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La strada maestra della Nonviolenza: Nota del Consiglio nazionale di Pax Christi



                                                             La strada 
maestra della Nonviolenza<?xml:namespace prefix = o ns = 
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                              Nota del Consiglio nazionale di Pax Christi 
sugli arresti di esponenti del movimento

Un altro mondo è possibile

Il Consiglio Nazionale di Pax Christi si è riunito presso la Casa per la 
Pace di Firenze il 17 novembre scorso e si è soffermato tra l altro sul 
Forum Sociale Europeo che si è svolto nei giorni scorsi proprio nel 
capoluogo toscano. Ne abbiamo apprezzato il lavoro, il percorso 
organizzativo (cui peraltro Pax Christi ha offerto il proprio apporto), i 
risultati ed i metodi che hanno visto il contributo di tante organizzazioni 
e cittadini europei. Alle assemblee plenarie e ai 151 seminari sulle 
tematiche della risoluzione dei conflitti, della globalizzazione, dei 
diritti e della democrazia, si è aggiunta la manifestazione colorata, 
partecipata e nonviolenta di sabato 9 novembre. Accanto alla piena 
soddisfazione abbiamo condiviso anche l amarezza per la linea seguita dalla 
maggior parte dei mezzi di informazione che in troppi casi hanno posto l 
attenzione esclusivamente sul problema dell ordine pubblico.

  Ciò premesso è emerso sconcerto riguardo all arresto delle 20 persone 
espressione di quello stesso movimento di Firenze. Pur riaffermando la 
fiducia e il rispetto nei confronti della Magistratura, il Consiglio ha 
espresso quanto meno perplessità e riserve sul merito dei reati contestati, 
sull opportunità di ricorrere alla custodia cautelare, sugli effetti che 
tale operazione potrà generare e sui tempi scelti per realizzarla.

Rispetto ai reati che risalgono all ordinamento fascista, si ha il sospetto 
più che fondato che anche moltissimi tra gli aderenti a Pax Christi 
potrebbero ricevere le stesse accuse! Non v è ombra di dubbio che anche noi 
sogniamo di sovvertire , ovvero di cambiare radicalmente l ordine economico 
attuale che condanna quotidianamente a morte migliaia di vite umane! Ed è 
certo che anche Pax Christi è impegnato a favorire e costruire un ordine 
economico e politico rispettoso della dignità di tutte le persone! Siamo 
tra coloro che credono fortemente che un altro mondo è necessario e non 
solo possibile!

Certo, attendiamo di conoscere nel dettaglio i fatti contestati e di 
comprendere in che modo questi giustifichino gli arresti e la strana 
coincidenza che essi siano avvenuti nei giorni immediatamente successivi al 
Social Forum. Ciononostante riteniamo che, se pure venissero provati dei 
fatti certi e gravi ai danni degli arrestati, questo non pregiudicherebbe 
assolutamente l orizzonte di valori, la riflessione e l azione del 
movimento composito che si è riconosciuto nel percorso di Porto Alegre e di 
Firenze.

Sono queste considerazioni che ci portano a ritenere eccessive e fuorvianti 
le formule accusatorie fino a farci comprendere che siamo di fronte ad una 
forzatura che tende a trasformare il dissenso in crimine. Avvertiamo questo 
come un ulteriore violenza del sistema sulla società civile che si 
organizza, protesta e propone il cambiamento. D altra parte la stessa 
inchiesta di Amnesty International conclude che a Genova: Si è verificata 
la più clamorosa violazione dei diritti umani realizzata in Europa negli 
ultimi anni . E ancora ci chiediamo: chi processerà l Italia che potrebbe 
ancora una volta violare in maniera clamorosa l articolo 11 della 
Costituzione che ripudia lo strumento della guerra ?

  A queste operazioni ci sentiamo di rispondere con gli strumenti della 
nonviolenza, gli unici che ci sottraggono alla logica e agli interessi dei 
grandi potentati economici che frenano i cambiamenti. Alla stessa 
nonviolenza vogliamo richiamare in maniera accorata tutti coloro di cui ci 
siamo fatti le compagne e compagni di strada. La nonviolenza, che pure 
parte dall analisi precisa delle violenze strutturali già in atto e subite 
come sempre dai più poveri, appare oggi più che mai la strada maestra di 
tutti coloro che nel mondo vogliono essere voce degli esclusi e delle 
vittime. Parliamo di una nonviolenza attiva, di una lotta nonviolenta 
trasformatrice in grado di contestare il sistema adottando le forme 
eticamente praticabili delle obiezioni e della disobbedienza civile, del 
boicottaggio organizzato e dello sciopero, del digiuno e di nuovi stili di 
vita, di tutte le forme che la lunga pratica dei nonviolenti può suggerirci 
in modo creativo per costruire una storia ricca di umanità.

  Il Consiglio Nazionale di Pax Christi

17 novembre 2002