Headlines 2002/9



A: <info at peacelink.it> "Associazione PeaceLink"
Da: sjs.headlines at sjcuria.org

HEADLINES -- Notizie dall'apostolato sociale della Compagnia di Gesù -- 2002/9
...per scambiare notizie, condividere la spiritualità e favorire il lavoro in rete...
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* L'11 settembre e il diritto internazionale
* India: dei gesuiti si formano all'azione sociale
* Preparare operatori contro l'AIDS in Africa
* Canada: di fronte alla clonazione
* Francia: in memoria di Henry Bussery SJ
* Una nuova pubblicazione
* Retrospettiva su Johannesburg
* Agenda
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* L'11 settembre e il diritto internazionale, di Benjamin J. Urmston SJ

Presi parte alla II Guerra Mondiale nel Terzo Corpo d'Armata americano al comando del generale Patton. Uscii dalla guerra con la convinzione che ci dovessero essere modi migliori per fronteggiare le minacce alla nostra sicurezza. Scelsi la Compagnia di Gesù per unire la mia fede al desiderio di un mondo più giusto e pacifico. Cinquantasei anni dopo sono convinto che un diritto internazionale democratico sia un ingrediente essenziale della pace. Il primo atto della Rivoluzione statunitense risale al 1776. Penso che spetti a noi scrivere il secondo atto e metterlo in scena. "Come all'interno dei singoli Stati è giunto finalmente il tempo in cui il sistema della vendetta privata e della rappresaglia è stato sostituito dall'impero della legge, così è ora urgente che un simile progresso abbia luogo nella Comunità internazionale" (Giovanni Paolo II, Centesimus Annus, n. 52). Questo secondo atto porterebbe giustizia e libertà autentiche per tutti, per ogni persona creata a immagine e somiglianza di Dio. Il secondo atto dovrebbe essere non-violento, ma coraggioso, creativo, a largo raggio e conforme al diritto. Dopo l'11 settembre, usiamo il meglio del patriottismo americano per parlare a favore dei valori rivoluzionari di ogni persona creata da Dio con diritti inalienabili. Sulla base del discernimento spirituale di Sant'Ignazio, liberiamoci di questo enorme auto-inganno. Poniamo la nostra fiducia non nella strapotenza militare e nella limitazione delle nostre libertà civili, ma nel piano che Dio ha per noi: una pace globale con una giustizia globale attraverso il diritto globale. [HL20906] L'autore è Direttore dei Programmi di Pace e Giustizia presso la Xavier University di Cincinnati, Ohio (USA). Per un approfondimento in inglese, vedi "Blueprint for Social Justice", Maggio 2002 <www.loyno.edu/twomey/blueprint/blueprint-May2002.htm>
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* India: dei gesuiti si formano all'azione sociale

In maggio 22 gesuiti indiani in diverse tappe della formazione si riunirono a Delhi per un corso di analisi sociale organizzato da JESA (Jesuits in Social Action) e ISI (Indian Social Institute). "Poiché siamo impegnati a costruire una società attraverso la scelta preferenziale per i poveri nella nostra missione, abbiamo bisogno di comprendere il sistema sociale in cui operiamo", afferma Sunny Jacobs SJ, uno dei partecipanti. Noti accademici e persone impegnate sul campo hanno presentato le questioni scottanti che l'India ha oggi di fronte, come il sistema delle caste, le difficoltà delle donne musulmane e l'emergere del nazionalismo indù. I partecipanti tematizzarono il processo di "saffronizzazione" dell'educazione, in cui si rivisita la storia indiana per sostituire l'umanesimo secolare del curriculum tradizionale con un'impostazione religiosa di parte che demonizza le minoranze religiose. I partecipanti approfondirono il diritto del lavoro indiano e l'importanza dei movimenti operai. Visitarono Ramlila Maidan dove migliaia di lavoratori si riunirono per celebrare il Primo Maggio e parteciparono al "dharna", o sit-in di protesta a tempo indeterminato, presso Jantar Mantar contro l'inazione del governo del Gujarat di fronte alle violenze etnico-religiose. [HL20907] Direttore dell'ISI: Prakash Louis SJ <prakash at unv.ernet.in>; Segretario di JESA: Joseph Xavier SJ <jesa at unv.ernet.in>
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* Preparare operatori contro l'AIDS in Africa

Nel 1995 Karen Ivantic-Doucette si recò in Africa con il marito e tre figli come membro dell'Ignatian Associates Program, un gruppo di formazione e apostolato laicale legato alla Provincia del Wisconsin della Compagnia di Gesù. Per due anni, diresse una clinica a Fort Portal, in Uganda. La professoressa Ivantic-Doucette sta ora collaborando con la Scuola per infermieri dell'Università della Compagnia a Milwaukee (Marquette University) per sviluppare un programma di formazione all'assistenza multidisciplinare di 6500 malati di HIV/AIDS in Africa. Il programma, finanziato da USAID, ha l'obiettivo di formare 325 infermieri e operatori sanitari di comunità in Kenya e Uganda. Nella primavera del 2003, i primi venti candidati arriveranno per un corso di sei settimane all'Università Marquette. I restanti tre anni di formazione includono apprendimento a distanza e lo sviluppo e la formazione di ulteriori gruppi. Tre membri della facoltà, inclusa Ivantic-Doucette, visiteranno il Kenya ogni tre mesi. Mike Evans SJ (Detroit), che lavora nella Provincia dell'Africa Orientale, svolgerà un ruolo di sostegno nella regione, mentre Harold Bradley SJ (Missouri) ha dato un prezioso aiuto nella raccolta dei fondi. Dopo quattro anni, i Paesi ospitanti assumeranno la responsabilità di gestire il programma. Dal 1986, la professoressa Ivantic-Doucette si occupa direttamente della cura dei malati di HIV/AIDS in diverse strutture sanitarie per persone emarginate. Il suo lavoro attuale presso la Marquette University comprende l'insegnamento, la cura diretta ai malati di AIDS e la conduzione di un gruppo di sostegno per donne. [HL20908]
Per contatti: Karen Ivantic-Doucette <karen.ivantic at mu.edu>
Coordinatore dell'Apostolato sociale: John Sealey <john.sealey at jesuitswisprov.org>
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* Canada: di fronte alla clonazione

"La nostra generazione è la prima ad avere in mano la genetica della vita". La commissione dell'Apostolato sociale della Provincia del Canada Superiore ha affrontato questa nuova responsabilità con una stimolante sessione di studio sulla clonazione. Ci sono sostanziali differenze morali tra la fecondazione "in vitro" (che resta una riproduzione sessuale) e la clonazione (riproduzione asessuale). Esistono forti pressioni economiche sui laboratori e i ricercatori e, allo stesso tempo, la maggior parte degli scienziati mantiene un profondo rispetto per lo spirito umano. Abbiamo raggiunto una nuova comprensione della genetica e un rispetto più profondo per l'unicità di ciascuna persona creata da Dio. Siamo perciò spinti lentamente ma con sicurezza verso un'interpretazione più profonda ed estesa della nozione di "giustizia del Regno" che segna la 34a Congregazione Generale: "Una cultura di vita" richiede di "sviluppare con attenzione un contesto etico per la sperimentazione medica e l'ingegneria genetica" (Decreto 3, n.8). [HL20909] Relazione di Jack Costello SJ, Direttore del Centro della Compagnia per la Fede-e-Giustizia sociale, Toronto <jack.costello at utoronto.ca>
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* Francia: in memoria di Henry Bussery SJ, di Pierre Martinot-Lagarde SJ

P. Henry Bussery ci ha lasciati il 7 agosto. "Servo buono e fedele", Henry viveva con passione la nostra epoca, desideroso di chiarire e far comprendere le questioni sociali, ma spinto soprattutto dall'esigenza di una giustizia più grande: i più emarginati fra noi dovrebbero essere la nostra prima preoccupazione. Entrato nella Compagnia a ventidue anni, dopo gli studi d'ingegneria, iniziò a lavorare subito dopo gli studi teologici. A Vanves, insieme all'équipe del CERAS (Centro di ricerca e azione sociale), si dedicò all'economia -- scoprendo l'econometria -- e collaborò con l'INSEE (Istituto nazionale di statistica e studi economici) nello sviluppo dei modelli predittivi. In questo lavoro, talvolta arido, non trascurò mai alcun aspetto della complessità della società. Rifiutava l'incertezza ed era rigoroso nella precisione dei dati come nella qualità della loro interpretazione. Intorno allo stesso periodo, il vivo e fraterno Mouvement Chrétien des Cadres et dirigeants (MCC) fu decisivo per dare senso e direzione alla sua vita. Come figura chiave della Commissione sociale dell'episcopato francese, portò il contributo del suo buon carattere e della sua tenacia, che consentirono una riflessione profonda sul lavoro, sull'AIDS e su altre questioni complesse. Affrontò i suoi diversi incarichi, ad esempio quello di caporedattore della rivista "Projet", di membro della redazione di "Croire aujourd'hui" e dell'OCIPE (Ufficio cattolico d'informazioni e d'iniziativa per l'Europa) con entusiasmo, ma anche con ascetismo. La sua intelligenza acuta soffriva per le formulazioni imprecise ed era sordo alle affermazioni inconcludenti. Talvolta irritato, non si perse mai d'animo, la sua gentilezza prevalse sempre sul senso di fastidio. Per lui ogni persona e ogni situazione avevano valore. Così visse il suo mondo e la sua vita. Servo buono e fedele nelle cose piccole, lo è oggi anche in quelle grandi. [HL20910]
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* Una nuova pubblicazione: "The Common Good and Christian Ethics"

Un nuovo studio ravviva il tradizionale filone del bene comune affrontando le divisioni urbane e globali contemporanee. David Hollenbach SJ si serve dell'analisi sociale, della filosofia morale e dell'etica teologica per tracciare nuovi percorsi, sostenendo che la divisione tra classe media e i poveri nelle grandi città, e le sfide della globalizzazione richiedono un impegno rinnovato per il bene comune. Credenti e non-credenti devono perciò indirizzarsi verso forme nuove di solidarietà. [HL20911] David Hollenbach SJ, "The Common Good and Christian Ethics" (Cambridge University Press 2002, 286 pagine, $23.00). Si può richiedere per fax +1-914-937-4712 o attraverso <www.amazon.com>.
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* Retrospettiva su Johannesburg

Il Summit mondiale sullo sviluppo sostenibile (WSSD) è stato molte cose diverse per molte persone. Per la nostra delegazione di gesuiti è stato un evento mediatico, poiché abbiamo dato importanza alla comunicazione scritta e via radio. Certamente è stato un evento per HEADLINES: con quasi 9000 iscritti nelle quattro lingue, abbiamo l'impressione che lo sia stato anche per molti lettori. In centinaia hanno ringraziato per i servizi da Johannesburg. Che cosa ha colpito noi e i lettori? Si può forse riassumere nella complessa relazione tra notizia e Buona Notizia. Abbiamo imparato che la prospettiva di fede non è qualcosa che si aggiunge all'informazione ordinaria, ma trasforma e approfondisce l'esperienza dell'evento stesso (in questo caso, l'evento "Johannesburg"). Nel momento stesso in cui andavamo imparando nuove cose sul mondo, sulle sue strutture di sofferenza, su come si prendono le decisioni o su come si affrontano o evitano le sfide dei nostri giorni, abbiamo cercato di condividere queste scoperte con i lettori. Impegnati a seguire Gesù, con il servizio ai poveri come centro della nostra attenzione, abbiamo messo quest'impegno alla base del nostro scrivere. I lettori sembrano avere trovato in HEADLINES elementi di verità e di speranza. Ci sono stati sei numeri introduttivi (da febbraio a luglio), e praticamente un servizio quotidiano dal 20 agosto al 5 settembre, per un totale di 14 numeri. Se desideri ricevere un set completo in un unico file in formato RTF, richiedilo a Francesco a <sjs.headlines at sjcuria.org>. Per i numeri sul Summit, vedi <www.sjweb.info/sjs> e per i reportage della Radio vaticana <http://105live.radiovaticana.org/it_johannesburg.html> [HL20912]
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* Agenda [HL20913]

3-7 ottobre, Chicago, USA: incontro autunnale della Commissione nella Compagnia per i ministeri sociali e internazionali (JCSIM). Coordinatore: Nach Ohno SJ <iohno at nwjesuits.org>

5 ottobre, Firenze, Italia: primo incontro su "L'Occidente e il senso della trascendenza". Per due mesi, filosofi, teologi, sociologi, letterati, scienziati e artisti si interrogano sul tema. L'evento culturale è organizzato dai gesuiti dell'Istituto Stensen (www.stensen.org). Per contatti: Ennio Brovedani SJ <istituto at stensen.org>

12 ottobre, Parigi, Francia: il CERAS (Centro di ricerca e azione sociale) partecipa al terzo colloquio "Cristiani attori nelle periferie: gli occhi della speranza". Per contatti: Pierre Tritz <pierretritz at hotmail.com>

25-30 ottobre, Quito, Ecuador: "Un'altra America è possibile", incontro continentale di riflessione e scambio per sviluppare proposte alternative e illustrare le resistenze all'Area di Libero Commercio delle Americhe (ALCA). Organizzatore: Luis Túpac-Yupanqui SJ <ltupac at yahoo.com>

31 ottobre - 3 novembre, Opatija, Croazia: incontro annuale dell'Apostolato sociale dell'Europa centrale e orientale su "Temi economici e ambientali: economie in transizione con riferimento particolare a Croazia e Romania". Coordinatore: Robin Schweiger SJ <schweiger at unigre.it>
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Direttore: Michael Czerny SJ
Redattore: Francesco Pistocchini <sjs.headlines at sjcuria.org>
Redattore aggiunto: Louisa Blair
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