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Non è così



Il quotidiano il manifesto del 6 febbraio, a pagina due, pubblicava un 
articolo di una pagina intera sulla situazione in Colombia.
In particolare l'articolo si occupava della questione della comunita U'wa.
Nello stesso c'era un passaggio in cui si formulano gravi accuse alle 
Forze Armate Rivoluzionraie Colombiane (FARC-EP).
Riportiamo il passo in questione:

<<Negli Stati uniti la solidarietà è cresciuta grazie all'opera di 
Terry Freitas, giovane biologo statunitense di 24 anni, che ha vissuto 
con gli U'wa due anni e ha messo su il primo gruppo The U'wa 
Project-Usa. Terry è stato ammazzato dalle Farc nel marzo 1999 insieme 
a due americane, l'hawaiiana Laheenae Gay e la nativa Ingrid 
Washinawatok, che lavoravano da anni in difesa dei popoli indigeni. La 
guerriglia li ha rapiti a un passo da Cubarà, li ha portati in 
Venezuela e li ha uccisi. Le Farc hanno ammesso l'omicidio. Hanno detto 
che si è trattato di un equivoco - sarebbero stati presi per spie -, di 
una decisione autonoma di un piccolo comandante locale che avrebbero 
processato. In realtà non c'è stato processo e, soprattutto, restano i 
rapporti ambigui delle Farc con la Oxy.>>

Qui sotto la nota di protesta della compagna Maria Grazia Ardizzone, 
membro, in rappresentanza del Campo Antimperialista della delegazione 
del <<Coordinamento di Solidarieta' e Appoggio alla lotta del Popolo U'wa>>


Gentile Redazione de Il Manifesto

"Nello scorso novembre si è costituito, su impulso dei Verdi e del 
Campo Antimperialista (struttura di cui faccio parte), un Coordinamento 
di solidarietà ed appoggio alla lotta del popolo U'WA contro le pretese 
della OXY.
Il Coordinamente ha inviato in Colombia, dal 22 dicembre al 10 
dicembre, una Commissione (precisamente la terza), di cui ho fatto 
parte anche io, allo scopo di monitorare la situazione nel territorio 
interessato dalle attività della OXY e dalla conseguente protesta 
indigena e di esercitare una pressione internazionale per indurre il 
Governo colombiano e la multinazionale a desistere dall'esplorazione. 
La Commissione come tale e i singoli membri (eravamo in quattro) non si 
sono limitati ad interloquire solo con la popolazione indigena ma hanno 
avuto scambi di idee, formali e non, con tutta la popolazione e con le 
istituzioni (es. sindaco, responsabile dell'ospedale, esponenti della 
Chiesa Cattolica) e, naturalmente, si è parlato anche della presenza 
delle forze guerrigliere in zona, peraltro non osteggiata da tutta la 
popolazione. Debbo quindi protestare per la perentorietà con cui 
Giuseppina Ciuffreda afferma nel suo articolo del 6 febbraio u.s. che 
"In realtà non c'è stato pr!
ocesso e, soprattutto, restano i rapporti ambigui delle FARC con la 
OXY", senza fornire alcun riscontro di ciò. Nè riscontri possono 
esserci, a mio avviso, in quanto le FARC non celebrano certamente 
processi pubblici seguiti da pubblicazione della sentenza sui 
quotidiani di maggiore tiratura, mentre relativamente ai loro rapporti 
con la OXY, a detta del Sindaco (ora ex) di Cubarà, ci sono solo dei 
"si dice". Ritengo poi che se Giuseppina fosse in possesso di elementi 
a me ignoti, avrebbe dovuto metterli a fondamento delle sue perentorie 
affermazioni".

Maria Grazia Ardizzone
del Campo Antimperialista
Perugia, 8 febbraio 2001




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