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Il filosofo Giuliano Pontara per Lidia Menapace Presidente della Repubblica
- Subject: Il filosofo Giuliano Pontara per Lidia Menapace Presidente della Repubblica
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Sat, 6 May 2006 15:12:35 +0200
UNA DONNA AL QUIRINALE LA RESISTENZA, LA NONVIOLENZA, IL FEMMINISMO AL QUIRINALE L'ILLUSTRE FILOSOFO GIULIANO PONTARA A SOSTEGNO DI LIDIA MENAPACE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Inviamo un intervento dell'illustre filosofo italiano docente all'Universita' di Stoccolma Giuliano Pontara a sostegno della proposta di Lidia Menapace come Presidente della Repubblica, intervento che compare oggi su "Kairos", supplemento del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". * * * GIULIANO PONTARA: LIDIA MENAPACE ALLA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA [Ringraziamo di tutto cuore Giuliano Pontara (per contatti: giuliano.pontara at philosophy.su.se) per averci messo a disposizione il seguente articolo scritto per un autorevole quotidiano] Un gruppo crescente di cittadine e cittadini, inclusi alcuni dei nuovi eletti al Parlamento italiano - un piccolo movimento di base - sta diffondendo la proposta che Lidia Menapace, recentemente eletta senatrice in Abruzzo, venga eletta Presidente della Repubblica. Lidia Menapace ha partecipato alla Resistenza, e' tra coloro che hanno fondato "il Manifesto", e' impegnata da una vita nel movimento antimilitarista, e in quello della cultura delle donne. L'idea di proporre che il Parlamento elegga la senatrice Lidia Menapace Presidente della Repubblica, e' un'idea forte, come forte, penso, fu a suo tempo la proposta di eleggere Norberto Bobbio alla stessa "carica". L'idea e' forte perche' si tratta di una di quelle persone che lungo un'intera vita d'impegno politico e civile hanno rappresentato coerentemente e vissuto nel modo piu' limpido i valori basilari su cui si fonda una democrazia trasparente e non guerrafondaia - due aggettivi che oggi e' sempre piu' importante aggiungere espressamente al sostantivo; l'idea e' forte perche' fornisce a tanta gente di cui ancora e' popolata l'Italia una possibilita' di esprimere fiduciosamente la propria fede in tali valori; e' forte perche' sarebbe ora che, anche in Italia, il "primo cittadino" fosse una di quelle tante cittadine che sono profondamente preparate e molto attente alle sorti sempre piu' incerte della democrazia minacciata dovunque da nuove tendenze nazi-fasciste, alle sorti della nostra Costituzione, minacciata dalle stesse tendenze, e alle scelte sempre piu' difficili e cariche di conseguenze per generazioni future cui si trova di fronte il nostro paese, l'Europa, e la comunita' mondiale. Per queste ragioni appoggio convinto l'idea che vede una cittadina come Lidia Menapace insediata al Quirinale - o, preferibilmente, in un ufficio meno dispendioso, piu' semplice, in una sede meno circondata dagli aloni del potere lontano, venerando e (piu' o meno) occulto, piu' consona all'esigenza democratica di un rapporto sdrammatizzato, aperto, diretto e continuo tra cittadini rappresentati e quelli che hanno eletto a rappresentarli. So benissimo che non si tratta di un'idea "vincente". Ma se fosse espressa, almeno nel primo scrutinio, da un gruppo di elettori ed elettrici convinti dell'importanza centrale delle esigenze di ripudio della guerra e delle politiche militaristiche, di difesa della Costituzione, di ripudio di politiche economiche che fortemente contribuiscono alla crescita delle gia' enormi disuguaglianze che esistono tra i sempre piu' ricchi e i sempre piu' poveri, sia a livello nazionale sia a livello globale, e convinti della necessita' di una maggiore presenza di donne ai "vertici" dello stato, tale idea servirebbe a focalizzare maggiormente l'attenzione su queste esigenze, dando voce a tutte quelle cittadine e cittadini italiani che, convinti della centralita' di esse nel mondo d'oggi, con il loro voto hanno contribuito ad eleggere al Parlamento rappresentanti che condividono i valori su cui esse si fondano. * * * Una notizia biobibliografica sul professor Giuliano Pontara Giuliano Pontara e' uno dei massimi studiosi della nonviolenza a livello internazionale, riproduciamo di seguito una breve notizia biografica gia' apparsa in passato sul nostro notiziario (e nuovamente ringraziamo di tutto cuore Giuliano Pontara per avercela messa a disposizione): "Giuliano Pontara e' nato a Cles (Trento) il 7 settembre 1932. In seguito a forti dubbi sulla eticita' del servizio militare, alla fine del 1952 lascia l'Italia per la Svezia dove poi ha sempre vissuto. Ha insegnato Filosofia pratica per oltre trent'anni all'Istituto di filosofia dell'Universita' di Stoccolma. E' in pensione dal 1997. Negli ultimi quindici anni Pontara ha anche insegnato come professore a contratto in varie universita' italiane tra cui Torino, Siena, Cagliari, Padova, Bologna, Imperia, Trento. Pontara e' uno dei fondatori della International University of Peoples' Institutions for Peace (Iupip) - Universita' Internazionale delle Istituzioni dei Popoli per la Pace (Unip), con sede a Rovereto (Tn), e dal 1994 al 2004 e' stato coordinatore del Comitato scientifico della stessa e direttore dei corsi. Dirige per le Edizioni Gruppo Abele la collana "Alternative", una serie di agili libri sui grandi temi della pace. E' membro del Tribunale permanente dei popoli fondato da Lelio Basso e in tale qualita' e' stato membro della giuria nelle sessioni del Tribunale sulla violazione dei diritti in Tibet (Strasburgo 1992), sul diritto di asilo in Europa (Berlino 1994), e sui crimini di guerra nella ex Jugoslavia (sessioni di Berna 1995, come presidente della giuria, e sessione di Barcellona 1996). Pontara ha pubblicato libri e saggi su una molteplicita' di temi di etica pratica e teorica, metaetica e filosofia politica. E' stato uno dei primi ad introdurre in Italia la "Peace Research" e la conoscenza sistematica del pensiero etico-politico del Mahatma Gandhi. Ha pubblicato in italiano, inglese e svedese, ed alcuni dei suoi lavori sono stati tradotti in spagnolo e francese. Tra i suoi lavori figurano: Etik, politik, revolution: en inledning och ett stallningstagande (Etica, politica, rivoluzione: una introduzione e una presa di posizione), in G. Pontara (a cura di), Etik, Politik, Revolution, Bo Cavefors Forlag, Staffanstorp 1971, 2 voll., vol. I, pp. 11-70; Se il fine giustifichi i mezzi, Il Mulino, Bologna 1974; The Concept of Violence, Journal of Peace Research , XV, 1, 1978, pp. 19-32; Neocontrattualismo, socialismo e giustizia internazionale, in N. Bobbio, G. Pontara, S. Veca, Crisi della democrazia e neocontrattualismo, Editori Riuniti, Roma 1984, pp. 55-102; tr. spagnola, Crisis de la democracia, Ariel, Barcelona 1985; Utilitaristerna, in Samhallsvetenskapens klassiker, a cura di M. Bertilsson, B. Hansson, Studentlitteratur, Lund 1988, pp. 100-144; International Charity or International Justice?, in Democracy State and Justice, ed. by. D. Sainsbury, Almqvist & Wiksell International, Stockholm 1988, pp. 179-93; Filosofia pratica, Il Saggiatore, Milano 1988; Antigone o Creonte. Etica e politica nell'era atomica, Editori Riuniti, Roma 1990; Etica e generazioni future, Laterza, Bari 1995; tr. spagnola, Etica y generationes futuras, Ariel, Barcelona 1996; La personalita' nonviolenta, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1996; Guerre, disobbedienza civile, nonviolenza, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1996; Breviario per un'etica quotidiana, Pratiche, Milano 1998; Il pragmatico e il persuaso, Il Ponte, LIV, n. 10, ottobre 1998, pp. 35-49. E' autore delle voci Gandhismo, Nonviolenza, Pace (ricerca scientifica sulla), Utilitarismo, in Dizionario di politica, seconda edizione, Utet, Torino 1983, 1990 (poi anche Tea, Milano 1990, 1992). E' pure autore delle voci Gandhi, Non-violence, Violence, in Dictionnaire de philosophie morale, Presses Universitaires de France, Paris 1996, seconda edizione 1998. Per Einaudi Pontara ha curato una vasta silloge di scritti di Gandhi, Teoria e pratica della nonviolenza, Einaudi, nuova edizione, Torino 1996, cui ha premesso un ampio studio su Il pensiero etico-politico di Gandhi, pp. IX-CLXI". Una piu' ampia bibliografia degli scritti di Giuliano Pontara (che comprende circa cento titoli) puo' essere letta nel n. 380 de "La nonviolenza e' in cammino". * * * Alcune adesioni all'appello per Lidia Menapace Presidente della Repubblica Tra le prime adesioni all'appello affinche' la senatrice Lidia Menapace sia eletta Presidente della Repubblica segnaliamo: Farid Adly, Imma Barbarossa, Enrica Bartesaghi, Franca Bimbi, Giovanna Capelli, Giancarla Codrignani, Antonino Drago, Rachele Farina, Giovanni Franzoni, Domenico Gallo, Nella Ginatempo, Daniele Lugli, Gerard Lutte, Anna Maffei, Lidia Maggi, Gigi Malabarba, Dacia Maraini, Ettore Masina, Eugenio Melandri, Lea Melandri, Luisa Morgantini, Isidoro D. Mortellaro, Giorgio Nebbia, Gianni Novelli, Riccardo Orioles, Giuliano Pontara, Alessandro Portelli, Lidia Ravera, Annamaria Rivera, Brunetto Salvarani, Umberto Santino, Maria Schiavo, Bruno Segre, Sergio Tanzarella, Letizia Tomassone, Mao Valpiana. Hanno aderito decine di docenti universitari, centinaia di rappresentanti di associazioni impegnate nella solidarieta', per la pace e i diritti umani, numerosi pubblici amministratori. Hanno aderito tra gli altri numerosi religiosi e religiose; prestigiose intellettuali femministe; illustri rappresentanti dell'ambientalismo scientifico; grandi figure della vita civile italiana; autorevoli personalita' delle istituzioni; ed inoltre decine e decine di associazioni, riviste, istituzioni culturali e d'impegno sociale. E con loro tantissime cittadine e cittadini che nella persona della senatrice Lidia Menapace riconoscono le qualita' adeguate alle funzioni di capo dello Stato. Hanno anche gia' aderito pubblicamente alcuni senatori e deputati, altri hanno espresso estremo interesse per questa proposta che nasce da persone impegnate nel volontariato, nella solidarieta', nella ricerca scientifica, nelle istituzioni. Tutte le dichiarazioni di adesione all'iniziativa vengono via via pubblicate sul notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino", consultabile alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/maillist.html * * * Una breve notizia biobibliografica sulla senatrice Lidia Menapace: Lidia Menapace (per contatti: lidiamenapace at aliceposta.it) e' nata a Novara nel 1924, partecipa alla Resistenza, e' poi impegnata nel movimento cattolico, pubblica amministratrice, docente universitaria, fondatrice del "Manifesto"; e' tra le voci piu' alte e significative della cultura delle donne, dei movimenti della societa' civile, della nonviolenza in cammino. Nelle elezioni politiche del 9-10 aprile 2006 e' stata eletta senatrice. La maggior parte degli scritti e degli interventi di Lidia Menapace e' dispersa in quotidiani e riviste, atti di convegni, volumi di autori vari; tra i suoi libri cfr. Il futurismo. Ideologia e linguaggio, Celuc, Milano 1968; L'ermetismo. Ideologia e linguaggio, Celuc, Milano 1968; (a cura di), Per un movimento politico di liberazione della donna, Bertani, Verona 1973; La Democrazia Cristiana, Mazzotta, Milano 1974; Economia politica della differenza sessuale, Felina, Roma 1987; (a cura di, ed in collaborazione con Chiara Ingrao), Ne' indifesa ne' in divisa, Sinistra indipendente, Roma 1988; Il papa chiede perdono: le donne glielo accorderanno?, Il dito e la luna, Milano 2000; Resiste', Il dito e la luna, Milano 2001; (con Fausto Bertinotti e Marco Revelli), Nonviolenza, Fazi, Roma 2004. * * * Nota per la stampa a cura del Centro di ricerca per la pace di Viterbo Viterbo, 6 maggio 2006 Centro di ricerca per la pace strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
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