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La nostra arma di "costruzione" di massa
- Subject: La nostra arma di "costruzione" di massa
- From: Carlo Gubitosa <c.gubitosa@peacelink.it>
- Date: Tue, 15 Apr 2003 10:55:17 +0200
La nostra arma di "costruzione" di massa
di Mia Couto*
Presidente Bush,
sono uno scrittore di una nazione povera, un paese che è già stato incluso
nella vostra lista nera. Milioni di mozambicani ignorano che male vi
abbiano fatto. Siamo piccoli e poveri: che minaccia possiamo rappresentare?
La nostra arma di distruzione di massa, in fondo, è rivolta verso di noi: è
la fame, la miseria. Ebbene io, povero scrittore di un povero paese, ho
fatto un sogno. Come Martin Luther King una volta sognò che l'America era
la nazione di tutti gli americani. Ho sognato che non ero un uomo, ma un
Paese.
Si, un Paese che non riusciva a dormire perché viveva spaventato da cose
terribili. Quel timore mi ha portato a esprimere una richiesta che, nel
sogno, aveva a che vedere con Lei, caro Presidente. Esigevo che gli Stati
Uniti d'America procedessero con l'eliminazione delle loro armi di
distruzione di massa. Esigevo inoltre che ispettori delle Nazioni Unite
fossero inviati nel vostro Paese.
I fatti che alimentavano il mio sospetto purtroppo erano reali, e non
prodotti dal sogno. La lista è cosi lunga che ne sceglierò soltanto
qualcuno. Eccoli.
-- Gli Stati Uniti sono l'unica nazione al mondo che ha lanciato bombe
atomiche su altre nazioni; il suo Paese a stato l'unico ad essere
condannato per "uso illegittimo della forza" dal Tribunale Internazionale
di Giustizia;
-- le forze americane hanno istruito e armato fondamentalisti islamici fra
più estremisti (compreso il terrorista Bin Laden) col pretesto di
rovesciare gli invasori russi in Afghanistan; il regime di Saddam Hussein
a stato appoggiato dagli Stati Uniti mentre metteva in alto le peggiori
atrocità contro iracheni (compreso il massacro dei curdi con i gas);
-- come molti altri leader legittimi, l'africano Patrice Lumumba venne
assassinato con I'aiuto della Cia (fu arrestato e torturato, poi gli
spararono in testa e il suo corpo venne disciolto nell'acido cloridrico);
-- come tanti altri fantocci, Mobutu Seseseko venne posto al potere da
vostri agenti, e concesse speciali servizi allo spionaggio americano;
l'invasione di Timor Est da parte dei militari indonesiani ha ottenuto
l'appoggio degli Stati Uniti; nelI'agosto del 1998, le forze aeree degli
Stati Uniti hanno bombardato in Sudan una fabbrica di medicinali, chiamata
Al-Shifa. Un errore? No, si trattava di una rappresaglia in seguito agli
attentati di Nairobi e Dar-es-Saalam.
-- dalla Seconda Guerra Mondiale in poi, gli Stati Uniti hanno bombardato:
la Cina (1945-46), la Corea e la Cina (1950-53), il Guatemala (1954),
l'Indonesia (1958), Cuba (1959-1961), il Guatemala (1960), il Congo (1964),
il Peru (1965), il Laos (1961-1973 ), il Vietnam (1961-1973), la Cambogia
(1969-1970), il Guatemala (1967-1973), Granada (1983), il Libano
(1983-1984), la Libia (1986), il Salvador (1980), il Nicaragua (1980),
l'Iran (1987), Panama (1989),l'Iraq (1990-2001), il Kuwait (1991), la
Somalia (1993), la Bosnia (1994-95), il Sudan (1998), I'Afganistan (1998),
la Jugoslavia (1999).
Svegliandomi, sono passato dall'incubo del sonno a quello della realtà. La
guerra che Lei, Signor Presidente, si è ostinato a voler intraprendere, ci
potrà liberare da un dittatore. Ma diventeremo tutti più poveri. Avremo
meno speranza in un futuro governato dalla ragione e dalla morale. Avremo
meno fiducia nella forza regolatrice delle Nazioni Unite. Resteremo, alla
fine, più soli e abbandonati.
Signor Presidente, l'Iraq non è Saddam. Sono 22 milioni di madri e figli e
di uomini che lavorano e sognano come fanno i comuni nordamericani (...)
Alla fine, ci libereremo di Saddam. Ma continueremo ad essere prigionieri
della logica della guerra e dell'arroganza. Non voglio che i miei figli
(ne i suoi) vivano dominati dal fantasma della paura. E che pensino che,
per vivere tranquilli, abbiano bisogno di costruirsi una fortezza. E che
saranno solo al sicuro quando dovranno spendere fortune in armamenti.
Il vescovo americano Monsignor Robert Bowan, le ha scritto, alla fine
dell'anno scorso, una lettera intitolata: " Perche il mondo odia gli Stati
Uniti?».
Bowman, vescovo delta chiesa cattolica delta Florida, ha combattuto in
Vietnam. Sa cos'e la guerra, e ha scritto: "Siamo obbiettivo dei terroristi
perché , nella maggior parte del mondo, il nostro governo ha difeso la
dittatura, la schiavitù e lo sfruttamento degli esseri umani. Siamo
obbiettivo dei terroristi perché siamo odiati. E siamo odiati perche il
nostro governo commette cose odiose".
La maggior minaccia che incombe sull'America non sono gli armamenti degli
altri ma l'universo di menzogne che si è creato intorno ai vostri
cittadini. Il pericolo non è il regime di Saddam, né nessun altro regime.
Bensi il sentimento di superiorità che sembra animare il suo governo. Il
suo nemico principale non è fuori. E dentro agli Stati Uniti.
Io vorrei poter festeggiare la caduta di Saddam Hussein. E festeggiare con
tutti gli americani. Ma senza ipocrisia, senza argomenti ad uso di
minorati mentali. Perche noi, caro Presidente Bush, noi, i popoli dei
paesi piccoli, abbiamo un'arma di costruzione di massa: la capacità di
pensare.
(Traduzione di Roberto Francavilla)
* scrittore mozambicano, una delle voci più interessanti delle letteratura
africana contemporanea. (Alcune delle sue opere sono tradotte in italiano).