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Un appello per il 4 ottobre
- Subject: Un appello per il 4 ottobre
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Sun, 28 Sep 2003 12:09:22 +0200
Alle persone ed associazioni impegnate per la pace e la giustizia ai mezzi d'informazione UN APPELLO PER IL 4 OTTOBRE Siamo alle solite. Puntuali i soliti provocatori annunciano che in vista e a ridosso dell'iniziativa del movimento per la pace e la giustizia del 4 ottobre organizzeranno a Roma le loro solite provocazioni, con l'intento di suscitare l'altrui violenza, esponendo ancora una volta al rischio di lesioni e di morte se' ed altri. Ancora una volta riproducendo subalternita' ai potenti, ai mass-media della societa' dello spettacolo, alla violenza di cui si presentano come effettuali stupidi adoratori, in veste di apprendisti stregoni. Ancora una volta riproducendo un'ideologia e una strategia criminale e sacrificale. Ancora una volta riproducendo una cultura fascista e militarista, di guerra e di morte, viriloide e totalitaria. Ancora una volta puntando allo scatenamento dell'altrui violenza e stoltezza; ancora una volta giocando al macabro gioco della simulazione della guerra; ancora una volta innescando l'escalation della devastazione, della rissa, del pestaggio e delle torture; ancora una volta distogliendo l'attenzione da cio' che conta per collocare se' e le proprie solipsistiche rappresentazioni al centro della pubblica attenzione; ancora una volta strumentalizzando l'impegno e la presenza altrui per mettere in scena la nequizia e la presunzione propria; ancora una volta rivelandosi stoltamente funzionali o consapevolmente complici della menzogna e della violenza dei potenti, della loro cultura ancora una volta dimostrandosi filiazione e allievi. * E' responsabilita' grave e patente infamia di tanta parte delle autoproclamate leadership del movimento che nei ceti privilegiati del nord ricco del mondo si oppone alla guerra e alle ingiustizie globali il fatto di non aver sempre saputo opporsi decisamente fin qui alle intraprese dei provocatori ed anzi essersene fatta in alcune fatali circostanze addirittura egemonizzare con esiti nefasti. * Almeno le persone amiche della nonviolenza hanno il dovere di opporsi ai provocatori e porre netta e ineludibile un'esigenza: che il movimento che vuole impegnarsi contro la menzogna e la violenza dei potenti assuma condotte limpide e coerenti con i fini che vuole perseguire, e quindi respinga le ideologie e le pratiche degli adoratori della violenza e della menzogna; che il movimento che vuole costruire pace e giustizia ed affermare verita' e dignita' umana si impegni affinche' le sue finalita' siano perseguire con mezzi coerenti con esse e non con mezzi che quelle finalita' contraddicono e quindi vanificano in radice. Almeno le persone amiche della nonviolenza si battano perche' cessino le provocazioni; perche' si rigettino le condotte mirate a provocare lo scatenamento della violenza; perche' non si espongano stoltamente e scelleratamente al rischio di lesioni e di morte le tante persone che vogliono manifestare in modo pacifico e democratico una volonta' di pace e di giustizia nel rispetto della vita e della dignita' di tutti gli esseri umani. Almeno le persone amiche della nonviolenza dicano chiaro e forte che le iniziative del movimento per la pace e la giustizia anche il 4 ottobre devono essere caratterizzate dalla scelta della nonviolenza; e chi vuole ottenere altro che pace e giustizia - e magari per un po' di visibilita' sui mass-media e' disposto a far scorrere il sangue - non e' affatto parte del movimento per la pace e la giustizia, ma solo uno sciocco e un mascalzone che idolatra la violenza e la menzogna e che riproduce in scala la menzogna e la violenza di potenti cui proclama di opporsi ma che in realta' sciaguratamente imita e favoreggia. * Solo la scelta della nonviolenza puo' far si' che il movimento che vuole opporsi alle guerre e e alle ingiustizie diventi un movimento che costruisce la pace e la giustizia; solo la scelta della nonviolenza puo' rendere concreto ed efficace questo impegno. Solo la scelta della nonviolenza eredita e invera qui e adesso le tradizioni grandi delle lotte del movimento delle donne, del movimento dei lavoratori, delle Resistenze alle dittature, dei movimenti anticolonialisti e antirazzisti, per la democrazia e i diritti umani. Uscire dalle ambiguita' e necessario e urgente; isolare e respingere i progetti e le condotte dei provocatori e' necessario e urgente; chiedere a tutti una condotta limpida e coerente con i valori concreti e le concrete pratiche della pace e della giustizia e' necessario e urgente: solo con la nonviolenza si puo' contrastare la menzogna e la violenza dei potenti, ed anche la menzogna e la violenza che sono dentro ciascuno di noi. * Solo la scelta della nonviolenza si oppone concretamente alla violenza, all'ingiustizia, alla guerra. I movimenti promotori della manifestazione del 4 ottobre dicano finalmente una parola chiara su questo. Le tante persone amiche della nonviolenza escano dalla subalternita' e dall'ambiguita'. I provocatori rinuncino ai loro progetti. Nessuno si illuda che i fini giustifichino i mezzi, in verita' - come e' chiaro ad ognuno - i mezzi pregiudicano i fini. Solo la scelta della nonviolenza si oppone concretamente alla violenza, all'ingiustizia, alla guerra. Peppe Sini responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo Viterbo, 28 settembre 2003 Mittente: Centro di ricerca per la pace strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo tel. e fax 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
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