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Lettera inviata a tutti i Questori d'Italia
- Subject: Lettera inviata a tutti i Questori d'Italia
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Sat, 6 Oct 2001 13:40:34 +0200
A tutti i Questori d'Italia e per opportuna conoscenza ai mezzi d'informazione Egregi signori Questori, vi segnaliamo che - poiche' l'articolo 11 della Costituzione della Repubblica Italiana e' chiarissimo nel proibire al nostro paese di partecipare ad una guerra di aggressione; - poiche' nessun paese stretto all'Italia dai vincoli di alleanza dell'Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico sta subendo una guerra mossagli da parte di alcun altro paese; qualora il Governo, il Parlamento ed il Presidente della Repubblica esprimessero consenso ad una guerra e vi impegnassero l'Italia, essi tradirebbero la Costituzione su cui il nostro ordinamento giuridico si fonda, commettendo cosi' un reato gravissimo. Orbene, poiche' in questi giorni da piu' parti si incita alla guerra e quindi alla violazione della legalita' costituzionale (oltre che del diritto internazionale), e poiche' da piu' parti anche autorevoli rappresentanti delle istituzioni si sono espressi in favore di una partecipazione del nostro paese alla guerra che si va preparando (guerra voluta da un gruppo terroristico che con gli orribili massacri dell'11 settembre evidentemente proprio a questo obiettivo puntava: a provocare stragi su stragi), con la presente lettera: 1. vi segnaliamo il compito di intervenire per assicurare alla giustizia affinche' siano perseguiti penalmente gli eversori dell'ordinamento democratico fondato sulla Costituzione della Repubblica Italiana, qualora Governo, Parlamento e Capo dello Stato decidessero l'entrata in guerra del nostro paese; 2. vi chiediamo se l'incitamento alla guerra, ovvero alla sovversione della legalita' costituzionale, specialmente da parte di persone che alla Costituzione della Repubblica Italiana hanno giurato fedelta' e che in virtu' di essa ricoprono primarie cariche pubbliche, non costituisca reato; 3. vi informiamo di questa situazione acciocche', in mancanza di altre e piu' autorevoli segnalazioni, possiate considerare tale lettera come "notitia criminis" (di un crimine gia' effettuato qualora si ritenga reato l'incitamento alla guerra da parte di alte cariche dello Stato; di un crimine in via di realizzazione qualora Governo, Parlamento e Capo dello Stato dovessero precipitare l'Italia in guerra nei prossimi giorni), ovvero come spunto per avviare investigazioni in merito. Con i migliori auguri di buon lavoro, distinti saluti, Giuseppe Sini responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo Viterbo, 6 ottobre 2001 Mittente: Giuseppe Sini strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
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