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Tobias Jones: la televisione italiana e' semplicemente pessima.



Fonte: http://www.internazionale.it/sommario/lettera.php?page=i&issue_id=55

Nervi scoperti e piccola tv
di Tobias Jones

Tobias Jones risponde alle critiche dopo il suo articolo uscito sul 
Financial Times

Negli ultimi quattro giorni ho ricevuto qualcosa come 500 email. Tutte 
dicevano esattamente la stessa cosa. In sostanza: "Grazie mille per aver 
finalmente scritto sul Financial Times quello che tutti pensiamo. La tv 
italiana e' terribile, ha distrutto le basi culturali del nostro 
meraviglioso paese. È dominata da persone insulse e prive di talento che 
per giunta sono presuntuose e volgari".
Gratitudine a parte, la reazione degli schiavi della macchina 
propagandistica del primo ministro e' stata stizzita e chiassosa: Maurizio 
Gasparri crede che io sia un trotzkista e che il Financial Times somigli al 
Manifesto (come no!); per Maurizio Costanzo sono soltanto un "giovanotto" 
che vuol fare scalpore. Gerry Scotti pensa che dovrei andare a lavare i 
miei panni nel Tamigi. Ovviamente, nessuno di loro ha letto l’articolo in 
originale. Non erano in grado!

Forse dovrei accennare alla sua genesi. Il Financial Times mi ha chiesto di 
scrivere un pezzo per spiegare una cosa semplicissima: come mai il popolo 
piu' intelligente, cordiale e creativo del pianeta (gli italiani) ha la 
televisione piu' patetica del mondo occidentale. È un’ottima questione. 
L’ho trovata interessante e ho accettato di scrivere l’articolo.
Ho guardato la televisione senza interruzione per un mese. Ed e' vero: 
fatta eccezione per qualche programma (Geo&Geo, Blob, Quark), fatta 
eccezione per Rai3, La 7, qualche canale locale e alcuni programmi 
trasmessi a tarda notte, la televisione italiana e' semplicemente pessima. 
È spaventosamente sessista, volgare e ossessionata da se stessa. Chiunque 
dica, come il povero Gerry Scotti, che la Bbc e' altrettanto pessima dice 
una sciocchezza. La Bbc non ha neppure la pubblicita', altro che letterine. 
Non lo dico perche' sono patriottico. So che gli inglesi hanno una cucina 
terribile, un’igiene discutibile e un bruttissimo rapporto con 
l’abbigliamento. Ma la loro televisione e', mi spiace dirlo, infinitamente 
superiore. E - questo e' il punto - il loro primo ministro non possiede tre 
reti nazionali.

A proposito, ho aperto il mio articolo citando Karl Popper: "Una democrazia 
non puo' esistere se non ha il controllo della televisione". In Italia e' 
vero il contrario. La televisione ha messo in scacco la democrazia. Lo dico 
non per fare dell’allarmismo sullo stato della democrazia (che e' 
abbastanza preoccupante), ma per sottolineare le terribili conseguenze 
sulla televisione. E malgrado quello che dice Costanzo, so perfettamente di 
cosa sto parlando. Nel mio libro The dark heart of Italy (Il cuore 
tenebroso dell’Italia) ho scritto un capitolo molto lungo sulla televisione 
intitolato "I mezzi di seduzione". È sul culto di Berlusconi. Domenica 
scorsa Costanzo mi ha lanciato sgarbatamente una sfida. La mia risposta e': 
"Verro' al suo show quando lei non sara' piu' un dipendente del presidente 
del consiglio".
Un altro tema importante del mio lungo saggio era che fortunatamente gli 
italiani sono meno supini, meno creduloni dei britannici. Ho sostenuto che, 
in un certo senso, e' meno grave che la tv italiana sia terribile perche' 
l’altro termine dell’equazione televisiva - lo spettatore - e' molto 
diverso. Gli italiani sono di gran lunga troppo intelligenti per farsi 
irretire dalla propaganda politica diffusa ogni sera sugli schermi delle 
loro tv da gente come Emilio Fede.

Di fatto, l’unica cosa di tutto questo polverone che mi ha veramente 
intristito e' vedermi raffigurato come qualcuno che critica l’Italia e la 
sua citta', Parma. Io adoro l’Italia. Vivo qui da quattro anni. Mia moglie 
e' italiana. Parma e' la citta' piu' bella, piu' straordinaria del mondo. I 
parmigiani sono, come ha scritto Giovanni Guareschi, la gente piu' 
divertente e piu' generosa del pianeta. L’idea che io critichi la cultura 
italiana e' assurda. Io l’ammiro enormemente. Critico solo la tv italiana 
perche' e' quasi completamente priva di cultura: tutte le cose che rendono 
gli italiani cosi' nobili - l’intelligenza e la generosita', il 
cattolicesimo e la creativita' - sono assenti dai nostri schermi 
televisivi. Percio', per favore, dateci piu' Gad Lerner e meno letterine.