Le spine della guerra in un ramoscello d'Ulivo



Le spine della guerra in un ramoscello d'Ulivo

Di Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>

Perugia, 11 ottobre

Francesco Rutelli, Piero Fassino, Giuliano Amato, Massimo D'Alema, Lamberto
Dini hanno lanciato questa mattina un ottimo proclama di buone intenzioni
per lavare, sbiancare, centrifugare e candeggiare la coscienza di un Ulivo
drammaticamente compromesso con gli "effetti collaterali" dei bombardamenti
contro la Repubblica Federale di Jugoslavia. "Lettera aperta ai Pacifisti",
si intitola il corsivo apparso sull'edizione odierna di "Repubblica". I
politici, che con questo comunicato hanno annunciato la loro adesione alla
marcia per la Pace Perugia-Assisi, non hanno esitato nell'affermare che
"l'azione militare di questi giorni contro postazioni dei talebani è una
reazione mirata e legittima". Ripeto: mirata e legittima. Per quanto riguarda
la "precisione chirurgica" delle bombe e la loro presunta intelligenza basta
citare due notizie di agenzia prese a caso, collegandosi al sito ansa.it
o al televideo nel momento stesso in cui veniva steso questo articolo. Le
agenzie (che riportiamo in fondo per completezza di informazione) parlano
gia' delle prime vittime civili, dei primi "effetti collaterali" dei
bombardamenti:
si tratta di una agenzie per lo sminamento, di una moschea, la cui distruzione
gettera' nuova benzina sul fuoco dell'integralismo religioso, e di alcune
decine di civili. Si potra' obiettare che le fonti sono le agenzie di stampa
talebane, che potrebbero aver diffuso informazioni false, e ci farebbe molto
piacere una smentita da parte di fonti piu' attendibili. Tuttavia, dando
agli organi di informazione del "nemico" la stessa credibilita' concessa
agli addetti stampa dell'esercito americano, e prendendo per buone queste
notizie fino a prova contraria, non ci si puo' esimere dal fare alcune
osservazioni.
Che si possa decidere di sacrificare un numero limitato di vittime innocenti
per prevenire disastri piu' gravi, e' una scelta legittima in tempo di guerra.
Quello che non e' legittimo e' il tentativo di nascondere questa scelta
dietro una presunta perfezione e infallibilita' delle azioni militari. In
merito alla presunta legittimita' dell'azione armata, ricordiamo che la
carta delle Nazioni Unite, prevede che la risoluzione delle controversie
internazionali avvenga innanzitutto attraverso attivita' di "negoziati,
inchiesta, mediazione, conciliazione, arbitrato, regolamento giudiziale,
ricorso ad organizzazioni od accordi regionali, od altri mezzi pacifici
di loro scelta", attivita' che non sembra siano state realizzate con
sufficiente
zelo da parte dei paesi occidentali. Ma le nostre "colombe armate" si sono
spinte ancora piu' in la', sostenendo senza eufemismi che "è un dovere morale
colpire strutture legate al terrorismo dotate di mezzi e risorse potenzialmente
devastanti". Se questi sono i presupposti, allora viene da chiedersi come
mai non sia stata autorizzata una analoga azione militare contro la Svizzera,
nelle cui banche sono custoditi altrettanti "mezzi e risorse devastanti"
a disposizione dei terroristi. Se proprio non si vuole ricorrere all'azione
armata, si potrebbe comunque proporre un embargo sull'esportazione di
cioccolata
e orologi fino all'eliminazione del segreto bancario. Il ragionamento potrebbe
proseguire fino ad una dichiarazione di guerra rivolta a tutti i piccoli
isolotti trasformati in paradisi fiscali a beneficio di "onesti" imprenditori
nostrani ma anche di organizzazioni criminali e terroristici. Purtroppo
i nostri politici piu' "pacifici", che domenica marceranno in corteo assieme
agli eredi della tradizione di Gandhi, ritengono che una moschea sia un
obiettivo strategicamente e militarmente molto piu' rilevante, aumentando
irresponsabilmente il rischio di attentati da parte di quell'"esercito"
di musulmani che ha gia' invaso il nostro paese spinto dalla fame, sulle
rotte dell'immigrazione, e che potrebbe cadere nelle spire del terrorismo
in assenza di altre alternative concrete. Il pacifismo e' una bella teoria
ma in pratica non serve a molto, e' questo il messaggio di chi il 13 maggio
ha chiesto, quasi implorato, il voto dei pacifisti, dei nonviolenti, degli
attivisti per i diritti umani. I nostri "marciatori" concludono la loro
arringa mettendoci in guardia "dal cedimento a posizioni di principio
discutibili
nel merito ma soprattutto impotenti a risolvere il dramma concreto di milioni
di persone disperate". Dopo aver discusso nel merito anche le posizioni
di  Rutelli, Fassino, Amato, D'Alema e Dini, siamo proprio curiosi di vedere
se la loro scelta militarista riuscira' a risolvere il dramma concreto
dell'Afghanistan.

A KABUL 10 CIVILI UCCISI; Taleban, gran numero di vittime

ISLAMABAD - Dieci civili sono rimasti uccisi a Kabul da un attacco missilistico
vicino all'edificio delle dogane. Lo riferisce l'agenzia Afghan islamic
press (Aip). All'Afp il ministro dell'istruzione dei Taleban ha detto che
l'ultima ondata di bombardamenti ha causato 'un gran numero di vittime'
in tutto l'Afghanistan, ed è stata anche distrutta una moschea a Jalalabad.
(ANSA).
2001-10-11 - 07:51:00

TALEBAN: 100 VITTIME IN VILLAGGIO; A Kabul 10 morti, 15 a Kandahar

ISLAMABAD - I Taleban, attraverso l'agenzia Afp, denunciano 100 vittime
questa mattina in un villaggio nell'Afghanistan orientale. Dieci civili
uccisi a Kabul da un attacco missilistico vicino all'edificio delle dogane
e nei bombar- damenti su Kandahar sono state uccise 15 persone. Il ministro
dell'istruzione dei Taleban ha detto che l'ultima ondata di bombardamenti
ha causato 'un gran numero di vittime', è stata anche distrutta una moschea
a Jalalabad.(ANSA).
2001-10-11 - 10:54:00

Kabul:colpita agenzia sminamento, morti

Un missile statunitense,lanciato durante l'attacco notturno sulla capitale
afghana, ha colpito e distrutto la sede di un'agenzia adibita alla rimozione
delle mine antiuomo di cui è disseminato il territorio afghano. Quattro
i morti. Una persona è rimasta ferita. L'agenzia è la Afghan technical
consultancy,
creata con il sostegno dell'Onu. La palazzina di 4 piani che ospitava gli
uffici è stata distrutta.

(FONTE: TELEVIDEO)





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