Il filosofo Giuliano Pontara per Lidia Menapace Presidente della Repubblica



UNA DONNA AL QUIRINALE
LA RESISTENZA, LA NONVIOLENZA, IL FEMMINISMO AL QUIRINALE

L'ILLUSTRE FILOSOFO GIULIANO PONTARA
A SOSTEGNO DI LIDIA MENAPACE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Inviamo un intervento dell'illustre filosofo italiano docente
all'Universita' di Stoccolma Giuliano Pontara a sostegno della proposta di
Lidia Menapace come Presidente della Repubblica, intervento che compare oggi
su "Kairos", supplemento del notiziario telematico quotidiano "La
nonviolenza e' in cammino".

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GIULIANO PONTARA: LIDIA MENAPACE ALLA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA

[Ringraziamo di tutto cuore Giuliano Pontara (per contatti:
giuliano.pontara at philosophy.su.se) per averci messo a disposizione il
seguente articolo scritto per un autorevole quotidiano]

Un gruppo crescente di cittadine e cittadini, inclusi alcuni dei nuovi
eletti al Parlamento italiano - un piccolo movimento di base - sta
diffondendo la proposta che Lidia  Menapace, recentemente  eletta senatrice
in Abruzzo, venga eletta Presidente della Repubblica. Lidia Menapace ha
partecipato alla Resistenza, e' tra coloro che hanno fondato "il Manifesto",
e' impegnata da una vita  nel movimento antimilitarista, e in quello della
cultura delle donne.
L'idea di proporre che il Parlamento elegga la senatrice Lidia Menapace
Presidente della Repubblica, e' un'idea forte, come forte, penso, fu a suo
tempo la proposta di eleggere Norberto Bobbio alla stessa "carica". L'idea
e' forte perche' si tratta di una di quelle persone che lungo un'intera vita
d'impegno politico e civile hanno rappresentato coerentemente  e vissuto nel
modo piu' limpido i valori basilari su cui si fonda una democrazia
trasparente e non guerrafondaia - due aggettivi che oggi e' sempre piu'
importante aggiungere espressamente al sostantivo; l'idea e' forte perche'
fornisce a tanta gente di cui ancora e' popolata l'Italia una possibilita'
di esprimere fiduciosamente la propria fede in tali valori; e' forte perche'
sarebbe ora che, anche in Italia, il "primo cittadino" fosse una di quelle
tante cittadine che sono profondamente preparate e molto attente alle sorti
sempre piu' incerte della democrazia minacciata dovunque da nuove tendenze
nazi-fasciste, alle sorti della nostra Costituzione, minacciata dalle stesse
tendenze, e alle scelte sempre piu' difficili e cariche di conseguenze per
generazioni future cui si trova di fronte il nostro paese, l'Europa, e la
comunita' mondiale.
Per queste ragioni appoggio convinto l'idea che vede una cittadina come
Lidia Menapace  insediata al Quirinale - o, preferibilmente, in un ufficio
meno dispendioso, piu' semplice, in una sede meno circondata dagli aloni del
potere lontano, venerando e (piu' o meno) occulto, piu' consona all'esigenza
democratica di un rapporto sdrammatizzato, aperto, diretto e continuo tra
cittadini rappresentati e quelli che hanno eletto a rappresentarli.
So benissimo che non si tratta di un'idea "vincente". Ma se fosse espressa,
almeno nel primo scrutinio, da un gruppo di elettori ed elettrici convinti
dell'importanza centrale delle esigenze di ripudio della guerra e delle
politiche militaristiche, di difesa della Costituzione, di ripudio di
politiche economiche che fortemente contribuiscono alla crescita delle gia'
enormi disuguaglianze che esistono tra i sempre piu' ricchi e i sempre piu'
poveri, sia a livello nazionale sia a livello globale, e convinti della
necessita' di una maggiore presenza di donne ai "vertici" dello stato, tale
idea servirebbe a focalizzare maggiormente l'attenzione su queste esigenze,
dando voce a tutte quelle cittadine e cittadini italiani che, convinti della
centralita' di esse nel mondo d'oggi, con il loro voto hanno contribuito ad
eleggere al Parlamento rappresentanti che condividono i valori su cui esse
si fondano.

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Una notizia biobibliografica sul professor Giuliano Pontara

Giuliano Pontara e' uno dei massimi studiosi della nonviolenza a livello
internazionale, riproduciamo di seguito una breve notizia biografica gia'
apparsa in passato sul nostro notiziario (e nuovamente ringraziamo di tutto
cuore Giuliano Pontara per avercela messa a disposizione): "Giuliano Pontara
e' nato a Cles (Trento) il 7 settembre 1932. In seguito a forti dubbi sulla
eticita' del servizio militare, alla fine del 1952 lascia l'Italia per la
Svezia dove poi ha sempre vissuto. Ha insegnato Filosofia pratica per oltre
trent'anni all'Istituto di filosofia dell'Universita' di Stoccolma. E' in
pensione dal 1997. Negli ultimi quindici anni Pontara ha anche insegnato
come professore a contratto in varie universita' italiane tra cui Torino,
Siena, Cagliari, Padova, Bologna, Imperia, Trento. Pontara e' uno dei
fondatori della International University of Peoples' Institutions for Peace
(Iupip) - Universita' Internazionale delle Istituzioni dei Popoli per la
Pace (Unip), con sede a Rovereto (Tn), e dal 1994 al 2004 e' stato
coordinatore del Comitato scientifico della stessa e direttore dei corsi.
Dirige per le Edizioni Gruppo Abele la collana "Alternative", una serie di
agili libri sui grandi temi della pace. E' membro del Tribunale permanente
dei popoli fondato da Lelio Basso e in tale qualita' e' stato membro della
giuria nelle sessioni del Tribunale sulla violazione dei diritti in Tibet
(Strasburgo 1992), sul diritto di asilo in Europa (Berlino 1994), e sui
crimini di guerra nella ex Jugoslavia (sessioni di Berna 1995, come
presidente della giuria, e sessione di  Barcellona 1996). Pontara ha
pubblicato libri e saggi su una molteplicita' di temi di etica pratica e
teorica, metaetica  e filosofia politica. E' stato uno dei primi ad
introdurre in Italia la "Peace Research" e la conoscenza sistematica del
pensiero etico-politico del Mahatma Gandhi. Ha pubblicato in italiano,
inglese e svedese, ed alcuni dei suoi lavori sono stati tradotti in spagnolo
e francese. Tra i suoi lavori figurano: Etik, politik, revolution: en
inledning och ett stallningstagande (Etica, politica, rivoluzione: una
introduzione e una presa di posizione), in G. Pontara (a cura di), Etik,
Politik, Revolution, Bo Cavefors Forlag,  Staffanstorp  1971, 2 voll., vol.
I, pp. 11-70; Se il fine giustifichi i mezzi, Il Mulino, Bologna 1974; The
Concept of Violence, Journal of Peace Research , XV, 1, 1978, pp. 19-32;
Neocontrattualismo, socialismo e giustizia internazionale, in N. Bobbio, G.
Pontara, S. Veca, Crisi della democrazia e neocontrattualismo, Editori
Riuniti, Roma 1984, pp. 55-102; tr. spagnola, Crisis de la democracia,
Ariel, Barcelona 1985; Utilitaristerna, in Samhallsvetenskapens klassiker, a
cura di M. Bertilsson, B. Hansson, Studentlitteratur, Lund 1988, pp.
100-144; International Charity or International Justice?, in Democracy State
and Justice, ed. by. D. Sainsbury, Almqvist & Wiksell International,
Stockholm 1988, pp. 179-93; Filosofia pratica, Il Saggiatore, Milano 1988;
Antigone o Creonte. Etica e politica nell'era atomica, Editori Riuniti, Roma
1990; Etica e generazioni future, Laterza, Bari 1995; tr. spagnola, Etica y
generationes futuras, Ariel, Barcelona 1996; La personalita' nonviolenta,
Edizioni Gruppo Abele, Torino 1996; Guerre, disobbedienza civile,
nonviolenza, Edizioni Gruppo Abele,  Torino 1996; Breviario per un'etica
quotidiana, Pratiche, Milano 1998; Il pragmatico e il persuaso, Il Ponte,
LIV, n. 10, ottobre 1998, pp. 35-49. E' autore delle voci Gandhismo,
Nonviolenza, Pace (ricerca scientifica sulla), Utilitarismo, in Dizionario
di politica, seconda edizione, Utet, Torino 1983, 1990 (poi anche Tea,
Milano 1990, 1992). E' pure autore delle voci Gandhi, Non-violence,
Violence, in Dictionnaire de philosophie morale, Presses Universitaires de
France, Paris 1996, seconda edizione 1998. Per Einaudi Pontara ha curato una
vasta silloge di scritti di Gandhi, Teoria e pratica della nonviolenza,
Einaudi, nuova edizione, Torino 1996, cui ha premesso un ampio studio su Il
pensiero etico-politico di Gandhi, pp. IX-CLXI". Una piu' ampia bibliografia
degli scritti di Giuliano Pontara (che comprende circa cento titoli) puo'
essere letta nel n. 380 de "La nonviolenza e' in cammino".

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Alcune adesioni all'appello per Lidia Menapace Presidente della Repubblica

Tra le prime adesioni all'appello affinche' la senatrice Lidia Menapace sia
eletta Presidente della Repubblica segnaliamo: Farid Adly, Imma Barbarossa,
Enrica Bartesaghi, Franca Bimbi, Giovanna Capelli, Giancarla Codrignani,
Antonino Drago, Rachele Farina, Giovanni Franzoni, Domenico Gallo, Nella
Ginatempo, Daniele Lugli, Gerard Lutte, Anna Maffei, Lidia Maggi, Gigi
Malabarba, Dacia Maraini, Ettore Masina, Eugenio Melandri, Lea Melandri,
Luisa Morgantini, Isidoro D. Mortellaro, Giorgio Nebbia, Gianni Novelli,
Riccardo Orioles, Giuliano Pontara, Alessandro Portelli, Lidia Ravera,
Annamaria Rivera, Brunetto Salvarani, Umberto Santino, Maria Schiavo, Bruno
Segre, Sergio Tanzarella, Letizia Tomassone, Mao Valpiana.

Hanno aderito decine di docenti universitari, centinaia di rappresentanti di
associazioni impegnate nella solidarieta', per la pace e i diritti umani,
numerosi pubblici amministratori.

Hanno aderito tra gli altri numerosi religiosi e religiose; prestigiose
intellettuali femministe; illustri rappresentanti dell'ambientalismo
scientifico; grandi figure della vita civile italiana; autorevoli
personalita' delle istituzioni; ed inoltre decine e decine di associazioni,
riviste, istituzioni culturali e d'impegno sociale. E con loro tantissime
cittadine e cittadini che nella persona della senatrice Lidia Menapace
riconoscono le qualita' adeguate alle funzioni di capo dello Stato.

Hanno anche gia' aderito pubblicamente alcuni senatori e deputati, altri
hanno espresso estremo interesse per questa proposta che nasce da persone
impegnate nel volontariato, nella solidarieta', nella ricerca scientifica,
nelle istituzioni.

Tutte le dichiarazioni di adesione all'iniziativa vengono via via pubblicate
sul notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino",
consultabile alla pagina web:

http://lists.peacelink.it/nonviolenza/maillist.html

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Una breve notizia biobibliografica sulla senatrice Lidia Menapace:

Lidia Menapace (per contatti: lidiamenapace at aliceposta.it) e' nata a Novara
nel 1924, partecipa alla Resistenza, e' poi impegnata nel movimento
cattolico, pubblica amministratrice, docente universitaria, fondatrice del
"Manifesto"; e' tra le voci piu' alte e significative della cultura delle
donne, dei movimenti della societa' civile, della nonviolenza in cammino.
Nelle elezioni politiche del 9-10 aprile 2006 e' stata eletta senatrice.
La maggior parte degli scritti e degli interventi di Lidia Menapace e'
dispersa in quotidiani e riviste, atti di convegni, volumi di autori vari;
tra i suoi libri cfr. Il futurismo. Ideologia e linguaggio, Celuc, Milano
1968; L'ermetismo. Ideologia e linguaggio, Celuc, Milano 1968; (a cura di),
Per un movimento politico di liberazione della donna, Bertani, Verona 1973;
La Democrazia Cristiana, Mazzotta, Milano 1974; Economia politica della
differenza sessuale, Felina, Roma 1987; (a cura di, ed in collaborazione con
Chiara Ingrao), Ne' indifesa ne' in divisa, Sinistra indipendente, Roma
1988; Il papa chiede perdono: le donne glielo accorderanno?, Il dito e la
luna, Milano 2000; Resiste', Il dito e la luna, Milano 2001; (con Fausto
Bertinotti e Marco Revelli), Nonviolenza, Fazi, Roma 2004.

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Nota per la stampa a cura del Centro di ricerca per la pace di Viterbo

Viterbo, 6 maggio 2006

Centro di ricerca per la pace
strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo
tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it