[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]
1) per gli immigrati: il 27 giugno NO alla Bossi-Fini davanti alle Prefetture italiane
- Subject: 1) per gli immigrati: il 27 giugno NO alla Bossi-Fini davanti alle Prefetture italiane
- From: Alessandro Marescotti <a.marescotti@peacelink.it>
- Date: Mon, 23 Jun 2003 23:57:22 +0200
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
In solidarietà con gli immigrati:
davanti alle prefetture il 27 giugno
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
La commissione Giustizia e Pace degli Istituti Missionari Comboniani in
continuità con l’azione non violenta compiuta dai confratelli incatenati
davanti alla questura di Caserta e in solidarietà con tutti i cittadini
immigrati vittime di soprusi e non accoglienza, sollecita un momento
ecclesiale di preghiera davanti alle Prefetture italiane.
Si invitano le comunità religiose e i gruppi ecclesiali a presentarsi il 27
giugno davanti alla prefettura della propria città con una croce, una
catena e un cartellone riportante la seguente frase: “Se voi avete il
diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri, allora io reclamo il
diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato,
privilegiati e oppressori dall’altro. Gli uni sono la mia Patria, gli altri
i miei stranieri”. (Don Lorenzo Milani)
Vuole essere un momento di preghiera silenziosa per richiamare l’attenzione
di tutta la società sulla deplorevole situazione che molti immigrati
vivono. Questa disumanità non può lasciarci indifferenti.
“Celebrare il Sacro Cuore afferma p.Mosè Mora segretario della
commissione significa anche assumere con la compassione di Dio la
situazione delle persone trafitte e inchiodate. Oggi, in Italia, la piaga
della non accoglienza che si trasforma in atteggiamenti di rifiuto e in
nuove strategie di sicurezza che richiamano a rastrellamenti di pulizia
etnica, in coscienza non può essere accettata e tantomeno sostenuta. O la
legge è al servizio dell’uomo, o non è legge”.
Commissione Giustizia e Pace degli Istituti Missionari Comboniani
p.Mosè Mora
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
40.000 cartoline da spedire al Ministro dell’Interno sono disponibili.
Contengono il seguente testo:
Al Signor Ministro dell'Interno
GIUSEPPE PISANU
Ministero degli Interni
Piazza Viminale
00184 Roma
Appoggio l'iniziativa dei Missionari Comboniani di Castel Volturno a
Caserta per il rispetto della dignità e dei diritti degli immigrati.
firma ___________________________________
Per richiederle:
Missionari Comboniani di Castelvolturno
via Matilde Serao 8
81030 Castel Volturno (Caserta)
tel./fax0823.851390
combonianicastelvolturno@hotmail.com
Padre Giorgio cell.338.8562963
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Il 27 giugno, manifestazione di preghiera davanti alle Prefetture
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Sono state distribuite circa 40.000 cartoline in appoggio all’iniziativa
dei Missionari Comboniani di Castel Volturno, per preparare i momenti di
preghiera davanti alle Prefetture.
Un comunicato della commissione Giustizia e Pace dei Comboniani ha invitato
associazioni e gruppi a organizzare e partecipare a questo momento di
preghiera. E’ la festa del Sacro Cuore di Gesù, non semplicemente una festa
di devozione ma di piena partecipazione all’umanità sofferente che
incontriamo sul nostro cammino nella presenza degli immigrati e in
particolare degli Africani, più discriminati e oppressi. Il Cuore di Gesù
simbolo dell’amore è solidale con il popolo dei diseredati di una patria,
di una casa, di un lavoro, del diritto a sopravivere.
Missionari Comboniani di Castelvolturno
via Matilde Serao 8
81030 Castel Volturno (Caserta)
tel./fax0823.851390
combonianicastelvolturno@hotmail.com
Padre Giorgio cell.338.8562963
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
NO ALLA GUERRA! NO AL RAZZISMO!
NO ALLA LEGGE BOSSI-FINI! NO ALLA REPRESSIONE!
SI AI DIRITTI!
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Nello scenario attuale di guerra globale permanente assistiamo
inevitabilmente ad un fenomeno di migrazione globale e permanente.
La guerra in Iraq non ci deve far dimenticare che soltanto in Africa
sono decine e decine le guerre in corso, alcuni sono grossi conflitti altri
più o meno piccoli conflitti intertribali che comunque provocano migliaia e
migliaia di morti!
E’ per questo che profughi, rifugiati politici e migranti scappano
dalla povertà e dalle guerre dei paesi del sud del mondo cercando un futuro
migliore nei paesi ricchi del Nord del Mondo fra cui l’Italia.
Ma in Italia trovano la Legge Bossi-Fini con la sua caratterizzazione
fortemente repressiva e lesiva dei diritti umani fondamentali.
E proprio sul nostro territorio in particolare a Castel Volturno stiamo
assistendo ad un’operazione di rastrellamento di immigrati spesso colpevoli
unicamente di non avere il permesso di soggiorno!
Ed in segno di protesta a quest’ultimo atto repressivo i Missionari
Comboniani di Castel Volturno si sono incatenati in Piazza Vanvitelli nei
pressi della Questura e della Prefettura!
SABATO 21 GIUGNO
CASERTA STAZ. FF.SS. ORE 10.00
MANIFESTAZIONE CORTEO
1)Per dire Stop ai rastrellamenti ed alla repressione nei confronti dei
nostri fratelli migranti, rifugiati e profughi;
2)Per chiedere al Governo ed alla Prefettura che entro la fine di giugno
parta la commissione locale per i rifugiati;
3) Perché vengano sbloccate le pratiche di coloro che hanno denunciato
(attraverso l’avvio di una vertenza di lavoro) i datori di lavoro che si
rifiutavano di regolarizzare i rapporti lavorativi;
4) Perché si provveda ad un’accelerazione nella consegna dei permessi di
soggiorno della sanatoria;
5) Perché le istituzioni nazionali e locali prendano in esame la proposta
di modifica di legge Bossi-Fini elaborata dal Movimento dei Migranti di
Caserta con particolare riferimento alla possibilità di una nuova sanatoria
specialmente per i lavoratori autonomi.
Missionari Comboniani di Castelvolturno
via Matilde Serao 8
81030 Castel Volturno (Caserta)
tel./fax0823.851390
combonianicastelvolturno@hotmail.com
Padre Giorgio cell.338.8562963
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
AZIONE ECCLESIALE NON VIOLENTA
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Mercoledì 4 giugno alle 11.00 del mattino ci siamo incatenati ad
un’inferriata tra la Questura e la Prefettura di Caserta. Si è trattato di
un gesto forte e simbolico: protestare contro l’Operazione di Polizia “Alto
Impatto” in corso sul Litorale Domitio. Io stesso sono stato testimone di
una di queste operazioni effettuata dai carabinieri. Queste operazioni di
polizia colpiscono soprattutto gli immigrati che non hanno il permesso di
soggiorno, che vengono rastrellati, condotti al comando e dopo essere
trattenuti per molto tempo vengono rilasciati con un ordine di espulsione,
cioè viene loro imposto di lasciare il territorio italiano entro 5 giorni.
Esiste l’impossibilità materiale che gli immigrati ai quali è stato imposto
di lasciare il territorio possano organizzare il loro ritorno entro 5
giorni, soprattutto se si è alla vigilia di un lungo ponte come quello
della festa della Repubblica del 2 giugno. Sono stato testimone di questa
operazione. Coloro ai quali è stato imposto di lasciare il paese e sono
impossibilitati a farlo, dopo alcuni giorni si ritrovano arrestati come
criminali e cadono sotto i rigori della legge. Avevamo iniziato anche un
dossier, una raccolta di casi di azioni poliziesche a danno degli
immigrati, poi gli eventi ci hanno occupati….
L’Operazione “Alto impatto” è un’operazione d’immagine pubblicizzata e
voluta per alcune forze politiche che alla fine ha dato risultati
scarsissimi rivelando una mancanza di strategia politica e e di polizia.
Colpisce la piccola manovalanza e non tocca i vertici della criminalità.
A Castel Volturno colpisce soprattutto i poveracci e tra questi in maniera
particolare gli immigrati più deboli. E’ un’azione repressiva frutto di una
mancata “intelligenza” di intervento e che può diventare strumentale ad
alcune forze che vogliono gestire il futuro del Litorale.
Noi Missionari non possiamo permettere che ancora una volta siano i più
poveri e indifesi a soffrire e a pagare per altri. Siamo ben convinti che
tra gli immigrati ci siano criminali che è necessario colpire e
neutralizzare, ma identificare criminalità con immigrazione, quando
sappiamo molto bene che sul Litorale Domitio c’è una malavita organizzata
italiana che tutto prostituisce e in collaborazione con altre
internazionali gestisce il territorio.
Noi Missionari Comboniani riconosciamo negli immigrati e in particolare
negli Africani che sono i più discriminati, i nuovi poveri del nostro
tempo. I giornali parlano di morti in mare, di arrivi e di decine e decine
di morti sulle carrette del mare. Siamo convinti di trovarci di fronte a
tragedie umane colossali e che ancora una volta siano i popoli impoveriti
del Terzo Mondo che pagano. In questa tragedia i governi occidentali
hanno le loro responsabilità perché da sempre sfruttano il Terzo Mondo. Non
vogliamo entrare in un’analisi dettagliata di queste affermazioni ormai
documentate ampiamente. Di fronte a questa tragedia “epocale” noi
Missionari Comboniani di Castel Volturno prendiamo posizione: questi
immigrati sono la nostra gente, siamo dalla loro parte, d'altronde è sempre
stato così anche negli anni che abbiamo passato come missionari in africa e
in America Latina. Non abbiamo altri interessi ne economici né di carriera,
crediamo che sia una scelta dettata dal Vangelo e dalla scelta dei poveri,
Non si tratta semplicemente di assisterli di aiutarli in quella
condivisione della carità che è obbligo di ogni cristiano, ma di “fare
causa comune” come tanti anni fa fece il nostro fondatore Daniele Comboni
che sarà dichiarato santo il 5 Ottobre. Non siamo assolutamente a favore
della criminalità, anzi fin dall’inizio della nostra presenza a Castel
Volturno ci siamo dedicati sia a livello locale, nazionale e internazionale
a contrastare il traffico di esseri umani a scopo di sfruttamento sessuale.
In Caserta la nostra azione è stata ecclesiale e non violenta, mai c’è
stato un insulto o un’offesa alle Forze dell’Ordine, abbiamo operato nella
massima chiarezza, onestà e trasparenza, portando avanti il nostro
intervento concordando le strategie “in piazza” davanti a tutti. E’ molto
triste invece sottolineare che non è stato così con i “grandi” della
Questura e Prefettura che non hanno esitato a mettere in opera pressioni e
pensiamo anche ricatti affinché cessassimo la nostra attività all’insegna
della Croce e della Eucaristia. Dietro il sorriso di alcuni capi delle
Autorità si celano i vecchi sistemi: ricatto, pressione e complotto.
E’ stata un’azione ecclesiale, non ci sono state connivenze politiche, non
ci sono state interferenze o strumentalizzazioni politiche: un gruppo di
missionari, sacerdoti e Laici di tutte le età hanno posto un gesto
ecclesiale non equivoco: la croce e l’eucarestia celebrata con i Padri
incatenati all’inferriata tra Questura e Prefettura, sono segni
inequivocabili di presa di posizione a favore di coloro che nel nostro
tempo sono gli “impoveriti” e i dannati della terra. La croce e
l’eucarestia non sono al servizio dei “buoni cattolici” che vogliono
tranquillizzare la loro coscienza e guadagnarsi un posto in Paradiso. La
Croce spacca il nostro perbenismo e la nostra indifferenza spingendoci a
scegliere. Essere cristiani vuol dire scegliere e vivere per un progetto
dove l’altro, il fratello e la sorella mi chiedono di farne parte.
In questi giorni abbiamo ascoltato con tristezza e sdegno le dichiarazioni
farneticanti di alcuni politici contro il popolo delle carrette del mare…
Come cristiani e come cattolici non possiamo accettare le ideologie e le
visioni del futuro programmate da queste forze politiche. Il Vangelo
interpella le nostre coscienze e interpella coloro che nella Chiesa sono
stati chiamati al compito della comunione e del servizio pastorale: i
sacerdoti e i Vescovi.
Quest’iniziativa ecclesiale non violenta sta anche rivelando come ci sia
una maniera di condurre le cose tra i “grandi” sia clericali come civili:
le decisioni vengono sempre prese in alto tra i pochi che detengono il
potere, sia religioso, come civile in una connivenza tra potere civile e
religioso dove tutti gli altri sono esclusi. Il Vangelo fa crescere le
persone nella loro capacità decisionale a favore di quelle scelte per i
poveri che non sono solo oggetti da beneficare ma soggetti di diritto che
ci chiedono di fare causa comune con loro.
E’ una Chiesa che si è mossa e che ha rotto gli equilibri del sistema che
vede la connivenza tra il potere religioso e civile nella zona di Caserta,
mettendo in crisi una maniera di gestire le cose tra alleanze e
ipocrisie. La Croce conserva la sua forza dirompente quando non è un
oggetto di moda o semplicemente di devozione oppure modo per addormentare
le coscienze.
Missionari Comboniani di Castelvolturno
via Matilde Serao 8
81030 Castel Volturno (Caserta)
tel./fax0823.851390
combonianicastelvolturno@hotmail.com
Padre Giorgio cell.338.8562963