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Catena di Sanlibero 186
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riccardo orioles <riccardoorioles@libero.it>
tanto per abbaiare
7 luglio 2003 n. 186
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Aria-Cola. "Sucks out oxygen to give you that genuine high-altitude
feeling in your home! Avoid the risk of coming too close to the hole in
the ozone layer...". E' la pubblicita' dell'"Air Extractor": un
apparecchio a boccagli che si mette sopra la tavola, al posto del
lampadario (nella pubblicita' il tavolo e' occupato da due coppie
felici e sorridenti), e serve a "produrre ossigeno da grandi
altitudini, evitare i rischi da buco nell'ozono", ecc. In altre parole,
vendono aria: in un mondo in cui comincia a essercene bisogno.
Un paio d'anni fa ci fu il boom (ne inaugurarono uno con gran pompa a
Roma) dei "negozi d'acqua", boutiques specializzate con cento diversi
tipi d'acqua minerale. Ovvio: nessuno in Italia beve piu' acqua di
rubinetto. Nel giro di una generazione, e' sparito il concetto di acqua
come bene comune e naturale. L'acqua e' una merce privata come tutte le
altre, e viene regolarmente prodotta (e venduta) dal sistema
finanziario-industriale. Come le mucche e il grano, e' uscita dalla
nostra vita per entrare nel mondo fiabesco di DIsney e del Mulino
Bianco. "Limpida come l'acqua", "acqua fresca", "acqua chiara" non sono
piu' espressioni correnti ma slogan da copywriter.
Adesso tocca all'aria. "Libero come l'aria" per la prossima generazione
sara' lo slogan di qualche prodotto di successo: l'Aria-Cola, la
SuperAir o roba del genere. L'aria sara' imbottigliata e venduta,
esattamente come oggi l'acqua. Nessuno si azzardera' a consumare aria
naturale non protetta da un logo. L'acqua, l'aria, il clima, la
temperatura, ormai sono dei soggetti industriali come tutti gli altri.
Vuoi respirare? Paga.
* * *
Perche' l'Enel avrebbe dovuto investire milioni di euri per fare
centrali elettriche, quando e' cosi' facile trafficare in Borsa,
comprare quote Wind e accumulare miliardi senza produrre niente? Che
c'entra ancora l'Enel - o qualunque altra grande azienda - con la
produzione di energia elettrica, o di trasporti, o di qualunque altro
servizio? Ormai il servizio pubblico e' semplicemente un pretesto per
attivita' finanziarie da "bolla", che rispondono solo a se stesse e
servono semplicemente a perpetuare la bolla. Ovvio che, in un momento
qualunque, il vecchio sistema (che banalmente produceva energia) debba
collassare.
* * *
"Aumentano le spese degli italiani ma diminuiscono i consumi. Rischio
di stagnazione". La gente con gli stessi soldi puo' comprare meno cose.
Consuma meno, e dunque produce meno. Per quelle cose che non puo' fare
a meno di comprare (ad esempio le cure private o l'automobile) la
soluzione e' quella arcaica: cambiali. Il livello d'indebitamento delle
famiglie italiane e' salito notevolmente, quest'anno: anche questo fa
parte (forse ne e' il nucleo) del modello americano. Solo che gli
americani, per difendere i loro debiti, hanno un sacco di marines e
cacciabombardieri, mentre le cambiali del ragionier Fantozzi dovranno
prima o poi essere spietatamente pagate.
* * *
Beh, buone vacanze.
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Europa. Cominciato il semestre di presidenza padana. Il signor B. ha
preso la parola per un breve intervento. Due ore dopo gia' venivano
spostate flotte e richiamati ambasciatori. Dai tempi di Gavrilo Prinzip
nessuno da solo era mai riuscito a produrre tanto casino in cosi' poco
tempo in Europa.
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Informazione 1. Chi ha detto che la Lucia Annunziata non si guadagna la
paga? Zitta zitta, e' riuscita a far fuori le poche trasmissioni radio
che si occupavano di immigrazione e di immigrati: "Diversi da chi?",
"Ponteradio" e "Permesso di Soggiorno". I redattori l'hanno saputo
praticamente dai giornali, alla presentazione del palinsesto estivo a
meta' giugno: "Ma... qua noi non ci siamo... Dev'esserci un errore di
stampa...". Altro che errore: a Radio Padania (il nuovo nome dell'ex
Radio 1) d'immigrazione non se ne deve proprio parlare, e chi non e'
d'accordo se ne torni in Italia, dai communisti. Cosi' ha deciso la
Lucia Eridana, presidente "di garanzia". Se qualcuno di voi non e'
d'accordo, puo' mandare un fax del tipo "Preg.ma Dottssa MegaPres
LupMann Lucia Annunziata, Rai, Roma. Ci faccia sentire almeno ogni
tanto qualcosa sugli immigrati alla radio, per favore! Tanto, a lei che
gliene frega di quel che trasmette la Rai? Sia buona, le promettiamo
che non lo diremo a Bossi. Grazie!". (Il fax dell'Annunziata e'
06.3611126).
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Informazione 2. Diversi lettori hanno scritto per comunicarci i
risultati delle loro ricerche sul "caso Guantanamo" di cui avevamo
parlato due settimane fa. Si trattava di una notizia (istituzione di
una "camera della morte" nel campo di concentramento) uscita
sull'internet ma non sulla stampa italiana. La notizia - secondo le
verifiche pervenute - e' stata data dalla Bbc e da diversi quotidiani
di lingua inglese. In Italia invece non l'ha ripreso nessuno e il
giornale piu' vicino ad averla data e' stato un quotidiano svizzero (Le
Temps) che ci ha fatto l'apertura. Non era una notizia di prima
grandezza, ma era senz'altro una notizia a tutti gli effetti
(circostanziata, col nome dell'ufficiale responsabile ecc.) e
tecnicamente avrebbe meritato senz'altro un'apertura o un taglio medio
di esteri e probabilmente anche uno strillo in prima. Invece e' stata
censurata tranquillamente. Sta succedendo qualcosa, da un anno in qua,
nel giro dell'informazione.
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Informazione 3. Cina, Cuba, Vietnam, Tunisia e Stati Uniti sono i paesi
del mondo - secondo Reporters sans frontieres - in cui e' in atto un
preoccupante giro di vite contro la liberta' d'espressione
sull'internet. I casi piu' preoccupanti in Cina, dove decine di persone
sono state arrestate per aver criticato il governo via mail, e negli
Stati Uniti, dove il "Patriot Act" seguito all'11 settembre viene
spesso utilizzato per colpire iniziative contro major discografiche e
multinazionali. E' sempre piu' diffuso, da parte di governi anche
occcidentali, lo spionaggio della posta elettronica sia privata che
aziendale. E' sempre piu' esteso il sistema integrato Echelon che
centralizza questo controllo nei paesi di lngua inglese.
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Le dieci leggi del giornalismo
Legge di Lincoln. Non puoi imbrogliarli tutti allo stesso tempo.
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Legge di Voghera. Il lettore medio e' meno stupido del suo giornale.
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Legge di Fava. Se non lo dici, e' colpa tua.
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Legge di Pulitzer. Nulla cura di piu' della luce del sole.
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Legge di Bogart. Nessuno puo' imbavagliare un cronista dotato di
coraggio e gin-tonic.
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Legge di Gambino. Vacci.
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Legge di Mirone. Non importa quanta sabbia c'e', se ci scavi
abbastanza.
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Legge di Lerner. Censurali, ma da sinistra.
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Legge di Emilio. Nessuno e' cosi' complicemente simpatico come una
puttana.
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Legge di Coluche. Aboliamo la prima pagina da tutti i giornali.
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Bush. "Euro! Tu m'hai provocato e io te magno!"
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Pubblicita'.
"BERLUSCONI TRA I GRANDI DEL SECOLO. In un gioiello editoriale, nella
collana della Dino Editore dedicata ai grandi protagonisti della
storia, dopo i capolavori biografici che hanno illustrato la vita e le
opere di Ronald Reagan, Boris Eltsin, George Bush, Giovanni Paolo II,
George W. Bush, esce adesso l'opera di Padre Battista Mondin, il piu'
grande teologo e filosofo vivente, che fa conoscere tutto cio' che non
si sapeva sul progetto economico-sociale di Silvio Berlusconi,
personaggio tra i piu' straordinari apparsi sulla scena mondiale. La
documentata analisi, che spazia dalla crisi della civilta' occidentale
alla necessita' di recuperare valori quali verita', liberta', amore,
amicizia e pace, ha per titolo "Cultura e valori per una societa'
globalizzata" ed e' pubblicata in 999 esemplari irripetibili in puro
argento e 99 esemplari in puro oro. Nella foto: uno straordinario
dipinto del maestro Dante Ricci, con il volto di Silvio Berlusconi. Un
bassorilievo impreziosisce ogni esemplare dell'opera, sbalzato su una
lastra di puro argento delle dimensioni 12,5x21 cm"
(Mi piacerebbe averla inventata io ma purtroppo e' una vera
pubblicita', uscita su "Libero" del 24 giugno)
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Sicilia 1. Sospesi per mancanzza di soldi i presidi ospedalieri per i
tossicodipendenti. Il meccanismo e' il seguente: la mafia produce droga
e dunque tossicodipendenza; i politici aboliscono l'antimafia; la mafia
sostiene i politici; i politici rubano sugli ospedali; i malati (fra
cui i tossicodipendenti) restano senza cure; i politici promettono
aiuto in cambio di voti; i voti rafforzano i politici, che aiutano i
mafiosi che aiutano i politici che... Idem per l'acqua, i trasporti,
l'occupazione ecc.: prima rubare, poi andare in giro fra i derubati a
offrirgli protezione e clientela e prenderne i voti. (Domanda: ma i
siciliani sono matti? Risposta: si').
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Sicilia 2. Continua la persecuzione della magistratura contro il
presidente della regione Cuffaro, coinvolto in un giro di politici,
mafiosi, ospedali e tangenti. Respingendo sdegnosamente ogni idea di
dimettersi, Cuffaro ha invitato la popolazione siciliana a "pregare per
lui".
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Eroi. Che Guevara no, dicono i capi, perche' era communista. E i
ragazzi di destra sono alla ricerca di un eroe: Bobby Sands, Ezra
Pound, Massud. Un patriota irlandese, un poeta americano, un capotribu'
afgano... Ma non eravamo nazionalisti? Eppure, a pensarci bene, un eroe
italiano forse ci sarebbe: da ragazzo nel Fuan, da grande antimafioso,
morto per la Patria, palermitano... Ma era giudice, e si faceva anche
troppe domande su Berlusconi. Meglio cercarsi un eroe piu' comodo, in
America o fra gli afgani.
(Sfortunati i ragazzi che hanno bisogno di eroi).
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America. Quattro milioni di milionari (in dollari) e due milioni di
detenuti. Un carcerato ogni cento abitanti, un milionario ogni
cinquanta.
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Russia. Nel 1997 centoquaranta milioni di persone sotto la soglia di
poverta' (ottomila lire al giorno). Nel 1987 erano quattordici milioni.
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Germania. Abolita la Luftwaffe. Gli ultimi aerei con questa scritta
erano quelli destinati al servizio presidenziale. Alla fine, qualcuno
s'e' accorto che forse c'era qualcosa che non andava e la scritta e'
stata sostituita con un "Repubblica Tedesca".
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Cronaca. Randazzo (Catania). Demoliti tre piloni di un viadotto che
secondo la sovrintendenza deturpavano il fiume Alcantara, una delle
maggiori bellezze naturali dell'isola. I piloni, alti 14 metri, sono
stati demoliti con cariche di gelatina. Le spese di demolizione - per
la prima volta in Italia - sono state sostenute dalla regione.
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Cronaca. Napoli. Una folla di teppisti (circa un centinaio, guidati dal
deputato di Forza Italia Paolo Russo) ha asssalito un campo della
Protezione civile a Saviano di Nola. Nel campo erano state installate
roulottes per accogliere duecento Rom che da alcune notti dormivano nei
giardini della stazione. I teppisti hanno impedito con la forza
l'accesso degli zingari nel campo. Il sindaco di Napoli Iervolino ha
scritto a Ciampi per protestare contro i teppisti e chi li capeggiava.
"Per la prima volta in Italia non e' stata portata a termine
un'operazione umanitaria della protezione civile. Una sconfitta dello
Stato".
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Cronaca. Torino. Protesta degli emigranti sbarcati a Lampedusa e
rinchiusi nel Campo d'accoglienza di corso Brunelleschi a Torino. Il
Campo e' una struttura, delimitata da reti alte quattro metri, con
pavimentazione in cemento e container. Il caldo di questi giorni ha
arroventato il cemento rendendo inabitabile la struttura, da cui
tuttavia nessuno (ai sensi della Legge sulla Razza) e' stato
autorizzato a uscire.
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Cronaca. Treviso. Finalmente due notizie umane dalla citta' del
gauleiter Gentilini. La prima: manifestazione di quattrocento persone
(ciascuna accompagnata dal proprio cane) per protestare contro la
barbara uccisione di un cagnolina, morta impiccata per mano del suo
padrone. La seconda: l'estrema gioia di vivere di due ragazzi trevisani
(facevano l'amore tutto il giorno, e lei non riusciva a farlo senza
gridare) ha provocato le proteste dei vicini. Il giudice, a tutela
della quiete pubblica, ha decretato il divieto di gioia per i due
ragazzi dalle ore 23 alle 7 del mattino (a meno che non riescano a
farlo senza gridare).
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Spot. "Se ce l'ho fatta io, ce la possono fare tutti". Su "Cuntrastamu"
di questa setttimana intervista a Marco Caniglia, l'agricoltore di
Scordia (Sicilia) che ha deciso di resistere alla mafia. "Se ne devono
andare loro, io sono di Scordia e rimango qui".
Bookmark: http://www.cuntrastamu.org
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Lina wrote:
< Non condivido il Suo parere sui ragazzi di Teheran. Non sono
compagni, sono ammiratori degli americani e sono filoamericani. Ormai,
credo sia inutile fingere od illudersi: quale sistema puo' mai
garantire un briciolo di benessere? Quale sistema ha realizzato un
briciolo di progresso ivi compreso quello scientifico? Alla domanda non
puo' non far seguito una risposta: il capitalismo americano e' il
migliore dei mondi possibile. Anch'io ho avuto dimestichezza con la
sinistra e ne seguo tutt'ora la stampa ed i libri. Non credo che si
siano fatti dei progressi sul piano delle alternative proponibili. E
proprio in considerazione di queste deficienze, Silvio e' condannato a
governare sino alla fine dei suoi giorni >
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nexus71@libero.it
< Ciao R., mi serve la tua attenzione per una cosa urgente e alquanto
importante. Mi chiamo Massimo e sono un talassemico, una malattia del
sangue che non ha cure, l'unico rimedio sono periodiche trasfusioni di
sangue. Tranne questo "particolare" cerco di vivere la mia vita, ho un
lavoro, una ragazza e cerco di divertirmi, ma in questo periodo la mia
vita non puo' essere normale, tremo al venire di ogni estate! Perche'?
Semplice, in estate l'italiano medio oltre a lasciare i cani sulle
autostrade prima di andare in vacanza smette di donare sangue, le
donazioni calano a picco, cosi' aspetto... aspetto la telefonata che mi
dica ci sia disponibilita' di sangue e mi permetta di non lasciarci la
pelle. Qui a Napoli il centro trasfusionale del Cardarelli, uno dei
piu' grandi ospedali del sud, ogni anno puntualmente arriva
all'emergenza estiva impreparato come se l'estate non dovesse tornare
ogni anno: all'arrivo del caldo collassa, senza scorte di sangue e
senza un piano organizzativo e mette a rischio 250-300 pazienti come
me. Scusa la foga e la forma poco ortodossa, ma credimi e' dettata
dalla rabbia e dall'avvilimento, ti prego anche con Clarence promuovete
una campagna di sensibilizzazione per la donazione del sangue e ti
saluto affettuosamente, mentre aspetto da quasi una settimana di essere
trasfuso, ciao! >
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Cristiano wrote:
< Sono un po' perplesso sul tuo sfogo contro Treviso, anche se capisco
la rabbia. Per mia fortuna abito in un territorio non "padanizzato"
(Torino), e mi sento profondamente insultato ogni volta che la cricca
leghista pretende di rappresentare gli interessi del nord, rischiando
di far credere all'esterno che chiunque abita qui sia in sintonia con
il loro razzismo, la loro ignoranza indecente, il loro perbenismo. Ma
tu sai che non e' cosi'. E anche a Treviso, dove la Lega incassa un
sacco di voti, piu' di un terzo della popolazione ha votato contro di
loro. Io non vorrei rassegnarmi a espellere Treviso dall'Italia, cosi'
come non vorrei calciare via la Sicilia dallo stivale, perche' conservo
la speranza che, in entrambi i posti, esistano ancora persone non
rassegnate al trionfo del verbo padan-razzista o berlusconian-mafioso >
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Giovanni wrote:
< Leggo su "La Sicilia" che dopo oltre sei ore di interrogatorio il
Presidente della Regione Sicilia ha rilasciato queste dichiarazioni:
"Grazie alle preghiere dei siciliani" - parole testuali di Cuffaro -
"tutto e' stato chiarito... sono sereno e non mi dimetto". Il suo
"avvocato d'ufficio" Tony Zermo ora indaga per sapere chi e' il vero
colpevole. Chi accusando Cuffaro ha tradito i siciliani? "Un vero e
proprio giallo" secondo Zermo. Speriamo che il mistero venga risolto al
piu' presto, perche' io comincio a non dormirci la notte! E se non
dormo ho l'irrefrenabile desiderio di pregare per Cuffaro >
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umberto wrote:
< "In questo stesso momento, da qualche parte del mare, un essere umano
agonizza nell'acqua come sotto lo Ziklon-B...". non ti sembra che
questo fiorire di paralleli con lo sterminio nazista siano un po'
troppo disinvolti? anch'io penso che sia orribile l'indifferenza di
fronte a una tragedia umana ma non credo che paragonarla alla shoa
giovi alla causa. ti ricordo che gli italiani - non so quanti anni tu
abbia o che cosa abbiano fatto i tuoi genitori o i tuoi parenti
all'epoca - assistettero indifferenti alla discriminazione prima e alla
deportazione poi di loro connazionali >
* * *
Non paragono nulla alla Shoa. Ma neanche essa avrebbe mai potuto aver
luogo, se non fosse stato per l'immensa e vile acquiescenza dei milioni
di persone "normali" di cui gli Hitler e gli Himmler non furono che gli
esecutori. "I volenterosi carnefici", "la banalita' del male"; gli atti
del processo Eichmann, i suoi "io obbbedivo agli ordini", la sua
stupefatta "innocenza". Io non credo che sia blasfemo ricordare, per i
massacri di oggi, quelli - ancora piu' orribili - di prima. La madre
della Shoa e' ancora gravida; la Shoa non e' un fulmine improvviso ma
il punto di arrivo di un processo lento e graduale, di
un'autoassoluzione di massa, di un "abituarsi", che stavolta bisogna
stroncare subito, prima che ridiventi senso comune. Puo' darsi che sia
un errore gridare troppo forte; ma non gridare sarebbe un delitto. E
quanto agli italiani: oggi, bisogna essere Perlasca.
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Alessio wrote:
< Nord Etiopia, Lalibela, la cosiddetta Petra d'Africa, una citta'
interamente scavata nella roccia. Oggi vado via, devo raggiungere il
Kenya, via terra ed il piu' presto possibile, perche' mi sta per
scadere il visto. Oltretutto ho speso quasi tutti i soldi: saltando
qualche pasto mi basteranno appena per raggiungere il confine con il
Kenya. Ho comprato il biglietto ieri, Lalibela-Addis Abeba: 2 giorni di
viaggio infernale su strada sterrata, con pecore e galline tra i
passeggeri; a finestrini chiusi, visto che gli Etiopi credono che anche
il minimo spirare di vento porti conseguenze cliniche: raffreddore,
influenza etc etc, che qui ovviamente hanno un altro peso. Si viaggia
tutti sudati e boccheggianti per 10-12 ore e non c'e' verso di
argomentare che cosi' e' peggio. Ed ogni tentativo del faranji (cioe'
l'uomo bianco) di alzare anche di poco il finestrino viene accolto da
cori di protesta, con gente che si copre di sciarpette, mamme che
avvolgono i bambini nei lunghi sari, e l'arzillo vecchietto di turno
che si alza e dinoccolante viene a chiudere il finestrino. Borbotta ed
in uno sguardo ti dice che anche se sei ricco ed hai studiato non
capisci proprio nulla.
Non esiste un momento in cui "tutta la gente" e' salita, ci sara'
sempre un cordone di gente che spintona per salire. A un certo punto
l'autista preme l'acceleratore, sgomma e parte. Poi passa il
controllore. Quando arriva a me mi dice "Yellem! Yellem!" indicando il
biglietto. Vuol dire No! No! Cerco di capire cosa c'e' di no nel mio
biglietto. Lui spiega a parole ed a gesti... ma non lo capisco. L'unica
persona che spiccica un po' di inglese sulla corriera, una donna sulla
trentina coperta da un lungo mantello bianco, si avvicina e mi dice
"You you you, Faranji, ticket no good". Dico che non e' vero, l'ho
comprato da un suo collega il giorno prima, decine di persone hanno
assistito all'evento, sembrava una persona fidata etc etc ma non c'e'
verso di convincerli: "You you, faranji buy ticket again" Tutti
annuiscono sull'autobus. Giusto, il faranji e' rich e deve comprare il
ticket again.
Spiego ad alta voce di modo che possano sentire tutti gli oramai
spettatori del mio spettacolo "Faranji no money, faranji finish money".
"Yellem yellem, faranji buy ticket again!" risponde il controllore con
l'inglese appena imparato.
La gente mi guarda sospettosa, perche' il faranji non compra il ticket?
Il faranji e' per definizione ricco sfondato e scialacquone. Spiego che
sono uno studente squattrinato, che sono in Africa da quasi 6 mesi per
la tesi, devo ritornare in Kenya in pochissimi giorni, i soldi mi
bastano a malapena per raggiungere il confine. E poi cavolo, mi hanno
imbrogliato, il biglietto l'ho pagato! Spero che la gente insorga e
chieda all'autista di fare un eccezione per il "povero faranji".
L'interprete dice qualcosa in amarico a tutti i passeggeri e poi si
gira verso di me "Faranji, we pay for you". Vogliono pagare per me. No,
vi prego, no, una soluzione si trova, dico imbarazzato. "You are our
guest", sei il nostro ospite.
Vedo pastori con mantelli un tempo bianchi oramai marroni e sudici,
mendicanti senza neanche i sandali o gente con dei pezzi di copertone a
mo' di sandali, un giovane studente con gli occhiali tenuti insieme da
filetti di scotch... tutti scostano il mantello e infilano le dita
nella borsetta dei soldi. Chi qualche centesimo, chi qualche soldo,
piu' o meno tutti tirano fuori qualcosa... una colletta! Gli abitanti
del terzo paese piu' povero della terra fanno una colletta per me!
Affondo nel mio sedile e mi vergogno come un ladro.
L'interprete si avvicina trionfante: "Faranji! This is all we can
give!" e porge i soldi al controllore. Poi abbassa la testa e mi
sussurra, sorridendo, in inglese "Guarda che me l'hanno detto che anche
nel vostro paese con gli stranieri si fa cosi'"... ed affondo ancor di
piu' nel mio sedile. >
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Paolo <silenziario@palatina.el> wrote:
Le labbra nelle labbra, sconfinati,
insaziati d'amore, corpi uniti
e cuori uniti, penetrati, presi
dall'eros. Lui, un ragazzo-dio;
lei, con la gonna candida rialzata,
una dea luminosa - e gia' le labbra
s'univano di nuovo nell'amore.
Piu' facile disciogliere radici
d'un albero che dei corpi annodati.
Oh tre volte felice chi e' legato
dalla Forza strettissima - ma noi
bruciamo irraggiungibili, lontani.
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