Report: puntata del 6 aprile



Gentili telespettatori Vi informiamo che Report andrà in onda domenica 6
aprile alle 23,10 sempre su Raitre, con una nuova puntata dal titolo:

                   "PERCHE' CI ODIANO"
                    di PAOLO BARNARD
                http://www.report.rai.it

A pochi giorni dall'11 di Settembre 2001 il presidente Bush chiese alla
nazione: "Perché ci odiano?", e in effetti sempre più l'occidente va
convincendosi dell'esistenza di un'insanabile scontro fra la nostra
civiltà e quella islamica. Ma allora l'odio anti occidentale è solo di Bin
Laden o coinvolge tutto il mondo arabo? Paolo Barnard ce lo racconta
attraverso il suo viaggio in Israele, in Palestina in Egitto e negli Stati
Uniti, e con un'esclusiva assoluta sul mondo di Al Qaeda. Il suo reportage
dà voce sia alla cosiddetta strada araba che ad intellettuali di opposta
tendenza, incluso un partigiano della guerra del '48 sfuggito
all'Olocausto nazista che ricorda tutto ciò che ha visto in Palestina, e
che per questo oggi è schierato col mondo arabo. Barnard scopre che la
critica al mondo occidentale affonda le sue radici molto lontano nel
tempo. Almeno dalla Dichiarazione di Balfour del 1917 (l'atto con cui
l'Inghilterra - potenza coloniale in Palestina - avviò la nascita di uno
stato ebraico rinnegando le promesse fatte agli arabi). Ma quello
musulmano non è odio verso l'occidente, è risentimento politico, questo
sì, per le loro ragioni sempre negate. Paolo Barnard, quindi, ci mostra
documenti riservati scovati negli archivi di Washington dove si dimostra
che già Eisenhower era a conoscenza della frustrazione che lo sfruttamento
petrolifero americano stava causando del mondo arabo. Siamo negli anni '50
e quel sentimento non ha mai avuto una battuta di arresto, anzi è
cresciuto. Perché? Ma perché, come dimostrano altri documenti riservati,
un'intera classe politica laica e nazionalista del mondo arabo è stata
distrutta con entusiastica partecipazione occidentale, lasciando un vuoto
riempito solo dall'estremismo religioso. A frustrazione si aggiunge rabbia
per come i media occidentali travisano gli accadimenti più cruciali in
Medioriente, come nel caso dei falliti accordi di Camp David del luglio
2000.
Paolo Barnard entra di nascosto in una moschea del Cairo a registrare gli
umori della gente che prega e scopre che non c'è l'odio antioccidentale di
cui si favoleggia ma si dice anche "Bush sta conducendo una battaglia
contro Dio e contro Dio non vincerà mai". Nelle moschee americane invece
c'è un clima diverso: paura per il ritorno di fiamma dell'opinione
pubblica contro i musulmani, ma anche critica ai leader arabi chiamati
"scimmie" per le loro incapacità. Il reportage dà voce anche a quegli
intellettuali che addossano all'Islam tutte le colpe per il suo declino
sia politico che sociale. In conclusione del suo viaggio Paolo Barnard ci
offre un'esclusiva assoluta. Conosce in una capitale asiatica un religioso
che per 14 anni ha vissuto ai vertici di Al Qaeda e della Jihad
internazionale, vedendole nascere, crescere ed esplodere. Egli ci racconta
come si è costruito il pensiero deviante di Al Qaeda, perché Osama Bin
Laden ritiene legittimo sterminare i civili americani e perché sicuramente
oggi é ancora vivo.