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No news



La no-news-letter di Carta
Settimana dal 31 luglio al 6 agosto

1. Annaffiare l'Ulivo?
2. Lula, dacci la terra
3. Le "chiocciole" zapatiste
4. Cantiere sociale "Buridda". A Genova
5. Le antenne di Gasparri
6. Campeggismo democratico
7. Via i soldati italiani dall'Iraq
8. Carta coop a quota 77


*** 1. Annaffiare l'Ulivo? ***

Sembrerà strano, ormai in piena vacanza, Che Carta settimanale [in edicola
da giovedì e venerdì] dedichi la sua copertina a un tema così "politico". Il
fatto è che se ne discute ora, in tutti i luoghi possibili: se l'Ulivo vuole
sconfiggere Berlusconi, a partire dalle europee del prossimo anno, deve
allargarsi a Rifondazione; e se Rifondazione vuole discutere dell'eventuale
programma elettorale coinvolgendo Arci, Cgil e in generale i movimenti; se
accade questo, cosa devono fare i movimenti? Carta ha girato la domanda a un
gran numero di persone di tutte le tendenze, e pubblica un articolo di
Pancho Pardi, uno dei "professori" fiorentini, del Laboratorio per la
democrazia. E, per tener conto dell'estate, abbiamo imitato l'Espresso e
proponiamo un test imbecille da fare sotto l'ombrellone: siete ulivisti
depressi, arrabbiati di sinistra o movimentisti sciolti? Magari è utile a
riderci un po' sopra.
http://www.carta.org/rivista/settimanale/2003/28/sommario.htm


*** 2. Lula, dacci la terra ***

Siccome un governo di sinistra è una faccenda seria, se non altro per le
aspettative che suscita, Carta pubblica un grande reportage e una intervista
[esclusiva, si dice così] a Joao Pedro Stédile, personaggio simbolo del
Movimento dei lavoratori rurali Sem Terra. Il problema è: come mai, a sette
mesi dall'insediamento, il presidente Lula non ha nemmeno un progetto di
riforma agraria? In questi mesi, per altro, i Sem Terra hanno intensificato
l'occupazione di aziende abbandonate, in attesa appunto della riforma
agraria, e i "fazendeiros" hanno a loro volta armato gruppi paramilitari che
hanno ucciso, solo quest'anno, venti Sem Terra. Chi vuole sapere come va la
presidenza Lula sul fronte della terra, non deve perdere questo reportage.
Post scriptum: per un incidente di quelli bizzarri che non dovrebbero
succedere mai, l'intervista a Stédile ha mantenuto un titolo provvisorio del
tutto assurdo: Le nostre scuse ai lettori, ai Sem Terra e a noi stessi.
http://www.carta.org/rivista/settimanale/2003/28/sommario.htm


*** 3. Le "chiocciole" zapatiste ***

Non si tratta di un indirizzo di posta elettronica. Non soprattutto, per lo
meno. Ma della serie di scritti del subcomandante Marcos in cui si annunia
la "morte"degli Aguascalientes zapatisti e la nascita dei "Caracoles"
[chiocciole], zone di autogoverno autonomo. In italiano, i comunicati del
"sup" si trovano solo nel sito di Carta, grazie alla traduzione-lampo del
Comitato Chiapas "Maribel" di Bergamo. Tutto da leggere: è una svolta, nella
vicenda zapatista, che parla al dibattito diffuso sulla democrazia
municipale.
 http://www.carta.org/campagne/diritti/chiapas/030625tredici_uno.htm


*** 4. Cantiere sociale "Buridda". A Genova ***

Quando ce lo hanno raccontato, a Genova nei giorni dell'anniversario del G8,
non credevamo alle nostre orecchie. Così, abbiamo mandato subito un
redattore di Carta a vedere il nuovo laboratorio o cantiere sociale
"Buridda", un palazzo occupato [e la ex facoltà di economia] che non vuole
diventare semplicemente un centro sociale, ma un luogo plurale per la
produzione di comunicazione, soprattutto. Tutto l'associazionismo genovese è
solidale e partecipe. Il reportage nel nuovo numero di Carta settimanale.
http://www.carta.org/rivista/settimanale/2003/28/sommario.htm


*** 5. Le antenne di Gasparri ***

Tutti se ne sono occupati dal punto di vista dei "favori" a Mediaste e
Berlusconi, ma la legge Gasparri, appena approvata dal senato, apre
prospettive molto inquietanti nel futuro, ad esempio sul cosiddetto
"digitale terrestre", e in rapporto allo sbarco in Italia del padrone
globale dei media, Rupert Murdoch. Carta se ne occupa conversando con Omar
Calabrese, semiologo e analista dei media. Ma anche con un ampio articolo di
Carlo Gubitosa, di Peacelink: come i media indipendenti non solo siano
possibili, ma già esistono.
http://www.carta.org/rivista/settimanale/2003/28/sommario.htm


*** 6. Campeggismo democratico ***

Da qualche settimana, con tutti i mezzi possibili, segnaliamo la
proliferazione di campeggi: sotto il Ponte sullo Stretto, no border e no
global, contro l'alta velocità, degli studenti dell'Udu e dell'Uds, e così
via. I "no border" hanno l'altro giorno invaso il campo di Bari Palese
e,coincidenza, una quindicina di migranti là trattenuti sono "evasi".
L'elenco dei campeggi, i recapiti per informazioni, le date sul sito di
Carta.
http://www.carta.org/campagne/diritti/campeggiliberi/index.htm
Nell'agenda potete andare alla ricerca di festival, rassegne, teatri
itineranti e delle iniziative estive dei cantieri sociali.
http://www.carta.org/agenda


*** 7. Via i soldati italiani dall'Iraq ***

È il titolo di un appello del Tavolo di solidarietà con le popolazioni
dell'Iraq. Bisogna mettersi in testa che la guerra non è finita. Al
contrario, si rischia, dicono gli stessi analisti statunitensi, una "terza
guerra del Golfo, questa volta con il popolo iracheno". E le truppe italiane
sono sempre più coinvolte [insieme, tra gli altri, ai soldati giapponesi,
per la prima volta in trasferta dopo Hiroshima, e grazie a un voto
parlamentare incostituzionale]. Che vogliamo fare? Intanto, un suggerimento:
tenete la vostra bandiera sul balcone, se si è scolorita prendetene una
nuova, e anzi compratene due, per regalarne una a un amico.
http://www.carta.org/articoli/030728caminiti.htm
http://www.tavoloiraq.org/
http://www.bandieredipace.org
http://www.nowartv.it/


*** 8. Carta coop a quota 77 ***

Va bene che è quasi ora di scappar via dal lavoro, ma non dimenticate che
Carta, per vivere, deve ricapitalizzare la su a cooperativa. Siamo arrivati
a quota 77, che non è affatto male, dai primi di maggio, ma rischiamo un
agosto all'asciutto. Chi non si è scordato della cosa è un nostro socio
della prima ora, sindacalista della Cgil, che si firma [Leo]Poldo Tartaglia,
e che ci ha scritto queste righe: "Care/i amiche/i e compagne/i di Carta ho
deciso, anch'io, di raddoppiare. Forse mosso da qualche senso di colpa per
essere socio fin dall'inizio, ma non aver partecipato mai veramente alla
vita di Carta e dei Cantieri. Il che non mi ha impedito di comprare tutte le
settimane [senza eccezione alcuna] il settimanale e di leggerlo con sempre
maggior interesse, soprattutto nell'ultimo periodo. Non potrei più privarmi
di questa finestra sul mondo ["altro e possibile"]. Scusate se è poco. Buon
lavoro".
http://www.carta.org/rivista/capitale/index.htm