Digiuno per la pace



Oggi digiunerò per tutto il giorno; le motivazioni nel messaggio che ho
inviato ai rappresentanti delle istituzioni e agli organi di informazione.

Egregio Presidente della Repubblica/Presidente del Consiglio/Onorevole,
Le scrivo per comunicarle la mia decisione, visto il precipitare della
crisi internazionale, di intraprendere un giorno di digiuno.
Digiuno per esprimere il mio dolore per le vittime della guerra e la mia
solidarietà con i bambini, gli anziani, le donne e gli uomini costretti
ad abbandonare le loro case e a vagare in cerca di un riparo dai
bombardamenti e dai combattimenti.
Digiuno per invitarla a riflettere sulle conseguenze di un attacco che
viola, se non nella forma almeno nello spirito, le leggi e la
Costituzione della Repubblica ed i trattati internazionali; che
indebolisce ulteriormente quelle istituzioni quali le Nazioni Unite ed
il Tribunale Penale Internazionale che sole dovrebbero autorizzare
azioni di polizia internazionale; che rischia di aggravare anziché
debellare la piaga del terrorismo e la spirale di odio e di risentimento
che ne costituisce il terreno di coltura; attacco ancora più insensato e
foriero di maggiori sciagure se dovesse rivelarsi motivato, anziché
dalla lotta al terrorismo, da non dichiarati interessi di egemonia su
una regione notoriamente strategica per le sue risorse naturali e per la
sua posizione geografica.
Digiuno per rafforzare la mia volontà di non contribuire a questa guerra
rifiutando l'appoggio morale, politico ed economico alle istituzioni
pubbliche e private che la sostengono, continuando invece a lavorare per
il dialogo e la cooperazione tra i popoli e per promuovere una più equa
distribuzione delle risorse e stili di vita socialmente ed
ambientalmente compatibili.
Digiuno per esprimerle la fermezza delle mie intenzioni e per prepararmi
ai sacrifici che dovessero rendersi necessari per salvaguardare la vita
e la dignità di esseri umani innocenti.
In fede

Davide Caforio

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