Documento conclusivo dell'Incontro Brasiliano dei Movimenti Popolari in Dialogo con il Papa Francesco.
Noi, Movimenti Popolari e Pastorali Sociali riuniti a Mariana, Minas Gerais, in risposta all'invito di Papa Francesco ad un dialogo con coloro che lottano per "terra, casa e lavoro", siamo venuti qui a manifestare solidarietà con le famiglie colpite dal maggior crimine socioambientale provocato nel 2015 dalle attività minerarie in Brasile e alimentare la nostra speranza nella costruzione di un altro mondo possibile.
Popoli indigeni, quilombolas, pescatori, comunità tradizionali, lavoratori e lavoratrici delle campagne e della città, agenti delle pastorali sociali condividiamo le nostre esperienze di lotte molto dure in una società così diseguale. Abbiamo discusso dell'oppressione esercitata dalle forze del capitale, della frammentazione e criminalizzazione dei movimenti sociali e delle violenze contro i poveri, i negri, le donne, i giovani e i LGBT. Abbiamo approfondito la nostra riflessione e condivisione sulle forme di resistenza e lotta per affrontare queste sfide.
Gridiamo con la Madre-Terra che l'uso intensivo di veleni agricoli provoca la morte dei nostri popoli e fiumi. Denunciamo che la concentrazione della proprietà e lo stimolo all'agrobusiness generano conflitti e violenze nel campo e nella città e per questo sono necessarie e urgenti la Riforma Urbana e la Riforma Agraria.
Vogliamo la fine della speculazione immobiliare. Nonostante i passi avanti nella politica per le case popolari, la carenza di case cresce ogni anno. L'avanzamento del capitale nei territori, con lo stimolo all'estrattivismo dei minerali, lascia una scia di distruzione ambientale. Uno degli esempi più terribili è il crimine avvenuto nel Bacino del Rio Doce, provocato dalla Vale e da BHP Billiton, attraverso la Samarco, con la connivenza dello Stato.
In questo momento di tenebre nel paese, l'incontro brasiliano rappresenta una luce. Negli ultimi anni, il modello di sviluppo adottato è stato favorito dal contesto internazionale, ha reso possibili passi avanti e garanzie dei diritti sociali, ma grandi profitti per il capitale. Con la crisi del capitalismo mondiale iniziata nel 2008, questo modello si è esaurito. Le forze del capitale vogliono garantire i loro interessi, ma il nostro popolo sta resistendo.
Si sono impadroniti del governo federale con un golpe, con l'appoggio del Congresso Nazionale e del Sistema giudiziario brasiliano, imponendo il modello neoliberista sconfitto per quattro volte nelle urne.
Diciamo no alle privatizzazioni proposte dal governo ad interim, golpista, no alla disoccupazione e alla terziarizzazione che minaccia i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici. In Brasile, la democrazia è stata sempre frutto dell'organizzazione e della lotta del popolo. Una volta di più è necessario rafforzare l'alleanza delle classi popolari. Inoltre, la sfida che abbiamo di fronte è quella di costruire un nuovo progetto per il paese. Progetto che, oltre a garantire terra, casa e lavoro per tutti e tutte, con la giustizia sociale, sia in sintonia con la Madre-Terra.
Noi, in dialogo con il Papa Francesco, riaffermiamo quel che è scritto nell'Enciclica Laudato Si’: “Non ci sono due crisi separate: una ambientale e l'altra sociale; ma un'unica e complessa crisi socioambientale. Le direttrici per la soluzione richiedono un approccio integrale per combattere la povertà, per restituire la dignità agli esclusi e nello stesso tempo per prendersi cura della natura".
Chi non lotta è morto! Chi lotta, educa.
Con la nostra fede rivoluzionaria, rafforziamo la speranza nel cammino e la certezza dell'arrivo. Bisogna lottare per sconfiggere il golpe in Brasile, per questo ci impegnamo ad ampliare le mobilitazioni, accrescendo e diversificando il lavoro di base, il dialogo trai movimenti e occupando le strade. La lotta di oggi deve essere fermento nel processo di costruzione di un progetto popolare di paese.
Chiudiamo l'incontro nel subdistretto di Paracatu de Baixo, con i piedi su una terra devastata dall'avidità del capitale e in dialogo con coloro che sono stati colpiti dal disastro. Rafforziamo la nostra solidarietà e l'impegno nella lotta per la giustizia, per l'indennizzo e l'empowerment del popolo del Bacino del Rio Doce.
Dopo esserci riuniti a Roma (2014) e in Bolivia (2015) vogliamo invitarla a promuovere il 3° Incontro Mondiale dei Movimenti Popolari in Dialogo con Papa Francesco, nell'ottobre del 2017, a Mariana, in Minas Gerais. L'invito è per mantenere viva la memoria e il nostro impegno di "curare bene la nostra Madre-Terra, come Casa Comune di tutti".
Al suono delle campane di Mariana, facendo eco al dolore di Coloro che sono stati colpiti dal disastro, invochiamo la Giustizia!
Mariana, Minas Gerais , Brasil, 4 giugno 2016.