Aggiornamento sulla situazione in Roraima/Brasile



PRO INDIOS DI RORAIMA (BRASILE)

Nuovi recapiti dal 1° di settembre  2002:

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tel. 0039.06/3235389 - fax 0039.06/3235388
e-mail: indiosroraimabrasile at libero.it - www.indiosdiroraima.org



AGGIORNAMENTO SULLA SITUAZIONE IN RORAIMA


Roma, 16 luglio 2002


Care amiche e cari amici,

            in questi mesi di silenzio sono successe tante cose in Roraima.
Tante vittorie ma anche tante sconfitte per i popoli indigeni, non solo di
Roraima.

            La caserma la cui costruzione abbiamo cercato di fermare con la
nostra campagna "Ma la caserma no!" è stata purtroppo inaugurata nel maggio
scorso.

             L'inaugurazione è avvenuta proprio in occasione della
ricorrenza dei 25 anni di lotta del Consiglio Indigeno di Roraima (CIR) per
il riconoscimento delle proprie terre ancestrali. Circa 400 soldati hanno
sfilato per le strade del centro abitato di Uiramutã, armati di punto e
seguiti da mezzi blindati.

            Si è temuto che la parata militare potesse degenerare in uno
sconto aperto con i Macuxi impegnati ad eseguire le loro danze
tradizionali, con il viso dipinto con i colori di guerra.

            La caserma di Uiramutã, non solo è stata localizzata a pochi
metri (circa 150 m. dal villaggio omonimo), anche vicino alla sede del
municipio creato illegalmente nell'area con lo scopo di rafforzarlo,
aumentarne la popolazione non indigena e favorire l'occupazione bianca
negli altri centri della regione. 

Come se non bastasse sta per essere votato il famoso progetto di legge
Romero Jucá che prevede la possibilità, per le compagnie minerarie
nazionali e multinazionali, di sfruttare le risorse minerarie nelle terre
indigene. Il progetto, approvato nella Commissione Miniere ed Energia, si
trova attualmente in discussione nella Commissione Ambiente e Minoranze. Se
la legge Jucá fosse approvata nei suoi termini, circa 1.941 richieste di
concessione di prospezione mineraria transiterebbero simultaneamente,
creando impatti sociali e ambientali incontrollabili nelle Terre indigene.

Infine, il 6 giugno scorso, il Presidente Fernando Henrique Cardoso
esonerava dalla carica di Presidente della Fondazione Nazionale dell'Indio
(FUNAI), Glênio da Costa Alvarez. La motivazione di questo esonero si deve
all'opposizione da lui interposta nei confronti di gruppi politici ed
imprenditoriali con interessi economici nelle terre indigene.

Le vere ragioni di tale provvedimento devono però ricercarsi nel fatto che
la FUNAI si era pronunciata in sostegno della decisione della Commissione
Ambiente e Minoranze che aveva bloccato l'iter del Progetto di Legge Jucá.

Otacílio Antunes dos Reis Filho, che era stato uomo di fiducia di Jucá ai
tempi della sua presidenza della FUNAI, è stato nominato nuovo presidente
dell'organo indigenista ufficiale.

La caduta di Glênio da Costa Alvarez e le pressioni per la votazione della
legge mineraria di Jucá (che dovrebbe essere approvata in agosto),
rappresentano un grave arretramento politico, che mette ancora una volta a
serio rischio i diritti costituzionali dei popoli indigeni.

PRO INDIOS DI RORAIMA si propone quindi, anche in questo periodo di
vacanze, di mantenere l'attenzione su questi avvenimenti, perché proprio in
questa circostanza i nemici dei popoli indigeni approfittano per varare i
loro progetti etnocidi e per dare un duro colpo ai diritti indigeni.

Vi chiediamo quindi di continuare a partecipare, a far sentire la vostra
voce e a trasmettere la vostra solidarietà ai popoli indigeni di Roraima e
di tutto il Brasile, prendendo parte, al vostro ritorno, alle iniziative o
campagne che vorremo proporvi.

Buon riposo e buone vacanze a tutti!

Silvia Zaccaria
e tutti i collaboratori di  PRO INDIOS DI RORAIMA (BRASILE)



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