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Qualche considerazione sulle bombe intelligenti
- Subject: Qualche considerazione sulle bombe intelligenti
- From: "paolo cammarano" <paolo_cammarano at libero.it> (by way of Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>)
- Date: Thu, 27 Mar 2003 11:49:01 +0100
Qualche considerazione sulle bombe intelligenti e sul modo in cui i media stanno trattando largomento, e parlo non soltanto dei media favorevoli o neutralisti, ma anche di alcuni media chiarimenti contrari allintervento, come Repubblica e il Tg3.
Pur espressamente condannando infatti le stragi di civile provocate dai bombardamenti, parlano di errori, di effetti collaterali, ecco bisognerebbe una volta per tutte smetterla di usare il termine errori.
I bombardamenti su obiettivi civili infatti non sono un tragico errore, come scrivono con toni accorati i giornalisti, sono sempre più convinto che siano azioni deliberate ed inevitabili.
Perché deliberati ed inevitabili? I giornalisti normalmente tendono a sottolineare il tipo di errore che fa comodo allesercito statunitense ed alla sua amministrazione, quello dellerrore di mira.
Ci sono degli errori di mira, un errore di 100 metri in una città fa sì che invece di essere colpita uninstallazione militare si colpisca unabitazione privata, questo è ancora più probabile nel caso la città abbia unalta densità abitativa come nel caso della capitale irachena.
A questo tipo di errore fa seguito laffermazione: stiamo migliorando nella precisione, ma non siamo perfetti, siamo molto dispiaciuti per le vittime, che dio abbia pietà di loro, questa è la litania che ci sentiamo dire da anni, vi ricordare lambasciata cinese centrata a Belgrado per errore?
Purtroppo però la situazione non è così semplice: Bagdad è sotto una pioggia di fuoco ormai da una settimana, e non da meno altre città non coperte dai media, dove sono avvenuti altri bombardamenti, sia al nord che al sud dellIraq.
Vi sembra possibile che ci siano tanti obiettivi militari e politici da colpire?
Quante caserme, ministeri, presunti basi militari, centri di potere e propaganda ci sono a Bagdad?
Secondo me tutti gli obbiettivi del genere sono stati colpiti, almeno quelli individuati tramite satellite, a questo punto non resta che colpire e terrorizzare, già lo stanno facendo, ma lo faranno ancora di più nei prossimi giorni, normali edifici, dove la gente vive, lavora, o meglio lavorava, dove la gente va a fare la spesa.
Ora si colpisce con bombardamenti del tutto simili a quelli delle città italiane e tedesche durante la seconda guerra mondiale.
Lo si fa deliberatamente perché è la strada più breve ed efficace per prostrare la popolazione, per spingere i vertici a disfarsi di Saddam Hussein per essere amnistiati, e perché in questo modo si evita allesercito una battaglia strada per strada che provocherebbe molti morti fra gli statunitensi e gli inglesi, più di quanto le opinioni pubbliche dei paesi in guerra potrebbero sopportare.
Ecco perché non si fermeranno gli eserciti.Una cosa che i nostri giornali progressisti non ci dicono mai, questa guerra come già quella del 91è vigliacca.
La guerra è una cosa orribile, ma anche la guerra avrebbe le sue regole, regole pragmatiche che servono a limitare i morti, a cercare di tenere fuori le popolazioni civili.
Queste regole sono quelle della Convenzione di Ginevra, e prevedono che bisogna evitare forme di aggressione alle popolazioni civili , e forme di tortura sui prigionieri.
Ebbene lesercito statunitense bombarda le città per non rischiare i suoi uomini, per non affrontare le truppe irachene in uno scontro aperto, preferisce uccidere donne e bambini piuttosto che far rischiare la vita ai suoi soldati volontari.
E sospende la convenzione di Ginevra trattando i soldati avversari, poveri cristi nella stragrande maggioranza costretti a combattere, come se fossero dei terroristi, torturandoli facendoli stare in piedi per ore e togliendogli cibo ed acqua.
Paolo Cammarano
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