giro:
di
Arturo Ghinelli
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Mastracola
attacca Don Milani e Gianni Rodari
In
questi giorni è in atto a diversi livelli un attacco senza precedenti al
nostro modo di fare scuola. L'occasione è stata un libretto di Paola
Mastrocola "Togliamo il disturbo". C'è stato un rimbalzo in vari media: una
intervista alla televisione, una intervista a radio 3, articoli sul corriere
della sera ecc. ecc.
Ci
si approfitta di contraddizioni e disagi reali di chi oggi lavora in
quell'inferno che è diventata la scuola, per fare una operazione completa di
restaurazione, anzi di più.
La
colpa principale è della scuola primaria e della sua ... "creatività"
(affermazioni della Mastrocola alla radio). Invece di chiedersi come mai
l'insegnamento alle superiori appare così scollegato ormai dallo sviluppo
della società e quindi metterlo in discussione, si preferisce fare un passo
indietro, anzi due: bisogna abolire la creatività e la scuola di massa.
Nei vari articoli di rimabalzo vengono attaccati Don Milani e la scuola di
Barbiana, viene attaccato Gianni Rodari ecc.
Gli
studenti non studiano più come una volta, ergiamoci quindi a baluardo dell
rigore, del sacrificio e del dovere, facciamo una scuola di superélite e due
scuole di carne da macello. E nella scuola di superélite, finalmente in
silenzio acquisito, spiegheremo ai vasi vuoti che sono gli studenti le
bellezze del pensiero astratto, senza possibile contradditorio.
La
situazione è estremamente grave, l'attacco è concentrico.
Il
collettivo di redazione del Canovaccio del MCE Sardegna ha approntato
velocemente una pagina :
http://www.mce-fimem.it/sardegna/canovaccio/nontogiamoildisturbo.html
Il
titolo della pagina è "noi che non vogliamo togliere il disturbo".
In
questa pagina abbiamo cominciato a riversare, dopo contatti telefonici,
articoli recenti di Roberto Maragliano e una intervista altrettanto
recente a Silvano Tagliagambe (due dei sei saggi della famosa
commissione). A breve immetteremo una recensione assai critica del libretto in
questione e il riferimento ad esperienze concrete che mostrano esattamente il
contrario. Bisogna, crediamo, aprire immediatamente il dibattito. Non è da
fare la solita distinzione reazionario-progressista, con schieramenti
ideologici connessi. E' invece da discutere sul serio, documenti alla mano,
esperienze concrete alla mano di quale scuola vogliamo e quale scuola
sia opportuno oggi fare per sviluppare concretamente la nostra società.
Gli
articoli in questione (per ora):
http://www.mce-fimem.it/sardegna/canovaccio/nonstudentinondocenti.html nonstudenti e nondocenti di Roberto
Maragliano
http://www.mce-fimem.it/sardegna/canovaccio/saperemonadano.html sapere mondano dentro e fuori le aule
scolastiche di Roberto Maragliano
http://www.mce-fimem.it/sardegna/canovaccio/trascrizionerussomaragliano.html la trascrizione dell'incontro tra
Lucio Russo e Roberto Maragliano
http://www.mce-fimem.it/sardegna/canovaccio/trequestioni1.html tre domande a Silvano Tagliagambe,
sulla riforma della scuola, sulle sperimentazioni in atto, su cosa si dovrebbe
fare in Italia
Se
avete materiali, resoconto di esperienze concrete, commenti, scritti o altro
mandateli pure a "il canovaccio" utilizzando l'indirizzo email in
intestazione
Il
collettivo di redazione de "il canovaccio", Luisanna Ardu, Nino Martino,
Stefania Utimperghe
http://www.facebook.com/notes/arturo-ghinelli/scusate-il-disturbo/10150097543006472