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lettera dal Madagascar



Padre Tonino Cogoni e' un missionario dell'ordine di San Vincenzo de Paoli 
lavora nella missione di Jangany nel sud del Madagascar e chiede che la sua 
lettera venga inoltrata al maggior numero di persone possibile. Conto su di 
vio per farlo.


Jangany 19-03-2002


Cari amici, sono P. Tonino Cogoni, vi scrivo dal MADAGASACAR.

Forse parecchi di voi sono già a conoscenza della difficile situazione 
venutasi a creare in questa nazione in seguito alle elezioni presidenziali 
del 16 Dicembre 2001. Il presidente uscente Didier Ratsiraka e i suoi 
funzionari, decisi a mantenere il potere ad ogni costo, hanno fatto brogli 
elettorali di ogni genere. I delegati della Chiesa Cattolica e di altre tre 
Chiese Cristiane ed i delegati dell'organizzazione "Justice et Paix", 
presenti come osservatori ufficiali nei vari seggi elettorali, hanno subito 
denunciato presso le procure malgasce i brogli e le irregolarità. Gli otto 
magistrati dell'Alta Corte Costituzionale (HCC), organo incaricato della 
proclamazione dei risultati elettorali, si sono manifestati partigiani di 
Ratsiraka, come già si sapeva: non hanno tenuto conto delle gravi denunce 
ed hanno proclamato dei risultati viziati da queste irregolarità, 
trasgredendo così la legge elettorale. La popolazione malgascia ha reagito 
a questa mancanza di rispetto delle sue scelte da parte del potere 
dittatoriale di Ratsiraka e dei suoi funzionari ed ha iniziato uno sciopero 
generale che dura ormai da tre mesi.

La Chiesa Cattolica e altre Chiese Cristiane del Madagascar (FFKM) sono 
accanto alla popolazione e la incoraggiano a difendere i suoi diritti con 
tutti i mezzi non violenti e ad esigere verità e giustizia. Le potenze 
internazionali restano indifferenti alle difficoltà di questa povera 
popolazione, che lotta con coraggio e dignità per difendersi 
dall'oppressione. L'attuale presidente della Francia sostiene questo 
dittatore. Le altre potenze occidentali non vogliono mettersi contro la 
Francia per loro vari interessi. Intanto la situazione della nostra povera 
popolazione si è fatta molto pesante. Dove già si viveva nella scarsità, 
ora si è all'emergenza.

Abbiamo bisogno di rompere questa omertà dei governi e dei mas-media. 
Contiamo sulla sensibilità della gente, soprattutto in Italia.

CHIEDIAMO CHE L'OPINIONE PUBBLICA SIA INFORMATA DELLA SITUAZIONE DI 
OPPRESSIONE E DI SOFFERENZA DELLA POPOLAZIONE MALGASCIA.

Questo è l’SOS che lancio a tutti voi, cari amici. Vi prego di utilizzare 
tutte le vostre conoscenze e le vostre possibilità di influsso presso le 
parrocchie, le associazioni, le organizzazioni civili, i giornali e i mezzi 
di comunicazione affinché la gente venga informata sulla situazione del 
Madagascar e possa far giungere la sua opinione anche ai responsabili di 
governo. Abbiamo bisogno urgente che venga rotta questa congiura del 
silenzio, che è connivenza con l'ingiusta oppressione di oltre 12 milioni 
di persone. Seguite la Radio Vaticana e le Agenzie Missionarie come la 
MISNA, che danno informazioni puntuali e corrette. Leggete la lettera 
aperta di P. PEDRO OPEKA, mio confratello, che è conosciuto per la sua 
opera di ricupero della gente più abbandonata di Antananarivo, capitale del 
Madagascar. E' una lettera chiara che denuncia le cause dell'attuale 
situazione di disagio della popolazione malgascia.

Vi chiedo soprattutto la preghiera, perché tutto ciò che libera l'uomo e 
gli ridona speranza e gioia è soltanto dono di Dio. Sono sicuro che il 
Signore ci aiuterà attraverso le vostre persone, dandovi coraggio e 
iniziativa per sostenere i poveri e gli oppressi. Fate conoscere la mia 
lettera a tutti i vostri amici.

Vi ringrazio di cuore, vi saluto e prego per voi.

Aff.mo P. Tonino Cogoni.