Linguaggio, potere, individuo, Dedalo; Hubert L. Dreyfus, Paul Rabinow, La ricerca di Michel Foucault, Ponte alle Grazie; Didier Eribon, Michel Foucault, Flammarion; Francois Ewald, Anatomia e corpi politici. Su Foucault, Feltrinelli; Jose' G. Merquior, Foucault, Laterza; Judith Revel, Foucault, le parole e i poteri, Manifestolibri; Paolo Veronesi, Foucault: il potere e la parola, Zanichelli; cfr. anche il recente volume di "Aut aut", n. 232, settembre-ottobre 2004, monografico su Michel Foucault e il potere psichiatrico] Da una lettera ricevuta, colgo questo ritaglio di Michel Foucault: "Io sogno di un intellettuale distruttore delle evidenze e di tutto cio' che si pretende universale". Io, invece, sogno di un intellettuale costruttore, che ricostruisce le vite colpite e distrutte, e puo' farlo grazie a evidenze come questa: "Noi riteniamo che le seguenti verita' siano di per se stesse evidenti, che tutti gli uomini sono stati creati uguali..." (Dichiarazione di indipendenza del 4 luglio 1776); e puo' farlo grazie ai valori universali proclamati nella Dichiarazione universale dei diritti umani (Nazioni Unite, 10 dicembre 1948); e non puo' farlo senza di cio', perche' senza valori e criteri universali e' normale e legittimato il dominio dei forti sui deboli, e la liberta' e' quella di libere volpi fra libere galline. Come e' tristemente evidente. Tanto per contraddire quelle parole ritagliate da Foucault, che capisco - conosco parole simili, pero' piu' complete, nel profeta Geremia 1, 10 - ma non accetto cosi' tronche. 7. RIFLESSIONE. GRAZIA CASAGRANDE INTERVISTA TZVETAN TODOROV [Dal sito www.cafeletterario.it riprendiamo questa intervista del 25 gennaio 2002. Grazia Casagrande e' giornalista, scrittrice, redattrice di "alice.it", portale dedicato alle segnalazioni librarie. Tzvetan Todorov, nato a Sofia nel 1939, a Parigi dal 1963. Muovendo da studi linguistici e letterari e' andato sempre piu' lavorando su temi antropologici e di storia della cultura e su decisive questioni morali. Riportiamo anche il seguente brano dalla scheda dedicata a Todorov nell'Enciclopedia multimediale delle scienze filosofiche: "Dopo i primi lavori di critica letteraria dedicati alla poetica dei formalisti russi, l'interesse di Todorov si allarga alla filosofia del linguaggio, disciplina che egli concepisce come parte della semiotica o scienza del segno in generale. In questo contesto Todorov cerca di cogliere la peculiarità del 'simbolo' che va interpretato facendo ricorso, accanto al senso materiale dell'enunciazione, ad un secondo senso che si colloca nell'atto interpretativo. Ne deriva l'inscindibile unita' di simbolismo ed ermeneutica. Con La conquista dell'America, Todorov ha intrapreso una ricerca sulla categoria dell'"alterita'" e sul rapporto tra individui appartenenti a culture e gruppi sociali diversi. Questo tema, che ha la sua lontana origine psicologica nella situazione di emigrato che Todorov si trova a vivere in Francia, trova la sua compiuta espressione in un ideale umanistico di razionalita', moderazione e tolleranza". Tra le opere di Tzvetan Todorov: (a cura di), I formalisti russi. Teoria della letteratura e del metodo critico, Einaudi, Torino 1968, 1977; (a cura di, con Oswald Ducrot), Dizionario enciclopedico delle scienze del linguaggio, Isedi, Milano 1972; La letteratura fantastica, Garzanti, Milano 1977, 1981; Teorie del simbolo, Garzanti, Milano 1984; La conquista dell'America. Il problema dell'"altro", Einaudi, Torino 1984, 1992; Critica della critica, Einaudi, Torino 1986; Simbolismo e interpretazione, Guida, Napoli 1986; Una fragile felicita'. Saggio su Rousseau, Il Mulino, Bologna 1987, Se, Milano 2002; (con Georges Baudot), Racconti aztechi della conquista, Einaudi, Torino 1988; Poetica della prosa, Theoria, Roma-Napoli 1989, Bompiani, Milano 1995; Michail Bachtin. Il principio dialogico, Einaudi, Torino 1990; La deviazione dei lumi, Tempi moderni, Napoli 1990; Noi e gli altri. La riflessione francese sulla diversita' umana, Einaudi, Torino 1991; Di fronte all'estremo, Garzanti, Milano 1992 (ma cfr. la seconda edizione francese, Seuil, Paris 1994); I generi del discorso, La Nuova Italia, Scandicci (Firenze) 1993; Una tragedia vissuta. Scene di guerra civile, Garzanti, Milano 1995; Le morali della storia, Einaudi, Torino 1995; Gli abusi della memoria, Ipermedium, Napoli 1996; L'uomo spaesato. I percorsi dell'appartenenza, Donzelli, Roma 1997; La vita comune, Pratiche, Milano 1998; Le jardin imparfait, Grasset, 1998; Elogio del quotidiano. Saggio sulla pittura olandese del Seicento, Apeiron, 2000; Elogio dell'individuo. Saggio sulla pittura fiamminga del Rinascimento, Apeiron, 2001; Memoria del male, tentazione del bene, Garzanti, Milano 2001; Il nuovo disordine mondiale, Garzanti, Milano 2003; Benjamin Constant. La passione democratica, Donzelli, Roma 2003 (tra esse segnaliamo particolarmente Memoria del male, tentazione del bene, Garzanti, Milano 2001: un'opera che ci sembra fondamentale)] Un grande intellettuale che ha saputo nelle "sue opere, tutte di assoluto impegno morale e intellettuale", far emergere "con chiarezza l'ostilita' verso le tentazioni utopiche sotto qualunque forme prospettate". Cosi' e' stato detto dalla giuria del Premio Nonino nella motivazione del premio internazionale a un maestro del nostro tempo, cosi' emerge anche da questa intervista che Todorov ci ha rilasciato. * - Grazia Casagrande: Lei ha accostato lo stalinismo al nazismo e ha detto che queste sono state due dittature del male, ma anche "la tentazione del bene" puo' portare violenza, sangue. - Tzvetan Todorov: Io non ho assimilato queste due realta': mettere a confronto non e' assolutamente sinonimo di assimilare le cose. L'atto di confrontare i due regimi permette di mettere in evidenza i fatti e, proprio nel momento in cui scopriamo le somiglianze, vediamo anche le diversita' e le divergenze. Avrei potuto, ad esempio, mettermi a confronto con Stalin, ma non sarebbe stato un raffronto interessante perche' io non ho fra le mani il destino di milioni di persone. Invece l'interesse nasce comparando due dittature, provenienti da totalitarismi diversi perche' si parla di sistemi storicamente contemporanei e in concorrenza tra loro, che si sono imitati a vicenda, che hanno anche stretto alleanze, fatto patti. Possiamo inoltre contare elementi strutturali simili fra i due sistemi: il concetto di partito unico, il monismo, l'inclusione di ogni ambito della vita, la subordinazione di tutto al partito-stato. Il confronto e' quindi interessante, ma al contempo mette in evidenza le differenze. * - Grazia Casagrande: Ad esempio, quali? - Tzvetan Todorov: Possiamo vedere che il modo di indirizzare, di proiettare la rotta e' stato diverso: le due ideologie non giocavano ruoli simili e non avevano la stessa funzione all'interno dei due sistemi. Con "nazismo" intendiamo una forma estrema di nazionalismo che ha prodotto la distinzione tra buoni e cattivi partendo dall'etnia, ha portato a giudicare gli slavi come esseri subumani e all'eliminazione degli ebrei: insomma una suddivisione fra classi di tipo razziale all'interno di ogni societa'. C'e' invece una dissimulazione molto piu' grande nel sistema comunista, c'e' una maggiore diversita' fra la realta' effettivamente vissuta e quella rappresentata o proiettata. Sono differenze interessanti da studiare, cosi' come e' utile osservare le somiglianze. * - Grazia Casagrande: Mentre la ricerca del bene? - Tzvetan Todorov: In un certo senso la chiesa cristiana si e' sbagliata nel dare la priorita' alla lotta contro il male perche' pochi individui nella storia sono stati tentati dal male producendo dei veri disastri: abbiamo si' degli esempi di culti satanici, di patti con il diavolo, ma si tratta di fatti del tutto secondari. Invece la sfortuna maggiore di interi popoli e' consistita proprio nella "tentazione del bene", e' nata da chi aveva l'intenzione di creare una specie di paradiso terrestre, conducendo poi a risultati opposti: Hitler, concepito da tutti come simbolo del male assoluto, a modo suo voleva fare del bene, pensava di estirpare il male (identificato con gli ebrei), era l'artefice del tentativo folle di creare una societa' perfetta. Anche il comunismo rappresenta, in modo diverso, un esempio di "tentazione del bene", e questo vale anche per le democrazie... Il problema e' quando il desiderio di creare del bene rende l'uomo superbo, gli toglie il senso critico e quello dei propri limiti. * - Grazia Casagrande: Dire che Hitler e Stalin cercassero il bene e' una provocazione? - Tzvetan Todorov: No, e' l'evidenza. * - Grazia Casagrande: Oggi vede altre pericolose "tentazioni"? - Tzvetan Todorov: Penso che il totalitarismo non sia una minaccia attuale, penso che in Europa le esperienze totalitarie, nelle loro diverse forme, siano state cosi' traumatizzanti che per due o tre generazioni non ne saremo minacciati. Ma penso che la tentazione del bene possa pervertire la vita pubblica internazionale anche nelle democrazie. Sul piano internazionale consiste nel dichiarare alcune cause giuste e in nome di queste giustificare tutti i mezzi di cui siamo in possesso per imporle. Portiamo un esempio piuttosto lontano e quindi meno polemico: si e' lanciata la bomba atomica sul Giappone, alla fine della seconda guerra mondiale, con la motivazione di porre fine alla guerra, arrestare il sangue, i sacrifici dei popoli; ma quando si studia seriamente la storia si capisce che queste ragioni non sono minimamente legittime, non permettono di capire quello che e' successo e si comprende che e' stata un'aggressione del "bene" che non si e' occupato degli interessi concreti degli individui che vivevano in quelle terre. Direi che e' successo qualcosa che aveva come modello la giustizia divina scagliatasi contro Sodoma e Gomorra, piuttosto che la giustizia umana che dovrebbe sempre avere interiorizzato un dubbio sul proprio agire e non praticare mai soluzioni cosi' radicali da far sparire dalla terra popolazioni intere. Cosi' la caccia alle streghe di cinquant'anni fa non era stata fatta in un paese totalitario ma praticata nella piu' grande democrazia del mondo, gli Stati Uniti, e consisteva nel dichiarare certe posizioni politiche, religiose o semplicemente ideologiche, come negative e quindi nel perseguitare gli individui per le loro opinioni. Evidentemente questo fenomeno non puo' essere paragonato ai campi di sterminio, non c'e' stata un'Auschwitz americana, ma ha causato innumerevoli sofferenze. Queste stigmatizzazioni e questi ostracismi che si praticano nei confronti delle opinioni minoritarie esistono ancora nei nostri paesi e noi stessi conosciamo delle derive moralizzatrici, tendenze "politicamente corrette" o "moralmente corrette" per cui chi ha un'opinione minoritaria o dissidente va ostracizzato, rifiutato dall'insieme dei media. E i media fanno l'opinione, creano o distruggono il prestigio di un individuo. * - Grazia Casagrande: E le guerre umanitarie? - Tzvetan Todorov: Penso che la guerra umanitaria sia una contraddizione in termini, che la guerra non sia mai umanitaria; certe guerre sono giustificate: non sono un pacifista radicale. Credo che quando l'armata rossa ha liberato Auschwitz il mondo sia stato felice che questo fosse avvenuto, ma non si trattava certo di una guerra umanitaria: c'erano dei nemici politici e lo scopo era vincerli. Direi che il diritto d'ingerenza umanitaria e' un concetto che si annulla da solo poiche' l'umanitario si rivolge a tutti gli individui nello stesso modo, se decidiamo che su alcuni gruppi sia necessario agire in modo da distruggerli, da ucciderli per migliorarli, allora non siamo certo "umanitari". C'e' una frase di Bartolome' de Las Casas a proposito della Chiesa che dice "non bisogna cercare di battezzare un pagano se per farlo bisogna ucciderlo". * - Grazia Casagrande: Il saggio, il romanzo, un testo di memorie: quale genere sa meglio scuotere le coscienze dei lettori? - Tzvetan Todorov: Non penso che si possa scegliere tra le forme, ognuna fa appello a formazioni culturali, a educazioni, a temperamenti diversi, non c'e' una gerarchia: e' chiaro che la letteratura in generale si indirizza a un pubblico piu' ampio e non richiede nessuna preparazione preliminare; questo puo' avvenire anche coi saggi, e' sufficiente che gli autori (Montaigne e' universale quanto Balzac) sappiano comunicare con tutti. * - Grazia Casagrande: Per riprendere un suo vecchio testo anche la letteratura fantastica ha una funzione educativa? - Tzvetan Todorov: Tutta la letteratura educa le coscienze, cosi' come la poesia: non ha bisogno di contenere delle lezioni teoriche, separa le modalita' e, creando un mondo immaginario che agisce sul mondo reale, ci permette di trovare piu' scienza, piu' bellezza nell'esistenza umana e rende tutta la nostra vita migliore. 8. MATERIALI. INDICE DEI NUMERI 660-689 (SETTEMBRE 2003) DE "LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO" * Numero 660 del primo settembre 2003: 1. Maria G. Di Rienzo: lavorare insieme (e aver cura l'uno dell'altro); 2. Alcune note per una bibliografia essenziale per un accostamento alla nonviolenza (parte quinta); 3. Ileana Montini: di maestri e umanita'; 4. Mariagrazia Bonollo: Congo, la guerra di cui nessuno parla e' davvero finita?; 5. "Associazione per i popoli minacciati": verita' e giustizia per gli indios peruviani; 6. Un corso per mediatori internazionali di pace; 7. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 8. Per saperne di piu'. * Numero 661 del 2 settembre 2003: 1. Alvaro Ramirez: una richiesta urgente; 2. Peppe Sini: da Viterbo a Riva con la nonviolenza e la nonmenzogna; 3. Maria G. Di Rienzo: come i gruppi di attivisti si autodistruggono; 4. Carlo Maria Martini: guardare al dolore dell'altro; 5. Donatella Di Cesare: lingua della madre, lingua della morte, condizione dell'esilio; 6. Ottavio Raimondo: scintille di luce nel mondo d'oggi; 7. Giulio Vittorangeli: per Cuba; 8. Marinella Correggia presenta "Another american century?" di Nicholas Guyait; 9. Vetrina dell'editoria libertaria a Firenze; 10. Letture: Stefania Bartoloni (a cura di), A volto scoperto. Donne e diritti umani; 11. Letture: Stefano Curci, Pedagogia del volto. Educare dopo Levinas; 12. Letture: Arnaldo De Viti, Poesia e intercultura; 13. Letture: Donne in nero, Con la forza della nonviolenza. Voci di donne curde e turche; 14. Letture: Mario Lancisi, Alex Zanotelli, Fa' strada ai poveri senza farti strada; 15. Letture: Toni Maraini, Diario di viaggio in America. Tra fondamentalismo e guerra; 16. Letture: Antonella Marrone, Piero Sansonetti, Ne' un uomo ne' un soldo. Una cronaca del pacifismo italiano del Novecento; 17. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 18. Per saperne di piu'. * Numero 662 del 3 settembre 2003: 1. Mao Valpiana: la nonviolenza in cammino da Assisi a Gubbio; 2. Maria G. Di Rienzo: il gioco del controllo; 3. Riedizioni: Jerome K. Liss, La comunicazione ecologica. Manuale per la gestione dei gruppi di cambiamento sociale; 4. Alcune note per una bibliografia essenziale per un accostamento alla nonviolenza (parte sesta); 5. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 6. Per saperne di piu'. * Numero 663 del 4 settembre 2003: 1. Buon cammino; 2. Mao Valpiana: dal 4 al 7 settembre in cammino per la nonviolenza; 3. Enrico Peyretti: rispetto per le vittime, opposizione alla guerra; 4. Letture: Lucrezia Pedrali (a cura di), E' l'ora delle religioni; 5. Riletture: Laura Forti (a cura di), L'altra pazzia; 6. Riletture: Luigi Onnis, Giuditta Lo Russo (a cura di), La ragione degli altri; 7. Alcune note per una bibliografia essenziale per un accostamento alla nonviolenza (parte settima); 8. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 9. Per saperne di piu'. * Numero 664 del 5 settembre 2003: 1. Peppe Sini: un quesito per amatori; 2. L'esposto del 24 febbraio 2003; 3. In cammino da Assisi a Gubbio; 4. Il "Cos in rete" di settembre; 5. Luisa Muraro presenta "Il cuore della scrittura" delle Madri di Plaza de Mayo; 6. Giuliana Sgrena: frattanto in Afghanistan; 7. Lili Traubman: tutto cio' mi spaventa; 8. Donatella Di Cesare presenta i Ricordi di Hans Jonas; 9. Franca D'Agostini ricorda Donald Davidson; 10. Letture: AA. VV., Donne e religioni; 11. Letture: Noam Chomsky, Dal Vietnam all'Iraq. Colloqui con Patricia Lombroso; 12. Letture: Alessandro D'Elia, E liberaci dalla rassegnazione. La teologia della pace in don Tonino Bello; 13. Letture: Elena Liotta, Le solitudini nella societa' globale; 14. Letture: Raffaele Mantegazza, L'odore del fumo; 15. Letture: Brunetto Salvarani, Vocabolario minimo del dialogo interreligioso; 16. Riletture: Pierre Vidal-Naquet, Gli ebrei la memoria e il presente; 17. Riletture: Pierre Vidal-Naquet, Il buon uso del tradimento; 18. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 19. Per saperne di piu'. * Numero 665 del 6 settembre 2003: 1. Silvia Marcuz: osare un tempo nuovo; 2. Peppe Sini: con Alfio Pannega; 3. Movimento Nonviolento: oggi e domani a Gubbio; 4. Claudio Sabattini, o del movimento operaio; 5. Walter Benjamin, Tesi di filosofia della storia; 6. Nando dalla Chiesa: storie di ordinaria follia; 7. Michele Giorgio intervista Aviv Lavie; 8. Danilo Franchi presenta "La verita' non ha colore"; 9. Riletture: Hannah Arendt, La vita della mente; 10. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 11. Per saperne di piu'. * Numero 666 del 7 settembre 2003: 1. Giobbe Santabarbara: giudici; 2. La nonviolenza a Gubbio; 3. Enrico Peyretti: difesa senza guerra. Bibliografia storica delle lotte nonarmate e nonviolente; 4. Riletture: AA. VV., Simone Weil, la passione della verita'; 5. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 6. Per saperne di piu'. * Numero 667 dell'8 settembre 2003: 1. Da Gubbio all'umanita'; 2. Un verso di Natalie Clifford-Barney; 3. Alcune note per una bibliografia essenziale per un accostamento alla nonviolenza (parte ottava); 4. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 5. Per saperne di piu'. * Numero 668 del 9 settembre 2003: 1. Peppe Sini: cosa ho trovato a Pisa; 2. Documentazione: esposto del 24 febbraio 2003; 3. Documentazione: appello ai sindaci del 27 febbraio 2003; 4. Documentazione: lettera ai sindaci del 26 marzo 2003; 5. Documentazione: bozza di ordinanza del 30 marzo 2003; 6. Documentazione: esposto del 12 agosto 2003; 7. Documentazione: lettera al Presidente della Repubblica del 22 agosto 2003; 8. Documentazione: un'istigazione a non delinquere, del 22 febbraio 2003; 9. Documentazione: blues del treno della morte, pubblicato il 23 febbraio 2003; 10. Documentazione: sette criteri per l'azione diretta nonviolenta, del 25 febbraio 2003; 11. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 12. Per saperne di piu'. * Numero 669 del 10 settembre 2003: 0. Comunicazione di servizio; 1. Mao Valpiana: ripartire da Gubbio; 2. La carovana della pace a Napoli; 3. Peppe Sini: atto di opposizione alla richiesta di archiviazione dell'esposto sui trasporti di armi a Pisa; 4. Francesca Borrelli: un incontro con Arundhati Roy; 5. Sergio Paronetto: il diritto come fiume possente; 6. Elena Loewenthal: una pazienza millenaria; 7. Domenico Gallo ricorda Sergio Garavini; 8. Il centro per la pace di Ovada intitolato a Rachel Corrie; 9. Letture: AA. VV., Dieci parole della nonviolenza; 10. Letture: Alex Zanotelli, Nel cuore del sistema: quale missione?; 11. Riedizioni: Wasim Dahmash, Tommaso Di Francesco, Pino Blasone (a cura di), La terra piu' amata. Voci della letteratura palestinese; 12. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 13. Per saperne di piu'. * Numero 670 dell'11 settembre 2003: 1. Un appello dei familiari delle vittime dell'11 settembre 2001 contro la guerra e la violenza; 2. Lidia Menapace: contro le guerre, per la democrazia; 3. Giulio Vittorangeli: le ultime parole di Salvador Allende; 4. Francesca Lazzarato: una letteratura non desaparecida; 5. Benito D'Ippolito: ruminazioni di un viandante eugubino; 6. Rossana Rossanda: tocca all'Onu; 7. Peppe Sini: tocca noi, tocca a noi; 8. Il parlamento europeo approva il rapporto di Luisa Morgantini su commercio e sviluppo; 9. Riletture: Margherita Isnardi Parente, Sofistica e democrazia antica; 10. Riletture: Margherita Isnardi Parente, La filosofia dell'Ellenismo; 11. Riletture: Margherita Isnardi Parente, Introduzione a Plotino; 12. Riletture: Margherita Isnardi Parente, Introduzione allo stoicismo ellenistico; 13. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 14. Per saperne di piu'. * Numero 671 del 12 settembre 2003: 1. Benito D'Ippolito: Cancun; 2. Lidia Menapace: per un'Europa di pace, neutrale, disarmata, nonviolenta; 3. Giobbe Santabarbara: contro la necrofilia; 4. Ida Dominijanni: due anni dopo le torri gemelle; 5. Il 13 settembre la marcia da Agliana a Quarrata; 6. Il 13 settembre alla Romita di Cesi per un accostamento alla nonviolenza; 7. Campagna "Questo mondo non e' in vendita": 13 settembre, giornata in difesa dei beni comuni; 8. Il 14 settembre a Palermo in ricordo di padre Pino Puglisi; 9. Sveva Haertter: obiettori di coscienza in Israele; 10. Riccardo Petrella: la petrolizzazione dell'acqua; 11. Lanfranco Mencaroni: pochi o punti; 12. Verso la marcia Perugia-Assisi del 12 ottobre; 13. A Termoli la marcia per la pace di fine anno; 14. Un'associazione per promuovere la legalita'; 15. Riletture: Epicuro, Opere; 16. Riletture: Stoici antichi, Tutti i frammenti; 17. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 18. Per saperne di piu'. * Numero 672 del 13 settembre 2003: 1. Toni Maraini: frammenti d'anima e di terra; 2. Benito D'Ippolito: Agli amici della Rete Radie' Resch in occasione della decima marcia per la giustizia da Agliana a Quarrata; 3. Per una cultura antimafia: l'esempio di Giuseppe Puglisi (con testi di Umberto Santino, Saverio Lodato, Luigi Ciotti); 4. David Bidussa: una riflessione sull'otto settembre; 5. Maria Zambrano: ma l'essere umano dovrebbe; 6. Simone de Beauvoir: due maniere di abdicare; 7. Presentata opposizione alla richiesta di archiviazione dell'esposto sui "treni della morte"; 8. Appello per il forum e la manifestazione a Roma il 3-4 novembre; 9. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 10. Per saperne di piu'. * Numero 673 del 14 settembre 2003: 1. Lidia Menapace: Mussolini e i suoi scolari; 2. Monica Lanfranco: Anna e Lee; 3. Rossana Rossanda: quel Cile; 4. Benito D'Ippolito: Biko; 5. Natalia Ginzburg: la sola scelta; 6. Desmond Tutu: ubuntu; 7. Kazimiera Illakowicz: il leone disturba; 8. Guenter Kunert: come diventai un pesce; 9. Lucia Sgueglia intervista Angelo Del Boca; 10. Aldo Capitini: poesia e liberazione; 11. Mohandas Gandhi: gli sforzi e i frutti; 12. Recenti attivita' dell'Operazione Colomba; 13. Paolo Naso, Brunetto Salvarani, Giovanni Sarubbi: Una lettera a tutti gli amici del dialogo cristianoislamico; 14. La dichiarazione finale del forum contadino-indigeno a Cancun; 15. Letture: Stefano Allievi, Islam italiano; 16. Letture: Giovanna Borradori, Filosofia del terrore; 17. Letture: Mimmo Franzinelli, Le stragi nascoste; 18. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 19. Per saperne di piu'. * Numero 674 del 15 settembre 2003: 1. Lotta alla mafia e nonviolenza; 2. Vincenzo Sanfilippo: il contributo della nonviolenza al superamento del sistema mafioso; 3. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 4. Per saperne di piu'. * Numero 675 del 16 settembre 2003: 1. Fame zero: si puo', si deve; 2. Lorenzo Guadagnucci: lettera di un "facinoroso" al ministro dell'interno; 3. Maria G. Di Rienzo: ricetta. Come costruire una comunita'; 4. Enrico Peyretti: un governo assassino; 5. Una lettera aperta al Presidente della Repubblica; 6. Benito D'Ippolito: ballata dei governi che sanno quel che fanno; 7. Farid Adly: un appello per Taysir Allouni; 8. La carovana della pace a Roma; 9. Il 4 ottobre una festa a Verona; 10. Buone notizie da Cancun; 11. Peppe Sini: Arafat ovvero l'umanita'; 12. Ali Rashid: prima che sia troppo tardi; 13. Elena Loewenthal: il primo uomo; 14. Susan Sontag: cio' che rimane da fare; 15. Giulio Vittorangeli: le ambiguita' del dopoguerra; 16. Paolo Tranchina: e' uscito il n. 196 di "Fogli di informazione"; 17. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 18. Per saperne di piu'. * Numero 676 del 17 settembre 2003: 1. Marie Claude Pace: gli amici della nonviolenza da Assisi a Gubbio; 2. Silvia Marcuz: la carovana della pace a Montesole e Marzabotto; 3. Maria G. Di Rienzo: cosa diamo alle persone che si uniscono a noi?; 4. Elena Liotta: tutti insieme; 5. Prosegue il processo a Leyla Zana; 6. Franca Ongaro Basaglia: una realta' trasformata; 7. Silvia Vegetti Finzi: un vasto processo di speculazione; 8. Indice dei numeri 598-628 (luglio 2003) de "La nonviolenza e' in cammino"; 9. Letture: Franco Cambi, L'autobiografia come metodo formativo; 10. Letture: Duccio Demetrio, Raccontarsi. L'autobiografia come cura di se'; 11. Letture: Angelo D'Orsi, Intellettuali nel Novecento italiano; 12. Letture: Danilo Franchi, Laura Miani, La verita' non ha colore; 13. Letture: Cesare Garboli, Ricordi tristi e civili; 14. Letture: Cesare Segre, Per curiosita'; 15. Riedizioni: Vittorino Andreoli, La violenza; 16. Riletture: Luisella Battaglia, Etica e diritti degli animali; 17. Riletture: Silvana Castignone, Povere bestie. I diritti degli animali; 18. Riletture: Paola Cavalieri, La questione animale. Per una teoria allargata dei diritti umani; 19. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 20. Per saperne di piu'. * Numero 677 del 18 settembre 2003: 1. La carovana della pace a Barbiana e alla marcia da Agliana a Quarrata; 2. Peppe Sini: sulla proposta di Lidia Menapace per "un'Europa neutrale"; 3. Maria G. Di Rienzo: come uscire dall'invisibilita'; 4. Elettra Deiana: ai colleghi parlamentari della coalizione contro la guerra; 5. Enrico Peyretti: una meditazione su "Buongiorno, notte" di Marco Bellocchio; 6. Valentina Dolara: un profilo biobibliografico del Dalai Lama; 7. Letture: Elias Canetti, Un regno di matite; 8. Letture: Giuseppe Di Giacomo, Introduzione a Klee; 9. Letture: Carlo Michelstaedter, Parmenide ed Eraclito. Empedocle; 10. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 11. Per saperne di piu'. * Numero 678 del 19 settembre 2003: 1. Severino Vardacampi: la scomparsa di Sergio Ortega; 2. Fausto Concer: sulla proposta di Lidia Menapace per un'"Europa neutrale"; 3. I "caschi bianchi" dell'Associazione papa Giovanni XXIII partono in missione di pace; 4. Resoconto della carovana della pace 2003; 5. Associazione per i popoli minacciati: un appello ai governi europei per i profughi in Inguscezia; 6. Ellen Siegel: una lettera ai superstiti di Sabra e Chatila; 7. Un convegno sulla memoria; 8. Il 5 ottobre a Verona incontro del Movimento Nonviolento; 9. Pax Christi: con la bandiera della pace alla marcia Perugia-Assisi; 10. Maria G. Di Rienzo: per un uso critico dei media; 11. Roberto Zanini intervista Lori Wallach; 12. Ileana Montini: "martiri", un'analisi sociologica; 13. Filippo Gentiloni presenta la rivista "Dharma"; 14. Riletture: Aldo Capitini, Nonviolenza dopo la tempesta. Carteggio con Sara Melauri; 15. Riletture: Aldo Capitini, Origine, caratteri e funzionamento dei C. O. S.; 16. Riletture: Jean e Hildegard Goss-Mayr, La nonviolenza evangelica; 17. Riletture: Sergio Ramirez (a cura di), Racconti nicaraguensi; 18. Riletture: Tolstoi verde; 19. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 20. Per saperne di piu'. * Numero 679 del 20 settembre 2003: 1. Lidia Menapace: tre note; 2. Dai balconi alle strade; 3. Elisabetta Caravati: l'undicesimo incontro internazionale delle Donne in nero; 4. La ferita non si cura cosi'; 5. Una campagna per "l'acqua nella Costituzione europea"; 6. Marcello Cini: chi ha ucciso le mezze stagioni?; 7. Alcune note per una bibliografia essenziale per un accostamento alla nonviolenza (parte nona); 8. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 9. Per saperne di piu'. * Numero 680 del 21 settembre 2003: 1. Benito D'Ippolito: l'interprete; 2. Il documento conclusivo della carovana della pace 2003; 3. Saffo: quando la collera; 4. Manuela Dviri Vitali Norsa: sull'autobus; 5. "Azione nonviolenta" di settembre; 6. Umberto Cinalli: un laboratorio sul viaggiare; 7. Il foglio informativo del settembre 2003 del Centro studi difesa civile; 8. Letture: Noam Chomsky, Terrore infinito; 9. Letture: Paolo Ferrari, Reggae; 10. Letture: Istituto biologico italiano, Miniguida all'agricoltura biologica; 11. Letture: Noel Malcolm: Storia della Bosnia; 12. Letture: Sergio Noja, L'islam moderno; 13. Riletture: Raul Hilberg, La distruzione degli ebrei d'Europa; 14. Riletture: Tom Segev, Il settimo milione; 15. Riletture: Abraham B. Yehoshua, Ebreo, israeliano, sionista: concetti da precisare; 16. Riletture: Salwa Salem, Con il vento nei capelli; 17. Riletture: Nawal al Sa'dawi, Firdaus. Storia di una donna egiziana; 18. Riletture: Assia Djebar, La donna senza sepoltura; 19. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 20. Per saperne di piu'. * Numero 681 del 22 settembre 2003: 1. Enrico Peyretti: sulla proposta di Lidia Menapace per un'"Europa neutrale"; 2. La newsletter della Libreria delle donne di Milano; 3. Sveva Haertter: obiettori di coscienza in Israele; 4. Avraham Burg: e' morta la rivoluzione sionista; 5. Joseph Halevi: su due recenti interventi di Haim Hanegbi e Meron Benvenisti; 6. Riletture: Simona Forti, Il totalitarismo; 7. Riletture: Alberto L'Abate, Consenso, conflitto e mutamento sociale; 8. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 9. Per saperne di piu'. * Numero 682 del 23 settembre 2003: 1. Un forum a sostegno della lotta nonviolenta delle comunita' di pace in Colombia; 2. Pasquale Pugliese: il sentiero della nonviolenza; 3. Giulio Vittorangeli: in ricordo di Xabier Gorostiaga; 4. Rossana Rossanda: un amico; 5. Naomi Klein: le guerre del libero mercato; 6. Il seminario di Diotima a Verona dal 3 ottobre al 5 dicembre; 7. Incontri sui maestri italiani della nonviolenza a Ferrara; 8. Donne migranti, un incontro a Torino; 9. Voci di donne da Mantova a Ouagadougou; 10. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 11. Per saperne di piu'. * Numero 683 del 24 settembre 2003: 1. Nanni Salio: incontrare il lupo; 2. Lidia Menapace: ancora tre note sulla proposta dell'Europa neutrale e attiva, costruttrice di pace con mezzi di pace; 3. Mario Lancisi presenta il suo nuovo libro "Alex Zanotelli. Sfida alla globalizzazione"; 4. Un convegno ad Arezzo su "Soggettivita' e diritto alla salute mentale dei cittadini"; 5. Presentazione della Rete Radie' Resch; 6. Francesca Pilla intervista Ermanno Rea; 7. Anna Maria Merlo presenta "Le nouveau desordre mondial" di Tzvetan Todorov; 8. Francesco Saldi: tre libri in uscita per la Emi; 9. Due libri in uscita per la casa editrice Ombrecorte; 10. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 11. Per saperne di piu'. * Numero 684 del 25 settembre 2003: 0. Comunicazione di servizio; 1. Un appello contro la legge Gasparri; 2. Piercarlo Racca: la camminata da Assisi a Gubbio; 3. Lidia Menapace: ancora per l'Europa neutrale e attiva, disarmata, smilitarizzata e nonviolenta; 4. Peppe Sini: io dico seguitando (sulla proposta di Lidia Menapace); 5. Anna Casalino: la cisterna; 6. Adriana Zarri: una buona notizia; 7. Mario Lancisi intervista Alessandro Zanotelli; 8. Letture: Alma Daddario, Se scrivere potesse dire...; 9. Letture: Michael Moore, Stupid White Men; 10. Letture: Arundhati Roy, Guida all'impero per la gente comune; 11. Riedizioni: Thich Nhat Hanh, Insegnamenti sull'amore; 12. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 13. Per saperne di piu'. * Numero 685 del 26 settembre 2003: 1. Amina Lawal e' salva; 2. Daniele Lugli: sulla proposta di Lidia Menapace per un'"Europa neutrale e attiva"; 3. Coordinamento romano dei giuristi democratici: illegittimo il sequestro delle telestreet; 4. Ida Dominijanni: un'altra relazione e' possibile; 5. Presentazione della Iupip-Unip; 6. Amelie Nothomb: a conferma; 7. Alcune novita' editoriali della Editrice missionaria italiana; 8. Dieci libri segnalati da "Redattore sociale"; 9. Letture: Maryse Conde', Io, Tituba strega nera di Salem; 10. Letture: Franco Ferrarotti, Guida alla nuova sociologia; 11. Letture: Elena Liotta, Educare al se'; 12. Riletture: AA. VV., Kinomata. La donna nel cinema; 13. Riletture: Tullio Masoni, Paolo Vecchi, Andrej Tarkovskij; 14. Riletture: Giancarlo Zappoli, Erich Rohmer; 15. Riletture: Marivaux, Theatre complet; 16. Riletture: Blaise Pascal, Pensieri; 17. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 18. Per saperne di piu'. * Numero 686 del 27 settembre 2003: 1. La scomparsa di Edward Said; 2. Angela Dogliotti Marasso: sulla proposta di Lidia Menapace per costruire l'Europa disarmata; 3. Lidia Menapace: due note ancora; 4. Hannah Arendt racconta la Resistenza nonviolenta in Danimarca; 5. Maria G. Di Rienzo: movimenti per il cambiamento sociale: piccino un abbecedario; 6. Luisa Morgantini: un appello per fermare il muro che tagliera' in due l'universita' di Al Quds; 7. Amnesty International: soddisfazione per l'annullamento della condanna a morte di Amina Lawal, l'impegno per i diritti umani continua; 8. Benedetta Frare: commercio equo: istruzioni per l'uso; 9. Giovanni Lenzi: dopo la camminata Assisi-Gubbio; 10. Arundhati Roy: quello che accade; 11. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 12. Per saperne di piu'. * Numero 687 del 28 settembre 2003: 1. In memoria di Franco Modigliani; 2. Edward Said: una finestra sul mondo; 3. Nanni Salio: quale Europa per la pace? (sulla proposta di Lidia Menapace); 4. Lidia Menapace: far camminare l'idea; 5. Maria G. Di Rienzo: con chi parliamo oggi? alcune tipologie; 6. Stefania Giorgi: sotto la giacca; 7. Lidia Menapace: occorre recidere le radici culturali della violenza; 8. Unip: undicesimo corso internazionale su "La globalizzazione della violenza e l'identificazione di alternative nonviolente"; 9. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 10. Per saperne di piu'. * Numero 688 del 29 settembre 2003: 1. Peppe Sini: un appello per il 4 ottobre; 2. Maria G. Di Rienzo: comunicare; 3. Enzo Biagi ed altri: appello per la liberta' e il diritto all'informazione; 4. Maria Luigia Casieri: in quel paese; 5. Ettore Masina: cinque riflessioni e una proposta; 6. Luciano Benini: Europa di pace e modello di sviluppo (sulla proposta di Lidia Menapace); 7. Una lettera ad alcuni parlamentari (sulla proposta di Lidia Menapace); 8. Disponibile in rete la trascrizione completa dell'inchiesta televisiva di Report su "L'altro terrorismo"; 9. Letture: Istituto biologico italiano, Alimenti geneticamente modificati; 10. Letture: Movimento gocce di giustizia, Miniguida al consumo critico e al boicottaggio; 11. Riletture: AA. VV., Le donne del millennio; 12. Riletture: Ursula K. Le Guin e altre, Donne del futuro; 13 . Riletture: Rossana Rossanda, Anche per me; 14. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 15. Per saperne di piu'. * Numero 689 del 30 settembre 2003: 0. Tre comunicazioni di servizio; 1. Normanna Albertini: "Combatti la poverta': uccidi un mendicante" (sulla proposta di Lidia Menapace per un'Europa di pace, neutrale e attiva, disarmata e nonviolenta); 2. Peppe Sini: i piedi nel piatto e il cammino da fare (sulla proposta di Lidia e sulle riflessioni di Normanna); 3. Maria G. Di Rienzo: tre storie di donne africane; 4. Giovanni Mandorino: a pensar male...; 5. Luisa Morgantini: una petizione per la liberazione dei ragazzi palestinesi detenuti; 6. Sari Nusseibeh: il muro ha bisogno di tagliare in due anche il nostro campus?; 7. David Bidussa: i "nuovi martiri"; 8. A Verona la Casa per la nonviolenza compie quindici anni; 9. Riletture: Nicole Chevillard, Sebastien Leconte (a cura di), Lavoro delle donne. Potere degli uomini; 10. Riletture: Mariella Loriga, L'identita' e la differenza; 11. Riletture: Massimo Teodori, Storia delle nuove sinistre in Europa (1956-1976); 12. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 13. Per saperne di piu'. 9. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti. Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono: 1. l'opposizione integrale alla guerra; 2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione; 3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario; 4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo. Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica. Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli. 10. PER SAPERNE DI PIU' * Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it * Indichiamo il sito del MIR (Movimento Internazionale della Riconciliazione), l'altra maggior esperienza nonviolenta presente in Italia: www.peacelink.it/users/mir; per contatti: mir at peacelink.it, luciano.benini at tin.it, sudest at iol.it, paolocand at libero.it * Indichiamo inoltre almeno il sito della rete telematica pacifista Peacelink, un punto di riferimento fondamentale per quanti sono impegnati per la pace, i diritti umani, la nonviolenza: www.peacelink.it; per contatti: info at peacelink.it LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO Foglio quotidiano di approfondimento proposto dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 1250 del 30 marzo 2006 Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). L'informativa ai sensi del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 ("Codice in materia di protezione dei dati personali") relativa alla mailing list che diffonde questo notiziario e' disponibile nella rete telematica alla pagina web: http://italy.peacelink.org/peacelink/indices/index_2074.html Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/maillist.html L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e': nbawac at tin.it
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