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La nonviolenza e' in cammino. 843
- Subject: La nonviolenza e' in cammino. 843
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Thu, 17 Feb 2005 00:31:04 +0100
LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO Foglio quotidiano di approfondimento proposto dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 843 del 17 febbraio 2005 Sommario di questo numero: 1. Giuliana, o dell'umanita' 2. In gravi condizioni un volontario dell'Operazione Colomba picchiato a sangue 3. Jagannathan: Ai benefattori delle vittime dello tsunami 4. Per una bibliografia sulla Shoah (parte ventitreesima) 5. Lorella Pica: Una lettera dal Guatemala 6. Maurizio Matteuzzi: Sorella Dorothy 7. Santina Polimeni e Stefano Carboni: Thich Nhat Hanh a Roma in aprile 8. La "Carta" del Movimento Nonviolento 9. Per saperne di piu' 1. EDITORIALE. GIULIANA, O DELL'UMANITA' [Giuliana Sgrena, intellettuale e militante femminista e pacifista tra le piu' prestigiose, e' tra le maggiori conoscitrici italiane dei paesi e delle culture arabe e islamiche; autrice di vari testi di grande importanza (tra cui: a cura di, La schiavitu' del velo, Manifestolibri, Roma 1995, 1999; Kahina contro i califfi, Datanews, Roma 1997; Alla scuola dei taleban, Manifestolibri, Roma 2002; Il fronte Iraq, Manifestolibri, Roma 2004); e' stata inviata del "Manifesto" a Baghdad, sotto le bombe, durante la fase piu' ferocemente stragista della guerra tuttora in corso. A Baghdad e' stata rapita il 4 febbraio 2005. Dal sito del quotidiano "Il manifesto" riprendiamo, con minime modifiche, la seguente scheda: "Nata a Masera, in provincia di Verbania, il 20 dicembre del 1948, Giuliana ha studiato a Milano. Nei primi anni '80 lavora a 'Pace e guerra', la rivista diretta da Michelangelo Notarianni. Al 'Manifesto' dal 1988, ha sempre lavorato nella redazione esteri: appassionata del mondo arabo, conosce bene il Corno d'Africa, il Medioriente e il Maghreb. Ha raccontato la guerra in Afghanistan, e poi le tappe del conflitto in Iraq: era a Baghdad durante i bombardamenti (per questo e' tra le giornaliste nominate 'cavaliere del lavoro'), e ci e' tornata piu' volte dopo, cercando prima di tutto di raccontare la vita quotidiana degli iracheni e documentando con professionalita' le violenze causate dall'occupazione di quel paese. Continua ad affiancare al giornalismo un impegno anche politico: e' tra le fondatrici del movimento per la pace negli anni '80: c'era anche lei a parlare dal palco della prima manifestazione del movimento pacifista"] Si faccia tutti tutto il possibile per salvarle la vita. Noi che sempre abbiamo ritenuto illegale e criminale la guerra e l'occupazione militare, noi che sempre abbiamo ritenuto illegale e criminale la partecipazione italiana alla guerra e all'occupazione militare, noi che a tutti i terrorismi ci opponiamo, noi che a tutte le uccisioni ci opponiamo, chiediamo a tutti di fare tutto il possibile per salvarle la vita. * Si faccia tutti tutto il possibile per salvarle la vita. E poiche' nulla deve essere lasciato intentato anche questo vogliamo dire, qualora la nostra voce, per avventura, in qualche modo potesse giungere a chi l'ha sequestrata e ne minaccia la vita. Se i rapitori fossero patrioti iracheni o fedeli musulmani, che la liberino subito, poiche' questo e' il dovere dei patrioti, poiche' questo e' il dovere dei musulmani. Se i rapitori fossero criminali comuni, che la liberino subito, poiche' verra' pure il giorno che dei loro atti dovranno rispondere. Se i rapitori fossero al soldo di poteri occulti, che la liberino subito, poiche' nulla resta occulto per sempre. Se i rapitori fossero solo degli sciagurati abietti assassini, e nessun appello alla comune umanita' potesse toccarli, e nessuna interiore paura del redde rationem, che la liberino subito, poiche' a tutti e' dato di cambiare vita, e salvando l'altrui salvare la propria. * Si faccia tutti tutto il possibile per salvarle la vita. Al governo italiano chiediamo di fare un gesto grande: salvare una vita. A quanti in Iraq hanno posizioni di potere e di influenza chiediamo di fare un gesto grande: salvare una vita. Alle persone amiche, nostre e della nonviolenza, che vivono qui in Italia, chiediamo di fare un gesto comune: il 19 febbraio essere a Roma, e ancora prima e dopo su tutte le piazze d'Italia, per dire ancora una volta: no alla guerra, no al regime di occupazione militare, no a tutte le dittature, no a tutti i terrorismi. Lasciate libera Giuliana, lasciate libera Florence, lasciate liberi tutti gli ostaggi, lasciate libero tutto il popolo iracheno. * Si faccia tutti tutto il possibile per salvarle la vita. 2. CORPI CIVILI DI PACE. IN GRAVI CONDIZIONI UN VOLONTARIO DELL'OPERAZIONE COLOMBA PICCHIATO A SANGUE [Dagli amici dell'Operazione Colomba, corpo civile di pace della Comunita' papa Giovanni XXIII (per contatti: tel. 0541751498, cell. 3482488102, e-mail: operazione.colomba at apg23.org, o anche: opcol at apg23.org), ma anche da molte altre persone amiche, riceviamo e diffondiamo] Stamane un volontario della Comunita' papa Giovanni XXIII e' stato ferito in modo grave da coloni israeliani. Attualmente il volontario, che sembra abbia perso conoscenza, e' in viaggio verso l'ospedale di Beer Sheva e le sue condizioni appaiono gravi. Verso le ore 11 del mattino (ora italiana) tre volontari italiani dell'Operazione Colomba - corpo nonviolento di pace della Comunita' papa Giovanni XXIII - sono stati aggrediti da un gruppo di cinque coloni israeliani discesi dal vicino insediamento di Ma'on, in Cisgiordania. Uno dei coloni ha esploso alcuni colpi di fucile in direzione dei volontari, in seguito sono accorsi altri coloni che hanno picchiato a sangue i tre volontari, tra cui un obiettore di coscienza in servizio civile come casco bianco. Il fatto e' avvenuto mentre i volontari accompagnavano un piccolo gruppo di pastori palestinesi a pascolare. Il tutto e' avvenuto su un terreno di proprieta' palestinese e non soggetto a nessuna restrizione da parte delle autorita' militari israeliane che, secondo gli accordi di Oslo, amministrano la zona. Da giorni nell'area in questione a sud di Hebron, le South Hebron Hills, i coloni scacciano i pastori dai loro pascoli senza che le autorita' israeliane ne tutelino il diritto a usufruire dei propri terreni. Due settimane fa due volontarie dell'Operazione Colomba - corpo civile di pace della Comunita' papa Giovanni XXIII - sono state minacciate di morte da parte di coloni dello stesso insediamento di Ma'on. Nell'ottobre del 2004 un volontario italiano di Operazione Colomba e' stato picchiato da coloni di Ma'on durante l'accompagnamento di alcuni bambini a scuola. Nel settembre 2004, in maniera analoga due volontari americani vennero ricoverati in ospedale perche picchiati da coloni di Ma'on. 3. SOLIDARIETA'. JAGANNATHAN: AI BENEFATTORI DELLE VITTIME DELLO TSUNAMI [Ringraziamo Stefano Longagnani (per contatti: longagnani at yahoo.it) per averci inviato questa lettera di Jagannathan. Jagannathan, novantaduenne discepolo di Gandhi, e' il marito di Krishnammal, fondatrice e segretaria generale del Lafti (Land for Tillers' Freedom). Lui si occupa soprattutto delle lotte nonviolente (anche se quasi cieco e ultranovantenne) che ultimamente sono contro le multinazionali dei gamberetti, lei porta avanti soprattutto il programma costruttivo del sarvodaya (soprattutto case, mucche, educazione dei bambini e degli adulti). Su Jagannathan e Krishnammal cfr. il libro di Laura Coppo, Terra gamberi contadini ed eroi, Emi, Bologna 2002. Per contatti, lettere di sostegno, contributi, richieste di informazioni, ospitalita', viaggi, etc. contattare in Italia l'ong Overseas di Spilamberto (Modena) all'indirizzo overseas at overseas-onlus.org, ovvero in India direttamente il Lafti all'indirizzo laftitngsm at yahoo.co.in] A tutti i benefattori delle vittime dello tsunami, la sciagura dello tsunami non e' stata soltanto una grave disgrazia ma al tempo stesso una benedizione sotto false vesti in quanto ha fatto si' che il buon cuore della gente di tutto il mondo sia corso in aiuto delle vittime, ovvero i contadini e i pescatori. Molte famiglie hanno perso figli e lavoro e vi sono riconoscenti per la sollecitudine con la quale le avete soccorse con misure temporanee o permanenti, contribuendo a creare per loro condizioni abitative sicure e igieniche. I lavoratori Sarvodaya sono orgogliosi di collaborare con voi in modo che il vostro aiuto possa raggiungere i piu' poveri e i piu' bisognosi. Siamo a conoscenza del fatto che gli industriali dei gamberetti si stanno rivolgendo alla Banca Mondiale per ottenere un indennizzo per i danni causati dallo tsunami. Come sapete costoro provengono da ambienti benestanti e nel corso degli anni hanno accumulato grossi profitti con l'allevamento dei gamberetti a scapito delle condizioni economiche e sanitarie di contadini e pescatori. Con la loro attivita' industriale non soltanto hanno inquinato suolo e falda freatica e distrutto la vegetazione costiera e le mangrovie, ma stanno altresi' inquinando le acque del mare con le sostanze chimiche provenienti dalle vasche per gli allevamenti. Auspico pertanto che: 1. I benefattori vogliano contribuire ad alleviare la sofferenza delle popolazioni colpite. 2. I benefattori non contribuiscano soltanto alla costruzione di alloggi salubri e sicuri ma anche alla ricostituzione della cintura verde lungo la costa (mangrovie, alberi e arbusti) quale misura permanente di sicurezza e salvaguardia dal rischio di inondazioni e cicloni. Questa misura permanente e' tanto importante quanto la realizzazione di condizioni abitative salubri e sicure per i contadini e i pescatori della regione. Grazie. Jagannathan 4. MATERIALI. PER UNA BIBLIOGRAFIA SULLA SHOAH (PARTE VENTITREESIMA) LUIGI NONO Musicista tra i piu' grandi del Novecento (1924-1990), e persona di intenso impegno civile. Opere di Luigi Nono: Intolleranza 1960 (su testo di Angelo Maria Ripellino); Al gran sole carico d'amore (testi a cura di Nono); A floresta e' joven e cheja de vida (i testi, elaborati da Giovanni Pirelli, sono ricavati da testimonianze della lotta contro lo sfruttamento e l'imperialismo); Il canto sospeso (su testi dei condannati a morte della Resistenza europea); La terra e la compagna (su testi di Cesare Pavese); Cori di Didone (su testi di Giuseppe Ungaretti); Composizione n. 2; Como una ola de fuerza y luz. ANA NOVAC Ana Novac nacque a Oradea nella Transilvania ungherese, deportata ad Auschwitz nel 1944 a quattordici anni, fu liberata alla fine della guerra. Opere di Ana Novac: I giorni della mia giovinezza, Mondadori, Milano 1994. JONA OBERSKi Nato ad Amsterdam nel 1938, testimone della Shoah. Opere di Jona Oberski: Anni d'infanzia, Mondadori, Milano 1982. Opere su Jona Oberski: segnaliamo il film di Roberto Faenza ricavato da Anni d'infanzia. ADRIANO OLIVETTI Nato a Ivrea nel 1901, deceduto ad Aigle nel 1960, industriale, riformatore, urbanista, promotore di cultura, antifascista di forte impegno democratico, fondo' nel 1945 il movimento di Comunita'. E' stata una delle figure piu' vive della vita civile italiana del Novecento. FRANCA ONGARO BASAGLIA Intellettuale italiana di straordinario impegno civile, insieme al marito Franco Basaglia e' stata tra i protagonisti del movimento di psichiatria democratica. Tra i suoi libri segnaliamo particolarmente: Salute/malattia, Einaudi; Manicomio perché?, Emme Edizioni; Una voce: riflessioni sulla donna, Il Saggiatore; in collaborazione con Franco Basaglia ha scritto La maggioranza deviante, Crimini di pace, Morire di classe, tutti presso Einaudi; ha collaborato anche a L'istituzione negata, Che cos'e' la psichiatria, e a molti altri volumi collettivi. Ha curato l'edizione degli Scritti di Franco Basaglia. Su Franca Ongaro Basaglia riproponiamo anche la seguente scheda biobibliografica estratta dal quotidiano "Il manifesto" e gia' riprodotta nel n. 812 de "La nonviolenza e' in cammino": "Dalle avventure per i bambini alla rivoluzione nelle istituzioni. I suoi primi lavori Franca Ongaro li aveva dedicati ai bambini: Le avventure di Ulisse illustrate da Hugo Pratt, e una riduzione del romanzo Piccole donne di Louise May Alcott uscirono sul "Corriere dei Piccoli" tra il '59 e il '63. In quegli stessi anni i suoi interessi si indirizzarono verso il lavoro nell'ospedale psichiatrico di Gorizia, con il gruppo che si stava raccogliendo attorno a suo marito Franco Basaglia, con il quale - nella seconda meta' degli anni '60 - scrisse diversi saggi cui contribuirono altri componenti del gruppo goriziano. Due suoi testi - "Commento a Ervin Goffman, La carriera morale del malato di mente" e "Rovesciamento istituzionale e finalita' comune" - fanno parte dei primi libri che documentano e analizzano il lavoro di apertura dell'ospedale psichiatrico di Gorizia, Che cos'e' la psichiatria (1967) e L'istituzione negata (1968). E' sua la prima traduzione italiana dei testi di Erving Goffman Asylums e Il comportamento in pubblico, pubblicati da Einaudi rispettivamente nel 1969 e nel 1971. Introdusse anche il lavoro di Gregorio Bermann La salute mentale in Cina (1972). Dagli anni `70 Franca Ongaro fu coautrice di gran parte dei principali testi di Franco Basaglia, da Morire di classe (1969) a La maggioranza deviante (1971), Crimini di pace (1975), fino al saggio "Condotte perturbate. Le funzioni delle relazioni sociali", commissionato da Jean Piaget per la Encyclopedie de la Pleiade e uscito nel 1987. Nel 1981 e `82 curo' per Einaudi la pubblicazione dei due volumi degli Scritti di Franco Basaglia. Franca Ongaro e' stata anche autrice di volumi e saggi di carattere filosofico e sociologico sulla medicina moderna e le istituzioni sanitarie, sulla bioetica, sulla condizione della donna, sulle pratiche di trasformazione delle istituzioni totali. Tra i suoi testi principali, i volumi Salute/malattia. Le parole della medicina (Einaudi, 1979), raccolta dei lemmi di sociologia della medicina scritti per la Enciclopedia Einaudi; Una voce. Riflessioni sulla donna (Il Saggiatore, 1982) che include la voce Donna della Enciclopedia Einaudi; Manicomio perche'? Emme Edizioni 1982; Vita e carriera di Mario Tommasini burocrate scomodo, Editori Riuniti, 1987. Tra i saggi, Eutanasia, in Le nuove frontiere del diritto, "Democrazia e Diritto", n. 4-5, Roma 1988; Epidemiologia dell'istituzione psichiatria. Sul pensiero di Giulio Maccacaro (Medicina Democratica, 1997); Eutanasia. Liberta' di scelta e limiti del consenso in R. Dameno e M. Verga (a cura di), Finzioni e utopie. Diritto e diritti nella societa' contemporanea, (Guerrini, 2001). Dall'84 al '91 e' stata, per due legislature, senatrice della sinistra indipendente. Nel luglio 2000 ha ricevuto il premio Ives Pelicier della International Academy of Law and Mental Health, e nell'aprile 2001 l'universita' di Sassari le ha conferito la laurea honoris causa in scienze politiche" GEORGE ORWELL Eric Arthur Blair (George Orwell e' uno pseudonimo) e' nato a Motihari in India nel 1903 (il padre era impiegato nell'amministrazione coloniale britannica), educato in Inghilterra, presto' servizio nella polizia imperiale inglese in Birmania (ove colse la violenza coloniale e imperialista) e presto l'abbandono'; visse poi in poverta' e di vagabondaggi a Parigi e a Londra (acquisendo una forte coscienza sociale); denuncio' in un libro-inchiesta le condizioni di miseria dei minatori disoccupati; prese parte alla guerra di Spagna in difesa della democrazia contro i fascisti (e li' vide anche all'opera e conseguentemente denuncio' la violenza stalinista contro gli anarchici e la sinistra non allineata). Gia' minato nella salute si arruolo' volontario nella Home Guard nella seconda guerra mondiale, e lavoro' per la Bbc. Scrisse coi suoi due ultimi grandi libri un'analisi lucidissima del totalitarismo. Mori' a Londra nel 1950. Tra le opere di George Orwell: Senza un soldo a Parigi e a Londra (1933) descrive le sue esperienze di poverta' e vagabondaggio; Giorni in Birmania (1934) ricorda la traumatica esperienza nella polizia coloniale; La strada di Wigan Pier (1937) costituisce l'inchiesta sulla disoccupazione dei minatori; Omaggio alla Catalogna (1938) riferisce delle sue esperienze nella guerra di Spagna; La fattoria degli animali (1945) e' una favola morale di denuncia dello stalinismo; 1984 (1949) e' l'angosciante descrizione di una societa' totalitaria. Tutti i libri sopra citati sono editi in Italia da Mondadori. Una raccolta di saggi di Orwell (tra cui alcuni fondamentali) e' Nel ventre della balena, Bompiani, Milano 1996. Opere su George Orwell: un agile profilo critico e' quello di Raymond Williams, Orwell, Mondadori, Milano 1990; cfr. anche Stefano Manferlotti, George Orwell, La Nuova Italia, Firenze 1979; fondamentale e' la biografia di Bernard Crick, George Orwell, Il Mulino, Bologna 1991. CARL VON OSSIETZKY Nato ad Amburgo nel 1889 e deceduto a Berlino nel 1938, intellettuale e militante democratico e pacifista subi' varie persecuzioni: per i suoi articoli antimilitaristi fu processato una prima volta gia' nel 1911; nel 1931 per aver criticato il riarmo tedesco fu processato e clamorosamente condannato per alto tradimento; amnistiato nel 1932, all'avvento del nazismo fu nuovamente arrestato ed internato in campo di concentramento. Simbolo dell'impegno pacifista e per i diritti umani, gli fu attribuito il premio Nobel per la pace nel 1935. La pressione dell'opinione pubblica internazionale costrinse successivamente il regime nazista a rilasciare lo scrittore, che stremato dalle sofferenze sopravvisse solo pochi mesi. GUSTAVO OTTOLENGHI Partigiano, medico, docente universitario, impegnato per i diritti umani. Opere di Gustavo Ottolenghi: La mappa dell'inferno. Tutti i luoghi di detenzione nazisti 1933-1945, Sugarco, Milano 1993. MONI OVADIA Nato a Plovdid in Bulgaria nel 1946, ricercatore, musicista, regista teatrale e interprete, ha dato uno straordinario contributo alla conoscenza nel nostro paese della cultura yiddish. Autore di vari libri, segnaliamo in particolare Oylem Goylem, Mondadori, Milano 1998. RICHARD OVERY Docente di storia moderna al King's College di Londra. Opere di Richard Overy: Interrogatori, Mondadori, Milano 2002, 2003. AMOS OZ Scrittore israeliano, nato a Gerusalemme nel 1939, militante pacifista. Opere di Amos Oz: Conoscere una donna, Guanda, Parma 1992; In terra d'Israele, Marietti, 1992; Fima, Bompiani, Milano 1997; Michael mio, Bompiani, Milano 1997; Soumchi, Mondadori, Milano 1997; Pantera in cantina, Bompiani, Milano 1999; Lo stesso mare, Feltrinelli, Milano 1999; Conoscere una donna, Feltrinelli, Milano 2000; Michael mio, Feltrinelli, Milano 2001; La scatola nera, Feltrinelli, Milano 2002; Una storia di amore e di tenebra, Feltrinelli, Milano 2003; Contro il fanatismo, Feltrinelli, Milano 2004; cfr. anche il libro-intervista a cura di Matteo Bellinelli, Amoz Oz, Il senso della pace, Casagrande, Bellinzona 2000. DARIO PACCINO Intellettuale militante, nato ad Albenga nel 1918, ha preso parte alla Resistenza. Ha poi praticato un giornalismo di documentazione e di denuncia intervenendo efficacemente per smascherare le ideologie dominanti. Opere di Dario Paccino: Arrivano i nostri, Edizioni Avanti!; Domani il diluvio, Calderini; L'imbroglio ecologico, Einaudi; L'ombra di Confucio, Einaudi; Il diario di un provocatore, I libri del no; La trappola della scienza, La Salamandra; I colonnelli verdi e la fine della storia, Pellicani; La guerra chiamata pace, Pellicani; Gli invendibili, Datanews; Manuale di autodifesa linguistica, Arterigere-Il lavoratore oltre; (con Luigi Josi e Gian Marco Martignoni), Il libero schiavo di Maastricht, Arterigere-Il lavoratore oltre. ENZO PACI Pensatore italiano (1911-1976), docente, saggista, fondatore della rivista "Aut Aut". Opere di Enzo Paci: segnaliamo Esistenzialismo e storicismo (1950); Il nulla e il problema dell'uomo (1954); Tempo e relazione (1954, poi 1965); Funzione delle scienze e significato dell'uomo (1963); Relazioni e significati (1965); Idee per una enciclopedia fenomenologica (1973); Fenomenologia e dialettica (1974). Per un primo approccio cfr. anche l' antologia (a cura di Salvatore Veca), Il filosofo e la citta', Il Saggiatore, Milano 1979 (con una buona bibliografia). DANIELA PADOAN Giornalista e saggista femminista. Dalla bella rivista "Via Dgana" riprendiamo la seguente scheda di presentazione: "Daniela Padoan collabora con la televisione e la stampa, in particolare con "Il manifesto". Nel pensiero della differenza ha trovato un tassello mancante, degli elementi in piu' per la lettura di avvenimenti attuali e storici come la vicenda delle Madres de la Plaza de Mayo ("la lotta politica forse piu' radicale di questi decenni"), o la Shoah, che Daniela ha indagato, nel suo ultimo libro, attraverso tre conversazioni con donne sopravvissute ad Auschwitz (Come una rana d'inverno, Bompiani, Milano 2004)". Opere di Daniela Padoan: Miti e leggende del mondo antico, Sansoni scuola, Firenze 1996; Miti e leggende dei popoli del mondo, Sansoni scuola, Firenze 1998; (a cura di), Un'eredita' senza testamento, Quaderni di "Via Dogana", Milano 2001; (a cura di), Il cuore nella scrittura. Poesie e racconti delle Madres de Plaza de Mayo, Quaderni di "Via Dogana", Milano 2003; Come una rana d'inverno, Bompiani, Milano 2004. LEONARDO PAGGI Storico e docente universitario. Opere di Leonardo Paggi: (a cura di), La memoria del nazismo nell'Europa di oggi, , La Nuova italia, Scandicci (Fi) 1997. GIOVANNI PALATUCCI Vicecommissario e poi commissario aggiunto di PS a Fiume (Rijeka) dal 15 novembre 1937 al 13 settembre 1944 quando fu arrestato dalla Gestapo; mori' a Dachau il 10 febbraio 1945. Si impegno' per la salvare la vita degli ebrei perseguitati, e' stato riconosciuto come "Giusto tra le Nazioni". Opere su Giovanni Palatucci: Polizia di Stato, a cura del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, Giovanni Palatucci. Il poliziotto che salvo' migliaia di ebrei, Laurus Robuffo, Roma 2002. VINCENZO PAPPALETTERA Nato nel 1919, partigiano, deportato a Mauthausen, testimone e studioso dei campi di sterminio. Opere di Vincenzo Pappalettera: Tu passerai per il camino; (a cura di), Nei lager c'ero anch'io; (con Luigi Pappalettera), La parola agli aguzzini; tutti presso Mursia Editore, Milano. ANTONIO PARISELLA Antonio Parisella e' professore di storia contemporanea all'Universita' di Parma, presidente del Museo storico della Liberazione di via Tasso a Roma, studioso e amico della nonviolenza, autore di numerosi utilissimi studi. Tra le opere di Antonio Parisella: Sopravvivere liberi, Gangemi, Roma 1997. PIER PAOLO PASOLINI Scrittore, regista cinematografico, operatore culturale, polemista, nato a Bologna nel 1922, ed ucciso ad Ostia nel 1975. Opere di Pier Paolo Pasolini: a noi interessano particolarmente qui alcune raccolte di saggi e di interventi giornalistici: Passione e ideologia, Empirismo eretico, e soprattutto Scritti corsari e Lettere luterane. Ma tanta parte del suo contributo di artista-critico e di pensatore e' nei suoi lavori in versi, in prosa e cinematografici (ed in particolare anche in alcuni lavori apparentemente marginali o extravaganti come la parte da lui realizzata per il film di montaggio La rabbia, gli Appunti per un film sull'India, gli Appunti per un'Orestiade africana, Le mura di Sana'a). Della sua opera cinematografica, di grande valore e bellezza (ed in alcuni casi di straordinaria limpidezza e suggestione morale), solo il film Salo' ci sembra assolutamente ripugnante, un film di un tale orrore che averlo realizzato ci pare un atto inammissibile. Opere su Pier Paolo Pasolini: ovviamente va letto innanzitutto il volume di Franco Fortini, Attraverso Pasolini, Einaudi. E l'antologia a cura di Franco Brevini, Per conoscere Pasolini, Mondadori. Inoltre: sullo scrittore cfr. Tommaso Anzoino, Pasolini, La Nuova Italia; sul cineasta cfr. Serafino Murri, Pasolini, Il Castoro Cinema; Adelio Ferrero, Il cinema di Pier Paolo Pasolini, Mondadori. Un interessante volume sul difficile rapporto di Pasolini con l'omosessualita' e' quello a cura di Stefano Casi, Desiderio di Pasolini, Sonda, Torino-Milano 1990 (che segnaliamo in particolare per il notevolissimo saggio di Giovanni Dall'Orto, Contro Pasolini). ALESSANDRO PASQUINI Opere di Alessandro Pasquini: Le origini dell'antisemitismo, dalla diaspora al Cinquecento, Messina-Firenze 1978. JAN PATOCKA Grande filosofo e militante per i diritti umani ceco (Turnov 1907 - Praga 1977), promotore di "Charta 77", perseguitato dal regime e deceduto per le conseguenze di un violento interrogatorio. Opere di Jan Patocka: Il senso dell'oggi in Cecoslovacchia (1969), Milano 1975; Saggi eretici sulla filosofia della storia, Bologna 1981; Platone e l'Europa, Vita e pensiero, Milano 1997; Socrate (1947), Rusconi, Sant'Arcangelo di Romagna 1999. MIMMA PAULESU QUERCIOLI Nata a Ghilarza, insegnante, scrittrice, benemerita degli studi gramsciani, autrice anche di libri per ragazzi. Opere di Mimma Paulesu Quercioli: segnaliamo particolarmente (a cura di), Gramsci vivo, Feltrinelli, Milano 1977; L'erba non cresceva ad Auschwitz, Mursia, Milano 1994, 1997. CLAUDIO PAVONE Nato a Roma nel 1920, ha partecipato alla Resistenza. Archivista, docente universitario, storico. Opere di Claudio Pavone: Una guerra civile. Saggio storico sulla moralita' nella resistenza, Bollati Boringhieri, Torino 1991 (un'opera fondamentale); Alle origini della Repubblica, Bollati Boringhieri, Torino 1995; (a cura di), '900. I tempi della storia, Donzelli, Roma 1997. ROBERT O. PAXTON Storico americano, nato nel 1932, e' considerato il piu' importante studioso della Francia di Vichy. Opere di Robert O. Paxton: Vichy. 1940-1944. Il regime del disonore, Il Saggiatore, Milano 1999, 2002. KRZYSZTOF PENDERECKI Compositore polacco, nato a Debica nel 1933, una delle figure piu' rilevanti dell'avanguardia musicale novecentesca. Opere di Krzysztof Penderecki: segnaliamo particolarmente Threni alle vittime di Hiroshima (1961), e Dies irae (1967), composto in memoria delle vittime di Auschwitz. GEORGES PEREC Nato a Parigi nel 1936 da genitori originari della Polonia, il padre arruolatosi volontario muore in guerra nel 1940, la madre ad Auschwitz, anche tre dei nonni moriranno in campo di concentramento. Scrittore di inarrivabile originalita', membro dell'Ouvroir de Litterature Potentielle (Oulipo), muore nel 1982 per un tumore polmonare. Opere di Georges Perec: segnaliamo almeno La vita istruzioni per l'uso, Rizzoli, Milano. Opere su Georges Perec: Claude Burgelin, Georges Perec. La letteratura come gioco e sogno, Costa & Nolan, Genova 1989. SILVIO PERITORE Nato nel 1961 a Karlsruhe, dal 1998 e' direttore del reparto "Dokumentation" nel Dokumantations und Kulturzentrum Deutscher Sinti und Roma a Heidelberg, si occupa di siti memoriali e di politica della memoria. GIORGIO PERLASCA "Commerciante padovano (1910-1992) che nell'inverno 1944, a Budapest, riusci' a salvare dallo sterminio migliaia di ebrei, spacciandosi per il console spagnolo. Era stato un fascista entusiasta e aveva combattuto in Spagna come volontario per Franco. L'8 settembre 1943 lo trovo' lontano da casa, ricercato dalle SS. Avrebbe potuto mettersi in salvo. Decise di rischiare la vita" (dalla quarta di copertina del libro di Deaglio citato sotto). Opere di Giorgio Perlasca: L'impostore, Il Mulino, Bologna 1997. Opere su Giorgio Perlasca: Enrico Deaglio, La banalita' del bene, Feltrinelli, Milano 1991, 1993. BERTO PEROTTI Dal sito dell'Anpi di Bolzano riprendiamo la seguente scheda: "Berto Perotti, nato a Verona nel 1911, fin dagli anni del liceo manifesto' convinzioni e ideali in contrasto con il fascismo. Terminati gli studi universitari (Lettere all'Universita' di Padova) e il servizio militare, fu oggetto delle "cure" del Segretario Politico del Pnf di Verona, che gli nego' la possibilita' di insegnare al ginnasio, in quanto non era in possesso della tessera del partito. Ottenuto il passaporto per la Germania, raggiunse alcuni amici a Duesseldorf, dove riusci' ad ottenere una cattedra alle scuole Berlitz. In quella citta' entro' in contatto con gli ambienti dell'antinazismo, soprattutto con intellettuali ed artisti che si opponevano al regime. Al momento della caduta del fascismo, nel luglio del 1943, parti' da Dresda, dove si trovava e fece ritorno in Italia. Fermato ed imprigionato una prima volta a Vercelli nel maggio del 1944, venne arrestato definitivamente a Milano il 6 novembre dello stesso anno. Dopo un soggiorno nelle carceri di S. Vittore e in quelle di Verona, fu trasportato e internato nel Lager di Bolzano il 15 febbraio 1945. Fu liberato il primo maggio 1945. Membro del Comitato di Liberazione Provinciale di Verona, insegno' all'Universita' di Padova. Tra le sue numerose pubblicazioni, anche scritti, resoconti e testimonianze su fascismo, nazismo, lotta di liberazione e deportazione". Tra le opere di Berto Perotti: La notte dei cristalli, Milano 1977. LELLO PERUGIA Antifascista, deportato ad Auschwitz, compagno di Primo Levi in lager e nell'odissea del ritorno, testimone della Shoah. DIMITAR PESEV Vicepresidente del Parlamento bulgaro nel 1943, informato dell'imminente deportazione di 48.000 ebrei bulgari, costrinse il re e il governo a ordinare che i treni per Auschwitz non partissero. Opere su Dimitar Pesev: Gabriele Nissim, L'uomo che fermo' Hitler, Mondadori, Milano 2000. GUGLIELMO PETRONI Scrittore italiano (Lucca 1911 - Roma 1993), nel 1944 fu arrestato e tradotto nel famigerato carcere di via Tasso, fu liberato dall'arrivo delle truppe alleate. Opere di Guglielmo Petroni: fondamentale e' ovviamente Il mondo e' una prigione, Mondadori, Milano 1949 e piu' volte ristampato. Opere su Guglielmo Petroni: Leandro Angeletti, Guglielmo Petroni, La Nuova Italia, Firenze 1981. ENRICO PEYRETTI Enrico Peyretti e' uno dei maestri piu' nitidi della cultura e dell'impegno di pace e di nonviolenza. Tra le sue opere: (a cura di), Al di la' del "non uccidere", Cens, Liscate 1989; Dall'albero dei giorni, Servitium, Sotto il Monte 1998; La politica e' pace, Cittadella, Assisi 1998; Per perdere la guerra, Beppe Grande, Torino 1999; e' disponibile nella rete telematica la sua fondamentale ricerca bibliografica Difesa senza guerra. Bibliografia storica delle lotte nonarmate e nonviolente, ricerca di cui una recente edizione a stampa e' in appendice al libro di Jean-Marie Muller, Il principio nonviolenza, Plus, Pisa 2004 (libro di cui Enrico Peyretti ha curato la traduzione italiana), e una recentissima edizione aggiornata e' nei nn. 791-792 de "La nonviolenza e' in cammino"; vari suoi interventi sono anche nei siti: www.cssr-pas.org, www.ilfoglio.org. Una piu' ampia bibliografia dei principali scritti di Enrico Peyretti e' nel n. 731 de "La nonviolenza e' in cammino". MARCELLO PEZZETTI Ricercatore presso il "Centro di documentazione ebraica contemporanea" di Milano; studioso della storia dei campi di Auschwitz e Birkenau. MARIA TERESA PICCHETTO Docente universitaria. Opere di Maria Teresa Picchetto: Alle radici dell'odio, Milano 1983. LILIANA PICCIOTTO FARGION Illustre studiosa della Shoah, ha svolto una fondamentale attivita' di ricerca, recupero, preservazione e trasmissione della memoria delle vittime. Opere di Liliana Picciotto Fargion: L'occupazione tedesca e gli ebrei di Roma, Carucci, 1979; Il libro della memoria, Mursia, Milano 1991; Per ignota destinazione. Gli ebrei e il nazismo, Mondadori, Milano 1994. GIAIME PINTOR Intellettuale ed eroe della Resistenza, caduto nel 1943 a ventiquattro anni in uno dei primi episodi della guerra partigiana; di famiglia sarda era nato a Roma nel 1919, cresciuto a Cagliari, a Roma era tornato nel 1935 per proseguirvi gli studi. Opere di Giaime Pintor: fondamentale e' la raccolta degli scritti politici e letterari dal 1939 al 1943 curata da Valentino Gerratana: Il sangue d'Europa, Einaudi, Torino; cfr. anche il Doppio diario. 1936-1943, Einaudi, Torino. LUIGI PINTOR Nato nel 1925 a Roma, fratello di Giaime, antifascista, giornalista a "L'Unita'" dal 1946 al 1965, parlamentare, radiato dal Pci nel 1969 ha dato vita al "Manifesto", dapprima rivista e poi quotidiano su cui ha scritto fino alla scomparsa nel 2003. Straordinario corsivista politico, univa una prosa giornalistica di splendida bellezza ad un rigore morale e di ragionamento di eccezionale nitore. Opere di Luigi Pintor: I mostri, Alfani, Roma; Servabo, Bollati Boringhieri, Torino; Parole al vento, Kaos, Milano; La signora Kirchgessner, Bollati Boringhieri, Torino; Il nespolo, Bollati Boringhieri, Torino 2001; Politicamente scorretto, Bollati Boringhieri, Torino 2001; I luoghi del delitto, Bollati Boringhieri, Torino 2003; Punto e a capo, Manifestolibri, Roma 2004. FRANCISZEK PIPER Opere di Franciszek Piper: (a cura di, con Teresa Swiebocka), Auschwitz. Il campo nazista della morte, Edizioni del Museo Statale di Auschwitz-Birkenau, 1997. ROBERTO PIPERNO Studioso dell'antisemitismo. Opere di Roberto Piperno: L'antisemitismo moderno, Cappelli, 1964. 5. ESPERIENZE. LORELLA PICA: UNA LETTERA DAL GUATEMALA [Ringraziamo Lorella Pica dell'associazione "Sulla strada" (per contatti: sullastrada at iol.it) per averci inviato copia di questa lettera dal Guatemala, dove l'associazione ha avviato da tempo un'esperienza di solidarieta' concreta. Lorella Pica, gia' apprezzata pubblica amministratrice, e' impegnata nell'associazione "Sulla strada", nella rivista "Adesso", in molte iniziative di pace, solidarieta', nonviolenza. Per contatti con l'associazione "Sulla strada": via Ugo Foscolo 11, 05012 Attigliano (Tr), tel. 0744992760, cell. 3487921454, e-mail: sullastrada at iol.it, sito: www.sullastradaonlus.it] Eccomi alla fine di questo viaggio: mancano pochi giorni (due) e saro' di ritorno, se Dio vuole. Tutto e' andato molto bene, e sono soddisfatta di quello che e' stato fatto, anche se sembra sempre troppo presto il ritorno, e sempre troppe ancora le cose da fare. I bambini sono diventati piu' di 130 e purtroppo proprio oggi abbiamo dovuto dire di no ad una nuova iscrizione perche' ci siamo imposti di non ricevere piu' di 35 alunni per classe. Si e' sparsa la voce che alla nostra scuoletta i bambini vengono trattati meglio che altrove: infatti nelle altre scuole la refezione consiste solo in una bevanda sostanziosa ma non c'e' per tutto il mese, solo una settimana al mese o poco piu'. Da noi invece tutti i giorni i bambini possono mangiare un primo, la frutta e una zuppa di cereali. Non e' poco per chi e' abituato a mangiare qualche tortilla e fagioli, e la carne quando e' festa. Considerando anche che per venire a scuola devono fare anche 45 minuti di cammino difficile, il trovare un pasto caldo diventa un vero sollievo. Inoltre i maestri sono proprio bravi e vogliono molto bene ai bambini. Quest'anno abbiamo quattro maestri, un maestro di arte maya e una maestra di tessitura tipica maya. Abbiamo inaugurato la nuova aula, e' bellisima e ha un panorama stupendo, ve lo faro' vedere dalle foto al mio ritorno. Un gruppo di persone guatemalteche ci ha regalato i giochi per i bambini: altalene, scivolo, e altri di questo tipo. Non vi dico come sono impazziti di gioia al vederli e a giocarci: tutti i giorni vengono prima a scuola per poter giocare con questi attrezzi. Ci montano tutti insieme e fanno code lunghissime allo scivolo, appiccicati uno all'altro nella fretta di scivolare. Poi, puntualmente, i piu' piccoli vengono da noi a reclamare perche' qualche prepotente piu' grande non vuole fare la coda oppure non li lasciano salire sull'altalena. I bambini sono tutti uguali. Abbiamo comprato un nuovo televisore e un videoregistratore (ce li avevano rubati a novembre scorso). Il giorno dell'inaugurazione della nuova aula abbiamo fatto una sorpresa a tutti i bambini. Mentre erano nella nuova aula, alcuni di noi, di nascosto, hanno portato lo scatolone della tele e il videoregistratore in una delle due aule vecchie, quando tutto era pronto e collegato abbiamo detto ai bambini: State tutti in silenzio e ascoltate che c'e' una sorpresa! Tutti sono ammutoliti e quindi dall'aula della tele e' partita la canzone della colonna sonora di uno dei loro cartoni preferiti, che vedevano sempre, prima che rubassero la televisione: Il Re Leone. Alle prime note hanno riconosciuto la canzone e si sono precipitati dentro l'aula gridando: El Re Lion! El Re Lion! Erano strafelici nel rivedere di nuovo i lori eroi in televisione. Il gruppo chirurgico che sta con noi ha fatto in questi giorni 28 operazioni e una quarantina di visite, oltre naturalmente aver vistato tutti i nostri bambini. Hanno fatto un ottimo lavoro, si sono massacrati di fatica, ma la sera ci ritrovavamo sempre veramente felici e avevamo pure la voglia di suonare la chitarra cantando a squarciagola. E' stata una esperienza bellissima, vedere questi giovani (e non) buttarsi a capofitto nel lavoro, con pochi mezzi e senza stancarsi mai. Il nostro P. finalmente ha potuto essere operato al piede (aveva sei dita nel piede sinistro e uno glielo hanno tolto), finalmente non zoppichera' piu' e potra' giocare con tutti gli altri amichetti. Solo e' stato difficile convincere la madre che era convinta che glielo avremmo tagliato con il machete... Io l'ho accompagnato fin dentro la sala operatoria perche' non me la sono sentita di lasciarlo solo. I medici, amici, me lo hanno consentito e P. era contentissimo e spaventatissimo, solo che meno male che si e' addormentato quasi subito perche' per poco non mi sento male dall'emozione. Comunque tutto bene. M. A., la ragazzina che tutti voi aiutate con le medicine per il lupus, sta abbastanza bene, e le medicine che le abbiamo portato sono sufficienti per un anno intero. Dovra' solo fare attenzione per gli occhi. L'abbiamo portata a fare i controlli e una medicina le fa male alla vista, cosi' ora porta gli occhiali, pero' e' contenta. Abbiamo fatto qualche visita alle famiglie, una in particolare quella di T. ... Non lavora regolarmente e quando lavora lo pagano 8 quetzales al giorno, meno di un euro... La moglie ci ha detto che stanno cercando i soldi affinche' il marito possa andare negli Stati Uniti per qualche anno, per potersi costruire una casetta di mattoni, visto che quella in cui abitano ora e' di paglia e bambu' e quando piove entra l'acqua, il fuoco si spegne e le poche cose che hanno si bagnano, i bambini si ammalano per il freddo e a lei e' venuto un gran mal di schiena a forza di andare a prendere la legna per accendere il fuoco... e tante altre cose. Tutto questo ce lo ha raccontato senza smettere mai di sorridere. Alla fine ci siamo salutati e gli abbiamo detto che puo' venire a prendere la legna che c'e' nella nostra scuola (abbiamo fatto la potatura degli alberi)... Anche quando la mamma ci ha detto che il marito sta cercando i soldi per andare negli Stati Uniti, noi abbiamo guardato negli occhi i bambini che gia' al pensiero erano tristi, e poi abbiamo detto che non e' bene che i papa' (sono tanti al villaggio) vadano via per tanto tempo. Ma la signora ci ha detto: che possiamo fare? i soldi per vivere non ci sono e il lavoro nemmeno! Ecco, queste domande mi martellano il cervello, che possono fare? Perche' i frutti del terreno che lavorano cosi' duramente non vanno a loro come sarebbe giusto e vanno invece ai proprietari terrrieri, tutti ladinos che hanno tanta terra. Qui veramente sperimentiamo, non certamente noi, ma attraverso di loro, quanto sia ingiusto il sistema economico in cui viviamo, che affama i piu' e ingozza i meno: noi. Alla fine i due bambini piu' grandi, 8 e 6 anni, sono venuti alla scuola a prendere un carico di legna sulle spalle e se lo sono portato via felici. Verso sera sono tornati tutti quanti a farci visita a casa nostra e sono stata felicissima di poter offrire loro banane, pane, cioccolata e caffe'. Comunque i nostri bambini sono felici e questo e' il piu' grande ringraziamento per voi che ci aiutate e per noi. Ora vi saluto e vi raccontero' tutto, se vi fa piacere, al mio ritorno, a presto. Lorella 6. LUTTI. MAURIZIO MATTEUZZI: SORELLA DOROTHY [Dal quotidiano "Il manifesto" del 14 febbraio 2005. Maurizio Matteuzzi e' un profondo conoscitore della realta' latinoamericana] L'assassinio della sorella Dorothy della Congregazione di Notre Dame di Namur "e' il crimine piu' annunciato dalla morte del leader seringueiro Chico Mendes nell'88", come si legge nella nota pubblicata ieri dall'Associazione dei giudici federali del Brasile. Dorothy Stang e' stata uccisa sabato mattina da due killer assoldati da un fazendeiro a una quarantina di chilometri dalla cittadina di Anapu, settemila abitanti sul ciglio della Rodovia Transamazzonica, nell'ovest dello stato del Para', 600 chilometri dalla capitale Belem. Nove colpi in faccia, mentre si dirigeva in compagnia di altre due persone a una riunione del progetto di sviluppo sostenibile "Esperanca" che dirigeva, fissata nella sede dell'Incra, l'Istituto nazionale della colonizzazione e riforma agraria. Sorella Dorothy aveva 74 anni, era originaria dell'Ohio, negli Stati Uniti, ma era in Brasile dagli anni '60 e di recente aveva ottenuto la cittadinanza brasiliana e la cittadinanza onoraria dello stato del Para'. Lavorava con i braccianti senza terra, le donne, i poveri. Aveva ricevuto premi per la sua attivita' in difesa dell'ambiente e dei diritti umani (l'ultimo nel dicembre scorso), ma anche, almeno dal '99, minacce di morte in una terra dominata dalla violenza sfrenata e impunita dei latifondisti, dei madeireiros (i commercianti di legname), dei grileiros (quelli che si impossessano di terre vantando titoli di proprieta' falsi o inesistenti) con la complicita' a volte sfrontata della autorita' statali e nazionali. Era il caso di Dorothty, che stava denunciando l'invasione di terre assegnate dall'Incra ai braccianti sem terra da parte di un fazendeiro di nome Dnair Freijo' da Cunha, detto Tato, tristemente famoso nella zona per la estrema brutalita' feudale, e di un suo compare, tal Bida Vitalmino, un madeirero che aveva spianato enormi quantita' di foresta. Sorella Dorothy era una delle centinaia di persone - preti e suore come lei, sindacalisti dell'Mst, braccianti, i (pochi) politici e giudici non venduti - "marcadas para morrer". Era segnata. Nella scandalosa indifferenza, o meglio complicita', delle autorita' a tutti i livelli. Solo mercoledi' 9 febbraio sorella Dorothy aveva denunciato, nel corso di un'udienza pubblica a Belem, di fronte al segretario per i diritti umani del governo Lula, Nilmario Miranda, e alle autorita' statali e giudiziarie del Para' l'attivita' "predatoria" dei fazendeiros e madeireiros, la "violenza sfrenata" legata alla terra, i "crimini ambientali", e aveva rivelato che sulla testa sua e di altri tre attivisti era stata messa una taglia. Le denunce del 9 febbraio sono state quelle che hanno segnato il suo destino. Sabato mattina l'agguato. Con il marchio di fabbrica inconfondibile dei fazendeiros, dei madeireiros, dei grileiros, dei posseiros. Che in passato avevano cercato invano di neutralizzarla presentando contro di lei una sequela di accuse grottesche: dall'omicidio volontario alla formazione di banda armata, dall'istigazione alla violenza alla distribuzione di armi ai braccianti. Il richiamo a Chico Mendes, il seringueiro ambientalista ucciso dai fazendeiros dello stato dell'Acre nel '98, e' inevitabile. E per primi l'hanno fatto il ministro dell'ambiente Marina Silva, che di Chico fu compagna di lotte, e il ministro della giustizia Marcio Thomaz Bastos, che nel processo svoltosi nel '90 a Xapuri' sostenne l'accusa. Il crimine di Anapu ha scosso il Brasile. Il presidente Lula ha espresso la sua indignazione e ha disposto l'invio a Belem di agenti della polizia federale non fidandosi di quelli della polizia statale. Anche il Congresso ha annunciato la costituzione oggi di una commissione parlamentare che andra' nel Para'. Il segretario ai diritti umani Miranda ha definito "una questione di onore" il perseguimento e il castigo degli esecutori e dei mandanti. Insieme a Marina Silva e' partito anche lui per Belem. La polizia civile del Para' dice di avere gia' i nomi dei due killer, dell'intermediario che li ha contrattati e del mandante. Durissime le reazioni dell'Mst, il Movimento dei senza terra, e della chiesa, con comunicati della Cnbb, la conferenza episcopale, e della Cpt, la Commissione pastorale per la terra, che oltre a "dolore e indignazione" ricorda che "lo Stato del Para' ha il record dei crimini del latifondo" e "solo nell'ultimo anno" gia' undici fra braccianti e persone come Dorothy sono stati assassinati. La sua morte servira' almeno alla fine dell'impunita'? 7. INCONTRI. SANTINA POLIMENI E STEFANO CARBONI: THICH NHAT HANH A ROMA IN APRILE [Riceviamo e volentieri diffondiamo. Per contatti: "associazione essere pace", tel. 0635340574, fax: 0635458761, e-mail: thay2005 at esserepace.org; sito: www.esserepace.org. Thich Nhat Hanh, una delle piu' note figure della teoria e della prassi della nonviolenza, e' un monaco vietnamita della tradizione zen, che ha lavorato instancabilmente per la pace durante la guerra del Vietnam, ricostruendo villaggi distrutti dalle ostilita'. In seguito a un giro di conferenze contro la guerra negli Stati Uniti, non gli fu permesso di tornare nel suo paese e cosi' si stabili' in Francia. Nel 1967 Martin Luther King lo propose come candidato per il premio Nobel della pace. Attualmente e' conosciuto a livello internazionale per il suo insegnamento e i suoi scritti sulla consapevolezza, e per il suo lavoro per un "buddhismo socialmente impegnato", un richiamo all'azione sociale basata su principi buddhisti. E' autore di numerose pubblicazioni, tra cui Essere pace, Ubaldini, Roma 1989; Insegnamenti sull'amore, Neri Pozza, Vicenza 1999, 2003; Spegni il fuoco della rabbia, Mondadori, Milano 2002; Il segreto della pace, Mondadori, Milano 2003; La luce del Dharma, Mondadori, Milano 2003] Care amiche e cari amici, vi scriviamo per chiedervi un piccolo aiuto nel raccogliere informazioni per la promozione della meditazione camminata e della conferenza che Thich Nhat Hanh terra' a Roma nei giorni immediatamente successivi al ritiro di Castelfusano del 22-27 aprile, eventi non ancora ufficializzati ma la cui organizzazione e' in fase conclusiva e che presto potremo quindi comunicarvi nei dettagli. Vorremmo che questi due eventi diventassero per molti un'occasione per entrare in contatto con la pratica della consapevolezza insegnata da Thich Nhat Hanh... Ovviamente ogni vostro suggerimento sara' piu' che ben accolto. Per queste segnalazioni vi preghiamo di scrivere un messaggio all'indirizzo: ufficiostampa at esserepace.org In alternativa, potete anche contattare la segreteria degli eventi romani al numero 0635340574, il lunedi' dalle ore 16 alle 20, il mercoledi' e il venerdi' dalle ore 9 alle ore 13. Vi ringraziamo di cuore di quanto potrete fare per sostenerci in questo nostro lavoro. Un caro saluto, Santina Polimeni e Stefano Carboni (coordinatori eventi romani con Thich Nhat Hanh dell'aprile 2005) 8. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti. Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono: 1. l'opposizione integrale alla guerra; 2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione; 3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario; 4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo. Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica. Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli. 9. PER SAPERNE DI PIU' * Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it * Indichiamo il sito del MIR (Movimento Internazionale della Riconciliazione), l'altra maggior esperienza nonviolenta presente in Italia: www.peacelink.it/users/mir; per contatti: mir at peacelink.it, sudest at iol.it, paolocand at inwind.it * Indichiamo inoltre almeno il sito della rete telematica pacifista Peacelink, un punto di riferimento fondamentale per quanti sono impegnati per la pace, i diritti umani, la nonviolenza: www.peacelink.it; per contatti: info at peacelink.it LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO Foglio quotidiano di approfondimento proposto dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 843 del 17 febbraio 2005 Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione).
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