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Capitini: scuola ed educazione civica



Testi di Aldo Capitini

Senso civico ed educazione civica

  Il senso civico e' la partecipazione alle esigenze , ai problemi della vita
comune, la ricerca della esatta informazione e attiva organizzazione di ampie
solidarieta' per i consensi e per i dissensi sulle questioni pubbliche.
  E l'educazione civica penso possa essere definita cosi': quella parte
dell'educazione di se' e degli altri, che ha lo scopo di preparare a
partecipare nel modo meglio informato e piu' attivo alla complessa vita della
comunita' e al miglioramento delle su strutture sociali e giuridiche,
sostituendo volentieri ragioni pubbliche a motivazioni esclusivamente private,
e tendendo a liberare l'individuo in una sempre piu' autentica socialita'.

[L'educazione civica nella scuola e nella vita sociale]


  Oggi agli adolescenti possiamo ben dare motivi di appassionamento a un
livello piu' alto e piu' aperto, dallo sviluppo del controllo democratico
all'unione nonviolenta dell'Occidente e dell'Oriente asiatico, dall'azione dal
basso e dagli "ultimi" di Danilo Dolci alla lotta per la correttezza
amministrativa

[Educazione aperta II]


  Il promuovimento in Italia di un lavoro dal basso di consigli e assemblee e'
fondamentale per l'attuazione di un'educazione civica sostanziale e non
convenzionale. E a me sembra che tale lavoro puo' trovare il suo freno non
all'esterno con imposizioni autoritarie e dogmatiche, come proibendo di
portare l'esame e il controllo su certi punti e certi campi, ma all'interno
del metodo nonviolento, che richiedendo l'eventuale sacrificio individuale e
la costante ricerca di larghissime solidarieta', fa cosi' maturare anche i
propositi piu' audacemente innovatori. Suscitare negl'individui l'interesse ad
affrontare tutti i problemi, dai religiosi e morali a quelli economici e
culturali, e' l'unico modo per reagire alle tentazioni passivizzanti.
  L'individuo deve sapere che egli puo' aver ragione, e il suo parere puo'
contare, e che tutti hanno bisogno di lui, come lui ha bisogno di tutti. Per
questo credo che l'educazione civica, come istruzione, debba essere
accompagnata da molte altre cose, per gli adolescenti e per gli adulti. Solo
queste "molte altre cose" possono toglierle di essere monotona comunicazione
di nozioni scritte nei libri. Bisogna indicare che quelle nozioni
corrispondono a cose viventi nel mondo circostante, e come viventi, procedenti
da ideali e da fatti e in continua trasformazione per l'apporto dei singoli e
dei gruppi, in centri di un'azione di effetto illimitato.

[L'educazione civica nella scuola e nella vita sociale]