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G8 Evian 1-3 giugno MOBILITAZIONI
- Subject: G8 Evian 1-3 giugno MOBILITAZIONI
- From: "comunicazione ATTAC Italia" <comunicazione at attac.org> (by way of Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>)
- Date: Wed, 07 May 2003 17:12:32 +0200
ATTAC Italia [%] www.attac.it __________________________ Info media: claudio jampaglia comunicazione at attac.org ++39 348 89 58 602 ----------------------------------- Mobilitazione contro il G-8 2003 a Evian 1-3 giugno 2003 ____________________________________ Dopo l'archiviazione dell'omicidio di Carlo ribadiamo che "Genova NON si archivia" e continuiamo a chiedere "verità e giustizia" per le violenze subite a Genova da migliaia di manifestanti. Rilanciamo la mobilitazione contro il G8, denunciando la sua illegittimità e le sue responsabilità per la miseria del liberismo a cui costringe centinaia di milioni di persone nel pianeta. Vi comunichiamo il quadro organizzativo e le proposte per le mobilitazioni contro il G8 2003 del prossimo 1-3 giugno 2003. Il G-8 si riunirà dall'1 al 3 giugno 2003 a Evian, sul lago Léman, a circa dieci chilometri da Ginevra e a poche centinaia di chilometri da Lione, Grenoble e Torino. ONG, associazioni, sindacati, partiti politici e gruppi militanti di Francia, Svizzera, Italia, Germania nonché militanti provenienti da molti paesi dell'Europa e del mondo intero hanno dato vita a un ampio coordinamento che si è riunito dall'1 al 2 marzo scorso. In quell'occasione numerose organizzazioni hanno sottoscritto un appello comune e tramite il sito web www.g8-evian2003.org è possibile accedere a numerose informazioni nonché ai siti dei diversi componenti che costituiscono il coordinamento. I gruppi coinvolti nel coordinamento provengono infatti da numerosi paesi, rappresentano settori sociali o preoccupazioni militanti eterogenee e hanno posizioni ideologiche fra loro molto differenti. Ciò spiega perché le iniziative organizzate a partire da giovedì 29 maggio nella regione di Evian, e innanzitutto nei due comuni di confine, Ginevra, in Svizzera, e Annemasse, in Francia, sono così diverse. Mentre ci ritroveremo tutti insieme in grandi appuntamenti, come la manifestazione al mattino di domenica 1 giugno, le altre numerose iniziative - quali i villaggi alternativi, i dibattiti e il "vertice per un altromondo", i falò di sabato sera o le azioni pacifiche di bloccaggio - sono sotto la responsabilità di gruppi specifici che esistonoda tempo o che sono stati creati per l'occasione. Contesto politico a metà aprile 2003 Se per molti giorni le incertezze della guerra in Iraq hanno messo in forse la prossima edizione del G8, oggi è praticamente certo che la riunione si svolgerà alle date e nei luoghi previsti. Tuttavia si assiste a una modificazione del significato politico del G-8. Inizialmente le autorità francesi, che intendono liberarsi del marchio di una globalizzazione che sarebbe troppo brutale in ambito sociale e poco rispettosa dell'ambiente, avevano previsto di imperniare questo G-8 sulla questione dell'accesso all'acqua e sullo sviluppo dell'Africa su iniziativa del Nepad. A questo scopo, il governo francese ha invitato 25 capi di Stato e di governo, quelli del G-8 ovviamente, del Nepad, ma anche quelli di Egitto, India, Brasile e altri. Pur mantenendo in essere questi inviti, le autorità francesi hanno cambiato musica e oggi presentano questo vertice come il "G-8 della pace". Il cambiamento di contesto dovrebbe indurre le reti militanti a ridiscutere il profilo della loro risposta e delle loro rivendicazioni. Se va da sé che al centro delle nostre dichiarazioni ci sarà l'ipocrisia di voler chiamare "vertice per la pace" un vertice al quale presenzieranno George Bush eTony Blair, molti altri argomenti dovranno essere discussi alla luce del nuovo contesto internazionale. La discussione in oggetto potrebbe focalizzarsi sulle priorità dell'agenda internazionale, le condizioni della ricostruzione dell'Iraq, la Palestina, la Cecenia, maanche sulle questioni sociali e le disuguaglianze Nord/Sud avendo come obiettivo ultimo soprattutto l'assemblea generale dell'OMC/WTO del settembre prossimo. Ma questa discussione dovrebbe partire anche dal bilancio dello straordinario movimento di contestazione contro la guerra che si è manifestato il 15 febbraio e il 20 marzo, movimento che era stato coordinato nell'ambito del forum sociale europeo di Firenze e di quello mondiale di Porto Alegre. Le forme di questa discussione saranno precisate nei vari incontri che avranno luogo prima del 29 maggio, per esempio il coordinamento europeo di Berlino del 25, 26 e 27 aprile durante il quale si riuniranno gli organizzatori del forum sociale europeo e i responsabili delle coalizioni europee contro la guerra. Quadro generale delle mobilitazioni contro il G-8 Questo quadro è stato discusso durante il coordinamento dell'1 e 2 marzo di cui troverete un resoconto al sito web che rinvia ugualmente ai diversi attori delle iniziative. Di seguito abbiamo indicato quelle principali, ricordando che molti dibattiti, riunioni e manifestazioni si svolgeranno nelle città in prossimità di Evian (Losanna, Annecy, e altre): - a partire da giovedì 29 maggio saranno attivati numerosi villaggi alternativi; a Annemasse, vicino all'aeroporto, ci sarà il "villaggio contro il capitalismo, l'autoritarismoe la guerra" e il "villaggio intergalattico"; - a partire da giovedì 29 maggio a Annemasse nella sala "Martin Luther King" prenderà avvio un "vertice per un altro mondo", su iniziativa del CRID e di numerose ONG e movimenti francesi; - venerdì 30 maggio i gruppi ATTAC di tutta Europa si riuniranno in assemblea a Ginevra, dopo che i gruppi ATTAC del mondo si sono riuniti a Parigi nell'ambito del "G-Monde"; - sabato 31 maggio il CADTM organizzerà un "tribunale del debito"a Ginevra; - sera di sabato 31 grazie all'iniziativa "il fuoco al lago" ci saranno raduni popolari attorno a grandi falò accesi nei comuni che fiancheggiano il lago Léman; - mattino di domenica 1 giugno, verrà organizzata un'enorme manifestazione transfrontaliera tra Ginevra e Annemasse; - pomeriggio di domenica 1 giugno, verranno organizzate azioni di bloccaggio pacifiche e non violente fra Ginevra e Evian e a Losanna dove le iniziative cominceranno fin dal mattino per turbare l'organizzazione del G-8 e denunciare il dissenso della popolazione verso la riunione dei fautori della guerra nel cuore stesso dell'Europa e il dissenso verso un G-8 illegittimo. Luoghi degli appuntamenti I luoghi degli appuntamenti si concentreranno nelle città di Annemasse e di Ginevra. Presso l'aeroporto di Annemasse sarà realizzato un centro di confluenza, in prossimità dei villaggi alternativi mentre il centro stampa e la segreteria amministrativa saranno ubicati nella sala Martin Luther King. A Ginevra, la casa delle associazioni fungerà da sede della segreteria amministrativa e del centro stampa, mentre non è ancora stato individuato un centro di confluenza si evince dal programma, ci saranno iniziative durante il fine settimana del 31 maggio - 1° giugno, ma molti eventi inizieranno già giovedì 29, cioè il giorno dell'Ascensione che in Francia è un giorno festivo, e proseguiranno il 2 e 3 giugno in concomitanza con il G-8 che si aprirà la sera del 1 giugno quando i capi di Stato e di governo arriveranno da S. Petersbourg dove sarà celebrato il 300esimo anniversario della città e si chiuderà la sera di martedì3 giugno. Gli arrivi nella regione di Evian saranno quindi scaglionati e ci saranno svariate possibilità di alloggio ma il momento di maggiore affluenza sarà la sera di sabato 31 maggio. Per quella notte verrà attivato un sistema speciale che potrà fare affidamento sulle città più distanti come Annecy, Lione e Grenoble, questo dispositivo dipenderà dal numero previsto di presenze. A questo proposito è stato creato un servizio di "annunci" relativamente agli alloggi e ai mezzi di trasporto per tutti coloro che desiderano usufruirne, tramite il sistema informativo "attac.info": www.attac.info/g8evian Negoziati con le autorità I primi contatti con le autorità sono stati presi in marzo a Ginevra, in seguito si è tenuta un'altra riunione generale il 10 aprile e la prossima è prevista per il 3 maggio. Queste riunioni hanno la particolarità di convocare attori diversi: per i militanti, il Forum Social Lémanique (FSL) per gli svizzeri, il comitato dell'Alta Savoia di resistenza al G-8 (charg8) per i militanti della regione di Evian e di Annemasse, il coordinamento parigino e rappresentanti dei collettivi di Grenoble e Lione; per le autorità, i rappresentanti dello stato francese e quelli dei cantoni di Ginevra e di Vaud per gli svizzeri. Illustreremo i progressi delle discussioni sia nelle sedute plenarie che nei gruppi di lavoro. Ce ne sono quattro su argomenti differenti : la manifestazione del 1° giugno, i campi alternativi, la notte di sabato 31 maggio e le sale delle riunioni e la questione delle frontiere. A tutt'oggi le cose si stanno sbloccando per i campi alternativi e i luoghi di riunione, mentre due problemi sono ancora in discussione: le frontiere e la manifestazione di domenica 1 giugno. Per quanto riguarda la manifestazione, durante la riunione del gruppo di lavoro del 14 aprile le autorità svizzere e francesi hanno affermato che la manifestazione avrebbe dovuto svolgersi in territorio francese e partire da Annemasse. Proposta ritenuta inaccettabile dai militanti, sia francesi che svizzeri, i quali vogliono una manifestazione transfrontaliera che abbia luogo anche a Ginevra. A Ginevra e Annemasse sono state organizzate conferenze e comunicati stampa per spiegare la posizione dei collettivi militanti e denunciare il comportamento delle autorità. Bisogna sottolineare che il clima si è appesantito dopo la manifestazione del 29 marzo a Ginevra contro l'OMC/WTO e contro la guerra durante la quale la polizia è intervenuta brutalmente e ha sparato un proiettile di gomma contro una sindacalista; le violenze hanno portato a un'atmosfera tale che il capo della polizia ginevrina ha dovuto rassegnare le dimissioni. Per quanto riguarda le frontiere, la riunione del gruppo di lavoro del 17 aprile ha consentito di conoscere le posizione delle due parti. I rappresentanti del coordinamento hanno ricordato che non concordavano con la sospensione degli accordi di Schengen e consideravano il diritto di circolazione e il diritto di manifestazione dei diritti fondamentali; inoltre hanno sottolineato che se le autorità avessero imposto dei controlli, i manifestanti avrebbero rifiutato qualsiasi tipo di schedatura alle frontiere e qualsiasi divieto di passaggio per il militanti privi di documenti. Le autorità francesi hanno ricordato il motivo che le spingeva a sospendere gli accordi di Schengen e hanno aggiunto che intendevano fare in modo che gli elementi "armati" non entrassero in Francia. Le autorità si sono impegnate a pubblicare l'elenco degli oggetti vietati dalla legge francese (per esempio le maschere anti-gas) e a indicare quali saranno i sistemi adottati per i controlli d'identità. Tutte le informazioni su: www.g8-evian2003 (Traduzione a cura di Claudia Assirelli)
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