Contro il terrorismo e contro la guerra!



Per la Pace e la Nonviolenza!

Contro il terrorismo e contro la guerra!



A due mesi dagli atroci attentati di New York e Washington, che hanno
causato migliaia di vittime innocenti, ad oltre un mese
dall'inizio dei bombardamenti anglo-americani sull'Afghanistan, che a
loro volta hanno causato altre migliaia di vittime innocenti,
e dopo l'entrata dell'Italia in guerra, non possiamo ignorare il
pericolo che minaccia l'umanità.

In questo momento, in cui con maggiore evidenza si affacciano alla
nostra coscienza tutti i motivi retorici e nefasti della guerra,
non possiamo restare in silenzio. Vogliamo esprimere la nostra grave
preoccupazione per la scelta del Governo e del
Parlamento di offrire uomini e mezzi del nostro Paese per il proseguo
della guerra in territorio afgano. La nostra contrarietà
deriva dal dettato costituzionale che all'art. 11:  "L'Italia ripudia la
guerra come strumento di offesa alla libertà di altri popoli e come
mezzo di risoluzione della controversie internazionali".

D'altra parte anche i conflitti più recenti (Iraq, Kosovo...) hanno
ampiamente dimostrato quanto la guerra non risolva i problemi
ma li trascini nel tempo o li aggravi. Tanto più questo conflitto sembra
concedere nuovi argomenti, consensi e spazi d'azione al
terrorismo che dice di voler debellare. In questo caso poi, ci sembra
che continuino ad essere ignorate le Organizzazioni
internazionali, che restano la strada maestra indicata dai padri che
sottoscrissero la Carta delle Nazioni Unite.



Infine rinnoviamo il nostro disappunto per la decisione della
partecipazione italiana alla guerra in quanto tale decisione avviene
nel momento in cui il conflitto ha ampiamente e tristemente dimostrato
di non riuscire a risparmiare la vita dei civili che abitano
l'Afghanistan e che subiscono così un doppio conflitto.

I soldati italiani vengono oggi usati per la gloria e la carriera di un
gruppo di politici. C'è da dubitare che i parlamentari che hanno votato
sì alla guerra manderebbero i propri figli a combattere sul campo per
gli "ideali" per cui scrivono i loro discorsi.


Chiediamo l'immediata cessazione dei bombardamenti e di ogni altra
operazione di guerra in Afghanistan.

Chiediamo che il nostro Paese si dissoci dalla guerra e che sviluppi, in
tutte le sedi, ogni possibile iniziativa per la pace, l'assistenza delle
popolazioni profughe dell'Afghanistan.

Reggio Emilia, 8.11.2001
--
Associazione Resistenza e Pace
c/o Mag 6
Via Vittorangeli 7/d
42100 Reggio Emilia
telefax. 0522/454832
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