Argentina, primo commento delle 3 di mattina



Ore 3.00 italiane. Argentina, si va verso un ballottaggio tra Carlos Menem e Nestor Kirchner e verso una presidenza di quest'ultimo.
Con il 43% dei seggi scrutinati, Carlos Menem avrebbe il 24% e Nestor Kirchner il 22%. Si fermerebbe al 17% il bulldog fondomonetarista Ricardo López Murphy.
E' possibile azzardare - su www.radioitaliana.it in nettissimo anticipo su tutti gli altri media italiani - un primissimo bilancio del voto argentino. I due candidati fondomonetaristi, López Murphy e Menem, sommano il 40% dei voti, ma non riescono ad arrivare insieme al ballottaggio.
Vi arriva Carlos Menem, ma è una sconfitta politica chiara per l'ex-presidente. Per avere speranze di vittoria, infatti, avrebbe dovuto distanziare il suo concorrente di almeno 8-10 punti. Con appena due punti di vantaggio su Kirchner e sapendo che con difficoltà riuscirà a sommare una metà dei voti ottenuti da López Murphy, non dovrebbe superare nel ballottaggio il 35-40% dei voti.
Il 5% tra il secondo ed il terzo classificato, allontanano il pericolo che López Murphy impugni il voto impedendo un regolare svolgimento del ballottaggio del 18 maggio.
Un ballottaggio tra due peronisti vuol dire che il Partito Giustizialista arriva ad una frattura definitiva e senza ritorno. I peronisti che perderanno il ballottaggio staranno all'opposizione contro un governo peronista.
Nestor Kirchner, che sa già di poter contare sulla quasi totalità dei voti di Elisa Carrió e Adolfo Rodríguez Saá, sarà quasi sicuramente il prossimo Presidente argentino. Deve moltissimo, forse troppo, all'attuale Presidente Duhalde. Lo dimostra la decisiva vittoria nella Provincia di Buenos Aires dove pesa l'appoggio dell'apparato duhaldista in maniera decisiva.
Fino ad ottobre, quando sono previste le elezioni parlamentari, Kirchner dovrà navigare a vista e sarà in ottobre quando si vedrà se avrà la forza di governare per tutto il mandato ed in che direzione e se davvero la sua elezione possa considerarsi sgradita per l'FMI e favorevole ad un coordinamento con il governo di Brasilia che rilanci il Mercosur.