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 Internazionali in Israele - 
Palestina 
Resoconto 
dei fatti accaduti agli internazionali nel conflitto israelo – palestinese tra 
marzo e maggio 2003. 
16 marzo, muore Rachel 
Corrie 
23 anni, americana 
dell'International Solidarity Movement (ISM), uccisa da bulldozer durante azione 
di protezione alla demolizione di case.  
20 marzo, 
ferito Eric 
 
attivista americano nella squadra di soccorso medico 
del Medical Relief.  
Nablus-West Bank - (Articolo Chiara Cassandra 20 
marzo2003, www.peacelink.it 
) 
5 aprile, 
ferimento grave di Brian Avery 
 
24 anni, americano dell’ISM ferito al viso da raffica 
di tank sparata in terra davanti a lui.   Oggi è ancora ricoverato ad 
Haifa. 
11 aprile, 
colpito Tom Hurndall 
22 anni, inglese dell’ISM. Un solo colpo alla testa 
(si pensa da un cecchino) mentre portava via due bambini dalla strada esposta 
alla torretta militare. Ricoverato in coma irreversibile prima a Beer Schee 'va 
e dal 29 maggio a Londra. 
Rafah – Striscia di Gaza - (Comunicato Stampa Servizio Civile 
Internazionale11aprile 2003, www.sci-italia.it; www.palestinemonitor.org 
) 
22 aprile, 
arrestato Tommaso Besavi 
giornalista italiano di Euronews. Insieme a lui viene 
arrestato Osama Kashoo, palestinese coordinatore dell'ISM 
 
28 aprile, 
arrestata ragazza francese 
attivista dell'ISM arrestata per diverse ore, 
minacciata di morte e maltrattata.  
Nablus-West Bank - (Comunicato Stampa Ism, 
www.palsolidarity.org) 
26 aprile, 
nuove misure di controllo a Erez 
nuova procedura di sicurezza per le ONG alla 
frontiera di Erez; un controllo aggiuntivo (terzo) sul personale internazionale 
che transita da e per la Striscia di Gaza 
(Comunicato Stampa AIDA 29 
maggio2003, www.palestinemonitor.org 
) 
30 aprile, 
attentato di due inglesi 
Asif Hanif e Omar Sharif, cittadini inglesi di 
origine pakistana, girano i Territori come attivisti internazionali e dopo 
essere usciti dalla Striscia di Gaza compiono l'attentato suicida al bar MIKE'S 
PLACE di Tel Aviv (3 morti e diversi feriti). Sharif scappa e viene ritrovato 
morto il 13 maggio sulla spiaggia di Tel Aviv. 
(Aricolo 
on line “Guardian Unlimeted” 19maggio2003, www.guardian.co.uk 
) 
1 maggio, 
arrestata attivista internazionale 
 
durante la protezione contro la demolizione di una 
casa nella quale l'esercito afferma esserci stato un tunnel sotterraneo, viene 
espulsa dalla Striscia di Gaza ma non da Israele. 
Rafah – Striscia di Gaza 
Il Governo dichiara che  espellerà dai territori gli attivisti 
internazionali, perché sobillatori e riporta da fonti giornalistiche inglesi che 
i due attentatori hanno partecipato a manifestazioni nonviolente dell’ISM 
 
(Articolo Haaretz 2maggio2003, www.haaretzdaily.com) 
2 maggio, 
ucciso James Miller 
giornalista inglese, colpito e ucciso da raffica 
mentre riprendeva le postazioni militari.  
Rafah-Striscia di Gaza (Articolo di Ma.G.- sito dell’Ordine 
dei Giornalisti Lombardia, www.odg.mi.it 
) 
5 maggio, 
ISM dichiara incontro con attentatori suicidi 
inglesi 
L'ISM dichiara di aver incontrato i due terroristi 
inglesi. Hanno partecipato ad un incontro a Rafah il 25 aprile, in cui erano 
presenti altri 4 inglesi venuti per programmare un campo estivo a Gaza, i due 
attentatori che si spacciavano per due turisti alternativi. All’incontro erano 
presenti tre italiani e 5 membri dell'ISM; e si è parlato delle attivita 
dell‘ISM a Rafah 
 
(Articolo del 6maggio2003, www.haartezdaily.com ) 
5 maggio, 
distruzione Youth Center (luogo di riferimento degli internazionali)  
Nell'azione militare vengono  arrestati 2 medici e 2 volontari 
palestinesi del Medical Relief: il dott. Skafi verrà rilasciato il 7 maggio; il 
dott. Nasaif Al Dik e i volontari Shadi Abu Bakr e Ahmed Badwan verranno 
rilasciati il 19 maggio 
Ramallah – West Bank - (Cominicato Stampa 6maggio2003, www.palestinemonitor.org 
) 
5 maggio 
internazionale ha l’accesso negato a Gaza 
primo membro internazionale di una ONG (cittadino 
americano) ha l’accesso negato a Gaza ad Erez. Nessuna ragione viene 
data. 
(Comunivcato Stampa AIDA 
29maggio2003, www.palestinemonitor,org 
) 
8 maggio, 
liberatoria dell’esercito 
L'accesso degli internazionali alla Striscia di Gaza 
è solo per chi ha un contratto di lavoro, previa interrogatorio e perquisizione; 
inoltre si deve firmare una liberatoria nella quale si declina ogni 
responsabilità dell'esercito IDF, nel caso si venga uccisi o feriti da esso. E’ 
escluso chi ha visti o passaporti diplomatici. 
(Articolo di M.G.10maggio2003, www.ilmanifesto.it 
) 
9 maggio, 
arrestati due attivisti 
Christine Razowsky (americana dell'ISM) e Miranda 
Sissons (australiana di Humans Rights Watch) vengono arrestate; viene distrutto 
anche l'ufficio dell’ISM.  
Behit Sahour (Betlemme) - 
(Articolo 
Haaretz 10maggio2003, www.haaretzdailt.com 
) 
9 maggio 
Amnesty International denuncia la liberatoria 
dell’IDF  
Amnesty International denuncia la 
liberatoria dell’IDF per l’accesso alla Striscia di Gaza (Comunicato Stampa AI 9maggio2003, 
www.peacelink.it 
) 
10 maggio, 
respinti a Erez 5 internazionali operatori di ONG 
5 internazionali operatori di ONG hanno l’accesso 
negato nella Striscia di Gaza, tutti hanno il visto di 
lavoro 
(Comunicato Stampa AIDA 
27maggio2003, www.palestinemonitor.org 
) 
11 maggio, 
accesso negato in Israele a 9 europei 
 
9 europei, tra i quali un italiano, vengono respinti 
alla frontiera giordana di Allenby Bridge; sono del Servizio Volontario Europeo 
nel progetto “Volontari per un futuro di pace in Medio Oriente”- Euro Med youth program attuato fin dal 
1996 dall'Unione Europea. Lavorano con ong ad Haifa, Hebron Gerusalemme. Erano 
in Giordania per il rinnovo del visto turistico di 3 mesi. La Commissione 
Europea ha già chiesto un anno fa un visto per i suoi SVE di 6 mesi, ma Israele 
concede solo il turistico di 3 mesi rinnovabile. 
(Articolo di M.G.del 12 maggio2003, 
www.ilmanifesto.it) 
12 maggio, 
respinti a Erez 3 internazionali operatori di ONG 
A 3 internazionali operatori di ONG non viene 
concesso il passaggio a Erez, in uscita dalla Striscia di 
Gaza. 
(Comunicato Stampa AIDA 27maggio 
2003, www.palestinemonitor.org 
) 
14 maggio, 
espulsi 2 francesi 
2 francesi arrestati a Gerusalemme Est, espulsi 
perché  non si sono presentati alla 
polizia quando sono state rese pubbliche le generalità dei due attentatori 
britannici, che loro avevano casualmente frequentato per qualche 
tempo; 
14 maggio 
dibattito alla Knesset 
Dibattito alla Knesset su “politica del governo per 
deportare gli attivisti pacifisti”.  
(Haaretz del 15 maggio 2003, www.haaretzdaily.com) 
18 maggio, 
arrestato Greg Rollins 
Arrestato Greg Rollins canadese, membro del Christian 
Peacemaker Teams (CPT), in attesa di espulsione e trattenuto in una prigione 
israeliana a Tel Aviv. 
Arrestato mentre, assieme ad un altro membro del CPT, 
stava monitorando la detenzione da parte dell'esercito israeliano di molti 
uomini palestinesi nella parte di Hebron sotto controllo palestinese. Tutti i 
volontari CPT sono minacciati di espulsione se continueranno nel loro lavoro di 
monitoraggio.  
19 maggio 
agenzie internazionali condannano l'atteggiamento delle autorità 
israeliane 
18 agenzie internazionali condannano pubblicamente 
l'atteggiamento delle autorità israeliane [vedi Appendice 
1] 
20 maggio, 
due italiani chiusi dentro la Striscia di Gaza 
Due operatori dell'ONG italiana Cric, rimangono 
bloccati nella Striscia di Gaza. Le autorità israeliane alla frontiera di Erez 
non gli consentono l'accesso in Israele. Da diversi giorni gli operatori 
internazionali, anche delle Nazioni Unite, sono impediti nei loro spostamenti. 
 
(Articolo 
di S.D.Q. del 21 maggio 2003, www.ilmanifesto.it) 
21 maggio, 
dichiarazione Ministro Esteri d’Israele 
“Molti degli uffici per i diritti umani in West Bank 
e Striscia di Gaza provvedono a dare rifugio ai terroristi 
palestinesi” 
Silvan Shalom, Ministro degli Esteri del governo 
Sharon – (Comunicato 
Stampa su www.palestinemonitor.org ,28 
maggio2003;foto da www.news.bbc.co.uk 
) 
22 maggio, 
distrutto Centro Clinico del Medical Relief 
Il Centro Clinico del Medical Relief, già protetto in 
passato dalla presenza degli attivisti internazionali; viene danneggiato. 
Danneggiato anche l'appartamento sovrastante ed arrestati 3 componenti della 
famiglia che vi abita 
Nablus – West Bank - 
(Comunicato 
Stampa Medical Relief 23maggio2003, www.palestinemonitor.org 
) 
24 maggio, 
arrestati 2 internazionali 
Vengono arrestati a Tulkarem Mike Johnson e Matteo 
Bernal, 2 americani membri dell’ISM, durante la rioccupazione della città da 
parte dell’esercito. Insieme a loro viene riarrestato il palestinese dell’ISM, 
Osama Kashoo. 
Tulkarem – West Bank 
- (Articolo da 
www.italy.indymedia.org 
) 
26 
maggio, manifestazione delle organizzazioni internazionali 
 
Circa 100 internazionali in rappresentanza di 41 
organizzazioni umanitarie e ong – tra cui le italiane Cisp, Cric, Gvc, Cestas, 
Movimondo, Coopi, Ass. Orlando – hanno manifestato alla frontiera di Erez, 
contro la chiusura totale della Striscia di Gaza in atto dall’11 
maggio. 
(Articolo 
di M.G. del 27 maggio2003, www.ilmanifesto.it; Comunicato Stampa AIDA 
27maggio2003, www.palestinemonitor.org 
) 
27 
maggio, Amnesty condanna dichiarazione Shalom 
Amnesty International, l’Euro-Mediterranean Network 
for Human Rights (EMNHR), Human Rights Watch (HRW), l’International Commission 
of Jurists (ICJ), l’International Federation for Human Rights (FIDH). l’World 
Organisation against Torture (OMCT) condannando la dichiarazione del Ministro 
degli esteri Shalom, affermano: "Noi temiamo che queste non provate accuse siano 
mirate ad impaurire i locali e internazionali difensori dei diritti umani, e per 
impedire loro di compiere il loro lavoro quotidiano” 
(Comunicato 
Stampa 27 maggio2003, www.palestinemonitor.org 
) 
28 
maggio, liberatoria dell’IDF all’aeroporto Ben 
Gurion 
Colin 
Stuart, americano, delegato del Christian Peacemaker Team viene bloccato per 
circa 7 ore e lasciato passare firmando la seguente  dichiarazione: “Il sottoscritto dichiara 
di essere a conoscenza che se entrerà nei Territori Occupati senza 
autorizzazione dell’IDF rischierà una possibile espulsione e l’accesso negato in 
Israele per i 10 anni seguenti” 
(Comunicato 
Stampa CPT 29maggio2003, www.cpt.org 
) 
31 
maggio, ritiro accesso negato ai 9 volontari europei 
Il 
Ministro dell’Interno israeliano Poraz ha ritirato l’ordine di accesso negato ai 
9 volontari europei membri del progetto dell’Unione Europea Euro-Med respinti ad 
Allenby Bridge l’11 maggio; La revoca è avvenuta grazie al ricorso legale fatto 
dal Centro Legale per i Diritti dei Palestinesi Israeliani – Adalah che ha fatto 
ricorso alla Corte Distrettuale di Nazareth 
(Articolo 
Haaretz 31maggio2003, www.haaretzdaily.com; vedi anche www.adalah.org) 
4 giugno, 
liberato dopo 17 giorni di carcere Greg Rollins 
Viene 
accettato il ricorso presentato all’Alta Corte Israeliana, che chiede il 
rilascio di Rollins in quanto arrestato senza accuse e in area A sotto formale 
controllo  palestinese; l’attivista 
del CPT non viene espulso.  [Appendice 2] 
(Comunicato 
Stampa CPT, 4giungo 2003, www.cpt.org) 
Dati 
riassuntivi dal 16 marzo al 31 maggio 2003 
Internazionali 
Uccisi dall'esercito: 3, di cui un 
giornalista 
Internazionali 
Feriti: 2 
Internazionali 
Arrestati: 11 
Internazionali 
Respinti: 18, di cui 9 riammessi in Israele e 3 
chiusi nella Striscia di Gaza 
Cosa 
cambia? 
·        
Durante le azioni militari 
israeliane, la vita di un internazionale vale come quella di un palestinese; 
questo porta al pericolo di morte, ferimento e arresto in caso di presenza nei 
Territori Occupati.  
[A rimarcare la poca differenza tra 
internazionali e non nei Territori Occupati, si ricordano anche due episodi 
avvenuti in chek point della Striscia di Gaza: spari contro auto consolare 
britannica ad aprile (fonte: italy.indymedia.org); spari contro auto consolare 
svizzera a maggio (fonte: www.haaretzdaily.com 
- 30maggio)] 
·        
Tra gli 
internazionali possono arrivare anche terroristi; questo porta a più ostilità 
alla frontiera con espulsioni arbitrarie, anche verso gli operatori di ONG e 
agenzie internazionali. 
·        
Gli 
internazionali sono ritenuti dall’esercito un agente negativo perché con le loro 
testimonianze ledono l'immagine dell'IDF; questo porta ad arresti nei Territori 
Occupati. 
Per 
rimanere aggiornati: 
www.palestinemonitor.org  (inglese) 
 www.peacelink.it                
(italiano) 
www.palsolidarity.org   (sito 
ISM) 
www.cpt.org                 
(sito CPT) 
Appendice 
1 
Fonte: www.peacelink.it 
18 tra 
agenzie delle Nazioni Unite e ONG protestano per la chiusura della Striscia di 
Gaza 
Report dell' UNRWA, Agenzia dell'Onu per i profughi 
palestinesi19 maggio 2003 
L'11 maggio 2003, le autorità israeliane hanno chiuso 
il passaggio di Erez, la frontiera tra Israele e la Striscia di Gaza, in 
entrambe le direzioni di entrata ed uscita, a tutti gli internazionali esclusi i 
possessori di passaporti e visti diplomatici. 
Gli effetti della chiusura coinvolgono tutti i membri 
internazionali delle agenzie delle Nazioni Unite, delle Organizzazioni Non 
Governative e delle altre agenzie umanitarie e di 
sviluppo. 
Questa mossa segue a 4 settimane di aumento 
consistente delle restrizioni, che hanno seriamente intralciato la libertà di 
movimento degli operatori e la distribuzione di aiuti umanitari a un milione e 
duecentomila di palestinesi. 
Il 17 maggio 2003, le autorità israeliane hanno 
parzialmente abbandonato queste restrizioni verso alcuni membri di agenzie delle 
Nazioni Unite, ma non per i membri di tutte le altre organizzazioni 
internazionali che necessitano di attraversare Erez.  
Le restrizioni non sono state anche applicate per 
alcuni membri di una organizzazione non governativa 
umanitaria. 
Le sottoscritte organizzazioni delle Nazioni Unite, 
organizzazioni non governative e altre organizzazioni internazionali, protestano 
per la dura imposizione d'Israele di queste misure senza precedenti, che sono 
una diretta violazione del diritto internazionale.  
Noi rispettiamo pienamente l'esigenza della sicurezza 
di Israele, ma rifiutiamo fermamente il diretto legame con essa, delle misure 
imposte a Erez nell’ultimo mese. Misure che considerano un membro delle Nazioni 
Unite o un lavoratore internazionale di un agenzia umanitaria, come un pericolo 
per la sicurezza di Israele o dei suoi cittadini. 
Noi chiediamo alle autorità di Israele di riaprire 
immediatamente il passaggio di Erez, 24 ore su 24, per tutti gli internazionali 
membri di tutte le agenzie delle Nazioni Unite e di tutte le altre agenzie 
umanitarie internazionali e per lo sviluppo, che operano nella Striscia di 
Gaza. 
Noi auspichiamo un veloce ritorno delle procedure che 
permetteranno ai membri internazionali delle Nazioni Unite e di tutte le altre 
organizzazioni umanitarie e di sviluppo, di entrare e uscire liberamente da 
Gaza, senza problemi. 
La chiusura di Erez ha reso il lavoro delle agenzie 
ONU, delle ONG e delle altre agenzie umanitarie e di sviluppo, senza dubbio 
molto difficile, inefficiente e impegnativo. Se queste nuove restrizioni 
persistono, un numero di organizzazioni internazionali e non governative 
potrebbero essere obbligate a chiudere le loro attività nella Striscia di 
Gaza. 
"Médecins du Monde " e "UNAIS" hanno già annunciato 
che a causa del blocco di Erez, hanno dovuto sospendere i loro progetti a 
Gaza.   
Non ci è chiaro perché il Governo di Israele ha 
imposto queste restrizioni senza precedenti. 
Le restrizioni sono una violazione del diritto 
internazionale e , in molti casi, di accordi bilaterali tra il Governo di 
Israele e le agenzie in questione. Inoltre vanno contro le assicurazioni 
sull'accesso agli aiuti umanitari dato nell'agosto dell'anno scorso dal Governo 
di Israele al segretario Generale dell'Onu per gli aiuti umanaitari, Catherine 
Bertini.  
Noi non abbiamo ricevuto nessuna spiegazione 
ufficiale sulla necessità di queste restrizioni, giunte in un momento in cui il 
Governo d'Israele ha promesso pubblicamente di facilitare le condizioni della 
popolazione nei Territori Occupati e di sostenere gli aiuti 
umanitari. 
Se il Governo d'Israele è sincero nella volontà di 
supportare i nostri sforzi umanitari, queste restrizioni devono essere 
abbandonate immediatamente. 
Firamatari: 
United Nations Relief and 
Works Agency for Palestine Refugees (UNRWA); World Food Programme (WFP); United 
Nations Development Programme (UNDP); Office for the Coordination of 
Humanitarian Affairs (OCHA); World Health Organisation (WHO); Office of the High 
Commissioner for Human Rights; Médecins sans Frontières; Médecins du Monde; 
Pharmaciens sans Frontières – Comité International; Oxfam GB; Care 
International; Merlin; Enfants Refugiés du Monde; Solidaridad Internacional; 
CRIC (Centro Regionale d'Intervento per la Cooperazione); Movement for Peace, 
Disarmament and Liberty; UNA International Service (UK); World Vision. 
 
Per ulteriori informazioni: 
Paul McCann UNRWA HQ Gaza on (972) 8 677 7526. 
 
Fonte: www.plaestinemonitor.org 
Appendice 
2 
Fonte: www.cpt.org 
HEBRON: 
Rollins rilasciato dal carcere israeliano 
4 giugno  
2003  
Il mebro del Christian Peacemaker Teams (CPT) Greg 
Rollins, 30 anni, originario del Surrey-Canada, è stato rilasciato oggi dalla 
prigione di Ramle vicino Tel Aviv, Israele, dove era stato trattenuto senza 
accuse per 17 giorni dopo il suo arresto avvenuto a Hebron, il 18 maggio. Il 29 
maggio l'Alta Corte d'Israele ha revocato un ordine di espulsione  a carico di Rollins e ha dato tempo fino 
al 20 giungo all'esercito israeliano per rispondere ad una suo ricorso sul suo 
arresto. 
Sulla strada di ritorno verso Gerusalemme, Rollins ha 
dichiarato, "Sto bene. Sono in piena forma. Ora ho una migliore conoscenza di 
quella che è la detenzione senza capi d'accusa, come per i palestinesi. 
L'esercito israeliano ha fatto questo per metterci alla prova e spaventare noi e 
agli altri gruppi di pacifisti internazionali”. 
"Non stavo facendo nulla di male. Come ogni giorno da 
due anni a questa parte, stavo nella parte di Hebron sotto controllo 
palestinese, osservavo a 30 metri di distanza come i soldati israeliani 
controllavano per l'identificazione alcuni civili. Dopo cinque minuti, i soldati 
cono venuti verso di me e hanno preso anche il mio documento di identificazione, 
lo hanno tenuto con loro per tre ore, e poi mi hanno arrestato senza 
motivo." 
Rollins è stato tenuto in una cella di 12 metri 
quadrati con altre cinque persone e poteva uscirne  per soli 30 minuti al giorno. Dice, "Ci 
contavano sei volte al giorno. Era ridicolo. Dove potevamo andare? I lost ten 
pounds." 
Il presente report è stato realizzato da Operazione 
Colomba – Corpo Nonviolento di Pace della Comunità Papa Giovanni 
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