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R: per discutere



Il punto di vista di Pier Luigi , a mio avviso, e' abbastanza lontano dal
mio ma facilmente riportabile a quel "comune sentire" di cui parlavo; dicevi
delle
democrazie occidentali: non credo che le societa' latino americane abbiano
avuto molta possibilita' di sviluppare democrazie di questo tipo, forse
l'unica era quella cilena  tra il '60 e il '73 e sappiamo come e' andata a
finire; mettere sullo stesso piano Castro e Fujimori non mi sembra corretto,
non perche' l'uno sia meglio dell'altro ma perche' il loro potere si e'
sviluppato in contesti diametralmente opposti; se Chavez puo' sembrare un
populista demagogico e pericoloso per la democrazia venezuelana, dobbiamo
ricordare che la borghesia di quel paese non ha fatto nulla negli ultimi 40
anni per sviluppare una societa' piu' giusta economicamente e socialmente;
le responsabilita' delle classi dirigenti sono enormi come enormi ed
innegabili le responsabilita' degli USA sin dalla nascita degli stati latino
americani. Da sempre un forte sentire comune delle popolazioni
latinoamericane e' la loro fratellanza e l'aspirazione a vivere in un unico
stato forte e giusto dal Rio Grande alla Patagonia: gli interessi prima
britannici poi USA misti agli egoismi e la cecita' delle borghesie locali
hanno impedito che il sogno di Bolivar si realizzasse.
Nello




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