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ANSA su bombardamenti
ATTACCO A KABUL: TREGUA SANTA, POI BOMBE RIPRENDONO / ANSA (AGGIORNA E
SOSTITUISCE SERVIZIO DELLE 21:00 DI IERI) (di Giampiero Gramaglia) (ANSA)
- WASHINGTON, 13 OTT - E, al sesto giorno, il Pentagono si riposo': i
raid aerei sull'Afghanistan, in corso da domenica, sono stati sospesi per
24 ore, in coincidenza con il venerdi', la domenica dei musulmani.
Ma passata la mezzanotte, nel cuore della notte afghana (in Italia, era
quasi l'una di notte), i bombardamenti su Kabul sono ripresi: ci sono state
almeno sei esplosioni, seguite da un'onda d'urto violenta.
Il tiro della contraerea e' stato meno intenso che altre volte. Fino a quel
momento, la tregua era stata osservata, pero' con qualche distinguo: gli
obiettivi fissi, cioe' le basi della milizia dei taleban e i campi dei
terroristi di 'al Qaida', erano stati risparmiati.
Ma gli aerei americani erano andati a caccia di obiettivi in movimento, per
evitare che Osama bin Leader e i leader dei taleban tentassero di sfruttare
la pausa per cercare rifugi piu' sicuri e per spostare i loro uomini.
Con precisione da commando israeliano sulle auto hezbollah, le forze
anglo-americane avevano gia' dimostrato mercoledi' di sapere centrare una
vettura in corsa: la Chevrolet Suburban (macchina americanissima) del
leader dei taleban Mohammad Omar. Nell'azione, sarebbero stati uccisi due
parenti del mullah.
I bombardamenti sull'Afghanistan, che sono la prima fase di 'Enduring
Freedom', la campagna militare contro il terrorismo, s'erano fermati
proprio nel giorno in cui erano affiorate perplessita' sulla loro efficacia.
Il Pentagono dichiara alcuni successi, con la distruzione all'85% dei
bersagli finora centrati, ma ammette che la milizia dei taleban conserva
una certa capacita' di difesa aerea e antiaerea, con missili terra-aria Sam
e con i bazooka anti-aereo Stinger. Il presidente americano George W. Bush
e il segretario alla difesa Donald Rumsfeld dicono che la campagna si
sviluppa ''come previsto''.
Il generale di brigata dei marines Henry Osman mostra foto di bersagli
distrutti e anche il video di una bomba che centra e annienta una
postazione di missili: la rete dei terroristi sarebbe in corso di
smembramento.
Mancano, pero', bilanci precisi: gli obiettivi centrati in tutti i raid
finora effettuati sarebbero una quarantina e dall'Afghanistan vengono
notizie, non confermate, di circa 200 civili uccisi e di centinaia di
feriti. ''Esagerazioni'', replicano i britannici, che partecipano ai raid.
E Rumsfeld, senza assolutamente confermarle, compara le cifre dei taleban
alle 5.500 vittime degli attacchi dell'11 settembre contro New York e
Washington. Ma tutti gia' guardano alla fase successiva, quella in cui
elicotteri d'attacco e commando delle squadre speciali entreranno in
azione. Qui, diventa importante la dichiarazione congiunta che Usa e
Uzbekistan hanno oggi pubblicato, perche' sembra preludere a un ampliamento
della gamma d'azioni che le truppe americane possono lanciare dal
territorio uzbeko, dove ci sono basi proprio sul confine con l'Afghanistan.
Finora, Tashkent concedeva a Washington l'uso di basi e spazio aereo solo a
fini umanitari. Nella nuova dichiarazione, l'Uzebkistan indica di avere
concordato l'uso delle sue basi e dei suoi aeroporti ''in primo luogo'' a
fini umanitari.
Il che lascia ipotizzare un secondo luogo, che non viene, pero',
esplicitato, ma che potrebbe essere quello delle incursioni sul terreno
afghano. E si addensano gli interrogativi sul 'dopo': chi e cosa, a Kabul,
dopo i taleban che, comunque, sono ancora li'? Chi e quale organizzazione,
quale Paese, dopo 'al Qaida' e l'Afghanistan, i primi nomi nella lista
rosso sangue del terrorismo internazionale?
Fra tutte le domande, Rumsfeld risponde in modo secco a una sola: ''Pensa
che i taleban consegneranno bin Laden?, coglieranno 'la seconda occasione'
offerta loro dal presidente Bush?'', gli chiedono. ''No'', dice, senza
doversi neppure pensare. GP 13-OTT-01 01:31 NN