[caserta24ore] Quando l'anti spamm spara nel mucchio



Per cause ancora in corso di determinazione, abbiamo scoperto che l'
indirizzo e-mail della redazione at caserta24ore.it è stato inserito in una
"blacklisted IP address": pertanto gli e-mail inviati all'indirizzo della
redazione tornano indietro. Utilizziamo fino a quando la situazione sarà
normalizzata l'indirizzo dello Staff che è caserta24ore at email.it .
Le blacklist, alla lettera "liste nere", sono delle liste di indirizzi
e-mail indesiderate, bloccati dai grossi fornitori di accesso Internet quali
Tin, Libero. e fatte così divenire inutilizzabili.
Si è reso necessario l'utilizzo di tali liste per arginare il fenomeno dello
"spamming", ovvero l'invio di e-mail pubblicitarie indesiderate, spesso a
carattere erotico - pornografico o che invitano a cliccare su "dialer
autoinstallanti" che cambiano il collegamento a Internet utilizzando numeri
telefonici del tipo 899 o 166 che hanno un costo di oltre un euro al minuto.
I fornitori di accesso Internet, da un lato mostrano impegno per evitare
tali forme di spamm dall'altro, cedono i nostri dati compresi gli e-mail a
società pubblicitarie che negli ultimi tempi vanno sempre più adottando una
politica pubblicitaria a rete. E' infatti aumentato il volume di e-mail
pubblicitarie indesiderate in giro per la rete; tali società sparano su
Internet milioni di e-mail pubblicitarie forti del 3% statistico che
abbocca. E' possibile mandare e-mail anonime pubblicizzando soltanto il
contenuto del messaggio, oppure è possibile usare e-mail fittizie! Vi è mai
capitato di rispondere ad un'e-mail pubblicitaria chiedendo di essere
cancellati ed invece il messaggio torna indietro??
Probabilmente l'indirizzo e-mail della redazione è stato vittima del
cosiddetto "fuoco nel mucchio anti-spam" o forse di un boicottaggio visto l'
informazione scomoda che da anni in maniera del tutto indipendente portiamo
avanti.
Fatto sta che Caserta24ore non ha mai pubblicizzato alcuna attività
commerciale, usiamo l'indirizzo e-mail soltanto per ricevere l'enorme flusso
di fonti che vuole veicolare le sue comunicazioni sul nostro canale. Per
cancellarsi dalla newsletter del mese basta un messaggio con indicazione
dell'e-mail da cancellare.
In passato abbiamo pubblicato un ampio dossier sui dialer, sui virus
informatici e sulla pubblicità in rete. Avemmo il sospetto che fornitori di
accesso ad Internet che in passato hanno fornito servizi gratis, come l'
e-mail, oggi per far quadrare i bilanci vendono la nostra e-mail a imprese
pubblicitarie, incentivano la diffusione di virus informatici per vendere
caselle di posta elettronica a pagamento a prova di virus.
Oggi questi sospetti si rafforzano e diventano quasi certezze.




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