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Voci e volti della nonviolenza. 3
- Subject: Voci e volti della nonviolenza. 3
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Tue, 3 Jan 2006 17:41:25 +0100
============================== VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA ============================== Supplemento settimanale del martedi' de "La nonviolenza e' in cammino" Numero 3 del 3 gennaio 2006 In questo numero: 1. Ingeborg Bachmann 2. Alcune poesie di Ingeborg Bachmann tradotte da Maria Teresa Mandalari 3. Alcune poesie di Ingeborg Bachmann tradotte da Luigi Reitani 4. Et coetera 1. INGEBORG BACHMANN Basterebbe aver scritto una poesia come Alle Tage. Ma l'opera di Ingeborg Bachmann reca molto di piu'. E invero, come ha scritto Laura Boella (ne Le imperdonabili, Tre Lune Edizioni, Mantova 2000, p. 82), "la figura di Ingeborg Bachmann concentra in se' quanto di piu' vivo e ardente il Novecento ha mostrato". E se qui si segnalano solo (e solo in traduzione, che e' gia' in qualche modo dimidiarli) alcuni versi, della sua vasta e poliedrica scrittura creativa e saggistica molto altro vorremmo ricordare, ed almeno quel testo radiofonico trasmesso dal Bayerischer Rundfunk nel '55 in cui colloquia con la figura e l'opera di Simone Weil (in Ingeborg Bachmann, Il dicibile e l'indicibile, Adelphi, Milano 1998, alle pp. 81-118). Ci interroga, ci convoca ancora Ingeborg Bachmann. 2. ALCUNE POESIE DI INGEBORG BACHMANN TRADOTTE DA MARIA TERESA MANDALARI [Da Ingeborg Bachmann, Poesie, Guanda, Parma 1978, Tea, Milano 1996] Il tempo dilazionato S'avanzano giorni piu' duri. Il tempo dilazionato e revocabile gia' appare all'orizzonte. Presto dovrai allacciare le scarpe e ricacciare i cani ai cascinali: le viscere dei pesci nel vento si sono fatte fredde. Brucia a stento la luce dei lupini. Lo sguardo tuo la nebbia esplora: il tempo dilazionato e revocabile gia' appare all'orizzonte. Laggiu' l'amata ti sprofonda nella sabbia, che le sale ai capelli tesi al vento, le tronca la parola, le comanda di tacere la trova mortale e proclive all'addio dopo ogni amplesso. Non ti guardare intorno. Allacciati le scarpe. Rimanda indietro i cani. Getta in mare i pesci. Spengi i lupini! S'avanzano giorni piu' duri. * Tutti i giorni La guerra non viene piu' dichiarata, ma proseguita. L'inaudito e' divenuto quotidiano. L'eroe resta lontano dai combattimenti. Il debole e' trasferito nelle zone del fuoco. La divisa di oggi e' la pazienza, medaglia la misera stella della speranza, appuntata sul cuore. Viene conferita quando non accade piu' nulla, quando il fuoco tambureggiante ammutolisce, quando il nemico e' divenuto invisibile e l'ombra d'eterno riarmo ricopre il cielo. Viene conferita per la diserzione dalle bandiere, per il valore di fronte all'amico, per il tradimento di segreti obbrobriosi e l'inosservanza di tutti gli ordini. * Nella bufera di rose Ovunque ci volgiamo nella bufera di rose, la notte e' illuminata di spine, e il rombo del fogliame, cosi' lieve poc'anzi tra i cespugli, ora ci segue alle calcagna. * Discorso ed epilogo Non varcare le nostre labbra, parola che semini il drago. E' vero, l'aria e' soffocante, la luce schiuma di acidi e fermenti, sulla palude nereggia un velo di zanzare. Ama le biccherate la cicuta. E' in mostra una pelle di gatto: la serpe s'avventa soffiando, lo scorpione inizia la danza. Non raggiungere le nostre orecchie, fama dell'altrui colpa: parola, muori nella palude da cui la pozzanghera sgorga. Parola, stai al nostro fianco tenera di pazienza e d'impazienza. Bisogna che questa semina abbia fine! Non domera' la bestia colui che ne imita il verso. Chi rivela segreti d'alcova, rinunzia per sempre all'amore. La parola bastarda serve al frizzo per immolare uno stolto. Chi ti richiede un giudizio su questo straniero? Se non richiesto lo formuli, prosegui tu il suo cammino da una nottata all'altra con le sue piaghe ai piedi: va'! e non ritornare. Parola, sii nostra, libera, chiara, bella. Certo, dovra' avere fine ogni cautela. (Il gambero si ritrae, la talpa dorme troppo, l'acqua dolce dissolve la calce, che pietre ha filato). Vieni, benevolenza fatta di voci e d'aliti, questa bocca fortifica quando la sua fralezza si inorridisce e inceppa. Vieni e non ti negare, poiche' in conflitto siamo con tanto male. Prima che sangue di drago protegga l'avversario questa mano cadra' dentro il fuoco. O mia parola, salvami! 3. ALCUNE POESIE DI INGEBORG BACHMANN TRADOTTE DA LUIGI REITANI [Da Ingeborg Bachmann, Invocazione all'Orsa Maggiore, SE, Milano 1994, Mondadori, Milano 1999] Prender paese Nella terra del pascolo giunsi quand'era gia' notte, fiutando le cicatrici nei prati e il vento, prima che si levasse. L'amore piu' non pascolava, le campane erano spente e i cespugli affranti. Un corno piantato nel terreno, ostinato dalla guidaiola, confitto nel buio. Dalla terra lo presi, al cielo lo levai con piena forza. Per colmare questo paese con suoni soffiai nel corno, volendo nel vento incombente e tra steli increspati vivere di ogni origine! * Colle di cocci Giardini in amplessi col gelo - il pane bruciato nei forni - fiabesco il serto di messi e' miccia tra le tue mani. Taci! Conserva i tuoi stracci, le frasi, sgomente di lacrime, ai piedi del colle di cocci che i solchi sempre succinge. Se tutte le brocche s'infrangono, che resta nella brocca del pianto? Giu' in basso crepe roventi e lingue guizzanti di fuoco. Si creano ancora vapori tra clamori di acqua e di fuoco. O scala di nubi, di frasi, affidata al monte dei cocci! * Ombre rose ombre Sotto un cielo straniero ombre rose ombre su una terra straniera tra rose e ombre in un'acqua straniera la mia ombra * Dai Canti lungo la fuga XV. L'amore ha un trionfo e la morte ne ha uno, il tempo e il tempo che segue. Noi non ne abbiamo. Solo tramontare intorno a noi di stelle. Riflesso e silenzio. Ma il canto sulla polvere dopo, alto si levera' su di noi. 4. ET COETERA Ingeborg Bachmann, scrittrice e poetessa austriaca (Klagenfurt 1926 - Roma 1973) di straordinaria bellezza e profondita', maestra di pace e di verita'. Un'ampia bibliografia di e su Ingeborg Bachmann e' nell'apparato critico dell'edizione italiana di Invocazione all'Orsa Maggiore. Sia Maria Teresa Mandalari che Luigi Reitani sono germanisti di vaglia, e traduttori di poesia di acutissima sensibilita'. Laura Boella insegna filosofia morale, dalla cattedra, con gli scritti, con la parola viva e la viva persona. ============================== VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA ============================== Supplemento settimanale del martedi' de "La nonviolenza e' in cammino" Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 3 del 3 gennaio 2006 Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). 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