DENUNCIAMO UNA NUOVA ONDATA DI REPRESSIONE CONTRO IL MOVIMENTO SENZA TERRA, I MOVIMENTI POPOLARI NON SONO ORGANIZZAZIONI CRIMINALI
Denunciamo una nuova ondata di repressione contro il Movimento Senza Terra, che si punta a inquadrare come organizzazione criminale con base nella Legge
12.850/2013.
Nelle scorse settimane sono stati arrestati l'agricoltore Luiz Batista Borges (14 aprile) e il geografo José Valdir Misnerovicz (31 maggio) entrambi attivisti nella lotta per la riforma agraria, con l'accusa appunto di far parte di una "organizzazione criminosa". Queste azioni rientrano nel clima di ripresa delle forze conservatrici protagoniste del golpe contro la legittima presidente Dilma Roussef.
Valdir è stato visitato giovedi scorso (2 giugno) da una delegazione che rappresentava la Commissione dei Diritti Umani della Camera dei deputati, formata dal deputato Paulo Pimenta, che ha sottolineato il rischio - per tutti i movimenti popolari - rappresentato dal valore esemplare che questi arresti - se confermati - possono rivestire; dal deputato João Daniel (PT-SE), da Gilvan Moreira, militante MST del Goiás; dall' ex-presidente dell'OAB Marcelo Lavenère; dal rappresentante della Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile (CNBB), Dom Guilherme Antonio Werlang; dagli avvocati del MST.
Valdir ha fatto un appello ai militanti perchè portino avanti la lotta. "So che stiamo attraversando un momento difficile ha detto (...) ma dobbiamo continuare a lottare con convinzione (...). Non possiamo arretrare. La militanza che lotta fuori di qui mi dà forza in questo momento, così come l'appoggio e la solidarietà che sto ricevendo e che rappresenta la materializzazione dei valori che abbiamo costruito e coltivato nel movimento".
Organizzazioni, movimenti, entità, giuristi e intellettuali progressisti hanno manifestato profonda solidarietà contro questa offensiva del latifondo e dell'agrobusiness.
Facciamo arrivare la nostra solidarietà a Valdir e Luiz e a tutto il Movimento Senza Terra, impegnato nella lotta per la riforma agraria e contro il golpe.
Golpe No, Riforma Agraria SI. I Movimenti popolari non devono essere criminalizzati!
Amig@s MST-Italia
Chi vuole manifestare la propria solidarietà può scrivere a <srimst at mst.org.br>
Documento del Coordinamento statale del MST-GOIAS
Noi militanti del MST del Goias, riuniti nel Coordinamento statale il 3/4 giugno 2016, vogliamo manifestare il nostro ripudio dell'azione poliziesca, giuridica e politica che punta alla criminalizzazione dei dirigenti della nostra Organizzazione di lotta per la terra.
Compagni Luiz e Valdir, che siete in carcere, e Diessyka e Natalino, che siete perseguiti perchè osate affrontare il latifondo della terra: a voi va tutta la nostra solidarietà, che possiate sentire le nostre migliaia di mani unite alle vostre in questa causa e in questa lotta.
Questi atti non fanno che confermare la violenza e la repressione architettate e dirette da forze reazionarie e conservatrici di questo paese, alleate del grande capitale e dell'agrobusiness, che si sono rafforzate con il golpe contro la democrazia. Sottrarre la libertà di lottare per condizioni di vita dignitose per tutti sta colpendo uno dei diritti umani più elementari. Come diceva il Che: "i potenti possono strappare una rosa, due, tre, ma non potranno mai distruggere la primavera".
Noi militanti del MST non permetteremo la criminalizzazione dei movimenti popolari. Non permetteremo che ci sottraggano la vita, la nostra libertà e il diritto a lottare per i nostri sogni.
In questo senso riconosciamo l'impegno di tutte le organizzazioni della classe lavoratrice e degli amici e amiche del MST che sono solidali con la nostra lotta.
E' tempo di lotta! Continueremo a combattere sempre tutte le forme di ingiustizia e disuguaglianza nel nostro paese, soprattutto quelle che vogliono far restare le campagne come simbolo di arretratezza e miseria: il latifondo.
Continueremo le mobilitazioni affrontando chi promuove ingiustizia e disuguaglianza, quelli che non vogliono vedere la terra divisa, quelli che minacciano la democrazia e i diritti dei lavoratori.
Corumbá – Goiás, 04 giugno 2016 Coordenação Estadual do MST-Goiás