La nonviolenza e' in cammino. 843



LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO

Foglio quotidiano di approfondimento proposto dal Centro di ricerca per la
pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

Numero 843 del 17 febbraio 2005

Sommario di questo numero:
1. Giuliana, o dell'umanita'
2. In gravi condizioni un volontario dell'Operazione Colomba picchiato a
sangue
3. Jagannathan: Ai benefattori delle vittime dello tsunami
4. Per una bibliografia sulla Shoah (parte ventitreesima)
5. Lorella Pica: Una lettera dal Guatemala
6. Maurizio Matteuzzi: Sorella Dorothy
7. Santina Polimeni e Stefano Carboni: Thich Nhat Hanh a Roma in aprile
8. La "Carta" del Movimento Nonviolento
9. Per saperne di piu'

1. EDITORIALE. GIULIANA, O DELL'UMANITA'
[Giuliana Sgrena, intellettuale e militante femminista e pacifista tra le
piu' prestigiose, e' tra le maggiori conoscitrici italiane dei paesi e delle
culture arabe e islamiche; autrice di vari testi di grande importanza (tra
cui: a cura di, La schiavitu' del velo, Manifestolibri, Roma 1995, 1999;
Kahina contro i califfi, Datanews, Roma 1997; Alla scuola dei taleban,
Manifestolibri, Roma 2002; Il fronte Iraq, Manifestolibri, Roma 2004); e'
stata inviata del "Manifesto" a Baghdad, sotto le bombe, durante la fase
piu' ferocemente stragista della guerra tuttora in corso. A Baghdad e' stata
rapita il 4 febbraio 2005. Dal sito del quotidiano "Il manifesto"
riprendiamo, con minime modifiche, la seguente scheda: "Nata a Masera, in
provincia di Verbania, il 20 dicembre del 1948, Giuliana ha studiato a
Milano. Nei primi anni '80 lavora a 'Pace e guerra', la rivista diretta da
Michelangelo Notarianni. Al 'Manifesto' dal 1988, ha sempre lavorato nella
redazione esteri: appassionata del mondo arabo, conosce bene il Corno
d'Africa, il Medioriente e il Maghreb. Ha raccontato la guerra in
Afghanistan, e poi le tappe del conflitto in Iraq: era a Baghdad durante i
bombardamenti (per questo e' tra le giornaliste nominate 'cavaliere del
lavoro'), e ci e' tornata piu' volte dopo, cercando prima di tutto di
raccontare la vita quotidiana degli iracheni e documentando con
professionalita' le violenze causate dall'occupazione di quel paese.
Continua ad affiancare al giornalismo un impegno anche politico: e' tra le
fondatrici del movimento per la pace negli anni '80: c'era anche lei a
parlare dal palco della prima manifestazione del movimento pacifista"]

Si faccia tutti tutto il possibile per salvarle la vita.
Noi che sempre abbiamo ritenuto illegale e criminale la guerra e
l'occupazione militare, noi che sempre abbiamo ritenuto illegale e criminale
la partecipazione italiana alla guerra e all'occupazione militare, noi che a
tutti i terrorismi ci opponiamo, noi che a tutte le uccisioni ci opponiamo,
chiediamo a  tutti di fare tutto il possibile per salvarle la vita.
*
Si faccia tutti tutto il possibile per salvarle la vita.
E poiche' nulla deve essere lasciato intentato anche questo vogliamo dire,
qualora la nostra voce, per avventura, in qualche modo potesse giungere a
chi l'ha sequestrata e ne minaccia la vita.
Se i rapitori fossero patrioti iracheni o fedeli musulmani, che la liberino
subito, poiche' questo e' il dovere dei patrioti, poiche' questo e' il
dovere dei musulmani.
Se i rapitori fossero criminali comuni, che la liberino subito, poiche'
verra' pure il giorno che dei loro atti dovranno rispondere.
Se i rapitori fossero al soldo di poteri occulti, che la liberino subito,
poiche' nulla resta occulto per sempre.
Se i rapitori fossero solo degli sciagurati abietti assassini, e nessun
appello alla comune umanita' potesse toccarli, e nessuna interiore paura del
redde rationem, che la liberino subito, poiche' a tutti e' dato di cambiare
vita, e salvando l'altrui salvare la propria.
*
Si faccia tutti tutto il possibile per salvarle la vita.
Al governo italiano chiediamo di fare un gesto grande: salvare una vita.
A quanti in Iraq hanno posizioni di potere e di influenza chiediamo di fare
un gesto grande: salvare una vita.
Alle persone amiche, nostre e della nonviolenza, che vivono qui in Italia,
chiediamo di fare un gesto comune: il 19 febbraio essere a Roma, e ancora
prima e dopo su tutte le piazze d'Italia, per dire ancora una volta: no alla
guerra, no al regime di occupazione militare, no a tutte le dittature, no a
tutti i terrorismi. Lasciate libera Giuliana, lasciate libera Florence,
lasciate liberi tutti gli ostaggi, lasciate libero tutto il popolo iracheno.
*
Si faccia tutti tutto il possibile per salvarle la vita.

2. CORPI CIVILI DI PACE. IN GRAVI CONDIZIONI UN VOLONTARIO DELL'OPERAZIONE
COLOMBA PICCHIATO A SANGUE
[Dagli amici dell'Operazione Colomba, corpo civile di pace della Comunita'
papa Giovanni XXIII (per contatti: tel. 0541751498, cell. 3482488102,
e-mail: operazione.colomba at apg23.org, o anche: opcol at apg23.org), ma anche da
molte altre persone amiche, riceviamo e diffondiamo]

Stamane un volontario della Comunita' papa Giovanni XXIII e' stato ferito in
modo grave da coloni israeliani. Attualmente il volontario, che sembra abbia
perso conoscenza, e' in viaggio verso l'ospedale di Beer Sheva e le sue
condizioni appaiono gravi.
Verso le ore 11 del mattino (ora italiana) tre volontari italiani
dell'Operazione Colomba - corpo nonviolento di pace della Comunita' papa
Giovanni XXIII - sono stati aggrediti da un gruppo di cinque coloni
israeliani discesi dal vicino insediamento di Ma'on, in Cisgiordania. Uno
dei coloni ha esploso alcuni colpi di fucile in direzione dei volontari, in
seguito sono accorsi altri coloni che hanno picchiato a sangue i tre
volontari, tra cui un obiettore di coscienza in servizio civile come casco
bianco.
Il fatto e' avvenuto mentre i volontari accompagnavano un piccolo gruppo di
pastori palestinesi a pascolare. Il tutto e' avvenuto su un terreno di
proprieta' palestinese e non soggetto a nessuna restrizione da parte delle
autorita' militari israeliane che, secondo gli accordi di Oslo, amministrano
la zona.
Da giorni nell'area in questione a sud di Hebron, le South Hebron Hills, i
coloni scacciano i pastori dai loro pascoli senza che le autorita'
israeliane ne tutelino il diritto a usufruire dei propri terreni. Due
settimane fa due volontarie dell'Operazione Colomba - corpo civile di pace
della Comunita' papa Giovanni XXIII - sono state minacciate di morte da
parte di coloni dello stesso insediamento di Ma'on.
Nell'ottobre del 2004 un volontario italiano di Operazione Colomba e' stato
picchiato da coloni di Ma'on durante l'accompagnamento di alcuni bambini a
scuola. Nel settembre 2004, in maniera analoga due volontari americani
vennero ricoverati in ospedale perche picchiati da coloni di Ma'on.

3. SOLIDARIETA'. JAGANNATHAN: AI BENEFATTORI DELLE VITTIME DELLO TSUNAMI
[Ringraziamo Stefano Longagnani (per contatti: longagnani at yahoo.it) per
averci inviato questa lettera di Jagannathan. Jagannathan, novantaduenne
discepolo di Gandhi, e' il marito di Krishnammal, fondatrice e segretaria
generale del Lafti (Land for Tillers' Freedom). Lui si occupa soprattutto
delle lotte nonviolente (anche se quasi cieco e ultranovantenne) che
ultimamente sono contro le multinazionali dei gamberetti, lei porta avanti
soprattutto il programma costruttivo del sarvodaya (soprattutto case,
mucche, educazione dei bambini e degli adulti). Su Jagannathan e Krishnammal
cfr. il libro di Laura Coppo, Terra gamberi contadini ed eroi, Emi, Bologna
2002. Per contatti, lettere di sostegno, contributi, richieste di
informazioni, ospitalita', viaggi, etc. contattare in Italia l'ong Overseas
di Spilamberto (Modena) all'indirizzo overseas at overseas-onlus.org, ovvero in
India direttamente il Lafti all'indirizzo laftitngsm at yahoo.co.in]

A tutti i benefattori delle vittime dello tsunami,
la sciagura dello tsunami non e' stata soltanto una grave disgrazia ma al
tempo stesso una benedizione sotto false vesti in quanto ha fatto si' che il
buon cuore della gente di tutto il mondo sia corso in aiuto delle vittime,
ovvero i contadini e i pescatori.
Molte famiglie hanno perso figli e lavoro e vi sono riconoscenti per la
sollecitudine con la quale le avete soccorse con misure temporanee o
permanenti, contribuendo a creare per loro condizioni abitative sicure e
igieniche. I lavoratori Sarvodaya sono orgogliosi di collaborare con voi in
modo che il vostro aiuto possa raggiungere i piu' poveri e i piu' bisognosi.
Siamo a conoscenza del fatto che gli industriali dei gamberetti si stanno
rivolgendo alla Banca Mondiale per ottenere un indennizzo per i danni
causati dallo tsunami. Come sapete costoro provengono da ambienti benestanti
e nel corso degli anni hanno accumulato grossi profitti con l'allevamento
dei gamberetti a scapito delle condizioni economiche e sanitarie di
contadini e pescatori. Con la loro attivita' industriale non soltanto hanno
inquinato suolo e falda freatica e distrutto la vegetazione costiera e le
mangrovie, ma stanno altresi' inquinando le acque del mare con le sostanze
chimiche provenienti dalle vasche per gli allevamenti.
Auspico pertanto che:
1. I benefattori vogliano contribuire ad alleviare la sofferenza delle
popolazioni colpite.
2. I benefattori non contribuiscano soltanto alla costruzione di alloggi
salubri e sicuri ma anche alla ricostituzione della cintura verde lungo la
costa (mangrovie, alberi e arbusti) quale misura permanente di sicurezza e
salvaguardia dal rischio di inondazioni e cicloni. Questa misura permanente
e' tanto importante quanto la realizzazione di condizioni abitative salubri
e sicure per i contadini e i pescatori della regione.
Grazie.
Jagannathan

4. MATERIALI. PER UNA BIBLIOGRAFIA SULLA SHOAH (PARTE VENTITREESIMA)

LUIGI NONO
Musicista tra i piu' grandi del Novecento (1924-1990), e persona di intenso
impegno civile. Opere di Luigi Nono: Intolleranza 1960 (su testo di Angelo
Maria Ripellino); Al gran sole carico d'amore (testi a cura di Nono); A
floresta e' joven e cheja de vida (i testi, elaborati da Giovanni Pirelli,
sono ricavati da testimonianze della lotta contro lo sfruttamento e
l'imperialismo); Il canto sospeso (su testi dei condannati a morte della
Resistenza europea); La terra e la compagna (su testi di Cesare Pavese);
Cori di Didone (su testi di Giuseppe Ungaretti); Composizione n. 2; Como una
ola de fuerza y luz.

ANA NOVAC
Ana Novac nacque a Oradea nella Transilvania ungherese, deportata ad
Auschwitz nel 1944 a quattordici anni, fu liberata alla fine della guerra.
Opere di Ana Novac: I giorni della mia giovinezza, Mondadori, Milano 1994.

JONA OBERSKi
Nato ad Amsterdam nel 1938, testimone della Shoah. Opere di Jona Oberski:
Anni d'infanzia, Mondadori, Milano 1982. Opere su Jona Oberski: segnaliamo
il film di Roberto Faenza ricavato da Anni d'infanzia.

ADRIANO OLIVETTI
Nato a Ivrea nel 1901, deceduto ad Aigle nel 1960, industriale, riformatore,
urbanista, promotore di cultura, antifascista di forte impegno democratico,
fondo' nel 1945 il movimento di Comunita'. E' stata una delle figure piu'
vive della vita civile italiana del Novecento.

FRANCA ONGARO BASAGLIA
Intellettuale italiana di straordinario impegno civile, insieme al marito
Franco Basaglia e' stata tra i protagonisti del movimento di psichiatria
democratica. Tra i suoi libri segnaliamo particolarmente: Salute/malattia,
Einaudi; Manicomio perché?, Emme Edizioni; Una voce: riflessioni sulla
donna, Il Saggiatore; in collaborazione con Franco Basaglia ha scritto La
maggioranza deviante, Crimini di pace, Morire di classe, tutti presso
Einaudi; ha collaborato anche a L'istituzione negata, Che cos'e' la
psichiatria, e a molti altri volumi collettivi. Ha curato l'edizione degli
Scritti di Franco Basaglia. Su Franca Ongaro Basaglia riproponiamo anche la
seguente scheda biobibliografica estratta dal quotidiano "Il manifesto" e
gia' riprodotta nel n. 812 de "La nonviolenza e' in cammino": "Dalle
avventure per i bambini alla rivoluzione nelle istituzioni. I suoi primi
lavori Franca Ongaro li aveva dedicati ai bambini: Le avventure di Ulisse
illustrate da Hugo Pratt, e una riduzione del romanzo Piccole donne di
Louise May Alcott uscirono sul "Corriere dei Piccoli" tra il '59 e il '63.
In quegli stessi anni i suoi interessi si indirizzarono verso il lavoro
nell'ospedale psichiatrico di Gorizia, con il gruppo che si stava
raccogliendo attorno a suo marito Franco Basaglia, con il quale - nella
seconda meta' degli anni '60 - scrisse diversi saggi cui contribuirono altri
componenti del gruppo goriziano. Due suoi testi - "Commento a Ervin Goffman,
La carriera morale del malato di mente" e "Rovesciamento istituzionale e
finalita' comune" - fanno parte dei primi libri che documentano e analizzano
il lavoro di apertura dell'ospedale psichiatrico di Gorizia, Che cos'e' la
psichiatria (1967) e L'istituzione negata (1968). E' sua la prima traduzione
italiana dei testi di Erving Goffman Asylums e Il comportamento in pubblico,
pubblicati da Einaudi rispettivamente nel 1969 e nel 1971. Introdusse anche
il lavoro di Gregorio Bermann La salute mentale in Cina (1972). Dagli anni
`70 Franca Ongaro fu coautrice di gran parte dei principali testi di Franco
Basaglia, da Morire di classe (1969) a La maggioranza deviante (1971),
Crimini di pace (1975), fino al saggio "Condotte perturbate. Le funzioni
delle relazioni sociali", commissionato da Jean Piaget per la Encyclopedie
de la Pleiade e uscito nel 1987. Nel 1981 e `82 curo' per Einaudi la
pubblicazione dei due volumi degli Scritti di Franco Basaglia. Franca Ongaro
e' stata anche autrice di volumi e saggi di carattere filosofico e
sociologico sulla medicina moderna e le istituzioni sanitarie, sulla
bioetica, sulla condizione della donna, sulle pratiche di trasformazione
delle istituzioni totali. Tra i suoi testi principali, i volumi
Salute/malattia. Le parole della medicina (Einaudi, 1979), raccolta dei
lemmi di sociologia della medicina scritti per la Enciclopedia Einaudi; Una
voce. Riflessioni sulla donna (Il Saggiatore, 1982) che include la voce
Donna della Enciclopedia Einaudi; Manicomio perche'? Emme Edizioni 1982;
Vita e carriera di Mario Tommasini burocrate scomodo, Editori Riuniti, 1987.
Tra i saggi, Eutanasia, in Le nuove frontiere del diritto, "Democrazia e
Diritto", n. 4-5, Roma 1988; Epidemiologia dell'istituzione psichiatria. Sul
pensiero di Giulio Maccacaro (Medicina Democratica, 1997); Eutanasia.
Liberta' di scelta e limiti del consenso in R. Dameno e M. Verga (a cura
di), Finzioni e utopie. Diritto e diritti nella societa' contemporanea,
(Guerrini, 2001). Dall'84 al '91 e' stata, per due legislature, senatrice
della sinistra indipendente. Nel luglio 2000 ha ricevuto il premio Ives
Pelicier della International Academy of Law and Mental Health, e nell'aprile
2001 l'universita' di Sassari le ha conferito la laurea honoris causa in
scienze politiche"

GEORGE ORWELL
Eric Arthur Blair (George Orwell e' uno pseudonimo) e' nato a Motihari in
India nel 1903 (il padre era impiegato nell'amministrazione coloniale
britannica), educato in Inghilterra, presto' servizio nella polizia
imperiale inglese in Birmania (ove colse la violenza coloniale e
imperialista) e presto l'abbandono'; visse poi in poverta' e di vagabondaggi
a Parigi e a Londra (acquisendo una forte coscienza sociale); denuncio' in
un libro-inchiesta le condizioni di  miseria dei minatori disoccupati; prese
parte alla guerra di Spagna in difesa della democrazia contro i fascisti (e
li' vide anche all'opera e conseguentemente denuncio' la violenza stalinista
contro gli anarchici e la sinistra non allineata). Gia' minato nella salute
si arruolo' volontario nella Home Guard nella seconda guerra mondiale, e
lavoro' per la Bbc. Scrisse coi suoi due ultimi grandi libri un'analisi
lucidissima del totalitarismo. Mori' a Londra nel 1950. Tra le opere di
George Orwell: Senza un soldo a Parigi e a Londra (1933) descrive le sue
esperienze di poverta' e vagabondaggio; Giorni in Birmania (1934) ricorda la
traumatica esperienza nella polizia coloniale; La strada di Wigan Pier
(1937) costituisce l'inchiesta sulla disoccupazione dei minatori; Omaggio
alla Catalogna (1938) riferisce delle sue esperienze nella guerra di Spagna;
La fattoria degli animali (1945) e' una favola morale di denuncia dello
stalinismo; 1984 (1949) e' l'angosciante descrizione di una societa'
totalitaria. Tutti i libri sopra citati sono editi in Italia da Mondadori.
Una raccolta di saggi di Orwell (tra cui alcuni fondamentali) e' Nel ventre
della balena, Bompiani, Milano 1996. Opere su George Orwell: un agile
profilo critico e' quello di Raymond Williams, Orwell, Mondadori, Milano
1990; cfr. anche Stefano Manferlotti, George Orwell, La Nuova Italia,
Firenze 1979; fondamentale e' la biografia di Bernard Crick, George Orwell,
Il Mulino, Bologna 1991.

CARL VON OSSIETZKY
Nato ad Amburgo nel 1889 e deceduto a Berlino nel 1938, intellettuale e
militante democratico e pacifista subi' varie persecuzioni: per i suoi
articoli antimilitaristi fu processato una prima volta gia' nel 1911; nel
1931 per aver criticato il riarmo tedesco fu processato e clamorosamente
condannato per alto tradimento; amnistiato nel 1932, all'avvento del nazismo
fu nuovamente arrestato ed internato in campo di concentramento. Simbolo
dell'impegno pacifista e per i diritti umani, gli fu attribuito il premio
Nobel per la pace nel 1935. La pressione dell'opinione pubblica
internazionale costrinse successivamente il regime nazista a rilasciare lo
scrittore, che stremato dalle sofferenze sopravvisse solo pochi mesi.

GUSTAVO OTTOLENGHI
Partigiano, medico, docente universitario, impegnato per i diritti umani.
Opere di Gustavo Ottolenghi: La mappa dell'inferno. Tutti i luoghi di
detenzione nazisti 1933-1945, Sugarco, Milano 1993.

MONI OVADIA
Nato a Plovdid in Bulgaria nel 1946, ricercatore, musicista, regista
teatrale e interprete, ha dato uno straordinario contributo alla conoscenza
nel nostro paese della cultura yiddish. Autore di vari libri, segnaliamo in
particolare Oylem Goylem, Mondadori, Milano 1998.

RICHARD OVERY
Docente di storia moderna al King's College di Londra. Opere di Richard
Overy: Interrogatori, Mondadori, Milano 2002, 2003.

AMOS OZ
Scrittore israeliano, nato a Gerusalemme nel 1939, militante pacifista.
Opere di Amos Oz: Conoscere una donna, Guanda, Parma 1992; In terra
d'Israele, Marietti, 1992; Fima, Bompiani, Milano 1997; Michael mio,
Bompiani, Milano 1997; Soumchi, Mondadori, Milano 1997; Pantera in cantina,
Bompiani, Milano 1999; Lo stesso mare, Feltrinelli, Milano 1999; Conoscere
una donna, Feltrinelli, Milano 2000; Michael mio, Feltrinelli, Milano 2001;
La scatola nera, Feltrinelli, Milano 2002; Una storia di amore e di tenebra,
Feltrinelli, Milano 2003; Contro il fanatismo, Feltrinelli, Milano 2004;
cfr. anche il libro-intervista a cura di Matteo Bellinelli, Amoz Oz, Il
senso della pace, Casagrande, Bellinzona 2000.

DARIO PACCINO
Intellettuale militante, nato ad Albenga nel 1918, ha preso parte alla
Resistenza. Ha poi praticato un giornalismo di documentazione e di denuncia
intervenendo efficacemente per smascherare le ideologie dominanti. Opere di
Dario Paccino: Arrivano i nostri, Edizioni Avanti!; Domani il diluvio,
Calderini; L'imbroglio ecologico, Einaudi; L'ombra di Confucio, Einaudi; Il
diario di un provocatore, I libri del no; La trappola della scienza, La
Salamandra; I colonnelli verdi e la fine della storia, Pellicani; La guerra
chiamata pace, Pellicani; Gli invendibili, Datanews; Manuale di autodifesa
linguistica, Arterigere-Il lavoratore oltre; (con Luigi Josi e Gian Marco
Martignoni), Il libero schiavo di Maastricht, Arterigere-Il lavoratore
oltre.

ENZO PACI
Pensatore italiano (1911-1976), docente, saggista, fondatore della rivista
"Aut Aut". Opere di Enzo Paci: segnaliamo Esistenzialismo e storicismo
(1950); Il nulla e il problema dell'uomo (1954); Tempo e relazione (1954,
poi 1965); Funzione delle scienze e significato dell'uomo (1963); Relazioni
e significati (1965); Idee per una enciclopedia fenomenologica (1973);
Fenomenologia e dialettica (1974). Per un primo approccio cfr. anche l'
antologia (a cura di Salvatore Veca), Il filosofo e la citta', Il
Saggiatore, Milano 1979 (con una buona bibliografia).

DANIELA PADOAN
Giornalista e saggista femminista. Dalla bella rivista "Via Dgana"
riprendiamo la seguente scheda di presentazione: "Daniela Padoan collabora
con la televisione e la stampa, in particolare con "Il manifesto". Nel
pensiero della differenza ha trovato un tassello mancante, degli elementi in
piu' per la lettura di avvenimenti attuali e storici come la vicenda delle
Madres de la Plaza de Mayo ("la lotta politica forse piu' radicale di questi
decenni"), o la Shoah, che Daniela ha indagato, nel suo ultimo libro,
attraverso tre conversazioni con donne sopravvissute ad Auschwitz (Come una
rana d'inverno, Bompiani, Milano 2004)". Opere di Daniela Padoan: Miti e
leggende del mondo antico, Sansoni scuola, Firenze 1996; Miti e leggende dei
popoli del mondo, Sansoni scuola, Firenze 1998; (a cura di), Un'eredita'
senza testamento, Quaderni di "Via Dogana", Milano 2001; (a cura di), Il
cuore nella scrittura. Poesie e racconti delle Madres de Plaza de Mayo,
Quaderni di "Via Dogana", Milano 2003; Come una rana d'inverno, Bompiani,
Milano 2004.

LEONARDO PAGGI
Storico e docente universitario. Opere di Leonardo Paggi: (a cura di), La
memoria del nazismo nell'Europa di oggi, , La Nuova italia, Scandicci (Fi)
1997.

GIOVANNI PALATUCCI
Vicecommissario e poi commissario aggiunto di PS a Fiume (Rijeka) dal 15
novembre 1937 al 13 settembre 1944 quando fu arrestato dalla Gestapo; mori'
a Dachau il 10 febbraio 1945. Si impegno' per la salvare la vita degli ebrei
perseguitati, e' stato riconosciuto come "Giusto tra le Nazioni". Opere su
Giovanni Palatucci: Polizia di Stato, a cura del Dipartimento della Pubblica
Sicurezza, Giovanni Palatucci. Il poliziotto che salvo' migliaia di ebrei,
Laurus Robuffo, Roma 2002.

VINCENZO PAPPALETTERA
Nato nel 1919, partigiano, deportato a Mauthausen, testimone e studioso dei
campi di sterminio. Opere di Vincenzo Pappalettera: Tu passerai per il
camino; (a cura di), Nei lager c'ero anch'io; (con Luigi Pappalettera), La
parola agli aguzzini; tutti presso Mursia Editore, Milano.

ANTONIO PARISELLA
Antonio Parisella e' professore di storia contemporanea all'Universita' di
Parma, presidente del Museo storico della Liberazione di via Tasso a Roma,
studioso e amico della nonviolenza, autore di numerosi utilissimi studi. Tra
le opere di Antonio Parisella: Sopravvivere liberi, Gangemi, Roma 1997.

PIER PAOLO PASOLINI
Scrittore, regista cinematografico, operatore culturale, polemista, nato a
Bologna nel 1922, ed ucciso ad Ostia nel 1975. Opere di Pier Paolo Pasolini:
a noi interessano particolarmente qui alcune raccolte di saggi e di
interventi giornalistici: Passione e ideologia, Empirismo eretico, e
soprattutto Scritti corsari e Lettere luterane. Ma tanta parte del suo
contributo di artista-critico e di pensatore e' nei suoi lavori in versi, in
prosa e cinematografici (ed in particolare anche in alcuni lavori
apparentemente marginali o extravaganti come la parte da lui realizzata per
il film di montaggio La rabbia, gli Appunti per un film sull'India, gli
Appunti per un'Orestiade africana, Le mura di Sana'a). Della sua opera
cinematografica, di grande valore e bellezza (ed in alcuni casi di
straordinaria limpidezza e suggestione morale), solo il film Salo' ci sembra
assolutamente ripugnante, un film di un tale orrore che averlo realizzato ci
pare un atto inammissibile. Opere su Pier Paolo Pasolini: ovviamente va
letto innanzitutto il volume di Franco Fortini, Attraverso Pasolini,
Einaudi. E l'antologia a cura di Franco Brevini, Per conoscere Pasolini,
Mondadori. Inoltre: sullo scrittore cfr. Tommaso Anzoino, Pasolini, La Nuova
Italia; sul cineasta cfr. Serafino Murri, Pasolini, Il Castoro Cinema;
Adelio Ferrero, Il cinema di Pier Paolo Pasolini, Mondadori. Un interessante
volume sul difficile rapporto di Pasolini con l'omosessualita' e' quello a
cura di Stefano Casi, Desiderio di Pasolini, Sonda, Torino-Milano 1990 (che
segnaliamo in particolare per il notevolissimo saggio di Giovanni Dall'Orto,
Contro Pasolini).

ALESSANDRO PASQUINI
Opere di Alessandro Pasquini: Le origini dell'antisemitismo, dalla diaspora
al Cinquecento, Messina-Firenze 1978.

JAN PATOCKA
Grande filosofo e militante per i diritti umani ceco (Turnov 1907 - Praga
1977), promotore di "Charta 77", perseguitato dal regime e deceduto per le
conseguenze di un violento interrogatorio. Opere di Jan Patocka: Il senso
dell'oggi in Cecoslovacchia (1969), Milano 1975; Saggi eretici sulla
filosofia della storia, Bologna 1981; Platone e l'Europa, Vita e pensiero,
Milano 1997; Socrate (1947), Rusconi, Sant'Arcangelo di Romagna 1999.

MIMMA PAULESU QUERCIOLI
Nata a Ghilarza, insegnante, scrittrice, benemerita degli studi gramsciani,
autrice anche di libri per ragazzi. Opere di Mimma Paulesu Quercioli:
segnaliamo particolarmente (a cura di), Gramsci vivo, Feltrinelli, Milano
1977; L'erba non cresceva ad Auschwitz, Mursia, Milano 1994, 1997.

CLAUDIO PAVONE
Nato a Roma nel 1920, ha partecipato alla Resistenza. Archivista, docente
universitario, storico. Opere di Claudio Pavone: Una guerra civile. Saggio
storico sulla moralita' nella resistenza, Bollati Boringhieri, Torino 1991
(un'opera fondamentale); Alle origini della Repubblica, Bollati Boringhieri,
Torino 1995; (a cura di), '900. I tempi della storia, Donzelli, Roma 1997.

ROBERT O. PAXTON
Storico americano, nato nel 1932, e' considerato il piu' importante studioso
della Francia di Vichy. Opere di Robert O. Paxton: Vichy. 1940-1944. Il
regime del disonore, Il Saggiatore, Milano 1999, 2002.

KRZYSZTOF PENDERECKI
Compositore polacco, nato a Debica nel 1933, una delle figure piu' rilevanti
dell'avanguardia musicale novecentesca. Opere di Krzysztof Penderecki:
segnaliamo particolarmente Threni alle vittime di Hiroshima (1961), e Dies
irae (1967), composto in memoria delle vittime di Auschwitz.

GEORGES PEREC
Nato a Parigi nel 1936 da genitori originari della Polonia, il padre
arruolatosi volontario muore in guerra nel 1940, la madre ad Auschwitz,
anche tre dei nonni moriranno in campo di concentramento. Scrittore di
inarrivabile originalita', membro dell'Ouvroir de Litterature Potentielle
(Oulipo), muore nel 1982 per un tumore polmonare. Opere di Georges Perec:
segnaliamo almeno La vita istruzioni per l'uso, Rizzoli, Milano. Opere su
Georges Perec: Claude Burgelin, Georges Perec. La letteratura come gioco e
sogno, Costa & Nolan, Genova 1989.

SILVIO PERITORE
Nato nel 1961 a Karlsruhe, dal 1998 e' direttore del reparto "Dokumentation"
nel Dokumantations und Kulturzentrum Deutscher Sinti und Roma a Heidelberg,
si occupa di siti memoriali e di politica della memoria.

GIORGIO PERLASCA
"Commerciante padovano (1910-1992) che nell'inverno 1944, a Budapest,
riusci' a salvare dallo sterminio migliaia di ebrei, spacciandosi per il
console spagnolo. Era stato un fascista entusiasta e aveva combattuto in
Spagna come volontario per Franco. L'8 settembre 1943 lo trovo' lontano da
casa, ricercato dalle SS. Avrebbe potuto mettersi in salvo. Decise di
rischiare la vita" (dalla quarta di copertina del libro di Deaglio citato
sotto). Opere di Giorgio Perlasca: L'impostore, Il Mulino, Bologna 1997.
Opere su Giorgio Perlasca: Enrico Deaglio, La banalita' del bene,
Feltrinelli, Milano 1991, 1993.

BERTO PEROTTI
Dal sito dell'Anpi di Bolzano riprendiamo la seguente scheda: "Berto
Perotti, nato a Verona nel 1911, fin dagli anni del liceo manifesto'
convinzioni e ideali in contrasto con il fascismo. Terminati gli studi
universitari (Lettere all'Universita' di Padova) e il servizio militare, fu
oggetto delle "cure" del Segretario Politico del Pnf di Verona, che gli
nego' la possibilita' di insegnare al ginnasio, in quanto non era in
possesso della tessera del partito. Ottenuto il passaporto per la Germania,
raggiunse alcuni amici a Duesseldorf, dove riusci' ad ottenere una cattedra
alle scuole Berlitz. In quella citta' entro' in contatto con gli ambienti
dell'antinazismo, soprattutto con intellettuali ed artisti che si opponevano
al regime. Al momento della caduta del fascismo, nel luglio del 1943, parti'
da Dresda, dove si trovava e fece ritorno in Italia. Fermato ed imprigionato
una prima volta a Vercelli nel maggio del 1944, venne arrestato
definitivamente a Milano il 6 novembre dello stesso anno. Dopo un soggiorno
nelle carceri di S. Vittore e in quelle di Verona, fu trasportato e
internato nel Lager di Bolzano il 15 febbraio 1945. Fu liberato il primo
maggio 1945. Membro del Comitato di Liberazione Provinciale di Verona,
insegno' all'Universita' di Padova. Tra le sue numerose pubblicazioni, anche
scritti, resoconti e testimonianze su fascismo, nazismo, lotta di
liberazione e deportazione". Tra le opere di Berto Perotti: La notte dei
cristalli, Milano 1977.

LELLO PERUGIA
Antifascista, deportato ad Auschwitz, compagno di Primo Levi in lager e
nell'odissea del ritorno, testimone della Shoah.

DIMITAR PESEV
Vicepresidente del Parlamento bulgaro nel 1943, informato dell'imminente
deportazione di 48.000 ebrei bulgari, costrinse il re e il governo a
ordinare che i treni per Auschwitz non partissero. Opere su Dimitar Pesev:
Gabriele Nissim, L'uomo che fermo' Hitler, Mondadori, Milano 2000.

GUGLIELMO PETRONI
Scrittore italiano (Lucca 1911 - Roma 1993), nel 1944 fu arrestato e
tradotto nel famigerato carcere di via Tasso, fu liberato dall'arrivo delle
truppe alleate. Opere di Guglielmo Petroni: fondamentale e' ovviamente Il
mondo e' una prigione, Mondadori, Milano 1949 e piu' volte ristampato. Opere
su Guglielmo Petroni: Leandro Angeletti, Guglielmo Petroni, La Nuova Italia,
Firenze 1981.

ENRICO PEYRETTI
Enrico Peyretti e' uno dei maestri piu' nitidi della cultura e dell'impegno
di pace e di nonviolenza. Tra le sue opere: (a cura di), Al di la' del "non
uccidere", Cens, Liscate 1989; Dall'albero dei giorni, Servitium, Sotto il
Monte 1998; La politica e' pace, Cittadella, Assisi 1998; Per perdere la
guerra, Beppe Grande, Torino 1999; e' disponibile nella rete telematica la
sua fondamentale ricerca bibliografica Difesa senza guerra. Bibliografia
storica delle lotte nonarmate e nonviolente, ricerca di cui una recente
edizione a stampa e' in appendice al libro di Jean-Marie Muller, Il
principio nonviolenza, Plus, Pisa 2004 (libro di cui Enrico Peyretti ha
curato la traduzione italiana), e una recentissima edizione aggiornata e'
nei nn. 791-792 de "La nonviolenza e' in cammino"; vari suoi interventi sono
anche nei siti: www.cssr-pas.org, www.ilfoglio.org. Una piu' ampia
bibliografia dei principali scritti di Enrico Peyretti e' nel n. 731 de "La
nonviolenza e' in cammino".

MARCELLO PEZZETTI
Ricercatore presso il "Centro di documentazione ebraica contemporanea" di
Milano; studioso della storia dei campi di Auschwitz e Birkenau.

MARIA TERESA PICCHETTO
Docente universitaria. Opere di Maria Teresa Picchetto: Alle radici
dell'odio, Milano 1983.

LILIANA PICCIOTTO FARGION
Illustre studiosa della Shoah, ha svolto una fondamentale attivita' di
ricerca, recupero, preservazione e trasmissione della memoria delle vittime.
Opere di Liliana Picciotto Fargion: L'occupazione tedesca e gli ebrei di
Roma, Carucci, 1979;  Il libro della memoria, Mursia, Milano 1991; Per
ignota destinazione. Gli ebrei e il nazismo, Mondadori, Milano 1994.

GIAIME PINTOR
Intellettuale ed eroe della Resistenza, caduto nel 1943 a ventiquattro anni
in uno dei primi episodi della guerra partigiana; di famiglia sarda era nato
a Roma nel 1919, cresciuto a Cagliari, a Roma era tornato nel 1935 per
proseguirvi gli studi. Opere di Giaime Pintor: fondamentale e' la raccolta
degli scritti politici e letterari dal 1939 al 1943 curata da Valentino
Gerratana: Il sangue d'Europa, Einaudi, Torino; cfr. anche il Doppio diario.
1936-1943, Einaudi, Torino.

LUIGI PINTOR
Nato nel 1925 a Roma, fratello di Giaime, antifascista, giornalista a
"L'Unita'" dal 1946 al 1965, parlamentare, radiato dal Pci nel 1969 ha dato
vita al "Manifesto", dapprima rivista e poi quotidiano su cui ha scritto
fino alla scomparsa nel 2003. Straordinario corsivista politico, univa una
prosa giornalistica di splendida bellezza ad un rigore morale e di
ragionamento di eccezionale nitore. Opere di Luigi Pintor: I mostri, Alfani,
Roma; Servabo, Bollati Boringhieri, Torino; Parole al vento, Kaos, Milano;
La signora Kirchgessner, Bollati Boringhieri, Torino; Il nespolo, Bollati
Boringhieri, Torino 2001; Politicamente scorretto, Bollati Boringhieri,
Torino 2001; I luoghi del delitto, Bollati Boringhieri, Torino 2003; Punto e
a capo, Manifestolibri, Roma 2004.

FRANCISZEK PIPER
Opere di Franciszek Piper: (a cura di, con Teresa Swiebocka), Auschwitz. Il
campo nazista della morte,  Edizioni del Museo Statale di
Auschwitz-Birkenau, 1997.

ROBERTO PIPERNO
Studioso dell'antisemitismo. Opere di Roberto Piperno: L'antisemitismo
moderno, Cappelli, 1964.

5. ESPERIENZE. LORELLA PICA: UNA LETTERA DAL GUATEMALA
[Ringraziamo Lorella Pica dell'associazione "Sulla strada" (per contatti:
sullastrada at iol.it) per averci inviato copia di questa lettera dal
Guatemala, dove l'associazione ha avviato da tempo un'esperienza di
solidarieta' concreta. Lorella Pica, gia' apprezzata pubblica
amministratrice, e' impegnata nell'associazione "Sulla strada", nella
rivista "Adesso", in molte iniziative di pace, solidarieta', nonviolenza.
Per contatti con l'associazione "Sulla strada": via Ugo Foscolo 11, 05012
Attigliano (Tr), tel. 0744992760, cell. 3487921454, e-mail:
sullastrada at iol.it, sito: www.sullastradaonlus.it]

Eccomi alla fine di questo viaggio: mancano pochi giorni (due) e saro' di
ritorno, se Dio vuole.
Tutto e' andato molto bene, e sono soddisfatta di quello che e' stato fatto,
anche se sembra sempre troppo presto il ritorno, e sempre troppe ancora le
cose da fare.
I bambini sono diventati piu' di 130 e purtroppo proprio oggi abbiamo dovuto
dire di no ad una nuova iscrizione perche' ci siamo imposti di non ricevere
piu' di 35 alunni per classe.
Si e' sparsa la voce che alla nostra scuoletta i bambini vengono trattati
meglio che altrove: infatti nelle altre scuole la refezione consiste solo in
una bevanda sostanziosa ma non c'e' per tutto il mese, solo una settimana al
mese o poco piu'. Da noi invece tutti i giorni i bambini possono mangiare un
primo, la frutta e una zuppa di cereali. Non e' poco per chi e' abituato a
mangiare qualche tortilla e fagioli, e la carne quando e' festa.
Considerando anche che per venire a scuola devono fare anche 45 minuti di
cammino difficile, il trovare un pasto caldo diventa un vero sollievo.
Inoltre i maestri sono proprio bravi e vogliono molto bene ai bambini.
Quest'anno abbiamo quattro maestri, un maestro di arte maya e una maestra di
tessitura tipica maya.
Abbiamo inaugurato la nuova aula, e' bellisima e ha un panorama stupendo, ve
lo faro' vedere dalle foto al mio ritorno.
Un gruppo di persone guatemalteche ci ha regalato i giochi per i bambini:
altalene, scivolo, e altri di questo tipo. Non vi dico come sono impazziti
di gioia al vederli e a giocarci: tutti i giorni vengono prima a scuola per
poter giocare con questi attrezzi. Ci montano tutti insieme e fanno code
lunghissime allo scivolo, appiccicati uno all'altro nella fretta di
scivolare. Poi, puntualmente, i piu' piccoli vengono da noi a reclamare
perche' qualche prepotente piu' grande non vuole fare la coda oppure non li
lasciano salire sull'altalena. I bambini sono tutti uguali.
Abbiamo comprato un nuovo televisore e un videoregistratore (ce li avevano
rubati a novembre scorso). Il giorno dell'inaugurazione della nuova aula
abbiamo fatto una sorpresa a tutti i bambini. Mentre erano nella nuova aula,
alcuni di noi, di nascosto, hanno portato lo scatolone della tele e il
videoregistratore in una delle due aule vecchie, quando tutto era pronto e
collegato abbiamo detto ai bambini: State tutti in silenzio e ascoltate che
c'e' una sorpresa! Tutti sono ammutoliti e quindi dall'aula della tele e'
partita la canzone della colonna sonora di uno dei loro cartoni preferiti,
che vedevano sempre, prima che rubassero la televisione: Il Re Leone. Alle
prime note hanno riconosciuto la canzone e si sono precipitati dentro l'aula
gridando: El Re Lion! El Re Lion! Erano strafelici nel rivedere di nuovo i
lori eroi in televisione.
Il gruppo chirurgico che sta con noi ha fatto in questi giorni 28 operazioni
e una quarantina di visite, oltre naturalmente aver vistato tutti i nostri
bambini. Hanno fatto un ottimo lavoro, si sono massacrati di fatica, ma la
sera ci ritrovavamo sempre veramente felici e avevamo pure la voglia di
suonare la chitarra cantando a squarciagola. E' stata una esperienza
bellissima, vedere questi giovani (e non) buttarsi a capofitto nel lavoro,
con pochi mezzi e senza stancarsi mai.
Il nostro P. finalmente ha potuto essere operato al piede (aveva sei dita
nel piede sinistro e uno glielo hanno tolto), finalmente non zoppichera'
piu' e potra' giocare con tutti gli altri amichetti. Solo e' stato difficile
convincere la madre che era convinta che glielo avremmo tagliato con il
machete... Io l'ho accompagnato fin dentro la sala operatoria perche' non me
la sono sentita di lasciarlo solo. I medici, amici, me lo hanno consentito e
P. era contentissimo e spaventatissimo, solo che meno male che si e'
addormentato quasi subito perche' per poco non mi sento male dall'emozione.
Comunque tutto bene.
M. A., la ragazzina che tutti voi aiutate con le medicine per il lupus, sta
abbastanza bene, e le medicine che le abbiamo portato sono sufficienti per
un anno intero. Dovra' solo fare attenzione per gli occhi. L'abbiamo portata
a fare i controlli e una medicina le fa male alla vista, cosi' ora porta gli
occhiali, pero' e' contenta.
Abbiamo fatto qualche visita alle famiglie, una in particolare quella di T.
... Non lavora regolarmente e quando lavora lo pagano 8 quetzales al giorno,
meno di un euro... La moglie ci ha detto che stanno cercando i soldi
affinche' il marito possa andare negli Stati Uniti per qualche anno, per
potersi costruire una casetta di mattoni, visto che quella in cui abitano
ora e' di paglia e bambu' e quando piove entra l'acqua, il fuoco si spegne e
le poche cose che hanno si bagnano, i bambini si ammalano per il freddo e a
lei e' venuto un gran mal di schiena a forza di andare a prendere la legna
per accendere il fuoco... e tante altre cose. Tutto questo ce lo ha
raccontato senza smettere mai di sorridere.
Alla fine ci siamo salutati e gli abbiamo detto che puo' venire a prendere
la legna che c'e' nella nostra scuola (abbiamo fatto la potatura degli
alberi)... Anche quando la mamma ci ha detto che il marito sta cercando i
soldi per andare negli Stati Uniti, noi abbiamo guardato negli occhi i
bambini che gia' al pensiero erano tristi, e poi abbiamo detto che non e'
bene che i papa' (sono tanti al villaggio) vadano via per tanto tempo. Ma la
signora ci ha detto: che possiamo fare? i soldi per vivere non ci sono e il
lavoro nemmeno!
Ecco, queste domande mi martellano il cervello, che possono fare? Perche' i
frutti del terreno che lavorano cosi' duramente non vanno a loro come
sarebbe giusto e vanno invece ai proprietari terrrieri, tutti ladinos che
hanno tanta terra. Qui veramente sperimentiamo, non certamente noi, ma
attraverso di loro, quanto sia ingiusto il sistema economico in cui viviamo,
che affama i piu' e ingozza i meno: noi.
Alla fine i due bambini piu' grandi, 8 e 6 anni, sono venuti alla scuola a
prendere un carico di legna sulle spalle e se lo sono portato via felici.
Verso sera sono tornati tutti quanti a farci visita a casa nostra e sono
stata felicissima di poter offrire loro banane, pane, cioccolata e caffe'.
Comunque i nostri bambini sono felici e questo e' il piu' grande
ringraziamento per voi che ci aiutate e per noi.
Ora vi saluto e vi raccontero' tutto, se vi fa piacere, al mio ritorno, a
presto.
Lorella

6. LUTTI. MAURIZIO MATTEUZZI: SORELLA DOROTHY
[Dal quotidiano "Il manifesto" del 14 febbraio 2005. Maurizio Matteuzzi e'
un profondo conoscitore della realta' latinoamericana]

L'assassinio della sorella Dorothy della Congregazione di Notre Dame di
Namur "e' il crimine piu' annunciato dalla morte del leader seringueiro
Chico Mendes nell'88", come si legge nella nota pubblicata ieri
dall'Associazione dei giudici federali del Brasile. Dorothy Stang e' stata
uccisa sabato mattina da due killer assoldati da un fazendeiro a una
quarantina di chilometri dalla cittadina di Anapu, settemila abitanti sul
ciglio della Rodovia Transamazzonica, nell'ovest dello stato del Para', 600
chilometri dalla capitale Belem. Nove colpi in faccia, mentre si dirigeva in
compagnia di altre due persone a una riunione del progetto di sviluppo
sostenibile "Esperanca" che dirigeva, fissata nella sede dell'Incra,
l'Istituto nazionale della colonizzazione e riforma agraria.
Sorella Dorothy aveva 74 anni, era originaria dell'Ohio, negli Stati Uniti,
ma era in Brasile dagli anni '60 e di recente aveva ottenuto la cittadinanza
brasiliana e la cittadinanza onoraria dello stato del Para'. Lavorava con i
braccianti senza terra, le donne, i poveri. Aveva ricevuto premi per la sua
attivita' in difesa dell'ambiente e dei diritti umani (l'ultimo nel dicembre
scorso), ma anche, almeno dal '99, minacce di morte in una terra dominata
dalla violenza sfrenata e impunita dei latifondisti, dei madeireiros (i
commercianti di legname), dei grileiros (quelli che si impossessano di terre
vantando titoli di proprieta' falsi o inesistenti) con la complicita' a
volte sfrontata della autorita' statali e nazionali.
Era il caso di Dorothty, che stava denunciando l'invasione di terre
assegnate dall'Incra ai braccianti sem terra da parte di un fazendeiro di
nome Dnair Freijo' da Cunha, detto Tato, tristemente famoso nella zona per
la estrema brutalita' feudale, e di un suo compare, tal Bida Vitalmino, un
madeirero che aveva spianato enormi quantita' di foresta.
Sorella Dorothy era una delle centinaia di persone - preti e suore come lei,
sindacalisti dell'Mst, braccianti, i (pochi) politici e giudici non
venduti - "marcadas para morrer". Era segnata. Nella scandalosa
indifferenza, o meglio complicita', delle autorita' a tutti i livelli.
Solo mercoledi' 9 febbraio sorella Dorothy aveva denunciato, nel corso di
un'udienza pubblica a Belem, di fronte al segretario per i diritti umani del
governo Lula, Nilmario Miranda, e alle autorita' statali e giudiziarie del
Para' l'attivita' "predatoria" dei fazendeiros e madeireiros, la "violenza
sfrenata" legata alla terra, i "crimini ambientali", e aveva rivelato che
sulla testa sua e di altri tre attivisti era stata messa una taglia.
Le denunce del 9 febbraio sono state quelle che hanno segnato il suo
destino. Sabato mattina l'agguato. Con il marchio di fabbrica inconfondibile
dei fazendeiros, dei madeireiros, dei grileiros, dei posseiros. Che in
passato avevano cercato invano di neutralizzarla presentando contro di lei
una sequela di accuse grottesche: dall'omicidio volontario alla formazione
di banda armata, dall'istigazione alla violenza alla distribuzione di armi
ai braccianti.
Il richiamo a Chico Mendes, il seringueiro ambientalista ucciso dai
fazendeiros dello stato dell'Acre nel '98, e' inevitabile. E per primi
l'hanno fatto il ministro dell'ambiente Marina Silva, che di Chico fu
compagna di lotte, e il ministro della giustizia Marcio Thomaz Bastos, che
nel processo svoltosi nel '90 a Xapuri' sostenne l'accusa.
Il crimine di Anapu ha scosso il Brasile. Il presidente Lula ha espresso la
sua indignazione e ha disposto l'invio a Belem di agenti della polizia
federale non fidandosi di quelli della polizia statale. Anche il Congresso
ha annunciato la costituzione oggi di una commissione parlamentare che
andra' nel Para'. Il segretario ai diritti umani Miranda ha definito "una
questione di onore" il perseguimento e il castigo degli esecutori e dei
mandanti. Insieme a Marina Silva e' partito anche lui per Belem. La polizia
civile del Para' dice di avere gia' i nomi dei due killer,
dell'intermediario che li ha contrattati e del mandante.
Durissime le reazioni dell'Mst, il Movimento dei senza terra, e della
chiesa, con comunicati della Cnbb, la conferenza episcopale, e della Cpt, la
Commissione pastorale per la terra, che oltre a "dolore e indignazione"
ricorda che "lo Stato del Para' ha il record dei crimini del latifondo" e
"solo nell'ultimo anno" gia' undici fra braccianti e persone come Dorothy
sono stati assassinati. La sua morte servira' almeno alla fine
dell'impunita'?

7. INCONTRI. SANTINA POLIMENI E STEFANO CARBONI: THICH NHAT HANH A ROMA IN
APRILE
[Riceviamo e volentieri diffondiamo. Per contatti: "associazione essere
pace", tel. 0635340574, fax: 0635458761, e-mail: thay2005 at esserepace.org;
sito: www.esserepace.org. Thich Nhat Hanh, una delle piu'  note figure della
teoria e della prassi della nonviolenza, e' un monaco vietnamita della
tradizione zen, che ha lavorato instancabilmente per la pace durante la
guerra del Vietnam, ricostruendo villaggi distrutti dalle ostilita'. In
seguito a un giro di conferenze contro la guerra negli Stati Uniti, non gli
fu permesso di tornare nel suo paese e cosi' si stabili' in Francia. Nel
1967 Martin Luther King lo propose come candidato per il premio Nobel della
pace. Attualmente e' conosciuto a livello internazionale per il suo
insegnamento e i suoi scritti sulla consapevolezza, e per il suo lavoro per
un "buddhismo socialmente impegnato", un richiamo all'azione sociale basata
su principi buddhisti. E' autore di numerose pubblicazioni, tra cui Essere
pace, Ubaldini, Roma 1989; Insegnamenti sull'amore, Neri Pozza, Vicenza
1999, 2003; Spegni il fuoco della rabbia, Mondadori, Milano 2002; Il segreto
della pace, Mondadori, Milano 2003; La luce del Dharma, Mondadori, Milano
2003]

Care amiche e cari amici,
vi scriviamo per chiedervi un piccolo aiuto nel raccogliere informazioni per
la promozione della meditazione camminata e della conferenza che Thich Nhat
Hanh terra' a Roma nei giorni immediatamente successivi al ritiro di
Castelfusano del 22-27 aprile, eventi non ancora ufficializzati ma la cui
organizzazione e' in fase conclusiva e che presto potremo quindi comunicarvi
nei dettagli.
Vorremmo che questi due eventi diventassero per molti un'occasione per
entrare in contatto con la pratica della consapevolezza insegnata da Thich
Nhat Hanh...
Ovviamente ogni vostro suggerimento sara' piu' che ben accolto.
Per queste segnalazioni vi preghiamo di scrivere un messaggio all'indirizzo:
ufficiostampa at esserepace.org In alternativa, potete anche contattare la
segreteria degli eventi romani al numero 0635340574, il lunedi' dalle ore 16
alle 20, il mercoledi' e il venerdi' dalle ore 9 alle ore 13.
Vi ringraziamo di cuore di quanto potrete fare per sostenerci in questo
nostro lavoro.
Un caro saluto,
Santina Polimeni e Stefano Carboni (coordinatori eventi romani con Thich
Nhat Hanh dell'aprile 2005)

8. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale
e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale
e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae
alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo
scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il
libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali,
l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di
nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza
geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e
la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e
responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio
comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono
patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e
contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto
dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna,
dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione,
la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la
noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione
di organi di governo paralleli.

9. PER SAPERNE DI PIU'
* Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per
contatti: azionenonviolenta at sis.it
* Indichiamo il sito del MIR (Movimento Internazionale della
Riconciliazione), l'altra maggior esperienza nonviolenta presente in Italia:
www.peacelink.it/users/mir; per contatti: mir at peacelink.it, sudest at iol.it,
paolocand at inwind.it
* Indichiamo inoltre almeno il sito della rete telematica pacifista
Peacelink, un punto di riferimento fondamentale per quanti sono impegnati
per la pace, i diritti umani, la nonviolenza: www.peacelink.it; per
contatti: info at peacelink.it

LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO

Foglio quotidiano di approfondimento proposto dal Centro di ricerca per la
pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

Numero 843 del 17 febbraio 2005

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