SERVIZIO CIVILE/AON: "SE MUORE IL SERVIZIO CIVILE A PERDERE SARA' LO STATO



SERVIZIO CIVILE/AON: "SE MUORE IL SERVIZIO CIVILE A PERDERE SARA' LO STATO"

"Se la Camera dei Deputati darà il nulla osta definitivo al provvedimento di
anticipo della fine della leva obbligatoria senza che contestualmente
vengano date adeguate garanzie al servizio civile, quest'ultimo rischia di
scomparire". E' quanto ha dichiarato Massimo Paolicelli, Presidente
dell'Associazione Obiettori Nonviolenti. "E' ora di smetterla - prosegue
Paolicelli - di vedere il servizio civile come difesa della Patria solo
quando si deve accentrare il potere di gestione e quando lo si vuole leggere
come concorrenziale al servizio militare e di conseguenza bloccarlo con
molti paletti. Quando invece si fanno le riforme o si danno i fondi nessuno
si ricorda le parole della Corte Costituzionale, che è intervenuta anche
recentemente per ricordare che il servizio civile è una forma di adempimento
del dovere di difesa della Patria sancito dall'articolo 52 della
Costituzione. Il provvedimento licenziato ieri dal Senato, anticipando il
congelamento della leva, fa venir meno anche il servizio civile prestato
dagli obiettori, ma si preoccupa solo di dare ulteriori incintivi, anche di
dubbia costituzionalità, alle Forze Armate per il reclutamento dei
volontari. Inoltre mentre la Difesa, che comunque dispone di un cospicuo
bilancio: per il 2004 19.670 milioni di euro, ai quali vanno aggiunti i
1.200 milioni di euro previsti per le missioni, è stata graziata dal maxi
emendamento del Governo che ha ridotto della metà i tagli previsti dalla
manovra correttiva, il servizio civile, che dispone di appena 119 milioni di
euro, rischia di non avere i fondi necessari per mantenere lo stato attuale
delle cose. Infatti quest'anno svolgono servizio civile 30.000 obiettori e
38.000 volontari, per un costo di 270 milioni di euro, coperto grazie ad
alcuni residui che si sono aggiunti ai 119 milioni di euro previsti nel
fondo del servizio civile. Il prossimo anno non ci saranno i 30.000
obiettori, e se il fondo resta uguale non partirebbero neanche 20.000
giovani.
Per questo consideriamo un primo passo in avanti, la proposta presentata
oggi dall'onorevole Piero Ruzzante dei DS e sottoscritta da un centinaio di
deputati del Centro-sinistra. La proposta è apprezzabile perché contiene per
il servizio civile una maggiore flessibilità, incentivi ed un ulteriore
impegno economico.
Secondo noi il passo successivo deve essere quello di correggere la logica
che sta dietro la concezione di difesa del paese data dal nostro legislatore
che nei fatti ha creato una difesa di serie A dove si è deciso che occorrono
190.000 uomini per la difesa militari costino quello che costino e una
difesa di categoria dilettanti, dove si destinano alcune briciole di
finanziamento e si fa quello che si riesce a fare. Ma lo spirito dei giovani
impegnati nel servizio civile è altamente professionale, e merita la giusta
attenzione da parte dello Stato, che deve dare degli obiettivi da
perseguire, il numero dei giovani che occorrono per raggiungerli e di
conseguenza destinare i fondi adeguati. Se si perde la partita del servizio
civile - conclude Paolicelli - questo Stato sarà molto più povero".

Roma, 22 luglio 2004-07-22

INFO: www.obiezione.org
Ufficio Stampa: 338.2347267

_________________________________________________________________