[Comunicato Stampa] Processo Bolzaneto: "Compagno girati che voglio vederti in faccia quando ti sparo"



Tre sono i testi ascoltati oggi nel corso delle XXXVII udienza del
processo per i fatti di Bolzaneto, nel quelle sono imputati 46 tra
agenti di PP PS e CC e personale medico presente in loco.

Il contesto in cui sono state vissute le esperienze degli oltre novanta
fermati e arrestati, che sabato 21 luglio sono stati condotti nella
caserma di Bolzaneto, si fa sempre più chiaro e preciso.
Ormai non ci sono più dubbi sulla presenza delle due ali di agenti
inferociti nel corridoio, sulle ore passate in piedi, sulle visite
degradanti in infermeria, gli insulti e le percosse.

Si ritorna a parlare anche dell'infermeria come parte integrante del
meccanismo criminale con cui funzionava la caserma di Bolzaneto in quei
giorni.
P.B. viene fatto spogliare nudo, e mettere contro il muro, viene
percosso dagli agenti sotto gli occhi del medico, viene insultato,
schernito e fatto oggetto di violenza psicologica a sfondo sessuale
dagli agenti stessi. Nonostante sia stata messa in dubbio
l'attendibilità del teste da parte degli avvocati degli imputati, poiché
all'epoca degli interrogatori aveva manifestato dubbi sui
riconoscimenti, oggi in aula P.B. ha individuato in Giacomo Toccafondi
il medico presente.

In cella il piantone punta PB qualcosa alla tempia "Compagno girati che
voglio vederti in faccia quando ti sparo". P.B non ha il coraggio di
voltarsi temendo di trovarsi realmente di fronte a una pistola: dopo
innumerevoli intimidazioni si volta e l'agente gli spruzza una sostanza
urticante negli occhi che lo fa cadere in terra. Gli intimano di
rialzarsi e dopo averlo ampiamente percosso lo sollecitano sollevandolo
per i capelli.

Riemergono anche gli incastri con le testimonianze delle scorse udienze.
In particolare sull'episodio di T.: di origine siriana con una protesi a
una gamba dopo una notte in piedi non riesce più a resistere.
T. chiede di sedersi, e nonostante gli sia intimato di non farlo cede e
si siede, entrano gli agenti in cella a massacrarlo nuovamente.
Forse non E' mai abbastanza…

a raccontare nuovamente E' P.S il primo ascoltato oggi: all'epoca
dipendente del ministero della difesa, esattamente come i suoi aguzzini,
e per questo maggiormente bersagliato da insulti e percosse.

Si continua lunedì 8 maggio

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