Arco Iris, Notizie e Appelli Ricevuti



INDICE:
         
BRASILE: Si spezza l'impunità, 19 anni al fazendeiro del Pará
 COLOMBIA: Primi risultati della guerra chimica
  GUATEMALA: Uscito il CD-ROM "Memoria del Silencio"
   IRAQ: Intervista all'On. Luisa Morgantini
    ITALIA: Idea Verde per abbassare il Prezzo della Benzina
     ITALIA: Campo Estivo Vangelo e Non Violenza

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|         CAMPO ANTIIMPERIALISTA              |
|     Assisi 30 Luglio - 5 Agosto 2000        |
|        NO  ALLA  GLOBALIZZAZIONE!           |
|         DA SEATTLE A S. VICENTE             |
|            Avanza la Rivolta                |
|     Contro l'Impero dell'Ingiustizia        |
|       info: ale.ramon at numerica.it           |
|                                             | 
|  A breve il programma "definitivo" .....    |
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Da: Associazione TATAVASCO "tatavasco at tiscalinet.it"
    http://www.welcome.to/tatavasco
                                      7 giugno 2000
Carissimi amici,
vittoria nel campo.  Che gioia!!! Che festa dei lavoratori raruli!! Il
fazendeiro Jeronimo é stato condannato a 19 anni di prigione. E' una grande
conquista e vittoria per i lavoratori rurali.  Abbiamo finalmente spezzato
l'impunità nei confronti dei mandanti dei crimini sul campo. E' il  primo
fazendeiro del nostro Stato del Pará che è stato condannato dopo anni di
lotta per riuscire a porre un fine alla violenza nel campo. Finalmente ci
siamo riusciti. Un abbraccio, Adriano

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Da Radio Cadena Nacional, 6 Giugno 2000 

                E' iniziata la guerra del Piano Colombia
        Denunciato l'uso di un prodotto chimico che causa cecità

Due senatori hanno denunciato che la Polizia Antinarcotici, quando fumiga
le coltivazioni illecite, utilizza il prodotto IMAZAPIR, un prodotto che
causa la cecità e mutazioni genetiche. I due senatori hanno precisato che
questo prodotto è stato impiegato nella zona rurale conosciuta come
Saudita, vicino al municipio di Mocoa, capitale del dipartimento di
Putumayo. Nel territorio nazionale continua si continua a fumigare in modo
indiscriminato con IMAZAPIR, prodotto "che causa cecità temporanea e
mutazioni genetiche, así così come danni irreversibili alle terre", ha
detto il presidente della seconda commissione del Senato, Antonio Guerra de
la Espriella. La denuncia è stata fatta all'interno di un dibattito sullo
sradicamento delle coltivazioni illecite nel paese. Nella stessa regione di
Saudita, 53 bambini sono rimasti ciechi per giorni dopo aver ricevuto la
pioggia di Imazapir da parte degli aerei della Polizia Antinarcotici, ha
segnalato Guerra de la Espriella. Un altro senatore, l'independente Rafael
Orduz, ha coinciso con de la Espriella ed ha affermato che questo erbicida,
per penetrare facilmente attraverso la pelle ed i polmoni, produce
mutazioni tanto nei bambini come negli adulti. Secondo Orduz, "non sarebbe
strano che in pochi anni, nelle regioni fumicate con Imazapir, nascano
persone senza gambe e cieche".
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E' uscito su CD-ROM il Rapporto della Commissione per il Chiarimento
Storico del Guatemala: "Memoria del Silencio". I dodici volumi del rapporto
sono tutti contenuti nel CD-ROM, cd-rom che è stato realizzato
dall'American Association for the Advancement of Science y The United
Nations Office for Project Services. Il CD-ROM è disponibile a $10 ó $5 per
CD-ROM, compreso il costo di invio. Per richiedere il CD-ROM, potete
contattare Eric Wallace (E-mail:shrp at aaas.org).

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         Intervista a L. Morgantini di ritorno dall'IRAQ 

di P. Giaculli

Luisa Morgantini, europarlamentare indipendentre eletta nelle liste del
Prc, è di ritorno da un viaggio in Iraq in cui si è recata insieme ai due
eurodeputati Bashir Khanbai, conservatore britannico e Niall Andrews del
Fianna Fail irlandese. Le chiediamo di raccontarci questa esperienza.

Quali sono le motivazioni che hanno spinto te e gli altri deputati ad
intraprendere questo viaggio?

All'epoca della guerra del Golfo, insieme al movimento pacifista italiano,
mi sono espressa contro la guerra e anche contro l'invasione del Kuwait, e
in favore della trattativa per una soluzione pacifica. A dire il vero in
quel momento chiedevamo l'embargo nei confronti dell'Iraq. In seguito nel
movimento pacifista questa posizione è stata rivista dopo molte riflessioni
sull'opportunità, in generale, dell'embargo. In realtà l'embargo, ogni
embargo, fatto salvo quello sulle armi colpisce le popolazioni civili e non
i regimi.  Ciò che ha animato me e gli altri deputati è stata la
considerazione che dieci anni di embargo sono insostenibili per l'Iraq e
che è ora di dire basta, come richiede, anche se con troppi
condizionamenti, il Parlamento europeo in una sua risoluzione approvata a
Strasburgo lo scorso aprile. Con questo viaggio volevamo raccogliere le
maggiori informazioni possibili sulle conseguenze dell'embargo sulle
popolazioni, per dare concretezza alla risoluzione.

Com'è allora la situazione in Iraq al momento?

Vedere la quotidianità e la pratica dell'embargo è stato devastante.
L'Iraq, da paese ricco, che produce petrolio, quale era, si ritrova ad
essere un paese completamente distrutto. Prima del 1990 non c'era mortalità
infantile, l'alfabetizzazione era diffusa, anche le donne frequentavano le
facoltà scientifiche. Vantava ingegneri e tecnici preparatissimi e i
risultati si vedevano nella realizzazione di infrastrutture efficienti ed
attrezzate. Nel mondo arabo, l'Iraq poteva ritenersi un paese sviluppato.
Ad essere distrutte dalla guerra sono state non solo le strutture militari,
ma quelle civili. Grazie alla capacità e determinazione del popolo iracheno
molte delle strutture sono tornate miracolosamente in piedi. Ma il sud
continua ad essere completamente sprovvisto di acqua. Dieci anni di embargo
hanno impedito la manuntenzione di quello che era tornato a funzionare.
Senza gli opportuni pezzi di ricambio si può riparare ben poco. Dieci anni
di embargo hanno trasformato un paese all'avanguardia nel mondo arabo in un
paese dove il 32% di bambini muoiono perchè malnutriti e in preda di
qualsiasi infezione. Se non si recuperano al più presto fondamentali
infrastrutture come reti fognarie, non è possibile fare nulla per
impedirlo. Negli ospedali mancano i farmaci. Il dott. Ghulam R. Popal
dell'Organizzazione mondiale della sanità ci dice che sono tornate malattie
come il colera e la tubercolosi, già debellate in Iraq molto prima del
1990. È lui, inoltre, a parlarci di "genocidio intellettuale". Per i medici
e i tecnici non c'è più neanche la possibilità di aggiornarsi: per volere
degli Usa da dieci anni non arrivano più né pubblicazioni scientifiche, né
computers. Anche il sistema dell'istruzione è completamente degradato. Non
ci sono strumenti adeguati, agli studenti manca praticamente tutto e si
assiste al ritorno dell'analfabetismo.  Da quando nel 1996 è scattato il
piano "oil for food", il programma di scambio di petrolio contro cibi e
farmaci, la situazione dell'economia iraqena è pressoché identica. Lo
scambio serve infatti a non far morire le popolazioni. Il denaro dei
proventi della vendita di petrolio non viene depositato presso banche
irachene: il 53% va al governo; un 30% copre i danni della guerra; il 13%
alle province settentrionali dell'Iraq oggi
indipendenti popolate da curdi e il resto copre le spese del personale Onu.
Ma la cosa inverosimile è che la comissione per le sanzioni, blocca
centinaia e centinaia di contratti per attrezzature sanitarie o farmaci con
il pretesto, addotto principalmente dai rappresentanti Usa nella
commissione dell'Onu, che certi prodotti servano a scopi militari.
Clamoroso è l'esempio che ci viene riportato da André Janier, capo di
sezione per gli interessi francesi in Iraq. I farmaci veterinari per un un
carico di tori da riproduzione sono stati bloccati perché contenevano
sostanze che potevano servire alla produzione di armi nucleari. Ma è
assolutamente inimmaginabile che si possano produrre armi dopo che gli
strumenti idonei sono stati distrutti insieme agli arsenali ad opera della
Unscom. Altra follia: mancano le matite perché anche la grafite in esse
contenuta è considerata sospetta. Ma l'economia è gravemente in crisi anche
perché con i proventi del petrolio si può solo acquistare all'estero: non
si possono fare investimenti in Iraq e, in assenza di liquidità, le opere
rimangono bloccate. Le popolazioni riescono a sopravvivere grazie alle
razioni distribuite dal governo: a detta di alcuni incaricati Onu non si è
mai vista distribuzione più razionale, contrariamente a quanto afferma
certa stampa. Ma l'embargo non è servito a scalfire il potere di Saddam. La
popolazione del resto dipende da lui. E, pur condannando le sue repressioni
a forza di gas nervino nei confronti dei curdi nel 1988, delle forze di
opposizione  e l'invasione del Kuwait, non bisogna dimenticare il risvolto
populista di questa figura che, con politiche a carattere sociale, fa per
il popolo iracheno cose importanti, che altri paesi arabi come l'Arabia
Saudita non fanno. Non ci siamo trovati, tra l'altro, mai in difficoltà nel
nostro viaggio e ci siamo fermati sempre dove volevamo. Con Tareq Aziz
abbiamo trovato una classe dirigente aperta, attenta al ruolo che può
assumere l'Unione europea per l'Iraq rispetto agli Usa, che insieme alla
Gran Bretagna impongono il blocco dei contratti. Ora sono ancora più
consapevole del dominio della politica degli Usa e che il problema
dell'Iraq è il petrolio, non a caso nazionalizzato da Saddam. E l'Ue deve
trovare il coraggio di sganciarsi dagli Usa e dalla Gran Bretagna per
contribuire allo sviluppo economico dell'Iraq e mettere fine ad un embargo
che distrugge un popolo.

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Da un Deputato dei Verdi

Vi invio la traduzione di un progetto che stà circolando in Spagna per la
difesa dei consumatori contro l'incontrollato aumento dei prezzi dei
carburanti in Europa (premetto che in Spagna il costo della benzina è circa
1680 £ al litro e si ribellano!!!! Noi che facciamo a 2255£? Stiamo a
guardare??

Problema: In meno di un anno i prezzi della benzina e derivati del petrolio
sono saliti di circa il 30 % il prezzo attuale della "rossa" supera le
2250£ al litro.

Causa apparente: L'aumento del prezzo dei barili di greggio. incide ma è
secondario.

Causa reale: La mancanza di competitività ne settore delle aziende
petrolifere o sia si sono messi d'accordo sui prezzi violando le norme
della libera concorrenza e dell'antitrust.

Causa ultima: Totale mancanza di rispetto dei consumatori

Soluzione proposta: Utilizzare il potere decisionale dei consumatori per
forzare un abbassamento dei prezzi basandosi sul seguente piano:

1) Dividere i distriubutori italiani in due gruppi, per esempio: 
Gruppo A: Agip e IP
Gruppo B: Tutti gli altri

2) Prima fase del piano: Continuare a rifornirsi boicottando tutti i
distributori del gruppo A. BOICOTTARE TUTTI I DISTRIBUTORI DEL GRUPPO A,
quindi utilizzando tranquillamente l'auto, avendo solo l'accortezza di
evitare rigidamente Agip e IP

3) Queste compagnie devono sapere che saranno boicottate finchè il prezzo
della benzina non scenda ad un prezzo al massimo dell '5% superiore a
quello dello scorso anno.

4) Se noi consumatori saremo capaci di portare a termine correttamente
questa protesta non ci sarà dubbio che queste due compagnie dovranno
ascoltare le nostre ragioni agendo sui prezzi. Inizierà allora la seconda
fase:

5)Quando Agip e IP avranno abbassato i prezzi compreremo solo nelle loro
stazioni di servizio. Questa fase sarà molto rapida o nulla perchè
immediatamente le altre compagnie si adegueranno ai ribassi per non perdere
mercato.

6) Conclusione: il piano è semplice e può funzionare, il vero problema è
mettere d'accordo milioni di persone, è una protesta in cui NESSUNO HA
NIENTE DA PERDERE, pensateci, al massimo queste due compagnie pagheranno lo
scotto senza risultati, ma a voi interessa qualcosa??

Allora iniziamo tutti il 10 GIUGNO!!!

Per questo invio questa mail, è importante che se sei d'accordo tu invii
questa e-mail a TUTTI gli indirizzi che conosci perchè si allarghi a
macchia d'olio, l'ennesimo tentativo di far valere i propri diritti, ora
con l'aiuto della rete informatica. Grazie e buona fortuna.
 
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Da: "Pino Roccasanta"
                   
                 CAMPO ESTIVO: VANGELO E NONVIOLENZA 
                    25 Agosto -  2 Settembre 
                    Monte Sole (Monzuno - BO) 

Che cosa ci proponiamo con il campo estivo: "Vangelo e nonviolenza. Con
questo campo ci proponiamo di analizzare la nonviolenza con la
spiritualità, dare qualche spunto per la gestione dei conflitti nella vita
di tutti i giorni e vedere come la nv può agire di fronte ai conflitti
internazionali. Abbiamo deciso di farci guidare dai luoghi di Monte Sole
(dove vi è stata la strage di Marzabotto nel 1944) per cercare di non
cadere in belle e semplici teorie utopistiche, ma di ricercare la verità
per aiutarci nelle scelte di tutti i giorni. La preghiera dell'icona della
Trinità ci aiuterà a guardare la complessità del Divenire della Storia con
gli occhi della nonviolenza. 
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PROGRAMMA: 

Venerdì 25-08-00 
 "Beati gli afflitti perché saranno consolati" (Mt 5,4) 
  Beatitudini utopia? 
  Conoscenza e affinità del gruppo

Sabato 26-08-00 
  "Forgeranno le loro spade in vomeri, le loro lance in falci" (Is 2,4) 
  Il valore della nonviolenza 
  - Di fronte all'estremo 
  - Alcune basi morali 
  - Spunti di strategie 
  Si prenderà spunto da alcuni testi di Gandhi, M.L. King, J. Goss, H. Mayr, 
  A. Capitini, G. Dossetti

Domenica 2-08-00 
 "A chi ti percuote sulla guancia porgi anche l'altra" (Lc 6,29) 
 Da un massacro può nascere la nonviolenza? 
 Visita guidata a Monte Sole (guiderà la visita don Gianni Cova 
 dell'associazione "Terra Memoria e Pace")

Lunedì 28-08-00 
 "Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli soffre 
 violenza e i violenti se ne impadroniscono" 
 (Mt 11,12) 
 Il conflitto internazionale (teoria di Gene Sharp) 
 La politica dell'azione nonviolenta: "Potere e Lotta" 
 -  la natura e il controllo del potere politico 
 -  la base strutturale per il controllo dei governanti 
 -  la paura della repressione

Martedì 29-08-00 
 "Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete 
 condannati; perdonate e vi sarà perdonato" (Lc 6,37) 
 Il conflitto internazionale (teoria di Gene Sharp) 
 La politica dell'azione nonviolenta: "La dinamica della lotta nonviolenta 
 -  preparazione 
 -  strategie e tattiche 
 -  azione 
 -  conversione, accomodamento e coercizione nv.

Mercoledì 30-08-00 
 "Misericordia e verità si incontreranno, giustizia e pace si baceranno" 
 (Ps 85,11) 
  Giornata di deserto a Monte Sole

Giovedì 31-08-00 
 "Se ho parlato male, dimostrami dov'è il male; ma se ho parlato bene, 
 perché mi percuoti?" (Gv 18,23) 
 Il conflitto interpersonale (teoria di Pat Patfoort) 
 Il conflitto: occasione di crescita 
 -  fondamenti della violenza 
 -  meccanismi della violenza 
 -  comunicazione

Venerdì 1-09-00 
 "Beati gli operatori di pace perché saranno chiamati figli di Dio" (Mt 
 5,9) 
 Il conflitto interpersonale (teoria di Pat Patfoort) 
 Il conflitto: occasione di crescita 
 - gestione del conflitto in modo nonviolento 
 - trasformazione del conflitto, in crescita

Sabato 2-09-00 
 "Pace a voi! 
 Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi. Dopo aver detto questo, 
 alitò su di loro e disse: Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimettere- 
 te i peccati saranno ri- messi e a chi non li ri-metterete, non rimessi 
 resteranno" (Gv 20,21) 
 Verifica e condivisione della settimana
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Per informazioni: 
Pino Roccasanta 
di Pax Christi Bologna 
tel 051/53.37.04 dalle ore 18,00 alle 20,30 
e-mail: p.roccasanta at inail.it 
http://digilander.iol.it/paxchristibologna   

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semplicemente necessario scrivere allo stesso indirizzo, specificando
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essere eliminato dalla lista di distribuzione. 
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25082 Botticino Sera (BS)
E-mail: ale.ramon at numerica.it
Tel/Fax 030-2190006