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Brasile: Dal Discorso di insediamento di Lula
Dal Discorso di insediamento di Lula
1 gennaio 2003
Su FAME ZERO
Finché ci saranno un fratello o una sorella brasiliani che avranno
fame, avremo motivi d'avanzo per coprirci di vergogna. Per questo ho
stabilito tra le priorità del mio governo un programma di sicurezza
alimentare che ha il nome di "Fame Zero". Come ho già detto nel mio
primo discorso dopo l'elezione, se alla fine del mio mandato, tutti i
brasiliani avranno la possibilità di fare colazione, pranzare e cenare,
avrò compiuto la missione della mia vita.
Sulla RIFORMA AGRARIA
Garantiremo l'accesso alla terra per chi vuole lavorarla, non solo per
una questione di giustizia sociale ma anche perché le campagne
brasiliane producano di più e possano portare più alimenti sulle nostre
tavole: grano, soia, mandioca, frutta, i nostri fagioli con riso.
Perché l'uomo dei campi recuperi la propria dignità, sapendo che,
alzandosi, al nascere del sole, ogni movimento della sua zappa o del
suo trattore contribuiranno per il benessere dei brasiliani, delle
campagne e delle città. Incrementeremo anche l'agricoltura familiare e
il cooperativismo, le forme dell'economia solidale. Esse sono
perfettamente compatibili con il nostro vigoroso appoggio
all'allevamento e all'agricoltura imprenditoriale, all'agroindustria e
all'agrocommercio, sono in realtà complementari tanto nella dimensione
economica che sociale. (...)
La riforma agraria sarà fatta nelle terre oziose, nei milioni di ettari
oggi disponibili per l'arrivo di famiglie e sementi, che spunteranno
vigorose con programmi di credito e assistenza tecnica e scientifica.
Faremo questo senza danneggiare in nessun modo le terre che producono,
perché le terre produttive si giustificano da sole e saranno stimolate
a produrre sempre di più....
Sull'OMC
Nell'OMC, il Brasile combatterà il protezionismo (...)e tratterà per
ottenere regole più giuste (...). Cercheremo di eliminare gli
scandalosi sussidi agricoli dei paesi sviluppati che pregiudicano i
nostri produttori privandoli dei loro vantaggi comparativi.(...)
Sulla POLITICA ESTERA: America del sud, Stati Uniti, Europa, Africa....
La grande priorità (...) sarà la costruzione di un'America del Sud
politicamente stabile, prospera e unita basata su idee democratiche e
sulla giustizia sociale. Per questo è essenziale una azione decisa di
rivitalizzazione del Mercosul (...) Il Mercosul, così come
l'integrazione dell'America del Sud nel suo insieme, è soprattutto un
progetto politico (....) Molti dei nostri vicini vivono oggi in
situazioni difficili. Contribuiremo se ce lo chiederanno e nella misura
delle nostre possibilità, per trovare soluzioni pacifiche a tali crisi,
basate sul dialogo, sui principi democratici e sulle norme
costituzionali di ogni paese (...)
Cercheremo di avere con gli USA una collaborazione matura, con base
sugli interessi reciproci e nel mutuo rispetto. Cercheremo di
rafforzare l'intesa e la cooperazione con l'Unione Europea e i suoi
Stati-Membri così come con altri importanti paesi sviluppati, come il
Giappone. Approfondiremo le relazioni con grandi paesi in via di
sviluppo come la Cina, l'India, la Russia, l'Africa del Sud, tra gli
altri. Riaffermeremo i legami profondi che ci uniscono a tutto il
continente africano e la nostra volontà di contribuire attivamente
perché sviluppi le sue enormi potenzialità (...)
La democratizzazione delle relazioni internazionali senza egemonie di
qualsiasi tipo è tanto importante per il futuro dell'umanità quanto il
consolidamento e lo sviluppo della democrazia all'interno di ogni Stato.
Sull'ONU
Valorizzeremo le organizzazioni multilaterali, in particolare le
Nazioni Unite (...). Le risoluzione del Consiglio di sicurezza devono
essere fedelmente compiute. Crisi internazionali, come quella del Medio
Oriente devono essere risolte pacificamente e attraverso negoziati.
E' necessario un Consiglio di sicurezza riformato, rappresentativo
della realtà contemporanea con paesi sviluppati e in via di sviluppo
delle varie regioni del mondo tra i suoi membri permanenti
fonte (traduzione in italiano) MST Italia
http://www.mst.citinv.it/