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Il nuovo Codice per le Comunicazioni



Fonte: Zeus News
http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=2128&numero=999

Il Codice per le Comunicazioni

Il Ministro Gasparri ha presentato il testo del nuovo Codice per le 
Comunicazioni. Analizziamo le novita'.

[ZEUS News - www.zeusnews.it - Prima Pagina, 27-05-2003]

Il Ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri presentera' al Consiglio 
dei Ministri il nuovo Codice delle Comunicazioni, cioe' il testo unico 
delle leggi che regolano le comunicazioni telefoniche e telematiche, che, 
recependo le nuove disposizioni europee ed italiane, dovrebbe sostituire il 
Codice Postale del 1973, e dovrebbe essere approvato, ed entrare in vigore, 
entro Agosto.
Quali le principali novita' del testo? Il settore delle comunicazioni viene 
diviso in diciotto settori in cui stabilire quale e' l'operatore 
predominante, quello cioe' da tenere d'occhio per evitare che consolidi la 
sua posizione a danno dei concorrenti, trasformandosi in un monopolio. Si 
prende atto, positivamente, che ci possono essere gestori che sono 
predominanti, per esempio, nel settore Adsl ma mon in quello voce, 
predominanti come Internet Provider ma non nell'Adsl o nella telefonia 
mobile, anche se in Italia, oggettivamente, si verifichera' che Telecom 
Italia e' predominante in tutto: dal mobile al fisso, dall'Adsl al 
satellitare alle comunicazioni marittime e Wind-Infostrada va assumendo, 
con proporzioni diverse, caratteristiche analoghe. Comunque il Ministero 
delle Comunicazioni ha incaricato una societa' di ricerca svuluppare uno 
studio sulla situazione italiana.

Il nodo pare proprio il ruolo del Ministero delle Comunicazioni: oggi e' 
l'Authority a sorvegliare e a regolare la concorrenza nel settore e 
l'Authority e' un organismo formato da un Presidente, nominato dai 
Presidenti delle Camere che sono un organismo di garanzia istituzionale e 
da 8 componenti, eletti dalle Camere, 4 per la maggioranza e 4 per le 
opposizioni. L'Authority per le Comunicazioni non e', pero', sola a 
sorvegliare che nel settore della telefonia fissa e mobile e di Internet 
non si formino monopoli, cartelli, a danno dei consumatori ma anche 
l'Antitrust, autorita' di garanzia sulla concorrenza formata con gli stessi 
criteri dell'Authority per le Comunicazioni e' spesso chiamata a dare un 
parere vincolante sulle questioni della concorrenza nelle Tlc. Il nuovo 
Codice delle Comunicazioni deve dare, secondo Gasparri, un analogo ruolo al 
Ministro, ma non stabilisce chi debba prevalere in caso di conflitto ed e' 
una riduzione dei poteri dell'Authority contro cui l'attuale Presidente 
Enzo Cheli ha protestato.

Questa volonta' di ridurre l'autonomia dell'Authority era stata manifestata 
gia' da Gasparri all'inizio del suo mandato nel 2001 ed e' coerente con una 
volonta' dell'attuale Governo Berlusconi di ridurre il potere delle 
Authority ed in genere delle magistrature indipendenti: anche il disegno di 
legge sulla riforma delle Authority riduce i poteri dell'Authority per gas 
ed energia restituendoli al Ministero delle Attivita' produttive, e c'e' 
una tendenza a svuotare i poteri di regolazione della concorrenza nel 
sistema bancario, detenuti dal Governatore della Banca d'Italia, senza 
pensare al conflitto che oppone Governo e Capo del Governo alla 
magistratura o il Ministro della Ricerca Scientifica al Consiglio Nazionale 
delle Ricerche. E' singolare come una corrente politica che dovrebbe essere 
liberale e piu' fiduciosa nelle autonomie abbia invece una concezione di 
primato della politica su realta' che richiederebbero piu' distacco dalla 
politica, una posizione che per molto tempo ha caratterizzato la sinistra.

Bisogna anche ricordare che mentre l'Authority ha sanzionato piu' volte 
atteggiamenti poco correnti, da parte di Telecom Italia e di Wind nel 
settore della concorrenza, il Ministro Gasparri si e' sempre, 
pubblicamente, espresso piu' a favore delle esigenze di questi colossi 
dell'economia. Bisogna ricordare come il Governo e Gasparri siano entrati 
piu' volte in conflitto con l'Authority che ha anche il potere di vigilanza 
e regolazione del settore radiotelevisivo: come sulle critiche che 
l'Authority di Cheli ha espresso nei confronti del disegno di legge 
Gasparri su sistema radiotelevisivo e dell'editoria, che il Ministro ha 
dichiarato non gradire, o, recentemente la censura dell'Authority per 
violazione della par condicio a Socci e alla sua intervista a Berlusconi 
nella trasmissione Excalibur, anche se l'Authority ha censurato Santoro 
oltre a Socci.

Oggi Cheli, gia' Presidente della Corte Costituzionale, e in passato vicino 
a Craxi, come Tesauro, Presidente dell'Antitrust, Rodota', Garante della 
privacy, Silvio Spaventa, Presidente della Consob, sono tutti responsabili 
delle Authority, nominati durante il Governo dell'Ulivo e vicini alle 
posizioni del CentroSinistra, nel 2004 queste cariche verranno a scadenza 
e, certamente, verrano nominate persone piu' vicine all'attuale Governo e, 
questo, dovrebbe essere una ragione per non ridurre poteri ed autonomia di 
Authority in settori delicati importanti aldila' del colore di chi governa 
in un determinato momento.


Pier Luigi Tolardo