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Report secondo seminario. Difendere l'acqua, popoli in lotta in Italia e nel mondo
- Subject: Report secondo seminario. Difendere l'acqua, popoli in lotta in Italia e nel mondo
- From: Forum Mondiale Acqua <ufficiostampa at retelilliput.org>
- Date: Fri, 21 Mar 2003 19:37:53 +0100
1° Forum alternativo dell'acqua Firenze 21-22 Marzo 2003 Difendere l'acqua: popoli in lotta in Italia e nel mondo I lavori del secondo seminario del Forum Alternativo dell'Acqua Firenze 20 marzo - Un altro modo di gestire e consumare l'acqua è necessario: solo cosi si potrà impedire il tracollo idrico del pianeta e fermarne la deriva ecologica. E' questo l'allarme lanciato dal Forum Alternativo sull'Acqua di Firenze nel seminario di lavoro "Acqua e ambiente: per un altro modo di produrre, di consumare e di gestire il territorio". "Quando si parla di emergenza acqua si pensa che il problema consista nella mancanza di questa risorsa", spiega Wolfgang Sachs, ricercatore presso il Wuppertal Institut per il clima l'ambiente e l'energia in Germania, tra i coordinatori del workshop insieme a Gianni Fabbris (Altragricoltura), Francesco Ferrante (Legambiente) Serge Roy (Associazione Acqua Quebec). "In realtà - spiega Sachs - si deve parlare di una scarsità prodotta dall''uomo. Basta pensare, ad esempio, che solo fino a 30 anni fa il fiume di Nuova Delhi era quotidianamente usato per lavarsi e cucinare mentre oggi e' ridotto ad una vera e propria cloaca." Poiché l'acqua e un diritto per tutti dobbiamo ripensare i modi con cui viene consumata, e la parola d''ordine è pianificazione e ottimizzazione. "In Italia si è imposta la concezione dell'acqua come una merce che si puo produrre in base alla richiesta - sottolinea nel suo intervento Lucia Venturi di Legambiente - seguendo questa logica si può quindi pensare di togliere l'acqua a chi ne ha e non la usa per portarla dove non c'è. Il nostro obiettivo è capovolgere tutto ciò e passare dalla gestione e pianificazione della domanda, alla gestione e pianificazione dell'offerta". "C'è un nesso strettissimo tra quelli che definiamo cambiamenti climatici, che mettono in pericolo anche le risorse acquifere e la salubrità delle acque, e la povertà dilagante del Sud del mondo - chiarisce ancora Francesco Ferrante, direttore generale di Legambiente - Gli interventi apportati dall'uomo sull'ambiente determinano lo sfruttamento delle risorse in base alle necessità umane. E' necessario ribaltare questa pericolosa equazione considerando la risorsa idrica disponibile per pianificarne un utilizzo più oculato". Amref, ong africana attiva anche nel nostro Paese, testimonia infatti che non è sufficiente realizzare infrastrutture idriche nei Paesi più poveri, per risolvere il problema dell'accesso all'acqua. "Per garantire il successo dei progetti idrici - assicura l'ingegnere idrico ugandese di Amref Mwtalib Walude - è necessario assicurare la loro sostenibilità, attraverso il pieno coinvolgimento delle comunità locali, il decentramento e il rafforzamento delle capacità locali di gestione della risorsa". L'allarme ecologico per la spregiudicata "dominazione umana delle risorse del pianeta" arriva anche da parte di Gianfranco Bologna, segretario aggiunto del Wwf Italia: "Per risolvere la sete del pianeta gli sforzi vanno concentrati sui 261 bacini idrici che attraversano i diversi Paesi per fare in modo che entro il 2010 i 250 milioni di ettari di ecosistemi di acqua dolce siano protetti e ben gestiti in modo concretamente sostenibile. E purtroppo i segnali che arrivano dal forum di Kyoto sono da questo opunto di vista estremamente preoccupanti'' Ma se le grandi istituzioni non riescono a proteggere l'oro blu del 21esimo secolo, si fanno sempre più frequenti le mobilitazioni dei cittadini. In Spagna, racconta Fernando Prieto, del dipartimento di Ecologia dell'Universidad dí Alcalá di Henares "Oltre 50mila persone hanno manifestato, da Madrid a Barcellona a Valencia, contro il progetto governativo di cemintificazione del fiume Ebro". E il conflitto c'è già anche in casa nostra, come testimonia l'intervento al seminario di un cittadino di Signa, piccolo comune vicino a Firenze, che da oltre trent'anni, insieme ad un gruppo di agricoltori, si batte per salvaguardare la falda acquifera dei Renai: "La battaglia dell'acqua, come è stata definita più volte oggi, non si combatte solo nei Paesi più poveri del mondo ma anche ad un tiro di schioppo da qui''. UFFICIO STAMPA Monica Di Sisto: 335/8426752 - ufficiostampa at cipsi.it Cristiano Lucchi: 339/6675294 - ufficiostampa at retelilliput.org COMUNICATI STAMPA - http://www.cipsi.it/contrattoacqua/forum-acqua/news/index.asp
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