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L'uranio impoverito USA ritenuto responsabile di casi di cancro



Vi inoltro questo articolo del Seattle Post-Intelligencer (Martedi' 12 
novembre 2002) che e' giunto tradotto alcuni giorni fa.
Luca Facta (Consigliere Provincia di Torino: 011/8612130)

L'uranio impoverito USA ritenuto responsabile di casi di cancro e
malformazioni congenite in Iraq.
di Larry Johnson
Corrispondente estero del Seattle Post-Intelligencer
____________________________
Zona demilitarizzata sud, Iraq.
Sulla "autostrada della morte", 17 km. a nord del confine col Kuwait, una
collezione di carri armati, autoblindo e altri veicoli militari si
arrugginisce nel deserto.
E irradia energia nucleare.
Nel 1991, gli Stati Uniti e i loro alleati nella Guerra del Golfo Persico
hanno colpito quei veicoli con ogive anticorazza fatte di uranio impoverito
- la prima volta che tali armi sono state usate in una guerra - mentre gli
Iracheni si ritiravano dal Kuwait. I risultati devastanti hanno dato il nome
alla strada.
Oggi, quasi 12 anni dopo che all'uso delle armi super-dure e' stato dato il
merito di aver portato la guerra ad una conclusione rapida, il campo di
battaglia rimane un deserto tossico radioattivo - e le armi all'uranio
impoverito rimangono un mistero.
Sebbene il Pentagono abbia mandato segnali contrastanti sugli effetti
dell'uranio impoverito, i medici iracheni credono che sia responsabile di un
significativo aumento di casi di cancro e malformazioni congenite nella
regione. Molti ricercatori al di fuori dell'Iraq, e diverse organizzazioni
di veterani USA, sono d'accordo; e sospettano che l'uranio impoverito abbia
un ruolo nella "sindrome della guerra del Golfo", la malattia ancora non
spiegata che ha colpito centinaia di migliaia di veterani della guerra del
Golfo.
L'uranio impoverito e' un problema anche in altre ex zone di guerra. Ieri,
esperti ONU hanno dichiarato di aver trovato zone ad alta radioattivita' in
Bosnia, risultate dall'uso di uranio impoverito durante i bombardamenti NATO
del 1995. [vedi caso dei soldati italiani in Bosnia che si sono ammalati di
leucemia, n.d.t.]
Con un'altra guerra in Iraq forse imminente, gli scienziati ed altri sono
preoccupati che gli effetti collaterali delle munizioni all'uranio
impoverito - ancora oggi parte consistente dell'arsenale USA - possano
includere malattie gravi e morte in una nuova generazione di soldati sia USA
che iracheni.
I pericoli
L'uranio impoverito e' un metallo molto denso che risulta dal processo con
cui l'uranio fissile usato per bombe nucleari e combustibile atomico viene
separato dall'uranio naturale. L'uranio impoverito rimane radioattivo per
4,5 miliardi di anni.
L'uranio, un elemento debolmente radioattivo, si trova naturalmente nel
suolo e nell'acqua dovunque sulla Terra, ma per lo piu' in quantita'
trascurabili. Gli esseri umani ne ingeriscono quantita' minuscole ogni
giorno.
I fori nei veicoli abbandonati sull'autostrada della morte, cuasati dalle
ogive all'uranio impoverito, sono 1000 volte piu' radioattivi della
radiazione di fondo, secondo le letture con contatore Geiger fatte per il
Seattle Post-Intelligencer dal Dott. Khajak Vartaanian, esperto di medicina
nucleare del Dipartimento di Protezione dalle Radiazioni di Bassora, e dal
colonnello Amal Kassim della marina irachena.
Il deserto intorno ai veicoli era 100 volte piu' radiattivo della radiazione
di fondo; Bassora, una citta' di 1 milione di persone, a circa 200 km di
distanza, registrava valori di radiattivita' appena superiori alla
radiazione di fondo.
Ma la radiattivita' e' solo uno dei problemi delle munizioni all'uranio
impoverito.
Un secondo problema, potenzialmente piu' grave, si crea quando una testata
all'uranio impoverito colpisce il suo obiettivo. Fino al 70 per cento del
proiettile puo' bruciare all'impatto, creando una tempesta di particelle
ceramiche all'ossido di uranio impoverito. Il risultato e' una polvere
ceramica all'uranio estremamente fine che puo' essere diffusa dal vento,
inalata e assorbita nel corpo umano e assorbita da piante e animali,
diventando parte della catena alimentare.
Una volta nel suolo, le munizioni possono contaminare l'ambiente e creare un
aumento di fino a cento volte del contenuto di uranio nelle falde acquifere,
secondo il Programma Ambientale dell'ONU.
Degli studi hanno dimostrato che puo' restare negli organi umani per anni.
L'esercito USA ha ammesso i rischi in un manuale di istruzione, nel quale
richiede che chiunque si sia trovi a meno di 25 metri da un oggetto o un
terreno contaminato con uranio impoverito indossi una protezione per la
pelle e le vie respiratorie, e afferma che "la contaminazione rendera' il
cibo e l'acqua non adatti al consumo".
Appena sei mesi prima dell'inizio della guerra nel Golfo l'esercito produsse
un rapporto sull'uranio impoverito, nel quale prediceva che una gran
quantita' di uranio impoverito sarebbe potuta essere inalata dai soldati
durante e dopo il combattimento.
La fanteria venne identificata come il gruppo che sarebbe stato piu'
esposto, e i risultati clinici previsti comprendevano cancro e problemi ai
reni.
Il rapporto avvertiva anche che la diffusione al pubblico delle informazioni
sulle conseguenze mediche e ambientali dell'uranio impoverito avrebbe
portato a iniziative per bandire le armi all'uranio impoverito.
Ma oggi il Pentagono sminuisce tali conseguenze. Gli ufficiali rimandano chi
chiede delle munizioni all'uranio impoverito agli studi governativi piu'
recenti sull'argomento, aggiornati al 13 dicembre 2000, che affermano che
"l'uranio impoverito e' il 40% meno radiattivo dell'uranio naturale".
Tale rapporto dice anche: "l'esposizione all'uranio impoverito relativo alla
guerra del Golfo non ha prodotto, fino a oggi, effetti nagativi osservabili
sulla salute che potessero essere attribuiti alla tossicita' o al basso
livello di radiazioni".
In risposta a richieste scritte, il Ministero della Difesa ha dichiarato: "i
servizi militari USA fanno uso di munizioni all'uranio impoverito per la
maggiore letalita' contro mezzi corazzati ed altri oggetti duri".
E ha detto che le munizioni all'uranio impoverito sono "munizioni di riserva
di guerra; cioe', usate in combattimento e non per esercitazioni", ad
eccezione delle munizioni che possono essere sparate in mare per
calibrazione dei sistemi d'arma.
Oltre che in Iraq e in Bosnia, le munizioni all'uranio impoverito sono state
usate in Kossovo e in Serbia nel 1999.
Sempre nel 1999, una sottocommissione dell'ONU considero' l'uranio
impoverito pericoloso abbastanza da lanciare un'iniziativa per bandirne
l'uso in tutto il mondo. L'iniziativa e' rimasta in comitato, bloccata in
primo luogo dagli Stati Uniti, afferma Karen Parker, avvocato del Progetto
di Legislazione Umanitaria di Sviluppo Educativo Internazionale, che ha
ruolo consultivo all'ONU.
Parker, che per prima ha sollevato la questione dell'uranio impoverito
all'ONU nel 1996, obietta che l'uranio impoverito "viola le leggi e gli usi
di guerra esistenti".
Ella ha affermato che ci sono quattro principi tratti dalla legge umanitaria
che riguardano le armi:
- Le armi possono essere usate solo nel campo di battaglia, definito come
obiettivi militari legittimi del nemico in guerra. Le armi non possono avere
un effetto negativo al di fuori del campo di battaglia cosi' definito.
- Le armi possono essere usate solo per la durata del conflitto armato.
Un'arma che viene usata o che continua a operare dopo la fine della guerra
viola questo criterio.
- Le armi non possono essere eccessivamente inumane.
- Le armi non possono avere un effetto eccessivamente negativo sull'ambiente
naturale.
"L'uranio impoverito contravviene a tutte e quattro queste regole", Prker ha
detto la settimana scorsa.
Il 17 ottobre 2001 l'onorevole Cynthia McKinney, democratica della Georgia,
ha introdotto un disegno di legge per "la sospensione dell'uso, vendita,
sviluppo, produzione, testing ed esportazione di munizioni all'uranio
impoverito, fino alla conclusione di certi studi sugli effetti sulla salute
di tali munizioni..."
Piu' di un anno dopo, la legge - appoggiata ufficialmente dagli onorevoli
Anibal Acevedo-Vila, Porto Rico; Tammy Baldwin, democratico, del Wisconsin;
Dennis Kucinich, democratico, dell'Ohio; Barbara Lee, democratica, della
California; e Jim McDermott, democratico, del Washington - rimane in
comitato, in attesa di commento dal Ministero della Difesa.
Gli studi
I veteranid ella guerra del Golfo sono entrati in contatto con una vasta
gamma di materiali tossici durante la guerra: fumi di incendi di petrolio e
agenti chimici, insetticidi, pesticidi, vaccinazioni, e uranio impoverito.
Dei 696778 soldati che hanno prestato servizio durante la fase del conflitto
ufficialmente riconosciuta (1990-1991), almeno 206861 hanno fatto domanda di
pensione di invalidita' di guerra. A tutto maggio 2002, 159238 veterani
hanno avuta riconosciuta l'invalidita' per causa di servizio dal Ministero
per i Veterani per danni alla salute noti collettivamente col nome di
"sindrome della guerra del Golfo".
Ci sono stati molti studi sulla sindrome della guerra del Golfo in questi
anni, come pure sui rischi per la salute delle armi all'uranio impoverito.
La maggior parte non hanno mostrato risultati conclusivi. Ma alcuni
ricercatori ritengono che gli studi precedenti, da parte di organismi come
l'Organizzazione Mondiale per la Sanita', Rand Corporation, o il braccio
investigativo del Congresso, non siano andati a cercare nel posto giusto -
agli effetti dell'uranio impoverito inalato.
Il dott. Asaf Durakovic, direttore del centro di ricerca privato no-profit
Uranium Medical Research Center presente in Canada e negli Stati Uniti, e i
ricercatori associati Patricia Horan e Leonard Dietz, hanno pubblicato uno
studio unico nel suo genere nel numero di agosto del Military Medicine
Medical Journal.
Lo studio e' ritenuto essere il primo a guardare gli effetti dell'uranio
impoverito tra i veterani della guerra del Golfo, usando la tecnica
ultrasensibile della spettrometria di massa a ionizzazione termica, che ha
reso loro possibile distinguere tra uranio naturale e uranio impoverito.
Lo studio, che ha esaminato pazienti britannici, canadesi e statunitensi,
ognuno dei quali soffiva dei sintomi tipici della sindrome della guerra del
Golfo, ha rivelato che, nove anni dopo la guerra, 14 dei 27 veterani in
osservazione aveva uranio impoverito nelle urine. Dell'uranio impoverito e'
stato anche trovato nei polmoni e nelle ossa di un veterano deceduto.
Il fatto che non sia stato ancora condotto uno studio a cura del governo
sull'uranio impoverito inalato "equivale a un caso di malasanita' di massa",
Dietz ha detto in una intervista la settimana scorsa.
L'attivista
Il dott. Doug Rokke era un medico militare, assegnato nel 1991 al reparto
comando del 12° Comando di Medicina Preventiva e al quartier generale del 3°
Comando Medico dell'Esercito USA. Rokke fu richiamato in servizio attivo 20
anni dopo aver prestato servizio in Vietnam, dal suo lavoro di ricerca al
Dipartimento di Fisica dell'Universita' dell'Illinois, e spedito nel Golfo a
coordinare l'operazione di pulizia dall'uranio impoverito.
Oggi, malfermo in salute, e' diventato un aperto oppositore delle munizioni
all'uranio impoverito.
"Di uranio impoverito sono fatti gli incubi" dice Rokke, che dichiara di
avere malattia reattiva delle vie respiratorie, danni neurologici, cataratte
e problemi ai reni, e riceve una pensione di invalidita' al 40 per cento
riconosciutagli dal governo. Egli attribuisce la causa dei suoi rpoblemi di
salute all'esposizione all'uranio impoverito.
Rokke e la sua squadra di circa 100 uomini hanno svolto il lavoro di pulizia
a loro assegnato senza istruzione specializzata e senza equipaggiamento di
protezione. Oggi, Rokke ha detto, almeno 30 membri della squadra sono morti,
e la maggior parte degli altri - incluso Rokke - hanno seri problemi di
salute.
Dice Rokke: "Gli effetti negativi sulla salute dall'esperienza personale, da
medici e da cartelle cliniche di individui esposti a uranio impoverito
includono malattia reattiva delle vie respiratorie, anomalie neurologiche,
calcoli renali e dolore cronico ai reni, irritazioni della pelle,
degradazione della visione e perdita della visione notturna, linfomi, varie
forme di tumore alla pelle e agli organi interni, disordini
neuropsicologici, presenza di uranio nello sperma, disfunzioni sessuali e
deformazioni congenite nella prole."
"Tutta questa roba e' un crimine contro Dio e contro l'umanita'".
Dalla sua casa a Rantoul, Illinois, dove lavora come insegnante supplente di
scuola superiore, Rokke ha detto: "Quando siamo partiti per il Golfo avevamo
tutti ottima salute, e ora siamo rottami".
Rokke, maggiore della riserva dell'esercito che si descrive "patriota a
destra di Rush Limbaugh" [un po' come stare a destra di Storace in Italia,
n.d.t.] ha dichiarato che ascoltare le ultime affermazioni del Pentagono
sull'uranio impoverito e' ancora piu' frustrante ora che un'altra guerra
contro l'Iraq appare probabile.
"Dal 1991, numerosi rapporti del Ministero della Difesa hanno detto che le
conseguenze dell'uranio impoverito erano sconosciute", ha detto Rokke.
"Questa e' una menzogna. Noi li abbiamo avvertiti nel 1991 dopo la guerra
del Golfo, ma per problemi di responsabilita' legale, hanno continuato ad
ignorare il problema". Rokke ha lavorato fino al 1996 per i militari,
sviluppando procedure di addestramento e gestione dell'uranio impoverito. Le
procedure, ha detto, sono state ignorate.
"La loro arroganza e' incomprensibile", ha detto. "Abbiamo sparso rifiuti
radioattivi in tutta la zona e abbiamo rifiutato cure mediche alle
persone... e' tutta arroganza".
"L'uranio impoverito e' un'istantanea della tecnologia quando impazzisce".
Difetti di nascita in Iraq
All'ospedale universitario Saddam a Bassora, il dott. Jawad Al-Ali, un
oncologo che ha studiato nel Regno Unito, mostra, in quattro album
fotografici a colori vivaci, quello che lui chiama vere e proprie istantanee
di incubi.
Le foto rappresentano un aumento delle deformazioni congenite in Iraq - nel
1989 ve ne erano 11 su 100000 nati; nel 2001, 116 su 100000 nati - che anche
prima di aver sentito parlare di uranio impoverito, hanno portato i medici
del sud dell'Iraq a fare confronti con i bombardamenti atomici di Hiroshima
e Nagasaki nella seconda guerra mondiale.
Alcune delle foto sono di bambini nati senza cervello, o con gli organi
interni al di fuori del corpo, o senza organi sessuali, senza colonna
vertebrale, e la lista delle deformita' continua per un bel po'. Vi sono
anche foto di pazienti con il cancro.
Il cancro e' aumentato drammaticamente nell'Iraq meridionale. Nel 1988, 34
persone sono morte di cancro; nel 2001 le morti per cancro sono state 603.
Girando per una delle corsie dell'ospedale, i dottori hanno mostrato ragazzi
e ragazze che soffrivano di leucemia. Gran parte dei bambini muore, hanno
detto i dottori, per insufficienza dei medicinali richiesti per la cura.
C'era una eccezione notevole, un ragazzino la cui famiglia ha potuto
permettersi di comprare i farmaci al mercato nero.
Al-Ali dice che e' contro la logica l'assolvere l'uranio impoverito quando i
veterani della guerra del Golfo e dei Balcani hanno le stesse malattie dei
bambini dell'Iraq meridionale.
"La causa di tutti questi cancri e queste deformita' rimane teorica perche'
non possiamo confermare la presenza di uranio nei tessuti o nelle urine con
le attrezzature che abbiamo", dice Al-Ali. "E per via delle sanzioni, non
possiamo procurarci le attrezzature di cui abbiamo bisogno".