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[Comunicato Stampa]:Milano, 19.07.06, Cronaca di una sentenza annunciata
- Subject: [Comunicato Stampa]:Milano, 19.07.06, Cronaca di una sentenza annunciata
- From: "comunicazione at supportolegale.org" <comunicazione at supportolegale.org>
- Date: Thu, 20 Jul 2006 09:42:11 +0200
La sentenza del processo milanese per i fatti dell? 11 marzo (nove
 assolti e 18 condanne a 4 anni) pone alcuni problemi che non rientrano
nelle dinamiche ?di movimento?, ma riguardano tutti e tutte.
 Riteniamo scandalose e gravi le sentenze, frutto di un clima di condanna
 presente gi? dalle prime fasi del processo, per non parlare della bolla
 mediatica che ne ha enfatizzato la portata. Forse i giudici dovrebbero
 leggere meno giornali e guardare con maggiore attenzioni gli atti, senza
 farsi influenzare dallo stato d?animo con cui si arriva ai processi.
 Un processo senza prove reali (se non alterate, come ad
 esempio nelle relazioni sui rinvenimenti di oggetti nei pressi del
 corteo), nessuna foto che inchiodi realmente gli imputati nell?atto di
 lanciare o danneggiare qualcosa, una condanna che fa del ?concorso
 morale? un pericoloso precedente che va a ledere il diritto di
 manifestare e partecipare a cortei.
 Non ci esprimiamo in questo momento sulle problematiche dell?ordinamento
 giudiziario e la vicinanza tra PM e giudice, ma non possiamo non notare
 come le indicazioni del PM Basilone nella sua arringa (nonch? nelle sue
 richieste di custodia cautelare) siano state assunte dal giudice nella
 sua condanna, gi? insita nelle parole e negli atti del PM.
(spezzerei il periodo)
Per non  parlare delle vergognose motivazioni con cui il riesame ha
bocciato, per
 quattro mesi, le richieste di scarcerazione.
 E? la prima sentenza di un reato tornato di moda sotto silenzio a
Torino nel 1998 in occasione delle manifestazioni per la morte di Baleno
e poi in grande stile dopo i fatti di Genova e che ormai viene
affibbiato a qualsiasi cosa si muova in una piazza: a Genova, come
 a Torino, come in val Susa e ora a Milano. Le caratteristiche - pessime
 - dell?articolo 419 oltre a gravare sulla vita delle persone condannate,
 sono un grave rischio per chiunque partecipi a mobilitazioni e cortei.
 Il problema ? dunque, ancora una volta, un'ulteriore restrizione degli
spazi di libert?: partecipare a un corteo sar? da oggi pi? pericoloso
per tutti.
Come si diceva un tempo,
 ?Meditate gente?.
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