Cile: commento di Amnesty International sulla morte di Augusto Pinochet



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COMUNICATO STAMPA
CS132-2006

CILE: COMMENTO DI AMNESTY INTERNATIONAL SULLA MORTE DI AUGUSTO PINOCHET

La morte di Augusto Pinochet, per una amara coincidenza avvenuta nella
Giornata internazionale dei diritti umani, costituisce un potente monito
sulla necessita' di una giustizia rapida e incisiva nei casi che
riguardano violazioni dei diritti umani. In tutta
l'America Latina, decine e decine di ex militari, responsabili di decine
di migliaia di casi di 'sparizioni', uccisioni e torture continuano a
vivere in esilio e a godere di un'impunita' totale. I governi devono
comprendere che ritardare la giustizia puo' spesso significare negare la
giustizia alle vittime.

La morte di Pinochet non deve chiudere il capitolo piu' nero della storia
cilena, contrassegnato da gravi violazioni dei diritti umani e
dall'impunita'. Il governo deve assicurare che tutti i responsabili delle
violazioni dei diritti umani commesse sotto il regime di Pinochet siano
portati di fronte alla giustizia. Deve inoltre annullare la legge
d'amnistia (Decreto legge 2191), emanata sotto il regime di Pinochet, che
ha finora protetto i responsabili di violazioni dei diritti umani.

Ultimamente, Pinochet aveva riconosciuto la propria 'responsabilita'
politica' per quello che e' accaduto sotto il suo regime. Si tratta di
un'ammissione vaga, che non ha peso legale e non ha particolari
implicazioni per la ricerca di giustizia che e' dovuta da oltre 30 anni
alle vittime.

Ulteriori informazioni

Augusto Pinochet ha governato in Cile dal 1973 al 1990, dopo aver
estromesso con un colpo di Stato il governo del presidente Salvador
Allende.

Sotto il suo regime sono stati denunciati migliaia di casi di violazioni
dei diritti umani. Secondo il rapporto della Commissione Rettig (la
Commissione per la verita' e la riconciliazione), reso noto nel 1991, 3196
persone morirono a causa della violenza politica durante il suo regime. Di
esse, 1185 rimangono tuttora 'scomparse'.

Lo Stadio nazionale e Villa Grimaldi, dove l'attuale presidente Michelle
Bachelet e sua madre vennero detenute nel 1975, furono i centri di
prigionia piu' usati dal regime di Pinochet. Villa Grimaldi e' ora stata
trasformata in un centro alla memoria.

Dal 1988, Augusto Pinochet era stato accusato di numerosi casi di
violazioni dei diritti umani ma i procedimenti si sono scontrati con
ostacoli legali, soprattutto l'impunita' di cui egli godeva come ex
presidente e senatore e le sue condizioni di salute. I suoi avvocati hanno
sempre sostenuto che non era in grado di prendere parte a un processo.

Pinochet, era sotto accusa nel contesto di un'inchiesta di natura
finanziaria (il caso Riggs) e di cinque inchieste riguardanti i diritti
umani: il centro di detenzione di Villa Grimaldi, l'Operazione Colombo,
l'Operazione Condor, la Carovana della morte e il caso Prats.

Sul web: http://news.amnesty.org/pages/Pinochet_timeline


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