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caso elian: resoconto di ieri
- Subject: caso elian: resoconto di ieri
- From: PIER LUIGI GIACOMONI <rhenus at libero.it>
- Date: Thu, 06 Apr 2000 08:10:23 -100
DAL NOSTRO INVIATO MIAMI Il coniglietto Speranza, sì, ... DAL NOSTRO INVIATOMIAMI Il coniglietto Speranza, sì, quello glielo lasceranno portar via, nella sua gabbietta. Lo scivolo giallo, su cui per quattro mesi è stato filmato dalle telecamere di mezzo mondo, no: non ci starebbe mai dentro la valigetta di Topolino comprata a Disneyland, che tra poco diventerà un pesante fardello da piccolo americano abusivo. Il mondo nuovo di Elian Gonzalez sta tutto lì, e ormai possono traslocarlo in poche ore, più probabilmente in pochi giorni: la decisione è presa e le trattative sono saltate. Alle due di pomeriggio il popolo degli esuli anticastristi circonda la piccola casa di Little Havana, cento muscolosi giovanotti formano una catena umana gridando "libertà per Cuba, libertà per Elian!", mentre i poliziotti si tirano indietro e dal palazzo dell'Immigrazione al quartiere cubano la febbre sale. Eppure sembra solo questione di tempo, per questo ritorno al passato in cui gli incubi di Elian viaggeranno gratis, perchè El Milagro potrà nasconderli nella fantasia dei suoi sei anni: quella crociera della disperazione da Cardenas alla Florida, nel banana boat su cui è affogata mamma Elisabeth; le tante parole sbagliate degli zii di Miami, "tuo padre Juan Miguel è cattivo, verrà qui da Cuba solo per punirti"; il dolore e la pazzia degli esuli, che giorno e notte sono rimasti davanti alla sua porta urlandogli: "Sei il nuovo Gesù, sei El Milagro, il miracoloso! Liberaci da Fidel, salva il tuo popolo! Tutte quelle voci, tutte quelle luci, e lui in fondo al pozzo, un pozzo che sembra la nostra Vermicino, anche se qui, sulla 23esima strada della Miami cubana, ha la banale apparenza della bianca casa prefabbricata di zio Lazaro Gonzalez. Sì, la decisione è presa e adesso può succedere di tutto. L'Immigrazione ha tolto la custodia di Elian al vecchio Lazaro, che ha ospitato il nipote da quando glielo portarono, stremato e sotto choc, alla fine di novembre, dopo il naufragio sul banana boat, piccolo fuggiasco scortato dai delfini sino alla costa, a galla dentro un copertone d'automobile. Il vecchio Lazaro ha giocato l'ultima carta, chiedendo che una squadra di psicologi esamini Elian, per capire quali danni possa subire rientrando a Cuba: "Se non accettate questa condizione, non vi ridò il bambino", e ogni discorso, per adesso, si è chiuso su questo ultimatum alla rovescia.Ma in qualche modo, non si sa a quale prezzo, tornerà al padre questo piccolo prigioniero dai neri occhi allucinati a cui hanno rubato l'infanzia, trasformandolo nel tempo in una grana diplomatica tra Cuba e gli Stati Uniti, un simbolo politico della resistenza anticastrista (mamma Elisabeth voleva di sicuro strapparlo alla miseria, ma forse anche a Fidel), una metafora religiosa per lo spiritualismo degli esuli (nello specchio della sua cameretta molti vedono la Madonna e in un "murales" davanti alla casa di zio Lazaro lui è ritratto tra Clinton e il Papa, su una bilancia, con Cristo e la Statua della Libertà alle spalle). Nelle prossime ore Juan Miguel Gonzalez dovrebbe sbarcare in territorio americano riottenendo immediatamente la custodia per adesso temporanea del piccolo: non si sa se per ripartire subito o per attendere, nella delegazione d'affari cubana di Washington, l'esito di un processo d'appello che zio Lazaro ha intentato già la scorsa settimana davanti a una corte federale. In tutta fretta l'Immigrazione ha concesso il visto a lui, alla sua seconda moglie, al loro figlioletto di sei mesi, Hianny, a un cuginetto, alla maestra d'asilo di Elian nel villaggio cubano di Cardenas e a un pediatra. "L'aereo è pronto", ha proclamato Fidel all'Avana, durante una manifestazione con tremila studenti, vezzeggiando come un vecchio lupo mannaro il piccolo Hianny ed esibendo Juan Miguel come un trofeo: perchè, si capisce, se Juan Miguel va negli Stati Uniti e torna indietro con Elian, Cuba non può essere il gulag che gli yankees e i traditori vanno raccontando da 41 anni. Ma il problema è appunto questo: chi garantisce a Fidel che la famiglia Gonzalez, al completo, non salti in mezzo a un drappello di doganieri chiedendo asilo politico? Gli accordi con l'amministrazione Usa sono ormai palesi (l'avvocato americano di papà Juan Miguel è Greg Craig, che ha addirittura difeso Bill Clinton nel procedimento di impeachment): ma potrebbero non bastare. Non a caso, il vecchio dittatore vorrebbe far scortare Juan Miguel e i suoi da un drappello di 22 persone, tra le quali 12 compagni di classe di Elian, le cui famiglie resterebbero nelle mani del regime. Su questo, e sulla certezza di riottenere Elian senza incidenti, si discute. Nel circo di Little Havana i giocolieri intanto si moltiplicano. Ecco Gloria Estefan, la cantante pop, in visita al bambino. Ecco Walter Polovchak, che vent'anni fa, quando era poco più grande di Elian, decise di restare nella libera America mentre i suoi genitori tornavano in Ucraina e che adesso assicura, non si sa in base a cosa: "Il piccolo ha le idee chiare per capire ciò che è meglio per lui Ecco i deputati e i senatori, che pure cominciano a raffreddarsi perchè nei sondaggi 6 americani su 10 vogliono che il bambino e il papà siano riuniti a Cuba. Marisleysis, no, lei non fa parte dello show. La figlia ventenne del vecchio Lazaro si è illusa per quattro mesi di diventare la nuova mamma di Elian, ogni notte gli ha tenuto la mano per scacciare gli incubi. In almeno dieci interviste, ieri, ha ripetuto piangendo: "Non mandate gli sceriffi in questa casa, non portate via Elian davanti a 300 telecamere", poi è svenuta, è finita in ospedale. Da tempo soffre di esaurimenti e potrebbe diventare la seconda vittima innocente di questo imbroglio infernale: il circo se la coccola, aspettando di inghiottire anche lei. Goffredo Buccini ------------------------------------------------------------------------------- DALL'AVANA A MIAMI IL NAUFRAGIOIl 25 novembre 1999 la zattera sulla quale il piccolo Elian Gonzalez stava tentando di lasciare Cuba, con la madre e il nuovo compagno di lei, affonda. La donna annega, mentre Elian riesce a raggiungere la costa della FloridaI PARENTI AMERICANIA Miami Elian viene accolto dalla folta comunit… di esuli cubani. A prenderlo in affidamento temporaneo Š lo zio paterno Lazaro Gonzalez LA DISPUTATra Washington e L'Avana Š battaglia legale: da Cuba il padre Miguel, con l'appoggio di Castro, ne reclama la consegna, i cubani di Miami vorrebbero invece tenerlo negli Usa LA DECISIONEIl governo Usa concede il visto d'ingresso al padre di Elian. A Miami l'uomo otterr… l'affido temporaneo del figlio. Per quello definitivo dovr… aspettare il parere della Corte d'appello sul ricorso presentato dai parenti americani ------------------------------------------------------------------------------- FONTE: CORRIERE DELLA SERA - MER. 5/5/2000 ------------------------------------------------------------------------------- PIER LUIGI GIACOMONI rhenus at libero.it Net-Tamer V 1.11.2 - In Prova ------040050200021022036NTI--
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