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Contro il terrorismo e contro la guerra!
- Subject: Contro il terrorismo e contro la guerra!
- From: Resistenza e Pace <ass-rep at libero.it> (by way of Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>)
- Date: Sun, 11 Nov 2001 14:00:24 +0100
Per la Pace e la Nonviolenza! Contro il terrorismo e contro la guerra! A due mesi dagli atroci attentati di New York e Washington, che hanno causato migliaia di vittime innocenti, ad oltre un mese dall'inizio dei bombardamenti anglo-americani sull'Afghanistan, che a loro volta hanno causato altre migliaia di vittime innocenti, e dopo l'entrata dell'Italia in guerra, non possiamo ignorare il pericolo che minaccia l'umanità. In questo momento, in cui con maggiore evidenza si affacciano alla nostra coscienza tutti i motivi retorici e nefasti della guerra, non possiamo restare in silenzio. Vogliamo esprimere la nostra grave preoccupazione per la scelta del Governo e del Parlamento di offrire uomini e mezzi del nostro Paese per il proseguo della guerra in territorio afgano. La nostra contrarietà deriva dal dettato costituzionale che all'art. 11: "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà di altri popoli e come mezzo di risoluzione della controversie internazionali". D'altra parte anche i conflitti più recenti (Iraq, Kosovo...) hanno ampiamente dimostrato quanto la guerra non risolva i problemi ma li trascini nel tempo o li aggravi. Tanto più questo conflitto sembra concedere nuovi argomenti, consensi e spazi d'azione al terrorismo che dice di voler debellare. In questo caso poi, ci sembra che continuino ad essere ignorate le Organizzazioni internazionali, che restano la strada maestra indicata dai padri che sottoscrissero la Carta delle Nazioni Unite. Infine rinnoviamo il nostro disappunto per la decisione della partecipazione italiana alla guerra in quanto tale decisione avviene nel momento in cui il conflitto ha ampiamente e tristemente dimostrato di non riuscire a risparmiare la vita dei civili che abitano l'Afghanistan e che subiscono così un doppio conflitto. I soldati italiani vengono oggi usati per la gloria e la carriera di un gruppo di politici. C'è da dubitare che i parlamentari che hanno votato sì alla guerra manderebbero i propri figli a combattere sul campo per gli "ideali" per cui scrivono i loro discorsi. Chiediamo l'immediata cessazione dei bombardamenti e di ogni altra operazione di guerra in Afghanistan. Chiediamo che il nostro Paese si dissoci dalla guerra e che sviluppi, in tutte le sedi, ogni possibile iniziativa per la pace, l'assistenza delle popolazioni profughe dell'Afghanistan. Reggio Emilia, 8.11.2001 -- Associazione Resistenza e Pace c/o Mag 6 Via Vittorangeli 7/d 42100 Reggio Emilia telefax. 0522/454832 e-mail: ass-rep at libero.it
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