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Ritiriamoci dall'orrore




Dove sono i colpevoli?
Chi sono le vittime?

E' oramai dimostrato che tanto più i conflitti servono agli interessi di 
pochi tanto più sarà il prezzo di sofferenza e morte che i più svantaggiati 
dovranno sopportare. Ma per realizzarsi, tale previsione ha bisogno che una 
grande quantità di persone si illuda di potersela cavare a buon mercato o 
addirittura avere vantaggi.
Il ruolo della democrazia e dell'informazione sono fondamentali.

Non è mai tardi per riguardare il passato laddove  le logiche del potere 
hanno sacrificato uomini  per gli interessi di politiche dalle prassi 
crudeli. Troppi  dittatori, usurpatori o anche governanti eletti 
democraticamente non hanno resistito alla propria passione per il  potere, 
alle pressioni dei gruppi che li avevano innalzati alla gloria o più 
semplicemente a ricatti inconfessabili ....

Pensiamo a quanto possa arrivare in ogni luogo, in ogni tempo  il disprezzo 
della vita dei popoli, pensiamolo come l'ignoranza di una belva chiusa 
in  gabbia senza l'apertura della democrazia mentre si macera nel tentativo 
di minacciare chi sta fuori fino a cercare di autoinfliggersi l'impotenza a 
dialogare a trattare.... Pensiamo quanto questo possa trasformarsi in odio 
per gli estranei per gli avversari che nella mancanza oramai persino della 
capacità di elaborare una"cultura" che teorizzi i razzismi l'inferiorità 
dei diversi, nell'incapacità di controbattere - anche a torto - le avverse 
idee politiche, nella stolida ottusità che non discerne valori e diritti 
oramai universalmente dichiarati avverte solo ostacoli alla propria 
esistenza  nelle situazioni rappresentate da  sistemi politici 
organizzazioni autonome. Le persone come oggetti senza una storia, un 
volto, un valore - escluso oramai quello della vita - che si possa 
quantificare in denaro perchè nemmeno l'economia è più una "scienza" che 
abbia ancora regole da comprendere e rispettare...... Allora è da cercare 
con più forza quel margine, il solo, che dentro ciascuno di noi possa 
costruirsi come barriera di indignazione di voglia di non fare sconti per 
opporsi all'onda del menefreghismo che tenta di riportarci al largo degli 
ideali che costruiscono armonia di comunità nel dialogo e nella giustizia, 
per spingerci verso  comode omertà e calcoli da bottega... Senza saperlo 
forse staremo già vincendo un piccolo grande confronto con quegli ostacoli 
che, ancora lontani dall'odio esplicito e dal fragore delle armi, lavorano 
per ricreare quelle infezioni dell'anima che accecano rendendo vulnerabili 
alla prepotenza, alla cultura dell'ignoranza ai miti della forza senza 
giustizia per renderci complici della paura e dell'odio.

A.Ielo