Brindisi, pericolo esplosione. Fermo degli impianti della Polimeri
- Subject: Brindisi, pericolo esplosione. Fermo degli impianti della Polimeri
- From: "Alessandro Marescotti" <a.marescotti at peacelink.it>
- Date: Fri, 4 Nov 2011 07:27:16 +0000
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www.peacelink.it From: "Giancarlo Canuto" <giancanuto at alice.it>
Date: Fri, 4 Nov 2011 07:08:52 +0100 To: Giancarlo Canuto<giancanuto at alice.it> Subject: Br Chiusura Polimeri PETROLCHIMICO: CHI DI DOVERE SI ASSUMA LE SUE RESPONSABILITA’ EVITANDO INFAMI RICATTI Il Comitato Tecnico Regionale dei VV.FF., temendo un pericolo di esplosione, ha disposto la sospensione preventiva per sei mesi di sei impianti della Polimeri Europa. La storia di questo pericolo viene da lontano e cioè dalle tante accensioni anomale delle sei torce di emergenza degli impianti Basell e Polimeri Europa che nel recente passato hanno più volte hanno creato allarme nella nostra popolazione. Situazione che determinò poi il provvedimento del 26/10/2010 con il quale l’autorità giudiziaria dispose il sequestro preventivo di tali torce facendo carico alle aziende interessate di adottare “soluzioni tecnicamente e scientificamente praticabili” entro termini prestabiliti e ciò perché, secondo gli inquirenti, le torce venivano usate senza alcuna autorizzazione come termovalorizzatori per bruciare residui di lavorazione industriale col rischioso effetto di provocare emissioni di sostanze nocive in atmosfera. Ci facciamo carico delle preoccupazioni che un tale provvedimento provoca nei lavoratori interessati ma non possiamo nel contempo non farci altrettanto carico del gravissimo rischio cui, secondo il CTR e il menzionato provvedimento giudiziario, è esposta l’incolumità dell’intera popolazione brindisina. Rischio che certo non viene meno per il fatto che nel provvedimento si farebbe riferimento anche alla incompletezza della documentazione presentata. E ciò per la semplice ragione che una tale omissione comporta l’impossibilità di una responsabile valutazione dei rischi da parte dell’organo tecnico competente. Il posto di lavoro dei predetti dipendenti deve essere salvaguardato e sarebbe una mostruosa provocazione scaricare su di essi le responsabilità di chi ha determinato questa situazione non adottando per tempo le doverose misure di sicurezza. Facciamo perciò appello alle istituzioni locali e alle forze politiche perché intervengano in modo appropriato al fine di evitare che ancora una volta i cittadini e i lavoratori di Brindisi vengano messi di fronte all’infame ricatto d scegliere fra il diritto al lavoro e il diritto alla salute e alla loro incolumità. Brindisi, 3 novembre 2011 Italia Nostra, Legambiente, WWF Brindisi, Fondazione “Dott. Antonio Di Giulio”, Fondazione “Prof. Franco Rubino”, Forum ambiente salute e sviluppo, A.I.C.S., ARCI, ACLI Ambiente, Medicina Democratica, Salute Pubblica, Lipu, Comitato per la Tutela dell’Ambiente e della Salute del Cittadino, Comitato cittadino “Mo’ Basta!”, Comitato Brindisi Porta d’Oriente. |
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