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Appello per riconoscimento dei diritti collettivi dei popoli indigeni
- Subject: Appello per riconoscimento dei diritti collettivi dei popoli indigeni
- From: "Zanchetta Aldo" <aldzanch at tin.it>
- Date: Wed, 13 Jun 2001 12:37:01 +0200
Cari Amici mi permetto rinviare copia appello che vorremmo firmato da GRUPPI (non singoli) ed inviare al e`parlamento europeo congiuntamente con quanto stanno facendo realta` belghe, francesi, tedesche e spagnole all'europarlamento per il chiapas In questo inizio di manifestazioni popolari estive prendiamo atto con soddisfazione che il tema Chiapas e` ricorrente in molti dibattiti ed iniziative. Riteniamo pero` che sia coerente accompagnare questa opera di sensibilizzazione con azioni di valore politico coordinate con azioni equivalenti di altre organizzazioni in altri europei. Proponiamo pertanto a tutte le realta` che condividono l'iniziativa di firmare il presente appello ed accompagnamo la richiesta con le seguenti modalita` realizzative: - le organizzazioni firmatarie appariranno paritariamente elencate in ordine alfabetico; verranno incluse le adesioni ricevute entro il 15 giugno dopo di che l'appello sara` inoltrato a chi elencato in apertura - eventuali suggerimenti di modifiche ove migliorativi formalmente verranno introdotti direttamente dallo scrivente per non perdere tempo ulteriore; se ci saranno proposte di modifica sostanziale le riproporremo ai firmatari Hanno espresso l'intenzione di fare azioni analoghe compagni catalani, tedeschi , olandesi e belgi aldo zanchetta Hanno ad ora firmato : Associazione amici del Guatemala Siena - Comitato Chiapas Torino - Comitato Chiapas 'Maribel' Bergamo - Coordinamento Toscano di sostegno alla lotta zapatista - Centro Nuovo Modello di Sviluppo di Vecchiano - CGIL Zona Lucca - Giulio Girardi Tribunale Permanente dei Popoli - Mani Tese Lucca ___________________ BOZZA DI APPELLO A: europarlamentari italiani governo italiano : chi, nuovo, vecchio....? o ministro esteri soltanto ? presidenti Camera e Senato ambasciata messicana in italia p.c. ai mezzi di comunicazione (Grazie a chi vuole dare suggerimenti) ________________________ Le espressioni della società civile italiana firmatarie della presente dichiarazione, da tempo impegnate nel sostenere i diritti dei popoli indigeni del Messico ed in particolare della lotta degli indigeni zapatisti del Chiapas, sentono loro dovere denunciare la campagna di disinformazione o di non informazione circa il reale atteggiamento del Governo e del Parlamento messicani per quanto concerne la legge sui diritti collettivi dei popoli indigeni votata dal Parlamento nelle scorse settimane dopo la marcia dei 24 comandanti dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) da San Cristobal (Chiapas) a Città del Messico e circa i reali motivi per cui l'EZLN ha rifiutato di riprendere i colloqui di pace ed il Consiglio Nazionale Indigeno (CNI) di riconoscere la legge votata dal Parlamento. Tale legge è lontana dall'aver recepito il contenuto degli Accordi di San Andrés firmati nel Febbraio '96 e mai tradotti in legge. Tali accordi erano stati siglati sia dai rappresentanti del potere legislativo (la COCOPA - Commissione per la Concordia e la Pacificazione, composta da rappresentanti di tutti i partiti ed eletta dal Parlamento) sia dai rappresentanti del potere esecutivo, a ciò delegati dal Governo messicano dell'allora Presidente Zedillo. Tali accordi erano stati poi redatti in forma di proposta di Legge dalla stessa COCOPA, forma approvata dall'EZLN ma rigettata dal Presidente Zedillo. Il Presidente Fox, al suo insediamento, aveva fatto propria questa proposta di Legge inviandola al Parlamento per permettere l'adempimento di una delle 3 condizioni poste dall'EZLN per la ripresa del dialogo. Il Parlamento, al termine della Marcia della Dignità, ha invece approvato una legge che snatura in molti punti essenziali il contenuto della legge COCOPA e ciò senza neppure interplellare le controparti firmatarie degli Accordi di san Andrés, l'EZLN ed il CNI. Con questo atto è stato di fatto sconfessata l'iniziativa del Presidente il quale invece di opporsi ha di fatto accettato lo snaturamento dichiarando di avere adempiuto l'impegno. Ma oggi con chiarezza possiamo affermare che neppure le altre 2 condizioni per la ripresa dei colloqui di pace sono state adempiute. Non un solo militare è stato ritirato dal Chiapas mentre la smobilitazione delle 7 istallazioni dell'esercito richieste a titolo simbolico dall'EZLN sono solo state spostate di pochi kilometri e le operazioni militari, come le attività dei paramilitari, hanno ripreso il corso precedente. Infine alcuni prigionieri politici restano in prigione senza regolare processo. Deploriamo pertanto l'invito rivolto dall'Unione Europea all'EZLN perchè prenda atto delle dimostrazioni di buona volontà del Governo messicano e rinunci a posizioni 'intransigenti' ritornando al tavolo dei colloqui. Questa dichiarazione è stata subito recepita dal nuovo rappresentante del Governo messicano presso l'Unione Europea il quale ha ringraziato per il riconoscimento dell'impegno del Governo del Presidente Fox per riportare la pace nel paese. Così facendo l'Unione Europea ha rafforzato la doppia politica del Presidenmte Fox ed ha avallato il contenuto della legge approvata, compiendo un grave atto di incoerenza. Vogliamo infatti ricordare che il contenuto degli Accordi di San Andrés è conforme al contenuto della Convenzione n. 169/1989 dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro, agenzia delle Nazioni Unite. Tale Convenzione fu firmata da vari governi europei e due Parlamenti Nazionali, l'Olanda e la Danimarca, lo hanno ratificato da tempo.Tale Convenzione fu subito ratificata dal Governo messicano che non la ha mai rispettata anzi la viola con l'approvazione di una legge di riforma contraria alla Convenzione, per l'appunto, ed agli accordi di S.A. Il recente Accordo di libero commercio e cooperazione fra Unione Europea e Messico (TLCUEM), entrato in vigore il 1° luglio 2000, viene retoricamente definito 'di terza generazione' perchè include la cosidetta 'clausola democratica' che subordina l'esecuzione del Trattato al rispetto, da parte di entrambi i contraenti, di TUTTI i diritti umani: individuali e collettivi, civili, poiltici, economici, sociali, culturali. Ci sembra pertanto gravemente contradditorio che oggi i Ministri dell'Unione Europea plaudano ad una legge che con questa Convenzione 169 è in contrasto palese. Invitiamo l'Unione Europea a voler rivolgere il proprio appello al Governo messicano perchè adempia alle 3 condizioni onde permettere la ripresa dei colloqui di pace anzichè rivolgerlo all'EZLN permettendone cosi' la criminalizzazione di fronte all'opinione pubblica priva di corretta informazione Sollecitiamo gli europarlamentari italiani a farsi promotori di una iniziativa che ristabilisca in sede europea una posizione coerente con gli impegni discendenti dalla 'clausola democratica' del TLCUEM Sollecitiamo il Parlamento Italiano, a ratificare con un gesto di civiltà la Convenzione OIL 169/1989, unico strumento internazionale di riconoscimento e protezione dei diritti collettivi delle popolazioni indigene e tribali, che sancisce l'esistenza di diritti delle collettività oltre che dei diritti individuali di ciascun membro, rendendo così un atto di giustizia non ai soli indigeni zapatisti del Chiapas ma alle centinaia di milioni di appartenenti ai popoli indigeni dell'America Latina, dell'America Settentrionale, dell'Africa, dell'Asia e della stessa Europa. Firmano in ordine alfabetico.............
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