Sanzionata Claudia Peroni: giornalismo incompatibile con pubblicita'



COMUNICATO STAMPA - Delibera del Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti
della Lombardia

Giornalista "attrice pubblicitaria":

sanzionata Claudia Peroni

Richiamo all'osservanza dei doveri professionali - Aveva pubblicizzato
su "Italia 1" due modelli di auto Seat.



Milano, 9 gennaio 2004. Sanzionata (con l'avvertimento) la giornalista
professionista  Claudia Peroni, che su "Italia 1" ha pubblicizzato due
modelli di auto Seat.  Il Consiglio  ha contestato un addebito molto
netto alla giornalista Peroni: "La nuova frontiera della pubblicità, che
sta invadendo l'informazione, mette in discussione l'autonomia
professionale del giornalista con ricadute lesive sull'immagine del
giornalista, dell'Ordine  e della professione. Claudia Peroni "recita"
in un contesto commerciale e mercantile, gettando un'ombra sulla sua
indipendenza. La confusione dei ruoli crea quel clima negativo che
limita l'autonomia professionale, perché  elimina il confine morale tra
informazione e pubblicità".

 E' privo di fondamento anche l'assunto difensivo secondo il quale
mancherebbe una norma specifica che vieta al giornalista di fare
pubblicità. Claudia Peroni è giornalista professionista dal 10 febbraio
1999. Ha superato un esame di Stato. Si deve presumere, quindi, che
conosca adeguatamente la legge professionale e la relativa
giurisprudenza, ricevendo, come tutti i giornalisti lombardi, il mensile
"Tabloid" ricco di informazioni giuridiche e veicolo di diffusione delle
delibere disciplinari dell'OgL. Sa bene che non può servire due padroni,
i telespettatori da una parte e la pubblicità dall'altra. Due mondi
opposti, dominati da regole diverse e contrastanti. Come giornalista
professionista,  Claudia Peroni conosce l'articolo 1 della legge
professionale n. 69/1963, che la vincola in maniera chiara e netta a
esercitare in modo esclusivo e continuativo la professione di
giornalista.

Claudia Peroni in sostanza afferma che deve fare la propagandista di
Seat per "campare". In lei non c'è alcun segno di consapevolezza
sull'evoluzione filosofica del  messaggio pubblicitario. Gli strateghi
del marketing aziendale ritengono oggi, come già affermato da questo
Consiglio, che il messaggio pubblicitario sia più  incisivo e penetrante
se è presentato da un giornalista specializzato (in questo caso nel
campo delle auto e dei motori).  Claudia Peroni  è un  personaggio noto.
Si è, quindi, di fronte a una giornalista conosciuta, "che ha deciso di
porsi come mediatore di interessi commerciali altrui. Ecco, quindi, la
violazione della norma deontologica con particolare riferimento alla
Carta dei Doveri del giornalista, che rappresenta e deve rappresentare,
sempre, il riferimento guida del lavoro di ogni giornalista" .

Claudia Peroni, telecronista dei Gran Premi di automobilismo di Formula
Uno,   si è difesa, affermando in sintesi che l'attività svolta a favore
della Seat non ha leso la sua autonomia professionale, che  non si era
posta il problema deontologico e che, comunque, deve provvedere "a
mantenersi". Parla poi  della sua attività giornalistica, sottolineando
che oggi è ridotta  a seguito della caduta dei diritti per le interviste
dai box di Formula 1. Afferma di aver subito, negli ultimi tempi, "una
dequalificazione del ruolo, ridotto a piccoli interventi di una manciata
di secondi". Claudia Peroni ha aggiunto che un giornalista televisiva
"esiste se appare". La pubblicità, quindi, serve ad avere maggiore
visibilità televisiva e quindi ad avere altre collaborazioni.



Il testo della delibera nel sito www.odg.mi.it





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