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Le mani bianche di Lilliput, by Tonio Dellolio
- Subject: Le mani bianche di Lilliput, by Tonio Dellolio
- From: Miriam - AltrEconomia <miriam at altreconomia.it>
- Date: Fri, 20 Jul 2001 01:50:24 +0800
Le mani bianche di Lilliput di Tonio Dellolio GENOVA, 19 luglio Secondo la questura erano più di 30 mila le persone che hanno preso parte alla manifestazione dei migranti di questo pomeriggio a Genova. Gli organizzatori dicono 70 mila... ma poco importa! Colorati e chiassosi e tutto sommato composti. Sono infatti rimasti alquanto spiazzati tutti coloro che si aspettavano scontri e violenze. In ogni modo sin dall'inizio si era detto che questa manifestazione sarebbe stata assolutamente pacifica proprio per salvaguardare l'incolumità degli stranieri. Tranne alcuni episodi marginali, il corteo ha puntato molto di più ad esprimere le differenze di provenienza, percorso ideale e proposta. Alla faccia della globalizzazione si sono sentite parlare molte lingue. Quelle dei kurdi che hanno chiesto a gran voce libertà per Ochalan e il popolo oppresso; i tanti giovani provenienti da diversi Paesi europei (belgi, spagnoli, francesi di Attac, inglesi...) e poi senegalesi, algerini, pakistani, indiani. Purtroppo da tutti è stato notato che in proporzione la presenza di immigrati era alquanto esigua. Ma a noi resta di chiederci se non è stato richiesto troppo proprio agli stranieri che sono una parte di società debole e vulnerabile. Da giorni molti immigrati sono scomparsi dalle tradizionali abitazioni dei caruggi genovesi. La repressione delle forze dell'ordine nella zona rossa é asfissiante e impietosa! Buona la presenza di Lilliput con un nucleo centrale di alcune centinaia di persone distinguibili dalle mani dipinte di bianco, così come era stato promesso in segno di trasparenza e nonviolenza. Altri nodi erano presenti con striscioni all'interno del lungo corteo che da Piazza Sarzano si è snodato fino Piazzale Kennedy. In fondo al corteo si è notata particolarmentee folta la presenza degli anarchici. Due i momenti di tensione: di fronte alla questura un piccolo gruppo di anarchici e un cordone di poliziottti si sono lasciatio andare a inutili provocazioni. L'intervento immediato degli "avvocati" dell'organizzazione si è rivelata risolutivo. Poco dopo alcuni dimostranti completamente vestiti di nero e non riconoscibili hanno assalito un uomo colpendolo con calci e pugni credendolo un poliziotto. L'uomo si è divincolato ed è stato rincorso per un breve tratto. Gli assalitori, scopertisi il volto si sono mescolati alla folla dei dimostranti. Ai partecipanti resta invece la soddisfazione d'aver lanciato un messaggio gioioso alternativo alla globalizzazione che ci vuole tutti tristemente uguali.
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