La rai abbandona i balcani



Fonte: http://www.ilbarbieredellasera.com/article.php?sid=6384

21.02.2003
Bye bye Remondinovic
di La ragazza del bar

Per i filo jugoslavi era un mito, per i camerieri di Bush un sovversivo. E'giornalisticamente morto ieri Ennio Remondino detto Remondinovic, corrispondente estero e reporter di guerra. La triste notizia gli e' stata data dal DG Rai Agostino Sacca'.

Con una pernacchia alla Farnesina (che tanto si era opposta) e una al buon senso, Duracel Sacca' (vengo vengo e non parte mai) ha ordinato la chiusura delle sede Rai dai Balcani. A fare i bagagli, con Remondino, saranno alcuni "miti televisivi" dei dieci anni di guerre balcaniche.

Alla memoria di Sloboban Radovanovic, detto Boban, producer serbo che aveva l'hobby di prendersi le bombe lanciate dai suoi compatrioti stando assieme alla gente di Sarajevo e del Kosovo; a Miki Stojcic, cineoperatore, detto lo Storaro pannonico, e a Marina Markov, segretaria, amministratrice e sorella badessa, detta la signorina Rotermaier, per conoscenza della zona e per stima acquisita, a voi, amici della "fu Rai dei Balcani", per doveroso omaggio invio un mazzo di carciofi (non essendo di stagione i crisantemi) da deporre sul sacello belgradese di Josip Broz, detto Tito.

Per Remondinovic, vecchio reporter dall'occhio languido (verso le donne), ma dalla spina dorsale rigida, preconizzo la condanna ad una prossima direzione, quando mai l'Ulivo decidera' di iniziare a fare opposizione.

Per Boban, Miki e Marina, come liquidazione, le foto con autografo di Agostino Sacca' ed Antonio Baldassarre, con dedica: "a ricordo del privilegio di 12 anni di guerre nei Balcani, in Afghanistan, Irak e Medio Oriente, generosamente offerti in questi anni dalla Rai".

Fra i lasciti legati allo smantellamento della redazione, fra i piu' ambiti c'e' il ritratto ad olio di Tito con Stella rossa sul cappellino e pipa partigiana, una lettera indirizzata a Fabrizio Rondolino e firmata "Serbo Vostro" ed il ritratto-bersaglio di Milosevic col segnapunti per le freccette.

La statua di San Manko, patrono dei giornalisti italiani nei Balcani, gia' conservata nella sede Rai, sara' traslata al Cimitero monumentale di Novo Groblje a Belgrado, alle 12 di martedi 1.4.2003. Non fiori ma opere di bene.

La ragazza del bar