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Report: puntata del 6 aprile
- Subject: Report: puntata del 6 aprile
- From: report at rai.it
- Date: Thu, 3 Apr 2003 14:50:11 +0200
Gentili telespettatori Vi informiamo che Report andrà in onda domenica 6 aprile alle 23,10 sempre su Raitre, con una nuova puntata dal titolo: "PERCHE' CI ODIANO" di PAOLO BARNARD http://www.report.rai.it A pochi giorni dall'11 di Settembre 2001 il presidente Bush chiese alla nazione: "Perché ci odiano?", e in effetti sempre più l'occidente va convincendosi dell'esistenza di un'insanabile scontro fra la nostra civiltà e quella islamica. Ma allora l'odio anti occidentale è solo di Bin Laden o coinvolge tutto il mondo arabo? Paolo Barnard ce lo racconta attraverso il suo viaggio in Israele, in Palestina in Egitto e negli Stati Uniti, e con un'esclusiva assoluta sul mondo di Al Qaeda. Il suo reportage dà voce sia alla cosiddetta strada araba che ad intellettuali di opposta tendenza, incluso un partigiano della guerra del '48 sfuggito all'Olocausto nazista che ricorda tutto ciò che ha visto in Palestina, e che per questo oggi è schierato col mondo arabo. Barnard scopre che la critica al mondo occidentale affonda le sue radici molto lontano nel tempo. Almeno dalla Dichiarazione di Balfour del 1917 (l'atto con cui l'Inghilterra - potenza coloniale in Palestina - avviò la nascita di uno stato ebraico rinnegando le promesse fatte agli arabi). Ma quello musulmano non è odio verso l'occidente, è risentimento politico, questo sì, per le loro ragioni sempre negate. Paolo Barnard, quindi, ci mostra documenti riservati scovati negli archivi di Washington dove si dimostra che già Eisenhower era a conoscenza della frustrazione che lo sfruttamento petrolifero americano stava causando del mondo arabo. Siamo negli anni '50 e quel sentimento non ha mai avuto una battuta di arresto, anzi è cresciuto. Perché? Ma perché, come dimostrano altri documenti riservati, un'intera classe politica laica e nazionalista del mondo arabo è stata distrutta con entusiastica partecipazione occidentale, lasciando un vuoto riempito solo dall'estremismo religioso. A frustrazione si aggiunge rabbia per come i media occidentali travisano gli accadimenti più cruciali in Medioriente, come nel caso dei falliti accordi di Camp David del luglio 2000. Paolo Barnard entra di nascosto in una moschea del Cairo a registrare gli umori della gente che prega e scopre che non c'è l'odio antioccidentale di cui si favoleggia ma si dice anche "Bush sta conducendo una battaglia contro Dio e contro Dio non vincerà mai". Nelle moschee americane invece c'è un clima diverso: paura per il ritorno di fiamma dell'opinione pubblica contro i musulmani, ma anche critica ai leader arabi chiamati "scimmie" per le loro incapacità. Il reportage dà voce anche a quegli intellettuali che addossano all'Islam tutte le colpe per il suo declino sia politico che sociale. In conclusione del suo viaggio Paolo Barnard ci offre un'esclusiva assoluta. Conosce in una capitale asiatica un religioso che per 14 anni ha vissuto ai vertici di Al Qaeda e della Jihad internazionale, vedendole nascere, crescere ed esplodere. Egli ci racconta come si è costruito il pensiero deviante di Al Qaeda, perché Osama Bin Laden ritiene legittimo sterminare i civili americani e perché sicuramente oggi é ancora vivo.
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