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[comunicati_lilliput] 1.500.000 bandiere della pace in Italia



Comunicato stampa - Campagna Pace da tutti i balconi!
Uff.stampa: Mariagrazia Bonollo 348/2202662 - Giorgio Bugliesi 348/2460295

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INTOLLERANZA E BANDIERE: TOCCA ALLE SCUOLE.
LA CAMPAGNA "PACE DA TUTTI I BALCONI!" VOLA VERSO QUOTA 1.500.000!
20 febbraio - Intolleranza e bandiere: tocca alle scuole.  Mentre continua 
l'attacco scatenato da alcuni isolati oppositori della campagna verso le 
bandiere esposte nelle sedi istituzionali (Comuni, Provincie e 
Regioni),  ci vengono segnalati nelle ultime ore episodi che vedono 
impegnate le forze dell'ordine e in alcuni casi perfino i vigili urbani nel 
far togliere i vessilli della pace dalle scuole di ogni ordine e grado.
Queste azioni, nelle intenzioni degli agenti, servono a dare corso alle 
ordinanze emesse dai Prefetti, che nei giorni scorsi erano stati 
sollecitati dal Governo in tal senso con una nota che forniva loro una 
interpretazione della legge 22/98 e del successivo regolamento con DPR 121/00.
"Questa legge", sostengono i promotori, "ed il suo decreto attuativo, 
regolamentano sì le modalità di esposizione della bandiera nazionale e di 
quella europea dagli edifici pubblici, ma a nostro avviso (confortati da 
una serie di 'pareri' di autorevoli studi di avvocati) non esclude la 
contemporanea esposizione di un simbolo, di un'aspirazione universale per 
la pace, quale è quella della bandiera con i colori dell'arcobaleno". In 
calce al comunicato riportiamo uno dei pareri legali che in queste ore sono 
giunti a sostegno delle tesi della campagna.

La campagna Pace da tutti i balconi! Vola verso quota 1.500.000. "Ebbene 
sì, quello che nessuno di noi si poteva aspettare, ma che in fondo era 
forse logico supporre viste le risposte ai sondaggi rispetto alla voglia di 
pace degli italiani, sta accadendo", sostengono dal coordinamento per la 
campagna. "Una risposta che non ci può solo soddisfare, ci deve impegnare. 
Perché se fino ad adesso le bandiere e la manifestazione di Roma (oltre 
alle continue manifestazioni locali) hanno prodotto risultati di una certa 
consistenza, non si può certo dire che abbiano scalfito la volontà che 
resiste di arrivare a fare questa querra". Questo diventa il senso di 
questo comunicato stampa, e cioè "che si continui a parlare di pace! Che su 
tutti i giornali tornino prepotenti le ragioni della campagna, oltre alle 
inevitabili polemiche locali. Quelle esistono, ma esistono in quanto la 
campagna è forte e lancia messaggi di pace forti, altrimenti non si 
capirebbero la testardaggine e pretestuosità nel tentar con ogni mezzo di 
togliere un vessillo arcobaleno dai punti cardine delle nostre città".


LA BANDIERA DELLA PACE E' LEGALE
Un parere legale dell'Avv. Nicola Canestrini di Rovereto (Trento)

In data 4 febbraio 2003 viene diramata dalla presidenza del Consiglio dei 
Ministri una circolare alle Prefetture contenente "indicazioni" 
sull'applicazione del D.P.R. 121/2000, il regolamento recante disciplina 
dell'uso delle bandiere della Repubblica italiana e dell'Unione europea da 
parte delle amministrazioni dello Stato e degli enti pubblici. Tale nota 
(nella versione modificata pochi giorni fa) recita: "l'esposizione sugli 
edifici pubblici di simboli privati di qualunque natura determina una 
violazione sanzionabile anche ai sensi degli artt. 292 e 323 del Codice 
Penale".

Tale inciso merita invero qualche riflessione.

1. Il diritto penale e' concordemente lo strumento per reprimere 
comportamenti non altrimenti sanzionabili, comportamenti in altre parole 
che non possono essere contenuti in nessun altro modo se non con la 
minacccia della privazione, da parte dell'autorita' statuale, della 
liberta' personale (cd. diritto penale come extrema ratio).

2. Circa il richiamo al reato di vilipendio di cui all'articolo 292 Codice 
Penale, e' conoscenza comune che tale condotta implica il concetto di 
sfregiare, disprezzare, mettere in ludibrio, porre in ridicolo, manifestare 
ostilita' - e sempre salvo il principio costituzionale di liberta' di 
manifestazione del pensiero.  Davvero esporre una variopinta bandiera che 
invochi la pace - valore fondante della Repubblica Italiana, ma anche ad 
esempio dell'Unione Europea il cui TU all'articolo 7 parla molto chiaro - 
implica manifestare disprezzo verso la Repubblica o i suoi organi? O forse 
esporre la bandiera della pace a fianco di quella italiana completa 
quest'ultima, visto che la Costituzione Italiana e la sua bandiera nascono 
dalle ceneri di una guerra, mai abbastanza "ripudiata".

3. Il reato di cui all'articolo 323 del Codice Penale, rubricato "abuso 
d'ufficio" e' - nella sua attuale definizione - un reato di evento. Cio' 
significa che l'abuso del Pubblico Ufficiale e' punibile solo quando la 
violazione di legge o regolamento da lui commessa abbia procurato a lui o 
ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale, ovvero se tale violazione 
intenzionale abbia arrecato ad altri un danno ingiusto. Non esiste nesso 
tra questo art. e l'esposizione della bandiera della Pace.

In sintesi. Esporre la bandiera della pace non e' reato, nemmeno da parte 
di sindaci o altri amministratori.

Avv. Nicola Canestrini