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Cile: commento di Amnesty International sulla morte di Augusto Pinochet
- Subject: Cile: commento di Amnesty International sulla morte di Augusto Pinochet
- From: press at amnesty.it
- Date: Tue, 12 Dec 2006 09:21:45 +0100
# Questa lista per la distribuzione delle informazioni # e' gestita dalla Sezione Italiana di Amnesty International. # Questo messaggio viene elaborato e inviato automaticamente. Si # prega di non rispondere a questo messaggio di e-mail in quanto non # vengono controllate eventuali risposte inviate al relativo indirizzo COMUNICATO STAMPA CS132-2006 CILE: COMMENTO DI AMNESTY INTERNATIONAL SULLA MORTE DI AUGUSTO PINOCHET La morte di Augusto Pinochet, per una amara coincidenza avvenuta nella Giornata internazionale dei diritti umani, costituisce un potente monito sulla necessita' di una giustizia rapida e incisiva nei casi che riguardano violazioni dei diritti umani. In tutta l'America Latina, decine e decine di ex militari, responsabili di decine di migliaia di casi di 'sparizioni', uccisioni e torture continuano a vivere in esilio e a godere di un'impunita' totale. I governi devono comprendere che ritardare la giustizia puo' spesso significare negare la giustizia alle vittime. La morte di Pinochet non deve chiudere il capitolo piu' nero della storia cilena, contrassegnato da gravi violazioni dei diritti umani e dall'impunita'. Il governo deve assicurare che tutti i responsabili delle violazioni dei diritti umani commesse sotto il regime di Pinochet siano portati di fronte alla giustizia. Deve inoltre annullare la legge d'amnistia (Decreto legge 2191), emanata sotto il regime di Pinochet, che ha finora protetto i responsabili di violazioni dei diritti umani. Ultimamente, Pinochet aveva riconosciuto la propria 'responsabilita' politica' per quello che e' accaduto sotto il suo regime. Si tratta di un'ammissione vaga, che non ha peso legale e non ha particolari implicazioni per la ricerca di giustizia che e' dovuta da oltre 30 anni alle vittime. Ulteriori informazioni Augusto Pinochet ha governato in Cile dal 1973 al 1990, dopo aver estromesso con un colpo di Stato il governo del presidente Salvador Allende. Sotto il suo regime sono stati denunciati migliaia di casi di violazioni dei diritti umani. Secondo il rapporto della Commissione Rettig (la Commissione per la verita' e la riconciliazione), reso noto nel 1991, 3196 persone morirono a causa della violenza politica durante il suo regime. Di esse, 1185 rimangono tuttora 'scomparse'. Lo Stadio nazionale e Villa Grimaldi, dove l'attuale presidente Michelle Bachelet e sua madre vennero detenute nel 1975, furono i centri di prigionia piu' usati dal regime di Pinochet. Villa Grimaldi e' ora stata trasformata in un centro alla memoria. Dal 1988, Augusto Pinochet era stato accusato di numerosi casi di violazioni dei diritti umani ma i procedimenti si sono scontrati con ostacoli legali, soprattutto l'impunita' di cui egli godeva come ex presidente e senatore e le sue condizioni di salute. I suoi avvocati hanno sempre sostenuto che non era in grado di prendere parte a un processo. Pinochet, era sotto accusa nel contesto di un'inchiesta di natura finanziaria (il caso Riggs) e di cinque inchieste riguardanti i diritti umani: il centro di detenzione di Villa Grimaldi, l'Operazione Colombo, l'Operazione Condor, la Carovana della morte e il caso Prats. Sul web: http://news.amnesty.org/pages/Pinochet_timeline Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste: Amnesty International Italia - Ufficio stampa Tel. 06 4490224 - cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it # Le comunicazioni effettuate per mezzo di Internet non sono affidabili e # pertanto Amnesty International non si assume responsabilita' legale per i # contenuti di questa mail e di eventuali allegati. L'attuale infrastruttura # tecnologica non puo' garantire l'autenticita' del mittente ne' dei # contenuti di questa mail. Se Lei ha ricevuto questa mail per errore, e' # pregato di non utilizzare le informazioni in essa riportate e di non # portarle a conoscenza di alcuno. Opinioni, conclusioni e altre # informazioni contenute in questa mail rappresentano punti di vista # personali e non, salvo quando espressamente indicato, quelli di Amnesty # International.
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